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Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 18:30FineVoto no perché a conti fatti il risparmio è di un caffè a testa per ogni italiano. Troppo poco per venderci il diritto di voto. Voto no perché ho letto l’articolo 70 e ho capito solo una cosa: diventa tutto più complicato. Voto no perché il cambiamento non è un bene in sé, infatti si può sempre peggiorare: come in questo caso. Voto no perché non voglio lasciare ai miei nipoti una repubblica riformata seguendo la traccia della banca d'affari JP Morgan. Voto no perché le banche d'affari e le società finanziarie che hanno truffato i risparmiatori sono tutte per il Sì. Voto no perché la Costituzione si può modificare, ma per estendere i diritti, non per restringerli. Per allargare la partecipazione, non per limitarla. Voto no perché la Costituzione si può modificare, ma con un altro metodo, in un altro contesto, da parte di un altro parlamento legittimato dal voto popolare. Voto no perché non si può tener fermo un Paese sulla riforma della Costituzione con 11 milioni d italiani che non si possono più curare. Voto no perché non si può bloccare il parlamento per mesi di fronte a una crisi economica che il governo non riesce ad affrontare. Voto no perché non tutti i modi per superare il bicameralismo sono ugualmente validi. Quello scelto è pessimo. Voto no perché ci saranno molti più conflitti di attribuzione fra camera e senato e quindi l'iter delle leggi sarà più lento, costoso e complicato. Voto no perché se camera e senato avranno maggioranze politiche diverse - come può capitare - si bloccherà tutto. Voto no perché lo statuto per le garanzie delle minoranze lo farà la maggioranza dopo aver vinto le elezioni. Voto no perché il pd avendo la maggioranza in 17 regioni su 20 calcola di avere al primo giro di giostra la maggioranza assoluta dei senatori. Voto no perché hanno riempito la Costituzione di annunci e di enigmi, per esempio nessuno sa di preciso come davvero verrà eletto il senato. Voto no perché invitano in tv De Mita, D'Alema e Cirino Pomicino a fare i testimoni del No per farci credere che la partita è fra vecchio e nuovo. Voto no perché se vince il no non vince Salvini o Grillo. Vince la Costituzione. Voto no perché vogliono metterci paura con la storia della Brexit. Voto no perché non c'è nessuna relazione fra vittoria del sì e ripresa economica. Voto no perché se vince il no non ci sarà nessuna apocalisse, come vogliono farci credere per indurci a votare sì. Voto no perché il referendum riguarda la Costituzione, non le convenienze politiche di questo o quel partito, di questo o quel politico. Voto no perché non si può imputare alla Costituzione colpe che sono tutte e sole di una classe politica corrotta e incapace. Voto no perché è evidente che ci stanno fregando anche stavolta. Sempre dal profilo FB di Piero Ricca |
Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:42SegueVoto no perché i nuovi senatori avrebbero l’immunità parlamentare anche se non eletti dal popolo. Potrebbero approfittarne i politici locali più compromessi. Voto no perché i nuovi senatori sarebbero dei dopolavoristi, chiamati a fare i sindaci e i consiglieri regionali, ma anche a partecipare alle complesse funzioni legislative del Senato. Voto no perché il partito di governo potrebbe votarsi da solo il prossimo presidente della repubblica. Al settimo scrutinio infatti bastano i tre quinti dei partecipanti al voto in assemblea comune fra camera e senato. Voto no perché il prossimo presidente della repubblica sarebbe in ostaggio del capo del governo, che con i numeri della sola maggioranza alla camera potrebbe metterlo in stato d'accusa. Voto no perché il partito unico di governo con i suoi soli numeri alla camera potrebbe portarci in guerra, naturalmente