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Dalla Francia un racconto su Bracchio - 22 Febbraio 2013 - 13:09i miracoli esistono .Cara Elena, ti ringrazio di cuore per avermi fatto conoscere questo nuovo miracolo della divina provvidenza.Quando c'è la vera fede ,nostro Signore non tarda a manifestarsi. Ti prometto che la prima volta che andro' a Stresa ,non manchero di fare una visita al Bambino Gesù di Bracchio. Anni fa,con te ,visitammo i luoghi della tua d'infanzia e passammo dei giorni indimenticabili in preghiera e lasciandoci avvolgere dall' infinito amore che il tuo cuore emanava..Spero ,che il SIGNORE mi aiuti a farti ritornare ancora in Italia e di poter tornare a Bracchio tutti insieme. Sei Sempre nei nostri cuori ,la tue Pratoline di Milano. Stefania Un caro saluto a Padre Domenico |
Dalla Francia un racconto su Bracchio - 18 Febbraio 2013 - 12:17commentoho appena letto questo racconto,elena,e non ero a conoscenza di questo fatto. provo a commentare il fatto e a estrarne il messaggio,perche dietro a ogni manifestazione divina si cela un messaggio,Dio non si manifesta a noi per sorprenderci ,ma per parlarci. attraverso questo fatto.il Signore ci ricorda che è sempre presente nella nostra vita,vicino e attento alle nostre necessita,sempre pronto ad aiutare i suoi figli e ci ricorda che non sono soltanto le cose materiali di questo mondo a a portare calore ...ma è Lui stesso che scalda il cuore dell'uomo. poi il frate che voleva tenerselo solo per se rappresenta l'egoismo dell'uomo,la sua mancanza di gratitudine....la vanagloria dell'uomo che cerca Dio ,lo trovo e poi...lo nasconde...dimenticando di portarlo agli altri che non lo conoscono. Dio vuole essere adorato,lodato,benedetto dagli uomini,ma ogni volta il maligno usa le sua astuzia perche cio non avvenga... cara elena,sei forse originaria di questo paesino?... Ecco ,questo il mio pensiero ... A presto Elena...ciao...Diego |
Presepe vivente a Bracchio - 17 Febbraio 2013 - 16:17Storia del Bambino Gesù di BracchioEcco la storia del Bambino Gesù di Bracchio. Sono contentissima di condividerla. Tutto questo è molto caro al mio cuore e me sento veramente una vera ragazza di Bracchio. Paesino della mia infanzia. IL BAMBINO GESU DI BRACCHIO (Italia) E nel piccolo villaggio di montagna di Bracchio sulle altezze del lago Maggiore, nel Piemonte italiano, che questo miracolo è arrivato. La popolazione era molto povera e un contadino, per potere ricaldarsi un po, perché non aveva il denaro per comprare il legno, andava ogni giorno nella chiesetta San Carlo – Santa Marta, per ricuperare il pezzo delle candele che non erano bruciate. Cosi poteva, alla luce delle cadele avere un po di benessere. Tutti i giorni ha portato a casa sua le candele e ha messo la sua riserva in uno scatolone sotto il suo letto. Ma un mattino, ha avuto una grande sorpresa, nel scatolone, tutti i pezzi delle candele avevano scompariti. A loro posto si troveva fabbricato un bambino di cera. Ha preso il bambino e non sapeva più che cosa fare, si sentiva indegno di conservarlo, lo portava al frate del villaggio. Questo ha preso la decizione di tenerlo soltanto per lui. Ma non era la volontà del Signore. L’indomani, il frate si è reso conto delle la disparizione del bambino. L’abbiamo ritrovato miracolosamente nella chiesa di Bracchio. E diventato una devozione per la gente del villaggio. La terza domenica di gennaio è la festa del Bambino Gesù a Bracchio. Bacioni a tutti Elena |
