spazi

Inserisci quello che vuoi cercare
spazi - nei commenti

A.N.P.I. nuovo direttivo - 31 Dicembre 2014 - 16:01

X Livio
Ho capito benissimo il meccanismo, ma la morale di quanto detto qual'è: anche 80 anni fa c'era la democrazia, il partito fascista era stato votato dagli italiani, che poi, per alcune scelte ed errori che hanno portato l'Italia al 2° conflitto mondiale, il popolo ha ribaltato tutto facendosi giustizia; una sola domanda: oggi qual'è la differenza con allora: abbiamo una classe politica nemmeno eletta dal popolo, che ci sta portando alla rovina col sorriso e che ha messo in cantiere una legge elettorale fatta a doc per non tirare mai giù il sedere dalle sedie del potere. Tutti parlano di usare un sistema democratico per cambiare le cose, ma ci rendiamo conto che in questo paese è praticamente impossibile se non si ribalta tutto, l'ha dimostrato il Movimento 5 Stelle alle penultime elezioni (quelle vere e decisive), è stato il primo partito per voti, ma questa attuale legge elettorale democratica, che ha lasciato spazi solo alle varie coalizioni, lo hanno messo in un angolo a fare opposizione e, attenzione, questo movimento ha pure rischiato di sparire dal parlamento con un decreto che tutta l'altra melma stava firmando, perchè si erano spaventati di questo nuovo ciclone. Quindi, siamo realisti, ho usiamo il metodo anpi o le nostre proteste saranno solo urli al vento!

CEM: "Da problema a risorsa" - 28 Dicembre 2014 - 08:21

CEM
Da semplice cittadino posso solo dire che in quell'area sono già stati sperperati tantissimi denari del popolo, prima con l'arena e ora con un CEM. Anche se mi sono già fatto una mia personale idea, quello che però non capisco di questa classe politica (e l'appello del 22 gennaio ne è la riprova), come mai un incontro serio conoscitivo per raccogliere proposte non l'hanno fatto prima di sperperare inutilmente altro denaro? Capisco che i soldi non sono i loro e che fare l'amministratore di un paese o città è un incarico che non gli si addice, ma non gli è mai balenata l'idea che al popolo, di tutte queste mal gestioni, gli potrebbero girare anche i pal? Comunque in questi casi, visto che le uova si sono rotte, o le gettiamo o pensiamo come utilizzarle al meglio; e, visto che il CEM non è ancora stato ultimato, una interessante idea ci potrebbe essere, un'idea che potrebbe rilanciare un pochino questa città e far entrare nelle casse del Comune i denari buttati/spesi per costruirlo e non solo. Il 22 spero di poterci andare per dare un mio piccolo personale contributo (in termini di idee, perché di soldi ne abbiamo già dati a sufficienza), sarebbe però interessante avere almeno uno schizzo di com'è strutturato internamente, mi riferisco agli spazi utili, altrimenti si rischierebbe di presentare proposte a casaccio e quindi di fare la fine che hanno fatto i politici, un gran buco nell'acqua!

Cristina su SS34 e aliscafo - 25 Novembre 2014 - 14:57

...ma come si fa...
Ma come si fa a contrapporre la realizzazione di un servizio, fondamentale in queste giornate e a soli costi variabili, se l'aliscafo parte si sostengono i costi altrimenti niente, con un'idea, quella dello scalo a Cannobio che oltre ad avere costi di gestione fissi elevati (personale, manutenzione,...) richiede investimenti non banali, soprattutto se misurati con il reale utilizzo. Trascuro che l'unica zona di Cannobio adatta allo scopo, è la zona del Lido, stupendo esempio di come utilizzare spazi a lago in prossimità della città (e noi abbiamo costruito il CEM!). Quindi io sono duro di comprendonio, verissimo, ma qualcun'altro non sa di cosa sta parlando! Sarebbe come proporre di costruire un'autostrada tra Gravellona e Locarno!! Può piacerci o meno, ma la SS 34 non è una strada ad alto traffico, e nessun grande investimento verrà mai fatto, tanto che anche gli svizzeri dopo la galleria di Ascone si sono fermati con gli investimenti. Già a inizi del novecento si propose di costruire una ferrovia tra Fondotoce e Locarno, le autostrade di allora, ma gli alti costi e il basso traffico previsto, per collegare la Svizzera del Nord con Genova, allora questo era l'interessa, era più corta passare da Sesto Calende Luino, e non se ne fece nulla. Sfruttare le vie d'acqua è costoso, ma non richiede investenti, solo costi variabili, dando una ragione in più di esistere alla Navigazione Lago Maggiore, giocattolo costosissimo, dove anche il traghetto Intra-Laveno, dal punto di vista economico, non ha più senso di esistere, ma deve, e sottolineo deve, per garantire un minimo di mobilità locale. Poi, che il servizio debba essere organizzato meglio, e a senso solo con 150 passeggeri per corsa, questo è un altro discorso! Saluti Maurilio

