architetto
architetto - nei commenti
Sicurezza de Il Maggiore: la commissione dice OK - 4 Luglio 2017 - 09:26Re: Al di la dei tifi e delle fazioni...Ciao Maurilio È la stessa cosa che avevo fatto notare io qualche post fa. Ho fatto costruire la casa è venuto l'architetto col disegno e m'ha chiesto "Ti piace?" e io ho firmato. Poi è venuto l'ingegnere strutturista e m'ha detto: "Facciamo soletta da 30, pilastri di qui e di là". Poi è venuto il termotecnico e m'ha detto: "isolante da 20 ecc" e tutta una serie di personaggi. Poi se la casa non rispettava le distanze dai confini, le altezze minine, il rapporto di illuminazione dei locali, la casa non sta in piedi, non è isolata adeguatamente, quale sarebbe la mia responsabilità come committente? Lo stesso ragionamento vale per il sindaco, il commissario, la sindaca, la giunta comunale e il consiglio comunale |
Monumento ai caduti sul lungolago torna a risplendere - 27 Aprile 2017 - 16:02Re: Re: Sarebbe interessante...Ciao lady oscar non sono un architetto, ma penso che chi lo ha disegnato lo ha fatto con un certo criterio, per esempio leggere i nomi dei caduti sul fianco. Non fosse altro che per il rispetto a questo persone, la siepe andava tolta... Saluti Maurilio |
Scioglimento del Consiglio Comunale di Verbania - 2 Dicembre 2016 - 15:28Re: La vicenda Lidl per esempio...Ciao Giovanni% ho usato parole di consiglieri ed esperti di maggioranza. "non luogo" definizione degli spazi verdi adiacenti fatta da Zappa (architetto e consigliere di maggioranza). "periferia in centro" arch. Fontana iscritto PD esperto in commissione |
I vandali del Maggiore ripuliscono il lungolago - 18 Agosto 2016 - 13:04..e sul Teatro(vado fuori dal seminato, chiedo scusa) ...non sono di Verbania ma poco importa. Nel mio piccolo non mi sono mai espresso, ho atteso di vedere il completamento. E' una schifezza (frutto di una ubriacatura del megalomane architetto e di una classe politica degenerata) costata 18 milioni che fra meno di dieci anni mostrerà tutta la propria bruttura, al momento è in parte celata dai fattori novità-bizzaria-lucentezza del nuovo; infatti nessuno nemmeno si accorge dei pietosi difetti visibili in particolare sulle coperture. L'ultimo stile che si può definire tale è stato il liberty, da allora in poi col trascorrere dei decenni si è fatta sempre più spazio una malattia degenerativa che ha generato mostri mai concepiti nei secoli e millenni precedenti. In una prossima puntata se ci sarà l'occasione si potrà parlare di come si potrebbe tentare di fermare questi sperperi infiniti. |
Zacchera: "Teatro -Buco" - 30 Luglio 2016 - 08:55Re: Re: Re: Quindi secondo Brignone.......Ciao Maurilio Certo! Ognuno si tenga la sua idea purché sia ben presente la verità storica: 1) il teatro l'ha voluto Zanotti 2) l'architetto l'ha scelto Zanotti 3) il teatro di Zanotti sarebbe costato di più alla città |
Zacchera: "Teatro -Buco" - 28 Luglio 2016 - 17:31Re: @ PaolinoCiao sportiva mente Ma il "mondo che cercava di spiegare a Zacchera" perché non ha spiegato a Zanotti che voleva fare la stessa cosa a poche centinaia di metri. Se questo "mondo" avesse spiegato a Zanotti, magari quest'ultimo non avrebbe vincolato la città nell'operazione teatro con tanto di "si proceda" all'architetto Arroyo |
Sirtori sullo spettacolo pirotecnico di Pallanza - 19 Agosto 2015 - 14:24CommissioniNelle commissioni comunali I gruppi possono far entrare delle persone chiamate esperti.. di solito sono in effetti esperti della materia di cui tratta la commissione.. es. un architetto in urbanistica poi ci sono I tuttologhi... . Ma i tuttologhi li triovi ovunque Tanto un posto nelle commissioni non si nega a nessuno .. poi non prendono nemmeno il gettone presenza a differenza dei consiglieri comunali.. |
