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Movicentro: quale futuro? - 15 Luglio 2013 - 10:04

Zacchera?
Non penso che Zacchera abbia a che fare con questa storia. Se non ricordo male è "roba" della provincia e non del comune. E anche se fosse del comune, il progetto non era iniziato con la giunta Zacchera. Comunque per il bene della comunità è bene che s'abbandoni velocemente il progetto e si ripristini la situazione pre-cantiere. E' meglio aver buttato nel cesso "solo" qualche milione che spenderli tutti per avere un progetto fallimentare concluso. Per chi vuole approfondire può fare un salto al movicentro di Ivrea, concluso ma totalmente inutilizzato nonostante la stazione di Ivrea sia in centro città. Immaginate quanto possa essere attrattivo utilizzare degli spazi "commerciali" in un posto in mezzo al nulla. Poi nei miei pellegrinaggi nelle stazioni ferroviarie piemontesi (ora non ricordo però dove...), mi ero imbattuto in un'altra Xata simile, anche quest'ultima con identico insuccesso di quella di Ivrea. Se il problema della stazione erano i parcheggi, allora bastava acquisire la zona industriale (sulla sinistra, prima del cavalcavia provenendo da Fondotoce) che allora erano in vendita. Si faceva un accesso diretto da quell'area fino ai binari e tutti i pendolare avrebbero parcheggiato lì. I parcheggi tradizionali sarebbero rimasti disponibili per i turisti e per i viaggiatori occasionali. Per di più con la creazione del parcheggio di fronte alla cover, il problema parcheggi s'era risolto. Poi se qualcuno pensa che il movicentro sarà un successo, con tutti gli spazi occupati da attività commerciali e/o istituzionali, sono pronto a scommettere. Nessuna persona sana di mente, metterà mai un'attività (bar escluso che c'è già) in una stazione dove tra le 8:45 e 12 (forse 13) si ferma un solo treno.

Clamoroso: forse il CEM non si fa più - 11 Luglio 2013 - 18:23

CEM
Buon giorno signor Todesco, torniamo al CEM. A mio parere, Verbania non è città da industria ma da turismo come del resto tutta l'Italia. Il nostro Paese è privo di materie prime e di energia, condizioni indispensabili per una industria concorrenziale. Aggiungasi la vergognosa tassazione sulla mano d'opera e sulle imprese. Tassazione che serve a mantenere in piedi uno Stato con una burocrazia creata ad arte dove collocare gli ammanicati e trombati della mala politica. Torniamo al turismo. Quale tipo di turismo? Non il turismo di massa bensì turismo di èlite e di qualità. A Verbania, Il lago,la passeggiata, qualche festa popolare e tipica non bastano più. Se non volete far chiudere tanti hotel, pensioni, ristoranti e tutto quel commercio che gravita attorno al turismo, dovete offrire ciò che richiede questo tipo di turismo e cioè prestigiose manifestazioni culturali tipo quelle che si svolgono nella vicina Locarno (festival musicali e cinematografici) Penso al Festival di Beyreuth in Germania dedicato a Wagner, a quello di Salisburgo dedicato a Mozart, al Gifuni fim festival, al Porretta Jazz festival, esempi dai quali prendere spunto e migliorare ce ne sono tanti. Queste manifestazioni vedono la fitta presenza di persone da tutto il mondo. Ecco il perchè del CEM. Si è parlato dei costi di gestione: con gli incassi delle manifestazioni, il CEM si gestirebbe da sè. Per i costi della realizzazione, osservo che sono tutti coperti, almeno secondo i documenti ufficiali (delibera di Giunta Comunale n.82/2012) anzi, se non ho sbagliato, vi avanza pure qualcosa (se vuole, veda ciò che ho scritto il 20.4) Per quanto riguarda l'acquisto degli F35 sono super d'accordo con Lei. E' una bestemmia! Concludendo; se fossi un'Amministratore di Verbania, per le motivazioni su esposte, mi guarderei bene dall'annullare la realizzazione di un'opra così bella ed importante. Non solo bella ed importante ma capace di risollevare l'economia e proiettare Verbania verso un futuro migliore, come Verbania ed i verbanesi si meritano. Sig. Todesco, grazie per l'attenzione che ha riservato ad una non verbanese. La saluto molto cordialmente. P.S. perchè PalaZacchera? Qualora....che fastidio sarebbe? P.S. i parcheggi. Adesso, per l'Arena, che parcheggi ci sono?