chiamandola missione di pace. Voto no perché il governo potrebbe decidere al posto delle regioni su tutte le questioni più importanti che riguardano i territori, dove girano i loro affari e i nostri diritti, senza un rapporto diretto con la popolazione locale Voto no perché i poteri della finanza vogliono al governo un amministratore delegato con pieni poteri esecutivi che spiani la strada a ulteriori privatizzazioni e smantellamento dello stato sociale: ecco perché sono tutti per il sì. Voto no perché la deforma moltiplica il numero dei possibili procedimenti legislativi e dunque complica ancora di più l’iter delle leggi. Altro che semplificazione! Voto no perché noi non abbiamo bisogno di più leggi da approvare in minor tempo, ma di leggi migliori. E la qualità delle leggi non dipende dal sistema del bicameralismo perfetto. Voto no perché la legge contro la corruzione è ferma da quasi tre anni, mentre la legge Fornero è stata approvata in pochi giorni. Non c'entra il bicameralismo perfetto, ma la volontà politica. Voto no perché una Costituzione non comprensibile dal popolo è contro il popolo. Voto no perché sono contro la democrazia in mano a un Capo e al suo cerchio magico. Voto no perché una Costituzione scritta male è una Costituzione pensata male. Voto no perché è una schiforma pensata solo per gli interessi immediati di chi l'ha imposta al paese. Voto no perché è una deforma imposta al paese da Napolitano e dai suoi referenti internazionali. Voto no perchè nel Manifesto dei Valori del Pd c'è scritto che non si deve cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. L'ha scritto Mattarella. Voto no perché la suggestione del Nuovo contro il vecchio è falsa. Voto no perché pure Napolitano nel 2006, contro la deforma di Berlusconi, diceva che non si deve cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. Voto no perché in tutta questa operazione di potere si percepisce un nauseabondo odore di massoneria. Voto no perché mi spaventa questo diabolico mix di malafede e incompetenza. Voto no perché "basta un si" lo dicono sempre i truffatori, gli addetti al telemarketing e i venditori petulanti e disonesti. Voto no perché Renzi e Napolitano hanno fatto una legge elettorale su misura per il pd. E ora vogliono cambiarla per paura di perdere al ballottaggio. Voto no perché hanno forzato l'art. 138 della Costituzione con tante modifiche diverse che ci chiedono di approvare in blocco, come se il referendum fosse un plebiscito o un voto di fiducia. Voto no perché Renzi prima ha promesso che in caso di vittoria del no avrebbe chiuso con la politica e ora, per paura di perdere il referendum, s'è rimangiata la parola. Voto no perché hanno trasformato perfino la scheda elettorale in un volantino di pubblicità ingannevole. Voto no perché è insopportabile la malafede di chi dice: basta un sì "per ridurre il numero di politici". Voto no perché mentono sempre, pure sui costi. All'inizio dicevano che si risparmiava un miliardo, poi mezzo miliardo, infine la Ragioneria dello Stato ci ha detto che il risparmio è di 58 milioni lordi. Voto no perché a conti fatti il risparmio è di un c |
VCO: Costa soddisfatto dei fondi regionali - 14 Settembre 2016 - 18:13GrazieGrazie Giovanni % ho capito che tu hai capito tutto complimenti. Io guarda caso sono invece contrario all'eliminazione delle provincie, sono più propenso all'eliminazione delle regioni , ma naturalmente tu l'avevi capito al volo bravo. Dimenticavo che il discorso è più complesso e lo possono capire solo gli scienziati. |