Comitato Salute Vco: "Dalle parole ai fatti" - 13 Novembre 2014 - 13:47

Non tocca a me
Non sono io che devo trovare i soldi e i finanziatori. Mi limito a pagare le tasse e a prendere atto che senza l'enormità di sprechi nella sanità non avremmo la situazione disastrosa di adesso. Gli ospedali di Domo e Verbania vanno riconvertiti, e gli spazi che si svuoterebbero con lo spostamento all'ospedale unico potrebbero servire ad innumerevoli cose. Ripeto. C'è una pletora di classe dirigente nel VCO che farebbe bene a pensare cosa fare davvero per la propria comunità, e non giocare ala guerra. Non mi venire a dire che i soldi non ci sono e che non c'è fattibilità economica, Paolino, perchè non ci credo mimimamente e lontanamente. Noi ci siamo "menati" per mesi, ma della tua intelligenza non dubito e su argomenti così seri non scherzo.

Forza Italia sulla nomina di Alba - 9 Novembre 2014 - 12:53

distorsioni
Intervengo nel dibattito per ragion del vero, per riportare il dibattito alla realtà dei fatti da persona -seppur giovane- impegnata da 8 anni in politica a vari livelli ed alla quale è spesso riconosciuta finanche dagli avversari politici, autonomia di pensiero ed onestà intellettuale. Scrivo per offrire ai cittadini un punto di vista interno alla Maggioranza e perché più volte chiamato in causa nei giorni scorsi nelle sedi di partito, da cittadini, amministratori, consiglieri (di diversi schieramenti) e giornali locali come possibile nuovo assessore nella giunta verbanese. Ebbene, veniamo ai fatti: dopo aver individuato, durante l'Assemblea Cittadina aperta a tutti gli iscritti del PD, le caratteristiche di esperienza di colui che avrebbe dovuto ricoprire l'incarico di Assessore, sono stati proposti dagli iscritti alcuni nomi ricondotti a tale figura tra cui Zanotti (rinunciatario in partenza), Alba e fuori da questi requisiti anche la proposta di rinnovamento con Tartari, ripresa l'indomani dal quotidiano "La Stampa". All'indomani dell'Assemblea degli iscritti la candidatura di Giovanni Alba risultava tra i Consiglieri di Maggioranza ed all'interno del PD in cui ricopre ruoli in Segreteria provinciale la più rispondente e convincente rispetto alle esigenze attuali della macchina amministrativa: per le sue evidenti capacità politiche e tecniche, stima profonda dei colleghi Consiglieri e per il ruolo rilevante ed autorevole riconosciuto nel Gruppo. Come giustamente ricordato dal Segretario PD Brezza negli interventi pubblicati, la scelta finale e nomina spetta da norma al Sindaco che, raccolte e valutate le indicazioni emerse in questi giorni, ha accolto convintamente Alba nella sua squadra, ora ancor più unita e solida. Al di là delle critiche e polemiche delle Minoranze consiliari, che nulla hanno da insegnare al Partito Democratico cittadino circa la democrazia interna, la Maggioranza esce così rafforzata ed ulteriormente valorizzata dalla presenza della nuova Consigliera Paola Ruffato, che subentrando al posto del neo Assessore. Paola potrà offrire un'ulteriore sensibilità nelle scelte per la nostra città e contribuirà con la sua esperienza a realizzare una comunità più vicina ed attenta alle persone, alla salute dei cittadini ed alla qualità della vita. A chi tifa contro la Città, fantastica scontri titanici e divergenze, tenta invano di distruggere pronosticando (e scommettendo su) cataclismi amministrativi, si industria con ansia per la fine prematura del mandato, diamo considerazione, lasciamo spazi e la scarsa credibilità che si merita. Marco Tartari Consigliere Comunale Verbania Gruppo Partito Democratico

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 14:53

x roby
Nulla contro Piano........ma i progetti di ospedali affidiamoli a persone che razionalizzano spazi per ottimizzare necessità sanitarie. Di alberghi anche bellissimi ne abbiamo già. Abbiamo bisogno di strutture ospedalierie che possono soddisfare i bisogni sanitari. E chiudere un DEA( per definizione ;emergenza ) cara Lady significa chiudere per l'urgenza! Purtroppo il territorio è quello che è,per cui bisogna accorpare i servizi (day s, laboratori farmacia interna,ecc...)mai degenza e emergenza. Magari fare che i direttori. di struttura siano responsabili di più strutture? Fare capi di dipartimento e strutture semplici a cavallo di due ospedali ? Fare un solo DG? si risparmia su i loro stipendi(per alcuni non di poca entità) e non si punisce la popolazione come sempre!