Zacchera: "CEM e Arroyo a Verbania" - 1 Maggio 2015 - 16:39Sarà, ma più lo guardo...Sarà, ma più lo guardo e più lo trovo una follia! L'idea che le forma tonde siano delle solo delle quinte, senza nessuna funzionalità mi fa venire i brividi! Evito commenti sul fatto che siano costruite in legno, materiale che notoriamente non va d'accordo con l'umidità. Ma io non sono un'architetto e mi sbaglierò sicuramente! Saluti Maurilio |
Restauro dei Castelli di Cannero - 20 Aprile 2015 - 09:37Castelli, quanto tempo persoA leggere oggi le parole dell'architetto Simonelli, pare di sentire l'eco delle nostre (Museo del Paesaggio, Legambiente, Comitato locale), che sono risuonate negli anni scorsi, per scompaginare i progetti stile Disneyland, che i Borromeo promuovevano, affinché anche i Castelli si affiancassero agli altri beni e tenute, per arricchire la casata. Ancora una volta il tempo ci ha dato ragione. E' piacevole saperlo. |
Una Verbania Possibile: roggia e fioriere, soldi buttati - 24 Marzo 2015 - 21:30Commissione paesaggio di alto livello.Decisa dalla Giunta la proposta di composizione della Commissione Locale del Paesaggio, che sarà presentata, come da regolamento, alla Conferenza dei Capigruppo del 22 ottobre 2014. Il Bando scaduto a fine agosto ha accolto 34 candidature. Tra queste sono state selezionate le proposte della Giunta che sono: Massimiliano Zappa (architetto progettista, lavora per vari studi professionali in Svizzera), Antonio Montani (architetto, indicato dal Museo del Paesaggio di cui è Vice Presidente), Maurizio Forella (architetto, co-titolare di Archistudio, Verbania), Silvia Monaco (architetto, co-titolare StudioMonaco Scianna, Milano), Matteo Fieni (architetto, paesaggista, Milano). La commissione si occuperà di rilasciare i pareri in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici ai sensi della L.R. 32/2008. Sarà determinante l'apporto di questo organismo, anche di consulenza, per l’Amministrazione Comunale su materie paesaggistiche e urbanistiche. Commenta il Sindaco Silvia Marchionini: «Ci aspettiamo da questa compagine - rinnovata nei nomi, plurale nelle competenze - una grande funzionalità per rendere più semplicemente conclusivi gli iter burocratici che riguarderanno i cittadini». (Parere contrario alla chiusura della roggia della Commissione) "..La commissione paesaggio non aveva specifica competenza, si procede regolarmente rispettando quanto previsto nell’ordinanza». (Parole della Sindaca). Secondo me c'è qualcosa che non quadra! Mi aspetterei almeno le dimissioni in blocco dei facenti parte della Commissione! |
Colombo: interpellanza sulla roggia - 27 Febbraio 2015 - 17:33renato...Ti sfugge il concetto di contesto. Se sono in un porto, davanti davanti ad una rampa di alaggio, trovo normale che manchino le balaustre. Un po' come se facessi un sentiero di montagna troverei normale l'assenza dei paracarri. O davanti ad una piscina l'assenza di balaustre. Purtroppo non mi sembra normale, e non penso di essere l'unico, che uscendo dalla posta andando in direzione piazza San Vittore, magari con un pacco nelle mani, di trovarmi un buco. Se sono in un laboratorio chimico, magari è normale trovare un flacone di sostanza velenosa, se lo trovo nel refettorio dell'asilo magari non lo è. Ecco, io ci vedo delle differenze. Forse il genio che ha progettato tale cosa, non ha pensato che poteva farla larga ad esempio 1,5 m, con un profilo a V e con profondità di 15-20 cm. Avrebbe avuto lo stesso effetto ma ZERO pericolo. Al massimo una puciata di piede nell'acqua. Ma dovevo arrivarci io che non sono un architetto ma un diplomatico? |