VCO: Costa soddisfatto dei fondi regionali - 11 Settembre 2016 - 21:09Smania di cambiareTutta questa smania di cambiamento io proprio non la capisco, quasi che chi è venuto prima di noi e fatto certe scelte sia stato uno sprovveduto, uno che voleva sprecare, uno che non aveva a cuore sta povera Italia. Molte altre nazioni europee sono organizzate come noi: stato centrale, regioni e province, chiamte ovviamente con altri termini. Ma in Italia con la scua del tutto effimera di un risparmio si decide di stravolgere anche la costituzione, quando anche i sassi sanno benissimo dove e come si dovrebbe tagliare effettuando davvero grossi risprami e nello steso tempo rilanciando l'economia ed il lavoro, ma non lo si vuol fare perchè ciò anndrebbe ad intaccare gl interessi degli amici degli amici e si scontenterebbe frau Merkel, perchè ci si ostina a voler difendere un' Europa che è solo un colossale bluff, un fallimento, una palla al piede per il rilancio dell'economia nostra e di altri stati. Sarà ma sta combriccola di toscani e soci, più il tempo passa e più mi sembrano dei dilettanti allo sbaraglio. Una vecchia storiella racconta di uno che disprezzò un sacco di fichi secchi perchè secondo lui c'era di meglio e per disprezzo pisciò pure sopra al sacco: peccato che poco dopo dovette ricorrere a quei fichi per non morire di fame. |
VCO: Costa soddisfatto dei fondi regionali - 11 Settembre 2016 - 17:15Re: Giovanni e le provinceCiao lupusinfabula, esprimi concetti molto interessanti che meritano approfondimenti. L'Ente Provincia attuale, insieme a quello subentrato in questo momento di transizione, non ha ragione di esistere. Ha alcune competenze residuali che possono benissimo essere date ai comuni, alle regioni ecc. Quindi ci sono due strade da seguire: 1) abolizione. 2) rideterminazione della competenze a scapito e riduzione di altri Enti come propone il caro Lupus. Io sto pensando a una terza via... |
VCO: Costa soddisfatto dei fondi regionali - 10 Settembre 2016 - 20:48Giovanni e le provinceCaro Giovanni, l'abolizione delle province è l'ennesima bufala renziana: sono, rimaste, più vegete che mai, divenute enti di secondo livello. Ciò significa che mentre prima noi poveri sudditi votavamo per eleggere il consiglio provinciale, ora lo fanno solo gli amministratori comunali al nostro posto, che. diligentemente votano non le persone ma gli "indicati" dal partito di appartenenza: insomma la solita boutade del toscano, anzi del mezzo toscano, Se poi vuoi sapere il mio parere, che altre volte ho già avuto modo di esprimere su VBN, per un risparimo vero si dovevano abolire le regioni, centri in cui il malaffaree dilaga come hanno dimostarto decine di indagini in lungo ed in largo per tutta Italia, mentre le province sono enti molto più a contatto diretto con le realtà locali (..e molto meno costose) delle regioni; un motivo in più per un bel NO al prossimo referendum. |
Rovi in via Michelangelo Buonarroti - 21 Agosto 2016 - 15:35A furia di tagliare....i risultatiPuò sembrare un gioco di parole ma così non è: i mancati tagli (di vegetazione) sono il risultato dei tagli effettuati : si tagliano i fondi all' ANAS, alle regioni, alle provincie, ai comuni, si taglia sul personale abolendo il turno over e quello che resta in servizio è sempre più vecchio, stanco, acciaccacto e demotivato, si taglia comunque e dovunque, in ogni settore e questo, quello che non si tagliano più le piante e la vegetazione che invadono le strade è uno dei tanti risultati di una politica eco nomica disastrosa e sempre più succube di quell'obrobrio chiamato Europa. Peccato non si tagli mai dove si dovrebbe.........già, l'importante (...per loro perchp al popolo non può fregargliene di meno) è la riforma della Costituzione, la riforma del Senato e c....ate simili. |
