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Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 16 Dicembre 2018 - 09:15

Re: Piazza F.lli Bandiera
Buongiorno, lo scopo è semplice: migliorare esteticamente la piazza. Poi che valga la pena, che piaccia, che il costo sia giustificabile è tutto e il contrario di tutto. Personalmente non farei niente di interrato ma solamente piccole migliorie tra cui eliminazione del terrapieno ex palaBPI livellando tutto lo spazio, mettere a dimora alcuni alberi intorno alla piazza e creazione di una spazio sopraelevato di poche spanne con parapetto e piante che possa essere usato come polivalente per far scorazzare i bambini in sicurezza, che possa essere un palco per concerti, manifestazioni e il sabato usato per parcheggio o iniziative legate al mercato. Un parcheggio a pagamento interrato come ideato da comune, sabato escluso, sarà sempre inutilizzato

Processo contributi Ordine di Malta - 14 Dicembre 2018 - 15:42

Re: Al comune cittadino
Ciao lupusinfabula certo, anche se spesso la corruzione è causa di sprechi e disservizi, che colpiscono anche la Pubblica Sicurezza e le Forze dell'ordine. Riguardo la legittima difesa, un conto è difendersi in casa propria, altra cosa andare armati in giro. Il disegno di legge prevede di poter possedere un'arma in casa, non di portarla sempre addosso in ogni luogo. Altrimenti sarebbe come dire che non c'è bisogno della Forza Pubblica.

Processo contributi Ordine di Malta - 14 Dicembre 2018 - 14:32

Al comune cittadino
Al comune cittadino importa molto meno e preoccupa meno i soldi che dicono essere stati distratti dalla Lega che non il ladro che ti entra in casa e ti ruba quei pochi soldi e pochi ricordi di valore che hai o che ti scippa per strada, quindi avanti con la legittima difesa, provvedimento che più direttamente interessa chi non fa il politico di professione.

Processo contributi Ordine di Malta - 11 Dicembre 2018 - 06:52

x Renato Brignone
Solo un paio di risposte alle sue 2 affermazioni del 31 gennaio 2013 che ha ritenuto vergognose: 1- le considerazioni dell'ex sindaco (e quindi meritevole di dimissioni), erano esclusivamente per un problema politico tra lo stesso ex sindaco ed Actis, non a caso ha cavalcato a doc questa sentenza di condanna, che ad oggi le ricordo è stata ribaltata in assoluzione. 2- Il comune non poteva costituirsi parte civile perchè della truffa, così montata sempre a doc, non vi era nemmeno l'ombra; e glielo spiego in un paio di esempi: valore del bene (solo i pali del pala BPI), €. 7.000,00 settemila, costo dello smontaggio e del ripristino di tutta l'area €. 18.000.00 diciottomila, DOVE STA LA TRUFFA?? Ecco perchè il comune se n'è guardato bene di fare un azione in tal senso.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 9 Dicembre 2018 - 21:06

Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Con Silvia per Verbania nessuno qui è fesso, per il forno il comune può procedere ad effettuare gli investimenti che avrebbe fatto il privato e conseguentemente beneficiare dei frutti di tali investimenti esattamente come avrebbe fatto il privato ma per tornare ad Acetati, se il privato Acetati vuole investire 2,5M in bonifica (che poi ricordiamo, tale costo è stato dichiarato da Acetati che aveva tutto l'interesse nello spararla grossa) è perché tale terreno vale di più di 2,5M e di conseguenza tale operazione immobiliare potrà essere eseguita da chiunque si aggiudicherà l'area tramite asta giudiziaria. Magari qualche industriale che continuerà la storia industriale oppure il comune che deciderà come dovrà essere destinata l'area e così potrà lottizzarla facendoci una barcata di soldi ma capisco che sia più semplice far fare affari ad un privato che alla comunità.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 9 Dicembre 2018 - 02:04

Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Hans Axel Von Fersen infatti a oggi il forno crematorio, come previsto, resta sulle croste del comune che, come previsto, ha in più occasioni dovuto fermare l'impianto per poter effettuare interventi di manutenzione straordinaria per consentire il rientro delle emissioni nei paramenti di legge, con conseguente spese extra, come previsto. Ci complimentiamo dunque con le argomentazioni di HAVF che, anche in questo caso, vede unicamente speculazione a favore di privati con l'avallo dell'amministrazione, invece che un'importante possibilità per la città per recuperare un'area centrale da restituire ai cittadini evitando grande spreco di denaro pubblico. Come poi abbiamo già evidenziato, ma lo ribadiamo per comprensione di alcuni, se si lasciasse fallire Acetati l'intera operazione di bonifica ricadrebbe sulle finanze comunali, senza se e senza ma. Dopo di che, come già detto, non vi sarebbero le finanze necessarie per la realizzazione di alcunché, tanto meno terme, acquapark o parchi gioco avveniristici. Oggi più che mai uno dei principali compiti della politica, per quanto ciò possa non interessare o addirittura infastidire alcuni, è quello di tutelare territori e ambienti, perché è da essi che dipendono produttività, competitività, turismo, oltre che benessere e qualità della vita. Se non si comprende questo ogni altro proposta non potrà mai trovare reale applicazione.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 8 Dicembre 2018 - 01:50

Obiettivo bonifica del sito
In linea con i valori di verdi e ambientalisti riteniamo importante sottolineare come l'interesse primario dell'amministrazione comunale sia quello di restituire l'intera area industriale ex Acetati alla città bonificata da qualsiasi contaminate riportandolo alle condizioni ambientali naturali pre-industriali, questo per poter consentire l'attuazione di qualsiasi tipo di progetto che preveda servizi alla citta, ai cittadini ed economici. Ma per far si che gli interventi di bonifica e/o risanamento ambientale, obbligatori per legge, vengano eseguiti a spese di Acetati e non del comune di Verbania, ovvero dei cittadini di Verbania, è necessario che l'azienda recuperi le necessarie finanze (che attualmente non ha, non tutte) attraverso la vendita delle porzioni immobiliari da essa detenute e questo prima che il Tribunale di Torino decreti il fallimento del gruppo. Da qui la necessaria fretta dimostrata dall'amministrazione a portare a conclusione tale progetto, Molti lo vedono come un intervento pubblico per sanare i debiti di un privato, noi vediamo questa operazione come un importante opportunità, unica osiamo dire, per il suo recupero da addebitate in toto ad Acetati attraverso lintervento economico del privato investitore interessato primariamente all'acquisto del lotto economico-commerciale senza escludere possa poi investire ulteriormente. Diversamente, se si lasciasse fallire Acetati non vi sarebbe più alcuna speranza che essa proceda al completamento della bonifica e ciò renderebbe i terreni messi all'asta non appetibili ad alcun acquirente, nemmeno se svenduti, perché contaminati. Per poi arrivare un giorno, come detto, a dover procedere per legge ad opera del comune con una spesa molto importante e a quel punto non vi sarebbero più le risorse per poter solo immaginare di affiancare alla porzione commerciale del sito anche quelle dedicate alla città e alle persone, ovvero i restanti due lotti, e nemmeno di trrovare un partner privato che finanzi questi interventi al 100% perché troppo onerosi. Il recupero ambientale immediato è, per noi, la chiave di volta.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 7 Dicembre 2018 - 08:55

Re: In effetti.. poca sostanza
Ciao robi Rimane sempre valida la mia proposta di lasciare che acetati fallisca e il tutto vada all’asta come terreni industriali. Il comune può tutelarsi da eventuali speculazioni stangando di imu e tari nel caso i nuovi proprietari non insediadessero una industria

Frana a Cannero: M5S su manifestazione a Cannobio - 27 Novembre 2018 - 14:15

Frana Cannobio
Ho letto attentamente quanto sopra. Tutti i sabati mi reco a Cannobio a trovare un parente all'istituto Uccelli. Non riesco a capire se questo sabato potrò andare in macchina oppure no. Faccio presente di prestare molta attenzione perchè,il solerte comune di Cannero è ben disposto ad affibbiare multe per eccesso di velocità anche per soli 2 Km/ora come è capitato a me.

Spazio Bimbi:Troppi compiti? - 26 Novembre 2018 - 12:03

e il lavoro
""Inoltre è da segnalare che secondo alcune ricerche neuropsicologiche dopo le 4 ore di studio settimanali il rendimento inizierebbe a calare"" Idem per quella roba osannata - per mantenerti incarcerato a vita senza permetterti di vivere degnamente e con un minimo di felicità - denominata lavoro, Sicuramente esistono ricerche equivalenti a quella citata ma per quel che concerne il lavoro (ne ho trovata una al volo ora) ma risulta evidente che non c'è alcun interesse nell'affrontare queto argomento https://www.repubblica.it/economia/2016/04/18/news/i_quarantenni_rendono_al_meglio_lavorando_solo_tre_giorni_alla_settimana-137899431/ La santificazione di questa maledizione è fra le cose peggiori che l'essere umano abbia mai concepito, e bisogna analizzarne le cause. E' una malattia mentale care psicologhe e in quanto tale voi che siete giovani non abbiate paura di parlarne, non accodatevi al pensiero comune, vostro dovere è svergognarlo.

