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Restelli: B&B, Albergo diffuso e Turismo

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Giorgio Restelli, candidato sindaco del Movimento Civico Insubria, che tratta di B&B, Albergo diffuso e Turismo.

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Restelli:  B&B, Albergo diffuso e Turismo
B&B ALBERGO DIFFUSO E TURISMO

Il concetto di albergo diffuso come normalmente concepito è di struttura che mette a disposizione camere appartamenti ecc. non nello stesso edificio come nell’albergo tradizionale, ma in immobili diversi all’interno di una frazione, borgo o piccola realtà rurale con possibilità di uno stabile che faccia da reception, area ristoro, ambienti comuni. In Italia vi sono parecchi esempi di alberghi diffusi.

Sicuramente l’individuazione di Cavandone, da parte del candidato Bava, come luogo ideale per un albergo diffuso è centrata. Noi desideriamo però dare un interpretazione del turismo a Verbania ancora più ampia, che dia la possibilità a tutti i cittadini che lo desiderano di partecipare all’iniziativa.

Non solo mettendo a disposizione la camera o l’appartamento, ma creando una vera e propria rete di servizi, convenzioni, pacchetti offerte ecc., il tutto coordinato dall’ufficio del turismo, finalmente messo in grado di svolgere il proprio lavoro, promuovere la città con i suoi locali, negozi, punti artigiani e i dintorni.

Gli attuali albergatori potranno storcere un poco il naso, ma la realtà è che il nostro territorio non può continuare a vivere solo di un turismo statico e “vecchio” e comunque i grossi gruppi non potranno far altro che continuare a rivolgersi agli alberghi tradizionali, la cui direzione se lo ritiene opportuno potrà inserirsi nel circolo virtuoso delle offerte proponendo ai loro clienti le varie possibilità di svago.

L’albergo diffuso così come i B&B sono una realtà che non si può ignorare, ma che bisogna utilizzare per creare lavoro e quindi ricchezza. Non stiamo chiedendo a chi già opera di perdere la propria identità di imprenditore, stiamo chiedendo di sviluppare le potenzialità che abbiamo, una città svuotata o comunque ridotta a quartiere dormitorio è avvilente per chi ci abita e non attira sicuramente il turista.

Un paio d’ esempi di come si possa creare lavoro e ricchezza in questo modo? Qualcuno di noi ricorderà sicuramente le sobe dell’ex Jugoslavia, camera e prima colazione in case private (anni 80’ primi B&B) a prezzi accessibili, in generale gli ospitanti erano persone cortesi che davano anche indicazioni su cosa fare e vedere.

Toscana pochi anni fa, in una zona per nulla turistica, soggiorno per due giorni presso un vecchio casolare ristrutturato, l’offerta comprendeva pernottamento, cena presso un ristorante del posto (ottima), la visita di una cantina a qualche chilometro, il biglietto d’ingresso per una mostra di pittura in una citta vicina e per un esposizione di moto d’epoca nonché una degustazione di prodotti tipici presentata dalla gentilissima padrona di casa.

La signora ha spiegato che avevano creato una rete di servizi e sembrava funzionare. Qualche tempo dopo riprovando a prenotare fù impossibile, tutto prenotato per parecchie settimane, tra gli altri anche da un gruppo di scozzesi.

L’albergo diffuso cosi come i B&B e gli alberghi, devono essere in conclusione uno stimolo, un trampolino di lancio per tutte quelle iniziative che possono portare lavoro e ricchezza alla città. Se il tutto viene visto in un ottica di bene comune, se si lasciano da parte inutili campanilismi ed un esagerata smania di protagonismo e guadagno personale, ma si lavora invece insieme si può fare ed ottenere un ottimo risultato.

Giorgio Restelli,
candidato sindaco del Movimento Civico Insubria



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