Brignone: dal Teatro al CEM - 10 Giugno 2013 - 16:22

CEM sì CEM no
Anch'io come cittadino,desidero esprimere il mio pensiero ,premesso che quando l'allora sindaco Zanotti ha pensato di fare il teatro nella piazza di Intra , io come Presidente di Circoscrizione di Pallanza , a seguito di una decisione del Consiglio , avevo manifestato contrarietà a che si facesse un teatro con un'enormità di costi a quasi totalità a carico dei cittadini , con conseguenti costi di gestione non quantificabili e , non era piaciuta la scusante che a Verbania serviva un teatro perchè la CULTURA lo richiedeva . A nostro parere sarebbero potuto accedervi soltanto cittadini di un certo livello economico , è lunga la nostra diversità di opinione e quindi mi fermo quì, una cosa però vorrei dire , perchè nessuno allora si è schierato contro a questo sperpero di danaro pubblico e , solo ora che è troppo tardi e che i costi per realizzarla sono coperti per la quasi totalità da finanziamenti che non pesano sulle tasche dei cittadini ,ci sia da una parte politica questo dissenso ? Mi sorge il dubbio che ha dato fastidio il fatto che si sia spostato all'arena , siccome ne sono convinto , tutte queste azioni volte a dissuadere il Commissario affinchè blocchi il tutto , ritengo siano una stupida rivalsa contro chi ha fatto qualcosa di diverso e secondo me molto più bello sia sotto l'aspetto paesaggistico sia come momento di unione tra Pallanza e Intra , meditate gente meditate.........

Fontana asciutta e sporca, Perchè? - 9 Giugno 2013 - 10:03

fontane
è vero l'acciaio usato per la succitata fontana e relativo percorso è il Corten,in altri paesi europei le "tracce d'acqua "hanno percorsi lunghissimi, i bambini ci giocano, solo i nostri ci cascano dentro,in quanto alla manutenzione fa davvero pena, ma non è la sola "fontana" asciutta, c'è anche quella in Pzza San Rocco,da anni a secco, e quel "muro del pianto"!che qualcuno si ostina a chiamare fontana dietro la Basilica di S, Vittore

Intra: Incidente alla Canottieri - 2 Giugno 2013 - 16:09

C.D,S.
per legge i ciclisti NON possono circolare appaiati è giusto non investirli , ma in una strada stretta come quella che va a Cannobio ,per la loro incolumità , dovrebbero prestare anche loro un pò di attenzione , oppure scegliere un'altra strada più sicura , ma dove la fai la pista ciclabile ? è troppo stretta non è umanamente possibile ..

Accogliere la diversità: AGAPO risponde ad ARCIGAY e AGEDO - 22 Maggio 2013 - 12:14