Montani contrario al progetto ex Acetati - 25 Novembre 2018 - 19:31

Rettifica a costo bonifica
Quando ho scritto il mio commento non era online quello di Hans e quindi mi sta bene la sua precisazione al costo mq. Concordo poi che dopo alcune aste deserte il comune potrebbe rilevare l'area quasi gratis, fare un progetto serio volto al turismo e penso che potrà rivenderla a qualche investitore per ipotesi piscina tipo Locarno dove vanno molti Verbanesi, parco acquatico con onde per surf, struttura alberghiera, innovazioni blockchain (il nuovo Governo ha detto che metterà fondi)..... basta la fantasia (vedi pista da sci su inceneritore Cpenhagen),

Montani contrario al progetto ex Acetati - 25 Novembre 2018 - 17:16

Inutile continuare discussione
Come al solito si divaga, manca scrivere che all'asilo qualcuno aveva nascosto la merenda a..... In concreto e per riassumere nell'incontro al Maggiore è emerso: 1. NESSUNO dei presenti ha alzato la mano quando è stato chiesto chi fosse favorevole al piano 2. I costi della bonifica, principalmente amianto sotterrato quindi non a rischio dispersione, dei 150.000 mq è di 2.500.000 Euro quindi 16 Euro Mq (salvo si voglia calcolare al litro o all'anno luce). 3. L'acquirente, salvo prova contraria, NON ha già accantonato in un conto vincolato i 2.500.000 per la bonifica QUINDI, roba da matti, il comune non ha NESSUNA GARANZIA 4. Tutti i presenti hanno condiviso che se la società fallirà a fronte di un progetto che tenga conto delle reali esigenze ed accettato dalla Comunità il terreno che andrà all'asta sarà comprato ad un prezzo che terrà conto della bonifica 5. Abbiamo atteso anni per cui evitiamo di fare il Maggiore 2 la vendetta (all'uscita conferenza dalla terrazza ho guardato il lato lago e mi è sembrato Chernobyl)

