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Verbania rispetta il "Patto di Stabilità"

Verbania centra il Patto di Stabilità e dà sollievo ai fornitori. Durante tutto il mese di dicembre l’ufficio Ragioneria del Comune ha trascorso ore di conti e calcoli.

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Verbania rispetta il "Patto di Stabilità"
Lo scopo, rispettare le rigide e complicate regole della finanza pubblica, ma anche per dare ossigeno a ditte e fornitori già provati dalla crisi economia.

"Si parla molto, e a ragion veduta, di pagamenti ritardati nella Pubblica Amministrazione – dichiara l’assessore alle Finanze, Stefano Calderoni –. Pagare a prestazione avvenuta sarebbe la norma, ma nel pubblico ci sono vincoli rigidissimi che spesso lo impediscono.

Con orgoglio posso dire che a Verbania ce l’abbiamo fatta e, nell’ultima decina di dicembre, abbiamo liquidato fatture per 1,5 milioni di euro, concentrandoci soprattutto sui lavori pubblici, su ditte che devono pagare a loro volta i fornitori ma anche gli
stipendi ai dipendenti".

Le imprese esecutrici dei lavori al parcheggio dell’ospedale, di piazza Giovanni XXIII, dei nuovi alloggi popolari in via Case Nuove, e di altre opere minori, hanno così potuto incassare preziosa liquidità.

"Il Patto di Stabilità è un meccanismo perverso – spiega Calderoni –. In ogni anno, indipendentemente da quanti soldi hai in cassa, puoi pagare solo per un importo prefissato, calcolato sulla riduzione dell’anno precedente.

Non è un vero risparmio perché i soldi sono comunque impegnati, ma in questo modo si ritardano i pagamenti e, quindi, si danneggia l’economica locale. Verbania è una realtà con i conti in ordine e un ente definito dallo Stato virtuoso, l’unico capoluogo insieme a Brescia: potremmo pagare tranquillamente, ma la legge ci blocca".

Calderoni auspica che le elezioni portino a un ravvedimento. "Il “Patto” va attenuato, come in parte è stato fatto nell’ultima Legge di Stabilità – conclude –. Spero che il prossimo governo sappia ascoltare la voce degli enti locali, che hanno già dato tanto alle casse del Paese pur fornendo servizi essenziali e pur non rappresentando una primaria fonte di debito pubblico, anzi.

Mi auguro anche che si trovi equilibrio nei trasferimenti statali a Regione e Provincia: da questi enti, e non per colpa loro, attendiamo ancora oltre un milione di euro di crediti. Purtroppo gli ulteriori tagli di trasferimenti già previsti dalle varie leggi per il 2013 non lasciano ben sperare in un miglioramento in tempi brevi".
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