risposta ad AGAPO
Agapo e il cambiamento di orientamento sessuale: falsità, ideologia e pregiudizio. Sono queste le persone e le teorie che le Istituzioni vogliono promuovere? “Qualunque trattamento mirato a indurre il/la paziente a modificare il proprio orientamento sessuale si pone al di fuori dello spirito etico e scientifico” Per rispondere all'insieme di pregiudizi e distorsioni che Agapo propone è sufficiente visitare il loro sito nel quale asseriscono tutto quanto è sostenuto nelle teorie riparative:l'omosessualità non porta ad essere felici, le relazioni omosessuali durature e felici non esistono, l'amore tra omosessuali non può essere paragonato a quello eterosessuale, solo l'amore eterosessuale è vero amoreperchè è incontro dell'altro diverso da sé per questioni di genere. Agapo propone proprio i libri di J. Nicolosi ideatore e sostenitore delle teorie riparative. La loro stessa nota parla di cambiamento di orientamento sessuale, ego-distonia e altre distorsioni della realtà. L'omosessualità ego-distonica è prodotta dal pregiudizio sociale. Ovvero una persona non si accetta come omosessuale a causa della società in cui viviamo e delle sue forme di pregiudizio e discriminazione. Qualunque orientamento sessuale ego-distonico deriva dalla non accettazione di sé e l'unica forma terapeutica possibile èaiutare il paziente ad accettarsi (come riportato, tra i moltissimi altri, da Antonella Montano in Psicoterapia con pazienti omosessuali, 2009). Esiste poi la bisessualità, totalmente ignorata perché probabilmente scomoda e allo stesso tempo semplice e fondata risposta alla storia di molti che hanno provato o provano attrazione per lo stesso e l'altrui sesso. Ma desideriamo rispondere non con le nostre sole parole ma con quelle della comunità scientifica dicendo ancora una volta che “le più importanti associazioni scientifiche e professionali internazionali, come l’American Psychological Association e l'American Psychiatric Association, raccomandano di astenersi dal tentativo di modificare l'orientamento sessuale di un individuo e (come recentemente ribadito dal Report of the Task Force on Appropriate Therapeutic Responses to Sexual Orientation dell’American Psychological Association, Washington, D.C., 2009) affermano che le terapie di “conversione” o “riparazione” dell'omosessualità sono basate su teorie prive di validità scientifica e non hanno il sostegno di ricerche empiriche attendibili. È nostro dovere affermare con forza che qualunque trattamento mirato a indurre il/la paziente a modificare il proprio orientamento sessuale si pone al di fuori dello spirito etico e scientifico che anima le nostre professioni, e in quanto tale deve essere segnalato agli organi competenti, cioè agli ordini professionali.” come affermato da più di 2000 tra psichiatri, psicologi, psicoterapeuti ed esperti della salute mentale italiani e che ha tra i primi firmatari il dott. Luigi Palma, presidente dell'Ordine nazionale degli Psicologi, e il Prof. Vittorio Lingiardi Psichiatra e Docente Ordinario di Psicologia Dinamica all'Università La Sapienza di Roma, e consultatibile sul sito espressamente creato noriparative.it Non solo quindi non esistono prove scientifiche della cura dell'omosessualità, ma anche di qualunque forma di trattamento atto a cambiare l'orientamento sessuale. Ovviamente questo non ha nulla a che vedere, come nelle allusioni di Agapo, con la sensibilità verso le persone che soffrono di patologie. Ribaltare la frittata è solo un tentativo disperato di sostenere ragioni ideologiche. La verità è che l'omosessualità non è un disturbo o una forma patologica. Significa promuovere la verità. Il motivo per cui si celebra la Giornata Mondiale di lotta all'omofobia il 17 maggio è proprio perché in questa data l'OMS ha cancellato definitivamente l'omosessualità dall'elenco delle malattie e con questo si è cancellato il più grande stigma nei confronti delle persone omosessuali, additate come malate mentali con necessità di cure, trattati medicalmente e con psicofa

Piano di rientro in Sanità - 13 Maggio 2013 - 19:14

Efficientamento ?
A parte il discutibile neologismo, non mi è parso di scorgere tra i vari provvedimenti quello di "educare" il personale a colloquiare col paziente (ora dev'essere molto, molto paziente), a saper comunicare con i parenti, a rendersi disponibili -a cominciare dalle targhette dei nomi che sarebbero obbligatorie fino agli orari di colloquio- e affrontare la "missione" che è alla nascita del mestiere. Per non dire di educarli al rispetto del prossimo -sono ancora tanti quelli radicati al "io sono il medico, tu non sei nulla"- e non ultimo al saper organizzare il proprio lavoro e, per i manager, quello dei loro collaboratori, magari dando l'esempio di vera efficienza, intransigenza e competenza. Infine non mi pare di aver letto che le "economie" sono fatte sempre sulle spalle degli ammalati che, ad esempio a causa della "disattivazione" (ma come parlano?) di alcuni ospedali, per la medesima patologia devono sobbarcarsi decine di chilometri per fare un esame e altre decine per farne un altro. E non ho letto che le medesime economie derivano anche dal trasferimento di fondi regionali (leggi Addizionale Irpef regionale, aumentata per il 2014 in modo spropositato soprattutto sulle fasce più deboli) che sempre più strozzano il contribuente. P.s.: ne ho testato personalmente l'attuale efficienza attraverso il ricovero di mia madre. Credo se ne riparlerà...