Montani contrario al progetto ex Acetati - 25 Novembre 2018 - 16:52

ci sono anche io
Non posso esimermi dal commentare anche io, considerando che stanno commentando tutti i pezzi da novanta del blog e per l'occasione è risorto un grande calibro che s'era messo spontaneamente in quiescenza. Partiamo dalla matematica che è poco opinabile, dai 16 e/mq che è un dato che non ha alcun senso. Se si deve fare qualche conto, il costo della bonifica deve essere riferito esclusivamente alla superficie costruibile e non sull'intera area. Se 2,5M euro sono una montagna di soldi (che poi li ha comunicati acetati che aveva tutto l'interesse a spararla grossa) sarebbero pochi soldi se poi si potesse edificare 250.000 mq. In pratica avrebbe un'incidenza di 10e/mq e quindi sarebbe insignificante. Se invece si potesse edificare 25.000 mq allora ci sarebbe un'incidenza di 100e/mq che inizia già a cubare ma sempre sostenibile. Se invece si potesse edificare 2.500 mq allora il costo di bonifica sarebbe insostenibile per qualsiasi speculatore. Ciò premesso, facciamo 2 ragionamenti. Cosa porta ricchezza: il commercio o l'industria? Rispolveriamo i ricordi degli studi di 2a media e capiamo che il commercio dovrebbe rientrare nel cosiddetto "terziario" ovverosia "servizi" a "servizio" dell'"industria" "primaria" (fabbriche o turismo). Il turismo genera ricchezza se permette di far entrare capitali dall'estero. Il turismo di italiani possiamo semplificarlo come una "partita di giro" tra italiani come lo è il commercio verso italiani. Soldi che escono da una tasca italiana ed entrano in un'altra tasca italiana. Un’industria crea ricchezza perché dà valore aggiunto alle produzioni e se queste produzioni vengono esportate allora è vera ricchezza per la nazione. Normalmente l’industria dà paghe buone e regolarmente pagate negli straordinari, nel commercio ultimamente è il contrario. Già buono se arriva la paga base, straordinari e festivi neanche a parlarle. Ad ogni modo l’Italia è un Paese a fortissima deindustrializzazione e quindi le aree industriali hanno poco valore, addirittura pochissimo se andassero all’asta e allora visto in prezzo di saldo potrebbe essere appetibile per qualche INDUSTRIALE che grazie al poco prezzo potrebbe investire e ritenere un fattore secondario la brutta localizzazione dell’area. Sono ormai pochissime le industrie collocate all’interno di una città e ciò può essere un ostacolo nel caso ci si dovesse “scontrare” con gli abitanti. Idem lo è il commercio. L’economia ci ha sempre insegnato che ciò che accade negli USA poi accadrà da noi. Negli USA il commercio tradizionale dei grandi mall (perdonami Lupus) è in profonda crisi. Tecnicamente è il cosiddetto effetto Amazon. E di conseguenza è crisi anche per gli immobili commerciali. Ci sono tantissimi locali commerciali vuoti coi cartelli affittasi-vendesi e nuovi insediamenti commerciali non avrebbero premesse favorevoli. Sopravvive il commercio che si basa sull’esperienza e sul servizio. Al turista tipico interessa fare il giro nel centro storico e comprate nei negozi lì operanti. I negozi, senza storia, senza “ambientazione” sono poco interessanti. Ci sono ovunque, in centri commerciali più grandi, magari a prezzi più bassi, più vicini a casa loro senza incunearsi a Verbania. Questa amministrazione vorrebbe rilanciare il commercio a Trobaso e in via Tacchini. Creare una nuova zona commerciale non è assolutamente compatibile con gli intenti dichiarati. Se fallisse acetati poco male, il tutto andrebbe all’asta e magari botta di ci e potrebbe essere rilevata per quattro soldi da qualche industriale vero. Al limite potrà acquisirla il comune e poi convertirla in area commerciale e poi lottizzarla facendoci anche un discreto affare. Affare che oggi è nelle mani di acetati grazie al benestare dall’AC. Favore che spesso è negato al comune cittadino. Stupisce come questa amministrazione abbia fatto i ponti d’oro a grandi gruppi (vedasi affare Lidl) o ora si stia prodigando per favorire gli affari speculativi immobiliari di una società che ha dismesso la fabbrica italiana per delocalizzarla i

Montani contrario al progetto ex Acetati - 23 Novembre 2018 - 14:17

Re: Commento
Ciao Filippo come ho avuto modo di dire altrove, a me interessano fatti e dati oggettivi. Non sono di parte: prova ne è che nella passata Amministrazione ho sostenuto le scelte di Zacchera in seno all'operazione “Teatro” che partì con le stesse premesse (mancata condivisione delle scelte, intervento in area degradata, cambio di destinazione, opportunità di finanziamenti mal gestiti e via dicendo: sembra proprio il nuovo CEM). Nel tuo (ed in quello di molti) ragionamento, non tornano parecchie cose: - Qualcuno sta inculcando alla gente l'equivalenza "commerciale=outlet". Il sindaco in persona ha già affermato, nonchè non v'è traccia nel masterplan in discussione – come fatto sopra presente da un altro utente, che non potrà mai essere insediato un outlet nella ns città proprio per i motivi da te menzionati (viabilità). Perché continuate a parlare quindi di outlet? Ma li leggete i documenti o vi fidate solo del politico di turno che ha tutto l'interesse di andare contro a prescindere? Non è nemmeno un’idea di centro commerciale stile Gravellona Toce o Castelletto Ticino: lo vedete dove sorgono quei posti (centri commerciali ed outlet)? Uscita autostrada non dice nulla? - Perché un soggetto privato dovrebbe chiedere alla cittadinanza tutta (attraverso quali strumenti?) un parere su immobili del proprio patrimonio? Perdona la franchezza: ma se devi fare un ampliamento in una tua proprietà con lavori che richiedono l'approvazione del comune, cosa fai chiedi al tuo vicino di casa o parli direttamente con l'Ufficio tecnico? E se quest'ultimo dà benestare, tieni conto del parere del vicino al quale magari stai togliendo una vista pur rispettando le distanze di legge? Acetati si è comportata come un privato: ha avuto contatti con l'amministrazione la quale, secondo sue logiche, ha rilasciato benestare. Precisiamo inoltre che Sindaco e Giunta rappresentano di fatto e democraticamente la cittadinanza tutta: smettiamola di volere la condivisione di ogni singola questione che si presenta in capo ai nostri rappresentanti. Il sistema democratico funziona così; per quelli a cui questa operazione non piace, possono tranquillamente e segnatamente farlo presente con LO strumento democratico per eccellenza: il voto della prossima primavera. - Acetati, o quel che ne rimane, è oggi proprietaria di un'area industriale. Alla luce del sole, e contrariamente alle vostre polemiche di sotterfugi, chiede il permesso per fare una speculazione immobiliare per fare cassa ed evitare il fallimento: è OVVIO che sta guardando ai propri interessi. Il dato oggettivo è che OGGI Verbania ha, nel punto baricentrico della città, un ex polo industriale nel quale, OGGI, può essere insediato solo un altro polo industriale (tra l’altro accanto ad uno esistente ed in produzione). Ci va meglio un’altra industria chimica? Io sarei favorevole: recupero aree industriali e lavoro. - Infine, si parla erroneamente di un costo di bonifica al mq: a parte un banale ragionamento economico che vede nelle attività di ogni genere dei costi fissi e dei costi variabili, non sappiamo dove si concentra né quali sono le operazioni per portare a termine la stessa. Se parlano di 2.5M€ per bonificare l’area, ci vogliono tutti, indipendentemente da quelli che acquisteranno i singoli lotti. Tra l’altro si dimentica che questa bonifica o la fa Acetati o la fa il pubblico perché, così com’è, l’area non è “vendibile”. Si dice che i soldi si troveranno: mi scappa da ridere considerato che l’ex area della Padana Gas che dovrebbe ospitare il parcheggio del teatro è lì ferma da anni perché non si sono trovati 108.000€ per completare la bonifica (stanziati nel bilancio 2019). Davvero pensate che, in questo periodo storico, le amministrazioni locali possano impegnare qualche milione per bonifica un’area la cui destinazione è tutta da definire? to be continued..