Forza Italia: Il CEM? Chiamiamolo "Palastones" - 23 Gennaio 2015 - 18:37il nome non ha importanza,Ero decisamente contrario non ero a conoscenza del progetto , guardando il bellissimo video ..ho cambiato idea. Direi FANTASTICO complimenti all'architetto ! per VERBANIA se gestito con intelligenza e capacità menageriali sarà sicuramerte una risorsa. |
Verbanese rappresenterà l'Italia al concorso europeo di cocktail - 15 Gennaio 2015 - 23:30livelli professionaliConcordo con te che non si possano mettere sullo stesso livello il medico a il fattucchiere e così via. Il messaggio che vorrei far passare é un altro. Qualcuno ha parlato di laureati che non trovano lavoro. E io gli rispondo che, con una laurea in tasca , chi ha voglia di rimboccarsi le maniche riesce a crearsi un lavoro. Chi invece considera la laurea un punto di arrivo.....be' quello è ancora lì a rimpiangere il posto fisso da impiegato statale. Conosco ad esempio, un giovane architetto che sin da ragazzino aveva la passione e l'hobby della lavorazione del legno(scultura, ebanisteria) e che dopo la laurea, invece di stare in grosse città a fare il tirapiedi di qualche grosso studio ha avviato un'attività tutta sua di design di arredi d'interni. Lui stesso progetta e realizza, saltando i costi di progettazione e di intermediazione. Risultato: prezzi più competitivi, precisione, professionalità. E tutti contenti. Mi danno fastidio i laureati altezzosi e sprezzanti delle attività artigianali o quelli che considerano degradante fare.....il barman. |
Verbania Documenti raccoglie firme sulla sanità - 18 Novembre 2014 - 14:02X C: RamoniOvviamente il documento dei sindaci del Verbano tiene conto e difende le esigenze di tutto il VCO anche se,a mio parere , non doveva inserire la scelta in SUBORDINE , Dea di Verbania ! Comunque sembra che il consiglio Comunale di ieri sera abbia corretto il documento. Il comportamento dei sindaci ossolani e cusiani è stato VERGOGNOSO e purtroppo ,credo, che abbiano causato una rottura insanabile con i cittadini del verbano. Non è più campanilismo ma puro egoismo , hanno commesso lo stesso errore x l'ospedale unico imponendo la scellerata scelta di Piedimulera ,località priva dei servizi minimali , al posto di Gravellona/ Ornavasso baricentro di tutto il territorio. Inqualificabile il comportamento del Sig. Borghi, mi rifiuto di definirlo Onorevole, che anzichè difendere tutto il territorio ha pubblicamente dichiarato Domodossola come unica scelta ,e questo è un parere che,purtroppo ,in Regione pesa. Anche Reschigna esce molto male da questa vicenda pèrchè , dopo tanto silenzio,non doveva venire a Verbania che l'unica scelta è un solo Dea ,quando, essendo assessore al Bilancio è a conoscenza che gli sprechi della regione sono altrove , anche la sanità ma non solo , vedi il nuovo palazzo della regione che costa pari pari al buco della sanità ,300 milioni di euro . per fare questo hanno stipulato un mutuo che comporta un esborso annuale di 20.milioni . Altri 20 milioni è stata la parcella dell'architetto della sinistra Fukas. ora hanno messo in vendita il palazzo della sede della regione di Piazza Castello . Bella scelta , non era più semplice vendere o svendere il palazzo nuovo ed estinguere il mutuo ? Certo il palazzo nuovo prevede anche la realizzazione di nuovi servizi ,diversa urbanizzazione ecc. nuovi appalti. Con quale faccia ci chiedono la soppressione di servizi sanitari indispensabili mettendo verbanesi contro ossolani ? Abbiamo perso tutti ,i politici solo la faccia e non i vitalizi ! E' stato dato poco risalto alla notizia di un Ex consigliere Regionale che "volutamente" ha rinunciato al vitalizio , come la solito la notizia non deve diffondersi... |