Spiagge: deocoro e pulizia - 8 Luglio 2016 - 23:12Re: Povera Verbania!!Caro info, visto che dall'anonimato ti permetti di darmi dell'idiota (dico idiozie=>sono un idiota), ti faccio notare che io non ho paragonato Suna a Nizza!!! Ho semplicemente detto che, al di la di tutto, un po' più di controllo da parte delle forze dell'ordine, opportunamente attrezzate ed addestrate, non sarebbe male. In Francia, ma anche in Spagna e in alcune regioni Italiane, questo è la norma. La foto della Police Municipale di Nizza era solo un esempio di come devono essere attrezzati gli agenti per un servizio di questo tipo. Frequento, purtroppo non molto assiduamente, la Costa Azzurrra e le zone limitrofe dal 1989, credo che in poche altre spiagge mi sono sentito così tranquillo e protetto, mi chiedo quando le hai frequentate tu per provare un senso diametralmente opposto! Sei libero di portare avanti le tue battaglie personali come meglio credi, ma i problemi si risolvono in modo sistemico, anche con la presenza di forze dell'ordine, che magari oltre a limitare il gioco della palla, fa si che le auto rallentino e chi le guida non stia perennemente con un telefonino in mano! Poi mi sono un po' perso sulla tua elucubrazione suil divertimento, la politica e certi individui, ma scusa, l'idiota sono io! Saluti Maurilio |
Federazione Degli Studenti VCO: "SI al referendum Costituzionale" - 30 Giugno 2016 - 08:51cari ragazzi/eVoterò no, anche se riconosco che l’impianto della riforma contiene alcuni passaggi importanti e necessari: la semplificazione del quadro istituzionale, il ritorno di alcuni poteri delle regioni allo Stato, un iter preferenziale per le leggi dell’esecutivo, giustamente rafforzato nell’Italia dei troppi veti e contropoteri. Ma il bicameralismo è tutt’altro che superato. Il nuovo Senato dovrebbe essere l’ organo delle autonomie, temo sarà una ridotta, di modesto livello, delle regioni e dei Comuni. La legge elettorale, l’Italicum, completa il quadro, in negativo. Gli eletti sono scelti dai capi partito, poco dagli elettori. Se il voto conta meno ( e ci si astiene sempre di più, com’ è avvenuto, con incoraggiamento autorevole, all’ultimo referendum) il distacco fra cittadini e istituzioni rischia di diventare incolmabile. Il tramonto di una democrazia rappresentativa è il terreno più fertile per populismi e nazionalismi. La tanto sbandierata riduzione delle spese è minima come la semplificazione, si passa da un principio espresso in 11 righe sostituito da uno di quasi 500. Infine una modifica così importante va attuata con il sostegno di almeno 2/3 del parlamento e non da un solo partito |
Incontro per il No al referendum costituzionale - 25 Maggio 2016 - 19:14StavoltaStavolta non concordo con Giovanni%. come ho già detto altre volte avrei visto meglio l'abolizione delle regioni, enti molto più lontani dalle realtà locali ( a Torino pochi sanno dov'è Gurro od Antrona o Villette, tanto per fare dei nomi di paesi)e soprattutto molto più politicizzate e quindi incontrollabili.Fenomeni di finanza allegra infatti si sono riscontrati molto più a livello regionale (...e qui basta parlare del nostro Piemonte!) che non a livello provinciale dove le possibilità di intrallazzare sono molto inferiori. Le province costano sicuramente meno, sono più vicine alle esigenze del territorio e mi pareva un buon compromesso tra le richieste leghiste di indipendenza e la realtà dei fatti. |
Incontro per il No al referendum costituzionale - 24 Maggio 2016 - 17:50Re: Giovanni...Ciao annes, in effetti in tale ottica tu e Paolino avete pienamente ragione. Ponete argomentazioni molto valide. Ho letto frettolosamente e ti ho messo nel calderone di quelli che affermato semplicisticamente aboliamo le regioni e diamo tutto alle province. Credo, e come leggo forse mi darete ragione, che l'istituzione regionale è stato un fallimento totale dal punto di vita politico ed economico. Sarei dell'idea di cominciare a eliminare innanzitutto quelle a statuto speciale per poi passare a una nuova ridefinizione della struttura amministrativa nazionale. In tutti questi anni si è parlato a vanvera di federalismo tralasciando aspetti politici importantissimi. La colpa è da imputare anche alla sterile propaganda della Lega fatta a uso e consumo di ingenuotti che giocavano a essere duri nordici destrorsi. |