Cani senza guinzaglio - 3 Novembre 2014 - 08:20

Ovvio...
Per Claudio Conti Scrivere l'ovvietà che le leggi vadano rispettate non daà alcun contributo al discorso. Ottimo invec eè il contributo degli altri utenti che hanno evidenziato momenti e zone di non rispetto. Molte volte negli spazi pubblici i cani predominano e la rendono meno fruibili ai cittani "umani".

CEM: le proposte del PD - 25 Ottobre 2014 - 07:53

visione pessimistica di sinistra
Spero che il Sindaco non la pensi come il resto del PD, perchè mi pare di leggere le critiche della minoranza. Se la gestione vieve fatta con spirito manageriale, nel rispetto dell'utilizzo "pubblico" del teatro, allora non ci saranno problemi. Se si comincia parlare di risporanti piccoli e di spazi non ideali e di rischio abbandonmo, allora siamo ai soliti discorsi che rasentano l'allegria che c'era oltre cortina. Ci vuole gente che sappia valorizzare la struttura così come è stata fgatta, senza perdere tempo in chiacchiere. E si può fare.

Parco Besozzi Benioli terminato - 24 Ottobre 2014 - 14:43

meglio senza cani
Trovo giusto ci siano anche spazi dove i cani non possono entrare, ci si puo mettere nel prato senza doversi bagnare il sedere i orina di cane e quant'altro magari... e poi ci sono mille altri posti dove possono andare

Penuria di parcheggi alla stazione di Verbania - 23 Ottobre 2014 - 14:47

Concordo
La situazione è molto gravosa. Gli spazi per il parcheggio un po' alla volta si riducono sempre di più. Ennesimo disagio per i verbanesi costretti a lavorare altrove per la crisi del nostro territorio.

Aggiornamenti sul PISU e sul Cem - 10 Ottobre 2014 - 18:46

Se qualcuno può spiegare; grazie.
Testo del Comune: pertanto saranno avviati, con le adeguate economie, due iniziative essenziali: o Allestimenti e impianti scenotecnici (palco, camerini, graticcia di manovra) con ambizioso progetto teatrale che favorisca le ipotesi gestionali, anche con piccole revisioni degli spazi interni per usi giovanili e culturali o Pontile attracco imbarcazioni. Questo punto a me non è chiaro, se qualcuno può precisare: o allestimenti ....... o Pontile attracco imbarcazioni oppure allestimenti....... e Pontile attracco imbarcazioni ?

Villa Taranto il giardino più bello del mondo - 29 Settembre 2014 - 08:37

X Giovanni
Grandiosi sicuramente, meravigliosi non direi. Grandi spazi, grandi fontane, grandi viali ma nulla di più. Comunque nella classifica qualcosa non torna. Non c'è il parco Sigurtà che loro dicono essere stato eletto il più bello d'Italia e di conseguenza più bello di Villa Taranto

M5S: no alle elezioni provinciali - 28 Settembre 2014 - 17:25

Quoto Antonio
D'accordo con Antonio, anche se io le regioni non le abolirei ma ne farei 5 o 6 macro, con poche e chiare competenze. Non è tanto il costo delle regioni di per sè, ma i fondi che gestiscono, specie per la sanità. La regione-laender dovrebbe essere strutturata nel modo che segue (dal sito http://www.viaggio-in-germania.de/federalismo.html): "Ogni regione ha il diritto di darsi una propria Costituzione, ha un proprio governo, un parlamento eletto ogni 4 o 5 anni, un Presidente del Consiglio, dei ministri e ministeri. Il parlamento può emanare delle leggi regionali e dei decreti. La Costituzione regionale e le leggi non possono però in nessun caso essere in contrasto con leggi nazionali. Spesso le leggi nazionali determinano una cornice unitaria, all'interno della quale le regioni stabiliscono le regole che ritengono giuste. Le autonomie riguardano soprattutto: la scuola, le università, la cultura la polizia la tutela del paesaggio e della natura la legislazione che riguarda i comuni una parte del diritto tributario legislazione (in collaborazione con lo stato) in molti campi quasi tutto il lavoro di amministrazione interna In molti campi, p.e. nell'economia, lo stato e le regioni agiscono insieme in propri spazi predefiniti. In sostanza, solo gli affari esteri, una parte del diritto tributario, il settore valutario e monetario, il traffico aereo, la dogana e le forze armate sono di esclusiva competenza e amministrazione dello stato. Tutti i tribunali, con eccezione della Corte Costituzionale e delle Corti superiori, sono di competenza dei Länder. Per garantire, nonostante tutte le diversità, una certa omogeneità indispensabile, p.e. nel settore scolastico o anche in altri campi, i Länder fanno degli accordi tra di loro che, una volta approvati, sono vincolanti per tutti". Chiudo dicendo nche anche in Germania esistono le province, che sono più meno unioni di comuni, e che la loro riforma dipende dai singoli Laender, non dallo stato centrale!