Comunisti Italiani su dimissioni Zacchera - 18 Aprile 2013 - 17:54

Gentile Benito Rizzo
Temo non abbia provveduto a leggere il link, magari il copia incolla non é semplicissimo quindi provvedo a riportare integralmente l'articolo in cui si evincono chiaramente i costi del CEM a carico della città ( p.s. Complimenti per le articolate e complesse argomentazioni) :) : PdL e Lega Nord ripetono ossessivamente la bugia del centro eventi “che non ci costerà nulla“. E invece il mastodonte dell’arena costerà al Comune almeno 4,8 milioni di euro, quando il teatro in piazza F.lli Bandiera sarebbe costato alla nostra città solo 100.000 €. I fatti di queste ultime settimane legati alla vicenda del teatro/centro eventi (le procedure di assegnazione dell’appalto integrato, i volantinaggi del Comitato per l’ex Sociale di Pallanza, il degrado progressivo dello spazio dell’arena e la vendita all’asta di arredi e attrezzature, le valutazioni critiche dell’imprenditore Scolari) hanno dato nuovo alimento allo sconcerto di moltissimi verbanesi per un’opera che l’Amministrazione Comunale vuole imporre alla città. Senza consenso e senza confronto. A VERBANIASETTANTA giungono numerose richieste di chiarimento su un paio di questioni che si possono così riassumere: davvero, come dicono sindaco e Giunta, il teatro-centro eventi non costa nulla al Comune? davvero, se si fosse proseguito con il progetto di teatro di piazza F.lli Bandiera, il Comune avrebbe dovuto metterci 6 o 7 milioni? La prima mistificazione stata più volte ripresa da Zacchera sulla stampa locale. Ecco, a mo’ di campione, un paio di recentissime dichiarazioni a Vco Azzurra Tv:“i 18 milioni di euro ci vengono regalati per realizzare quel progetto, altrimenti li perderemmo…. Se avessimo dovuto mettere dei soldi per la realizzazione del centro eventi avremmo avuto il peso dei costi di ammortamento, ma a noi non costa farlo…”. Naturalmente si tratta di affermazioni false. I 12,8 milioni di fondi europei e regionali del PISU potevano essere utilizzati per finanziare numerosi altri progetti di riqualificazione urbana, ma la Giunta PdL/Lega Nord non ha mai voluto discuterne: né in Consiglio Comunae, nè con i cittadini. E’ poi totalmente falsa l’affermazione riferita al centro eventi, secondo cui “a noi non costa farlo”. Il progetto definitivo fissa a 16.950.000 il costo dell’opera (di una parte, e non di tutta l’opera!); questa somma viene finanziata con risorse diverse (leggi qui, a pag. 5), di cui 3,8 € di fondi comunali (2 milioni di canoni anticipati della concessione del gas metano, 845.000 € di mutuo, 200.000 € di avanzo di amministrazione, 745.000 € dalla vendita di un immobile) che avrebbero potuti – tutti! – essere utilizzati per altre opere o servizi. Ma non è finita: fuori dal Quadro Economico del progetto il Comune ha già speso in questi due anni un altro milione di euro per mandare via il gestore dell’arena (290.000 €), per comprare dal demanio l’area (500.000 €) e per avviare la bonifica dei terreni (200.000 €). Quindi dei 18 milioni di spesa certa per il CEM, il Comune di tasca sua ne ha già messi 4,8, pari al 26% del costo. Attenzione però: del costo (sotto) stimato ad oggi. Quale sarà il costo finale e chi ci metterà i dindini, lo vedremo tra un po’ d’anni. Seconda mistificazione della Giunta: “il teatro in piazza F.lli Bandiera sarebbe costato al Comune 6/7 milioni di euro”. Seconda totale falsità. I 10 milioni del Pisu assegnati al centro eventi avrebbero potuto essere utilizzati (e in maniera molto, molto più appropriata!) per il recupero e la riqualificazione delle piazze Mercato e F.lli Bandiera mediante la ristrutturazione dell’ex Camera del Lavoro, la realizzazione del nuovo teatro e la creazione di un parcheggio interrato di 70 posti-auto. Era il progetto Arroyo 1: spesa totale di 13,6 milioni di euro. Con i 10 milioni del Pisu, i 2,8 della Fondazione Cariplo e i 700.000 € della Regione Piemonte (totale: 13,5 milioni), il Comune avrebbe dovuto metterci la differenza: 100.000 €! In conclusione: la follia del centro-eventi all’arena cos

