In programma Szymborska - Chopin
Wislawa Szymborska
Così recita la motivazione del Nobel ricevuto nel 1996.
"per la poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana"
Ovvero l'arte di essere vivi. La Szymborska è riuscita a mettere d'accordo critici, appassionati di poesia ma anche lettori casuali.
Sa parlare delle esperienze che appartengono a ciascuno di noi e che vengono relegate in qualche angolo riposto e che riteniamo prive di valore poetico. Lei ce le rivela con semplicità e profondità, ironia tenera e intelligenza immediata.
E per gli attori Marchetti e Sala, nonostante la inevitabile traduzione, è la gioia di far diventare la parola scritta suono di infinite sfumature.
Così che la poesia della W. che incontra la musica di Chopin, con Alberto Magagni al pianoforte, non è dovuta solo a un fatto di connazionalità ma anche di possibili relazioni dell'anima.