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.

PD si esprime sull'accordo della Beata Giovannina - 10 Settembre 2014 - 09:56

e...là c'è il CEM
Dispiace assistere a questa figuraccia Chissà perché l'amministrazione non risolve il problema che altri hanno creato ripristinando il diritto pubblico.. se non può fare diversamente deve dirlo e spiegarlo bene invece le parole del segretario del partito sono una burla degna del peggior carnevale, addirittura una "presa per i fondelli". Con l'incombenza del mostroCEM, le preoccupazioni aumentano... cosa succedera ? cosa saranno capaci di combinare i funzionari dirigenti così bravi a creare guai persino sulla gestione di piccoli spazi a lago e a trovare commi e codicilli per confermare e imporre il proprio " errore" ... in barba ad assessori novelli. L'amministrazione può avvalersi dei contributi di tutto il consiglio comunale dunque apra le porte,ascolti, chieda pareri, discuta, si confronti, raggiunga decisioni condivise.. Ma subito però.

Resoconto Consiglio Comunale - 26 Agosto 2014 - 20:32

Ci tengo
Sinistra e Ambiente non ha votato contro la maratona , mai faremmo qualcosa contro gli sport a impatto zero! Ci siamo astenuti solo per rimarcare il dispiacere che non sia stata colta la ragionevole proposta dei 5 stelle di formulare una convenzione non a cifra fissa , ma che andasse a coprire le spese diretto solo in condizioni particolari ( tipo il non riuscire a coprire le spese causa maltempo) e che invece si optasse più per spese indirette (servizi) . Non solo, siamo stati anche propositivi , ricordando quanto sarebbe innovativo in termini di marketing , di mercato e il ritorno in immagine , nonché il grande valore sociale , di inserire con sempre maggior dignità spazi di sport disabili anche in occasione della maratona .

Spiaggia Beata Giovannina non si placa la polemica - 24 Agosto 2014 - 08:54

X Mileto
È sbagliato dire "vista la fine che fanno le spiagge libere in Italia devastate dai vandali e piene di immondizia, meglio che rimanga solo per attracco barche", se è classificata spiaggia deve essere utilizzata per la balneazione, non ci sono altre giustificazioni! Era ed è corretto invece dire: visti i denari PUBBLICI, CIOÈ DEL POPOLO, spesi per delimitare e trasformare un'area libera a balneare, bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi per dargli una giusta collocazione, mettere il personale adeguato di salvataggio che la controlli e tuteli la balneazione di chi la frequenta. Se andiamo avanti così, in spazi liberi destinati al popolo, apriranno e costruiranno manufatti a nostre spese per poi farli gestire da privati e, come al solito, il popolo solo prenderà sempre in quel posto. Battuta a parte, questa spiaggia, vista la carenza di spiagge in città e, vista la destinazione originale di quell'area, non vedo possibili altre destinazioni se non quella identica al lido di Suna!

Turismo? A Cannobio fanno anche così: FOTOGALLERY - 21 Agosto 2014 - 09:06

diciamoci la verità
a Cannobio fanno così,bene. qui non siamo a Cannobio,non abbiamo (più,grazie a Zacchera) un lido che per collocazione si presti a cose del genere. oltretutto siamo onesti,non è che abbiano proposto chissa che...il delirio alcolico di tutti questi ragazzi era per la performance di quattro dj brizzolati che davanti ai loro computer mixavano musica a turno. più che un problema di qualità dell'offerta (che pure c'è,sia chiaro) il nostro è un problema di spazi. eventi di massa come questi non li puoi certo organizzare vicini a nuclei residenziali,giustamente succederebbe il finimondo.

Giochi Senza Quartiere: vince Cavandone - 12 Agosto 2014 - 06:56

Evento, divertimento, ma educazione.
Egregio Filippo, se chiedere discrezione è "vecchiume", e "l'essere giovani" ostentare roboanza, prevaricare i l diritto alla quiete pubblica, lei fa un assist alla terza età! Non dovrebbero proprio i giovani mostrare sensibilità ecologica (quindi anche acustica?) . Noto che fra i commenti emerge proprio questo concordare sull'eccesso di invasione dello spazio sonoro da parte di gente in cerca di protagonismo, evidentemente. Così come mi pare sia da considerare l'idea della rotazione dell'evento anche negli spazi periferici. Per altro, complimenti ai giovani sportivi e a tutti coloro che si sono impegnati con pazienza , discrezione e rispetto dell'ambiente. Sulla tolleranza- come eccezione-per le soste irregolamentari, dato l'impedimento di spazi, chiedo ancora al Sindaco d'intervenire con una sanatoria.