Incontro per il No al referendum costituzionale - 24 Maggio 2016 - 10:31Re: Re: Re: DelegaCiao paolino la confusione è in chi fa queste proposte. Tu hai proposto un accentramento che ha una sua logica e genererebbe sicuramente economie di spesa. Io sono d'accordo per accentrare tante funzioni nella nostra sempre più piccola Italia. Maffy ha richiameto fenericamente deleghe sul territorio e non si capisce quali ma molti qui argomentano più voltesemplicemente di abolire le regioni per devolvere le loro fuzioni semplicemente alle province. Paolino aspetta un po' che questi fautori della provincia usciranno di nuovo allo scoperto con qualch eloro commento. |
Incontro per il No al referendum costituzionale - 24 Maggio 2016 - 07:13Re: Re: DelegaCiao Giovanni% solita confusione nella tua testolina. considerando che la spesa regionale è in gran parte per la sanità (con venti centri di acquisto,venti possibili pozzi neri..) l'abolizione delle regioni comporterebbe l'istituzione di un solo centro,e il tanto atteso avvio dei costi standard. risparmi stimati da vari istituti ed enti,di ogni colore e orientamento,tra i 10 e i 25 miliardi di euro. |
Incontro per il No al referendum costituzionale - 23 Maggio 2016 - 23:53Re: DelegaSpesso compare questo pensiero bislacco. Le regioni costano e si vorrebbe devolvere le loro competenze alle province. Così i centri politici di costo, con tutte loro sequele, si moltiplicano per cento province! Dove sarebbe il risparmio? Ma è così difficile da capire? |
Incontro per il No al referendum costituzionale - 23 Maggio 2016 - 10:53DelegaQuelli che hanno fatto il partigiano (...lasciandoci anche le penne...) ora sono ben pochi forse al pari di quelli che hanno fatto la campagna di Russia. Hanno forse lasciato una delega per reclamare diritti? Il problema non è che sia stata cambiata (prima o poi lo si dovrà fare aggiornandola con le nuove necessità sociali) ma come lo si è fatto. Senza condivisione, discussione ragionevolezza e competenza. I partigiani, anche quelli che oggi non ci sono più, sarebbero ben felici di adeguarla alle necessità del popolo ma ad una condizione......che porti benefici alla nazione. E questo non mi pare si possa dire di questa riforma. Un esempio per tutti......non andavano soppresse le provincie ma le regioni (che per altro non sono mai esistite). Risparmi netto 10 miliardi all'anno. Le deleghe restituite allo Stato tranne quelle specifiche del territorio che andrebbero alle provincie, certamente più vicine alle esigenze e necessità della gente specialmente in un territorio come il nostro.. |
M5S: "Verbania: quale città?" - 29 Aprile 2016 - 18:36Re: domanda:Buona sera, si è creato una sorta di equivoco. L'amministrazione ha presentato a palazzo flaim il "progetto" con cui richiedere i fondi fesr ( fondi europei per lo sviluppo delle regioni) ma in realtà ancora non c'è il bando e comunque le probabilità che verrà finanziato il progetto di piazza fratelli bandiera sono molto basse poiché in teoria noi partecipiamo al futuro bando per " conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale". Credo sia complicato affermare in regione che con un parcheggio noi promuoviamo o sviluppiamo il patrimonio naturale e culturale. |
Scrutatori per elezioni referendarie - 10 Marzo 2016 - 15:52per la veritàPer la verità il 17 aprile è indetto anzitutto il referendum nazionale pro o contro le trivellazioni petrolifere nei nostri mari: magari il problema non è molto avvertito qui in Piemonte ma tutte le regioni italiane che si affacciano sul mare sono direttamente interessate alla problematica. E comunque la si pensi sull'argomento è pur sempre un'occasione per esprimere la nostra avversità alle scelte di questo governo che invece le trivellazioni le vuole difendere. |