Canile: problemi con le piogge e non solo - 17 Novembre 2014 - 09:53buon sensoMi meraviglia il comportamento del sindaco che continua a difendere l'operato di un architetto di favelas. Ho sempre sostenuto il buon senso femminile e la determinazione, aggiungiamo anche l'onestà mentale, che delusione! Fin dai tempi di Reschigna e l'anno scorso con Marcovicchio ho presentato personalmente l'amico Orlando Monguzzi proprietario dell'allevamento il Crotto di Luino che era disponibile a costruire un canile ex novo e tenerlo in gestione per vent'anni dopo di che l'avrebbe regalato al comune. Tempo perso con i politici verbanesi. Neanche una visita per imparare come si gestisce al meglio una struttura. Da vent'anni a questa parte viviamo in una Italia gestita da Zombie. |
NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 21:38X armandIl progetto dell'ospedale unico è stato predisposto da ARESS, seguendo le idee e le proposte dell'architetto Piano. Nessuno ha detto che il progetto lo ha fatto Renzo Piano! Siccome ho avuto la fortuna di fare una tesi di laurea sul progetto abortito del nuovo ospedale, so di cosa parlo. Il metaprogetto prevedeva un finanziamento misto pubblico e privato. Dal metaprogetto sarebbe dovuto giungere il progetto definitivo, ma il referendum e le divisioni del territorio hanno fatto saltare tutto. Di fatto L'ASL 14 ha adottato all’inizio del 2003 un “Documento preliminare alla Progettazione” e in qualità di stazione appaltante istituisce un Bando di gara, con scadenza al termine del 2003, avente per oggetto la redazione del progetto preliminare, in località Piedimulera, del nuovo ospedale, dotato di 400 posti letto e con un costo massimo di realizzazione di 103.000.000 €. Attendo smentite da chi conosce cose complesse di cui parlare, a vanvera. |
NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 19:11Cosa ha buttato via il VCOIl modello di un Ospedale Funzionale, Moderno, descritto da robi -citando l'architetto Renzo Piano- esiste già a Rozzano sul Naviglio, L"HUMANITAS", padiglioni immersi in un area verde meravigliosa, una struttura paragonabile alle più efficienti cliniche oltre oceano e/o asiatiche. A Castellanza si trova una struttura affiliata alla HUMANITAS, la MATER DOMINI, eccellente Cinica collegata telematicamente (come naturalmente anche la HUMANITAS) con prestigiosi ospedali americani, come per esempio in Tampa, FLORIDA. Ma nel nostro caso qui a Verbania si tratta della chiusura del DEA, un danno inimmaginabile per la popolazione del VCO, compresi i turisti stagionali, in particolare "bambini, anziani e gravi infortunati", che dovrebbero essere trasportati a Domodossola in auto-ambulanze mal ammortizzate, un tragitto che in caso di grande emergenza non auguro a nessuno. Semmai sarebbe auspicabile un ampliamento del Pronto Soccorso del CASTELLI, spesso insufficiente con grave disagio per pazienti, medici e personale paramedico. |
NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36Cosa ha buttato via il VCOPer guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità". |
Consiglio Comunale: VCO Servizi, CEM e JobAct - 1 Novembre 2014 - 11:59concordo con ValerioIn effetti un opera così importante curata nel progetto da un celebre architetto strapagato, che non abbia valutato nel piano economico e di fattibilità la problematica parcheggi è di una gravità assoluta, a dimostrazione della mancanza di senso della misura dei politici, in quanto quando a pagare e pantalone si può essere poco attenti ai costi, ma se devono fare a casa loro dei lavori sono certo non tralasciano alcun dettaglio |
Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16La sanità del futuroEppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità. |