Classifica sindaci: Zacchera non brilla - 17 Gennaio 2013 - 11:08

Brutte abitudini
Paolino, esattamente come faccio io e come fai tu ......... Paolino cosa?? Paperino? Paolino Tal dei Tali? Paolino Tizio? Paolino Caio?? Comunque al di là dei nick names la constatazione vien da sé: nonostante i tromboni in servizio permanente ed effettivo, gli arrabbiati di natura, quelli che sporcano e dicono che poi la città é sporca, nonostante quelli che "piove governo ladro", nonostante tutto il sindaco ha ancora il gradimento di larghissima parte della città .......... Capisco la frustazione dei Paolini ma così van le cose a Verbania .........

Rievocazione Battaglia di Gravellona: L'Anpi non ci sta - 16 Gennaio 2013 - 23:48

Esortazione
Tutti i punti di vista sono assolutamente leciti e degni d’attenzione, ma quanto scritto ed i commenti fin qui seguiti paiono provenire da chi a Gravellona non c’è stato o, se lì si è ritrovato, lo ha fatto portando con sé un bagaglio ricco di preconcetti ideologici. Ed arrivata domenica sera, con questo ancora ben colmo se n’è tornato a casa. Il linguaggio utilizzato ne è la più evidente espressione. Ed ecco che allora, osservando qualcosa che si scosta dalle commemorazioni ingessate nel dogma di rituali grigi che non destano più alcun attrazione e partecipazione popolare, bisogna demolire un modo diverso di ridestare l’interesse e veicolare la conoscenza di quel periodo, affinché ne derivino volontà d’approfondimento e conservazione della memoria, senza che l’odio e la contrapposizione virulenta guidino questo cammino. E dunque, nell’ambito dell’intero programma delle commemorazioni, demonizziamo la rappresentazione, seppur romanzata per ovvie ragioni, degli accadimenti che interessarono la città e, più in generale, il Verbano. Sebbene puntualmente ricordati nell’ambito degli interventi istituzionali del mattino. Puntiamo, in termini esemplificativi, il dito accusatore contro l’immagine di un soldato in uniforme tedesca (mi perdonerete se non utilizzerò il termine nazista per connotarlo) che si permette di rendere omaggio, a quasi settant’anni di distanza, al monumento che ricorda i caduti partigiani, agitando la solita retorica in verità un po’ stantia. E sforziamoci di non cogliere cosa simbolicamente volesse significare tale raffigurazione. Continuiamo poi ad arroccarci su posizioni di chiusura senza capacità di guardare oltre, percorrendo strade che ormai hanno oggettivamente perduto ogni residuo slancio. Vedremo così quali frutti si sapranno produrre, seppur ve ne sia già evidente segno. Che altro dire ancora? Altre amministrazioni Comunali hanno utilizzato lo stesso strumento scelto a settembre da Gravellona, ricevendo consensi dalle sezioni ANPI di quelle zone. Qui, evidentemente, così non è stato, per i motivi che ognuno può supporre da sé. Ce ne faremo una ragione.

La fontana è già rotta ? - 6 Dicembre 2012 - 18:05

fontana via S Vittore
buonasera sono Binda Valerio. titolare della societa EL.VAR Italia che ha realizzato gli impianti elettrici e di illuminazione in piazza S Vittore , Via De Lorenzi e Vicolo Delle Ghiacciaie, a Verbania. volevo solo precisare che il guasto all' illuminazione della fontana ci e' stato TEMPESTIVAMENTE segnalato sia dall assessore Sig Pella che dal responsabile dell ufficio tecnico Ing. Reale ,la lampada in oggetto,di una PRIMARIA MARCA NAZIONALE,essendo in garanzia, e' stata rimandata in azienda per la riparazione o l eventuale sostituzione, con la derivante tempistica necessaria.Mi scuso personalmente per il disagio e colgo l occasione per ringraziare tutti i commercianti,i dipendenti comunali e tutte le persone che durante la nostra permanenza a Intra,ci hanno dimostrato DISPONIBILITA'e SODDISFAZIONE ! GRAZIE Valerio Binda.

