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Coronavirus: aggiornamenti (25/4/2020 - ore 19.00) da Regione Piemonte

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 4060 (298 in più di ieri).

Fuori Provincia
Coronavirus: aggiornamenti (25/4/2020 - ore 19.00) da Regione Piemonte
347(+14) in provincia di Alessandria, 153 (+15) in provincia di Asti, 186 (+13) in provincia di Biella, 456 (+53) in provincia di Cuneo, 349 (+44) in provincia di Novara, 2058 (+139) in provincia di Torino, 206 (+3) in provincia di Vercelli, 250 (+11) nel Verbano-Cusio-Ossola, 55 provenienti da altre regioni (+6).

Altri 2240 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2803

Sono 66 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2803 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 526 ad Alessandria, 147 ad Asti, 155 a Biella, 220 a Cuneo, 246 a Novara, 1.217 a Torino, 154 a Vercelli, 108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 24.549 (+499 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 3.183 in provincia di Alessandria, 1.385 in provincia di Asti, 917 in provincia di Biella, 2.385 in provincia di Cuneo, 2.203 in provincia di Novara, 12.031 in provincia di Torino, 1.080 in provincia di Vercelli, 990 nel Verbano-Cusio-Ossola, 225 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 150 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 237 (-16 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.843 (-79 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.432

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 132.510 di cui 70.298 risultati negativi.


LEGENDA DEL BOLLETTINO ALLEGATO

E’ allegata al bollettino di questa sera la tabella riassuntiva dei dati di oggi.

Per agevolare la lettura della tabella, si riporta qui di seguito la legenda.

Totale test processati: sono tutti i test effettuati, compresi quelli ripetuti sulla stessa persona, ad esempio per accertare la guarigione virologica, e quelli processati, ma in fase di refertazione

Totale casi negativi: sono le singole persone con una diagnosi negativa

Totale casi positivi: sono le singole persone con una diagnosi positiva

LEGENDA DEI GRAFICI ALLEGATI

Grafico 1. Nel grafico sono riportate le positività COVID-19 in Piemonte per giorno di diagnosi fino al 24 aprile 2020. La parte di istogramma colorata in blu rappresenta il numero di casi positivi riscontrati nelle Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani (pari al 49% del totale delle diagnosi del 24 aprile 2020).

Grafico 2. Nel grafico sono riportate le positività COVID-19 in Piemonte per giorno di diagnosi fino al 24 aprile 2020 esclusi i casi delle Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani.
Immagine 2
Immagine 1
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CORONAVIRUS PIEMONTE, INIZIATE LE SANIFICAZIONI DELLE CASE DI RIPOSO DA PARTE DEGLI ALPINI, LUNEDI ARRIVERANNO 25 INFERMIERI MILITARI

Da lunedì 27 aprile saranno operativi i 25 infermieri militari che lo Stato Maggiore della Difesa ha messo a disposizione del Piemonte per l’emergenza covid19 nelle case di riposo del territorio.

Il gruppo verrà salutato alle 10,30 dal commissario dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Vincenzo Coccolo, e dall’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, alla caserma Riberi di Torino, che è stata peraltro messa a disposizione della Regione per ospitare persone in via di guarigione che non hanno possibilità di isolamento domiciliare.

Sempre da parte dell’Esercito sono iniziate oggi le operazioni di sanificazione nelle case di riposo maggiormente colpite dall’emergenza. I primi interventi sono stati effettuati a Casal Cermelli e Silvano d’Orba, provincia di Alessandria.

Domani le stesse operazioni, affidate ai Nuclei di disinfettori della Brigata Alpina “Taurinense”, verranno effettuate in una struttura di Torino e così via in tutte le province del Piemonte per la sanificazione di oltre 30 case di riposo e di circa 2.700 posti letto, coinvolgendo complessivamente una cinquantina di militari.

I protocolli per la disinfezione preventiva utilizzati dal personale militare prevedono due fasi distinte. Nella prima fase viene operata la detersione degli ambienti, mediante l’utilizzo di sali di ammonio quaternari, che, oltre a pulire e rimuovere lo sporco dalle superfici trattate, permette l’attivazione delle sostanze utilizzate successivamente. La seconda fase prevede la disinfezione, mediante l’ipoclorito di sodio, ossia la candeggina, con lo scopo di rimuovere e uccidere gli agenti biologici con una funzione biocida.

«Siamo riconoscenti allo Stato Maggiore della Difesa – osserva il commissario Coccolo – per l’apporto che sta offrendo al Piemonte in questo difficile momento della sua storia. Il legame con le istituzioni militari è di grande conforto per chi si trova nell’emergenza, con la garanzia della massima affidabilità».

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CORONAVIRUS PIEMONTE, NESSUN PROBLEMA DI CERTIFICAZIONE PER LE MASCHERINE SANITARIE DISTRIBUITE ALL’ASL TO3

In riferimento alle notizie pubblicate in queste ore sulla presunta mancanza di idonea certificazione di mascherine ffp2 distribuite all’Asl To3 e utilizzate nei giorni scorsi, l’Unità di crisi regionale specifica che tali mascherine possiedono più livelli di certificazione e non presentano alcuna carenza. Sono state valutate come idonee all’uso sanitario conformemente alla procedura prima della distribuzione.

Il chiarimento arriva direttamente dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell’Asl To3 che in queste ore ha potuto verificare come tutte le certificazioni siano presenti: quella del Dipartimento nazionale di Protezione civile che ha inviato le mascherine e quella dell’Unità di crisi che ha provveduto a distribuirle ai vari ospedali.



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