Pista di pattinaggio a Intra, polemiche - 7 Novembre 2012 - 07:31Bene, bravi!Se la notizia fosse confermata, non dubitando sulla veridicità, il cuore di Intra avrà per molti giorni una bella...discoteca all'aperto. Sia chiaro: nulla in contrario a una pista di pattinaggio su ghiaccio per il divertimento degli adulti e soprattutto per la gioia di bambini e ragazzi; nulla in contrario ai nuovi momenti di aggregazione o anche solo di effimero legame sociale; nulla in contrario all'inevitabile e benvenuto ossigeno per tutto l'indotto del quartiere, dai bar ai negozi, dai ristoranti alle svariate attività commerciali. Però la musica costante e ad alto volume che la pista produce, così come dimostrato in passato, cosa c'entra? All'Arena –interdetta per i lavori del nuovo teatro- c'erano poche abitazioni limitrofe e soprattutto c'era lo sfogo della vasta area del lago che mitigava i decibel in eccesso. Possibile che nessun consigliere ha pensato, oltre al risparmio di tanti euro, che quell'area è “residenziale”? Nessuno ha pensato che la piazza ha una conformazione tale che qualsiasi effetto sonoro al di sopra del normale provochi una eco impressionante? Nessuno ha pensato che lì esiste un quartiere densamente popolato in cui -all'interno di abitazioni vecchie e nuove ma col denominatore comune di avere le pareti perimetrali per nulla isolate acusticamente- vivono persone anziane o malate, lavoratori e lavoratrici che vanno al lavoro quando ancora non albeggia o fanno i turni per cui la parola “riposo” assume un ruolo fondamentale? O forse sì. Proprio perché qualcuno ha considerato le suddette cose ha preferito non riportare la pista ad una Pallanza affamata di vitalità. Vuoi vedere che nei pressi dell'ipotetica collocazione della pista a Pallanza risiede qualche “pezzo grosso” a cui dà fastidio (come a me) veder negato il diritto a riposare tranquillamente dopo una lunga giornata di lavoro? Viceversa, vuoi vedere che nessuno dei decisori risiede in zona ex-PalaTenda per cui non dà alcun fastidio la musica somministrata per molte ore al giorno, 7 giorni su 7, per parecchi giorni continuativi? Già ma loro sono “pezzi grossi” e “decisori” mentre gli abitanti della Sassonia, invece, sono solo degli ottimi pagatori di IMU allo 0,55%...e degli elettori. |
24X1 Ora: Tambolla replica a Zacchera e Balzarini - 25 Ottobre 2012 - 12:10il pensiero di un atletaBuon giorno a tutti A prescindere dagli importanti problemi che state esponendo, umilmente espongo il mio parere, dal punto di vista di un atleta che ha partecipato a circa 20 edizioni della “4x1ora”. Vorrei sottolineare l’importanza che dovrebbero avere i “collaterali” relativi a manifestazioni “non agonistiche” di questo tipo. Si certo, correre nel tracciato di Pallanza non permette di avere le stesse prestazioni raggiungibili su una pista di atletica, le due curve a gomito ci fanno sentire come “ una macchina da rally impegnata in controsterzo su un tornante montano , tuttavia tutti gli atleti si misurano in un percorso “uguale per tutti”, dove di notte (sfruttando la brezza che discende dalle nostre colline) si corre con più facilità, un po’ meno nelle ore del mezzogiorno quando il solleone fa sentire i suoi effetti!!.... Correre sul lungolago di Pallanza, con il lago che fa da splendida cornice, con i portici del palazzo di città che offrono riparo dal sole o dall’eventuale pioggia, con tutti i bar in cui si spera la piena disponibilità e cortesia degna di chi ha scelto questa professione……tutto questo credo abbia un’ importanza che miri verso la “vita” di questa manifestazione ! La pista a S.Anna impoverisce il contorno ed il sapore di questo storico appuntamento offerto dal CSI. L’esempio eclatante è la “Maratona della Valle Intrasca” con nuova sede per la partenza e l’arrivo nel cuore di Intra! Non vado oltre nel tediarvi. Non desidero per niente aprire un dibattito sugli argomenti che ho appena descritto. Nel bene e nel male grazie della vostra attenzione |