Pista di pattinaggio a Intra, polemiche - 7 Novembre 2012 - 07:31

Bene, bravi!
Se la notizia fosse confermata, non dubitando sulla veridicità, il cuore di Intra avrà per molti giorni una bella...discoteca all'aperto. Sia chiaro: nulla in contrario a una pista di pattinaggio su ghiaccio per il divertimento degli adulti e soprattutto per la gioia di bambini e ragazzi; nulla in contrario ai nuovi momenti di aggregazione o anche solo di effimero legame sociale; nulla in contrario all'inevitabile e benvenuto ossigeno per tutto l'indotto del quartiere, dai bar ai negozi, dai ristoranti alle svariate attività commerciali. Però la musica costante e ad alto volume che la pista produce, così come dimostrato in passato, cosa c'entra? All'Arena –interdetta per i lavori del nuovo teatro- c'erano poche abitazioni limitrofe e soprattutto c'era lo sfogo della vasta area del lago che mitigava i decibel in eccesso. Possibile che nessun consigliere ha pensato, oltre al risparmio di tanti euro, che quell'area è “residenziale”? Nessuno ha pensato che la piazza ha una conformazione tale che qualsiasi effetto sonoro al di sopra del normale provochi una eco impressionante? Nessuno ha pensato che lì esiste un quartiere densamente popolato in cui -all'interno di abitazioni vecchie e nuove ma col denominatore comune di avere le pareti perimetrali per nulla isolate acusticamente- vivono persone anziane o malate, lavoratori e lavoratrici che vanno al lavoro quando ancora non albeggia o fanno i turni per cui la parola “riposo” assume un ruolo fondamentale? O forse sì. Proprio perché qualcuno ha considerato le suddette cose ha preferito non riportare la pista ad una Pallanza affamata di vitalità. Vuoi vedere che nei pressi dell'ipotetica collocazione della pista a Pallanza risiede qualche “pezzo grosso” a cui dà fastidio (come a me) veder negato il diritto a riposare tranquillamente dopo una lunga giornata di lavoro? Viceversa, vuoi vedere che nessuno dei decisori risiede in zona ex-PalaTenda per cui non dà alcun fastidio la musica somministrata per molte ore al giorno, 7 giorni su 7, per parecchi giorni continuativi? Già ma loro sono “pezzi grossi” e “decisori” mentre gli abitanti della Sassonia, invece, sono solo degli ottimi pagatori di IMU allo 0,55%...e degli elettori.

24X1 Ora: Tambolla replica a Zacchera e Balzarini - 25 Ottobre 2012 - 12:10

il pensiero di un atleta
Buon giorno a tutti A prescindere dagli importanti problemi che state esponendo, umilmente espongo il mio parere, dal punto di vista di un atleta che ha partecipato a circa 20 edizioni della “4x1ora”. Vorrei sottolineare l’importanza che dovrebbero avere i “collaterali” relativi a manifestazioni “non agonistiche” di questo tipo. Si certo, correre nel tracciato di Pallanza non permette di avere le stesse prestazioni raggiungibili su una pista di atletica, le due curve a gomito ci fanno sentire come “ una macchina da rally impegnata in controsterzo su un tornante montano , tuttavia tutti gli atleti si misurano in un percorso “uguale per tutti”, dove di notte (sfruttando la brezza che discende dalle nostre colline) si corre con più facilità, un po’ meno nelle ore del mezzogiorno quando il solleone fa sentire i suoi effetti!!.... Correre sul lungolago di Pallanza, con il lago che fa da splendida cornice, con i portici del palazzo di città che offrono riparo dal sole o dall’eventuale pioggia, con tutti i bar in cui si spera la piena disponibilità e cortesia degna di chi ha scelto questa professione……tutto questo credo abbia un’ importanza che miri verso la “vita” di questa manifestazione ! La pista a S.Anna impoverisce il contorno ed il sapore di questo storico appuntamento offerto dal CSI. L’esempio eclatante è la “Maratona della Valle Intrasca” con nuova sede per la partenza e l’arrivo nel cuore di Intra! Non vado oltre nel tediarvi. Non desidero per niente aprire un dibattito sugli argomenti che ho appena descritto. Nel bene e nel male grazie della vostra attenzione