Convocato Consiglio Provinciale - 25 Febbraio 2016 - 09:45Bella domandaLivio hai ragione . Sono state abolite ma continuano ad esistere . Dovevano abolire le regioni ,quelle sono la vera fonte di spreco di soldi. |
Di Gregorio: su posteggio Ospedale a pagamento - 24 Febbraio 2016 - 12:57parcheggi a pagamento siPersonalmente ritengo che le tasse che i cittadini versano allo stato, regioni ecc debbano servire per dare i servizi indispensabili a tutti, come ad esempio le cure ospedaliere , amministrare la giustizia, la costruzione e manutenzione delle strade ecc. Viceversa i servizi non indispensabili come i posteggi comodi, vicini e coperti dell'ospedale è bene che siano a pagamento, Ciò permetterà all'amministrazione statale risorse economiche aggiuntive per meglio assolvere i suoi compiti senza dover ancora aumentare tasse imposte o ticket ecc .Ovviamente chi ha una patologia tale da non permettere la normale mobilità potrà utilizzare gli appositi siti dedicati agli invalidi che sono e dovranno sempre essere presenti. Tutti gli altri se non vogliono pagare potranno posteggiare un po' più lontano |
Cafè Teologico: “L’aborto non lascia traccia?” - 18 Febbraio 2016 - 23:15Re: Re: Teologia e aborto?Caro Lele, ammetto che fino a questa mattina non sapevo neanche cosa fosse la sindrome postaborto, poi mi hai stuzzicato e mi sono informato. Intanto Cinzia Baccaglini non è solo una psicoterapeuta, ma è anche un'attivista "pro life", e non fa nulla per nasconderlo. Poi, ho trovato anche un suo interessante articolo dal titolo: "Fecondazione extracorporea: quali conseguenze?" dove lega la Sindrome postaborto ai pericoli della FIVET (Fertilizzazione In Vitro). Ma la chicca è stata, in un'altra intervista, alla domanda "È vero che in casi di aborto al V o al VI mese i bambini nati vivi ma in gravissime condizioni vengono lasciati agonizzare senza alcuna assistenza su un nudo lettino di ospedale?" la nostra ha risposto: "Mi dicono succeda." SUCCEDA!!!! Ma dove? La legge italiana è chiarissima: "La 194 consente alla donna, nei casi previsti dalla legge (vedi sotto), di poter ricorrere alla IVG in una struttura pubblica (ospedale o poliambulatorio convenzionato con la Regione di appartenenza), nei primi 90 giorni di gestazione; tra il quarto e quinto mese è possibile ricorrere alla IVG solo per motivi di natura terapeutica" abortire al V o al VI è REATO!!!!!!!!! Poi, ho scoperto che c'è chi contesta l'esistenza della cosiddetta sindrome post aborto sulla base di due semplici supposizioni, che cito pari pari: - "Non è corretto parlare di interruzioni di gravidanza come fossero un dominio compatto e come se tutte le donne reagissero allo stesso modo". - "Si afferma che il 62% delle donne che hanno effettuato aborti volontari ...soffre di questa sindrome...Le fonti non sono nominate. Peccato, perché sarebbe stato bello sapere come e chi ha condotto studi del genere e come si è arrivati a queste conclusioni." Se a qualcuno interessa, qui è possibile approfondire: http://www.giornalettismo.com/archives/1165479/la-grande-bufala-della-sindrome-post-aborto/. Mi spiace caro Lele, non sono in grado in affrontare con serenità un tema così complesso, mi sono fatto la mia idea, me la tengo e abbandono la discussione, senza però aver ricordato a chi legge l'articolo 1 della Legge 22 maggio 1978, n.194: - Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. - L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite. - Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Saluti Maurilio P.S. Dopo quello che ho letto sul tema, il coro de "I 5 Madrigalisti Moderni", sintetizza il mio pensiero https://www.youtube.com/watch?v=PeiYYGloONs |