Montani contrario al progetto ex Acetati - 23 Novembre 2018 - 07:49

Regole
Il pubblico fissa le regole, non interviene direttamente. Quello che può fare è proporre agevolazioni per una strada rispetto un'altra. La bonifica è un dovere o della proprietà o pubblico. Per esempio , il comune potrebbe mettere intorno a un tavolo i supermercati e iproduttori , prospettando una alleanza funzionale , magari con un buon progetto che aspiri a fondi europei, a fondi di fondazioni ecc. Di sicuro le strade banali sono più facili , ma meno durevoli

Montani contrario al progetto ex Acetati - 21 Novembre 2018 - 18:41

PRIMA I VERBANESI!???!
Questa è bella! Non capisco cosa significhi "PRIMA I VERBANESI", mah!! Poi, mi sono riletto i documenti presentati dall'amministrazione, dove c'è scritto che si realizzerà "un maxi parco commerciale"? Il lotto 1A, occhio e croce grande come l'attuale Esselunga, prla di completamento insediamenti commerciali esistenti,. Mentre il lotto 2 parla di 2SERVIZI ALL'ECONOMIA", che comprendono "Servizi a persone e imprese", "Innovzione", "commercio" e "funzioni di interesse generale". (veder immagine allegata o scaricate il documento dal sito del comune, a questolink http://www.comune.verbania.it/content/download/52615/510287/file/Masterplan%20progetto%20riqualificazione%20ex%20stabilimento%20Acetati.pdf) Mi sembra ben diverso da "un maxi parco commerciale"!

Montani contrario al progetto ex Acetati - 21 Novembre 2018 - 17:52

Piatto ricco mi ci ficco!
Pian piano arrivano tutti: si è aperto uno spiraglio elettorale e quale momento migliore per fare fronte comune verso questa amministrazione per condire accuse, dalla mancata progettualità a quelle di connivenza per chissà quali tornaconti personali. Era abbastanza scontato il NO dei commercianti, bada bene intesi solo quelli piccoli e maltrattati dei centri storici e non quelli della GDO che sono brutti e cattivi e danno lavoro a qualche centinaio di persone. Tra l’altro quest’ultimi dovrebbero essere quelli più preoccupati dell’insediamento paventato di Ellemme Patrimoni che, con il suo Risparmio Casa, farebbe da GDO per gli articoli per la casa. Al senatore leghista interessano le sorti dei commercianti e dei cittadini: mantenere lo status-quo, non prendersi alcuna responsabilità, lasciare tutto così com’è; è d’altronde questo il vento del cambiamento. Direi che al leghista interessa in realtà di più la sorte del commerciante del centro storico: mal contati quindi quei 30mila residenti nel comune, tutti potenziali acquirenti delle realtà economiche attuali e future (consumano tutti, dai neonati agli anziani!), l’importante è difendere l’orticello di quella dozzina di negozi nel budello di Intra e Pallanza. Non fa una grinza: al cittadino comune che, con una ristrutturazione dell’intera area ex Acetati in veste commerciale, avrebbe solo da guadagnare sia in termini di concorrenza sia in quelli di opportunità di impiego, non rimane altro che “accontentarsi”. Tornando alle perplessità del senatore, chissà davvero quale strana congettura ha portato il Sindaco ad esporsi così tanto giusto qualche mese prima della tornata elettorale, attirando polemiche scontate nei termini e nei contenuti: sarà forse che in realtà questa era/è davvero l’unica alternativa per evitare un fallimento di un’azienda (NB: non è ancora detta l’ultima parola! I leghisti tifino pure per la debàcle!) che potrebbe portare in “dono” alla città un’area industriale non del tutto bonificata ed impossibile da gestire per i prossimi trent’anni? Qualcuno ci spera…mi piacerebbe che lo stesso si troverà in futuro a gestirla questa grana. Altro che RisparmioCasa, caro mio Senatore! Saluti AleB

Minore su Farmacia Comunale - 20 Novembre 2018 - 17:15

Re: SINISTRO E LAURA
Polemiche di questo rango hanno già dato ampia dimostrazione in passato dell'intrinseca incapacità di far valere le proprie ragioni di fronte alle Autorità competenti: temo sia la solita butade, tra l'altro alquanto tardiva considerato che la delibera è del 2014. Fosse stata realmente sottoposta alla corte dei conti, oggi avremmo certamente già avuto il responso. Di questo tenore sono state tutte le altre querelle che avrebbero dovuto vedere il sindaco dimissionario anzitempo, destituito dall'Autorità giudiziaria per fatti illeciti. Non v'è traccia alcuna. non tanto degli esposti avanzati dai consiglieri più agguerriti, quanto delle conseguenze giudiziarie, segno che tutto ciò che è stato sinora portato avanti aveva la sua legittimità. Nel caso specifico, non essendo un tecnico non posso fare valutazioni, ma affido agli organi di controllo competenti la legittimità del provvedimento. Va sempre ricordato che, dietro alle istituzioni politiche, c'è una macchina tecnica comunale che risponde in proprio ai provvedimenti sbagliati. Immagino che la legittimità dell'operazione sia da ricercare nel contenzioso che l'azienda edile aveva nei confronti del comune, risolto con un "baratto" di opere che, non pescando soldi veri nelle finanze locali, sia escluso dalle regole sugli appalti. Ripeto, pronto ad essere smentito con riferimenti legislativi: faccio ancora notare che l'efficacia del provvedimento sia da datare nel 2014 e solo i risultati siano arrivati ai giorni nostri. Saluti AleB

Montani: Il Maggiore è già tra i 10 vincitori - 19 Novembre 2018 - 14:06

Re: Re: Re: Il bene comune
Vincenzo Colombo Beh non è che a livello nazionale il livello sia diverso!

Minore su Farmacia Comunale - 19 Novembre 2018 - 13:08

ultras e consigliere di quartiere
Non si possono assegnare lavori direttamente sopra la soglia dei 40.000€ e leggendo, in questo caso specifico, il sindaco salta il bando pubblico ben 2 VOLTE. La demolizione dell’edificio di piazza mercato doveva essere assegnato tramite bando perché l’importo è di circa 70.000 I lavori della farmacia dovevano essere messi a bando perché superano i 600.000€ L’impresa scelta dal sindaco non ha regalato nulla a Verbania L’impresa scelta dal sindaco ha ricevuto due regali: 1) volumetria derivata dall’abbattimento dell’edificio utilizzata per mettere a posto abusi edilizi fatti nei cantieri di Intra. 2) l’impresa anziché pagare gli oneri all comune ha eseguito i lavori beneficiando di un risparmio. Il lavoro della farmacia se fosse stato messo a bando sarebbe costato meno in quanto le gare chiudono sempre ad un ribasso del 25/30%. L’impresa dopo tutti questi favoritismi non ha ultimato i lavori e pretende il recupero di una somma intorno agli 80.000€ Il comune oltre agli 80.000€ in più ha dovuto spendere soldi per ultimare opere come cartongesso, elettriche e arredi, altre decine di migliaia di euro. Quante imprese edili vorrebbero simili agevolazioni? Il consigliere che ha fatto questo lavoro certosino invii tutto alla corte dei conti. Alberto C.
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