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Al via sabato 8 gennaio Lampi sul Loggione

Giunta alla sua 35^ edizione, la tradizionale stagione teatrale organizzata dall'Associazione Lampi sul Loggione e Fondazione il Maggiore porterà quest’anno sul palco cinque spettacoli, tra prosa, testi contemporanei e un omaggio musicale a Mia Martini.

Verbania
Al via sabato 8 gennaio Lampi sul Loggione
“Quello con “Lampi sul Loggione” è un appuntamento ormai storico e molto atteso ogni anno a Verbania - ha commentato il Sindaco di Verbania Silvia Marchionini - sono contenta che anche quest’anno la rassegna preveda contenuti di alta qualità”.

“Anche quest'anno si rinnova la tradizione e proponiamo la rassegna teatrale di LAMPI SUL LOGGIONE - ha commentato Rita Nobile, Presidente della Fondazione Il Maggiore - Interessanti i temi che andranno in scena nel corso della stagione, in grado di far riflettere sulle problematiche dell'Individuo e della Vita. I temi sono trattati con un filo di ironia e senza retorica...ma anche senza amarezza. Non mancheranno i momenti leggeri e piacevoli ma, certamente, sono storie che ci faranno pensare. Sarà bello, poi, rivivere e ricordare la cantante MIA MARTINI, che portava la sua passionale complessità nelle sue canzoni”.

“All’origine di ogni avventura teatrale c’è la passione: quella dei creatori e attori, e quella essenziale di coloro che stimolano e sostengono con entusiasmo il loro percorso. Attraverso questa generosità e questa energia vitale l’Associazione Lampi sul Teatro si impegna a mantenere il livello di eccellenza e innovazione, promuovendo da 35 anni la stagione “Lampi sul Loggione” - ha detto in conferenza Paolo Crivellaro, Direttore Artistico della rassegna - L’Associazione continua nella realizzazione della sua attività i, con lo scopo di offrire stagioni teatrali di livello con la presenza di professionisti del teatro che forse non godono della visibilità mediatica ma da anni si possono definire “ottimi artigiani” del palcoscenico. La risposta del territorio è sempre stata attenta e alta, lo attesta la presenza di oltre 500 abbonati nelle ultime edizioni prima della pandemia. Spero malgrado le tante difficoltà del momento, che “Lampi sul Loggione” possa riaccendere la passione per il palcoscenico per il pubblico e i, ritorno nel loro luogo deputato ai tanti artisti”.

Il primo appuntamento è per sabato 8 gennaio 2022 (ore 21.00) con LOCKE, trasposizione teatrale del grande successo cinematografico diretto da Steven Knight con protagonista Tom Hardy.

Regista e interprete dello spettacolo è FILIPPO DINI, attore e regista tra i più interessanti del panorama teatrale italiano.

Un uomo esce da un cantiere, si sfila un paio di stivali da lavoro e sale su una bella auto. Qui inizia il suo viaggio. Durante il tragitto, Locke parla al telefono con altre persone.

Locke è un uomo borghese: ben vestito, con un buon lavoro, un buon reddito e una bella famiglia. Quella notte però Locke non torna a casa, ma parte per un lungo viaggio. Succede qualcosa che cambierà per sempre la sua esistenza e compirà una scelta che distruggerà la sua vita per come l’ha conosciuta e costruita fino a quel momento. Un testo sull’assunzione di responsabilità e sull’estrema fragilità degli edifici morali sui quali costruiamo le nostre famiglie e le nostre sicurezze.

Produzione Teatro Franco Parenti -Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Teatro Stabile di Torino

Segue, sabato 12 febbraio (ore 21.00) LUCIDO, uno spettacolo di Rafael Spregelburd con la regia di Jurij Ferrini.

“È proprio difficile scrivere qualche nota su questo spettacolo perché non c’è nulla che assomigli alla scrittura di Rafael Spregelburd. Potrebbe sembrare il plot di una telenovela eccessiva, storta, deformata; ed è proprio da questo materiale che Spregelburd ricava un universo comico, paradossale e in continuo movimento. La sua comicità non è mai banale, è caustica, spietata, scorretta verso gli abitanti di quella parte del globo che risponde al nome di “occidente”. Sbugiarda i falsi valori e l’ipocrisia su cui si impernia il nostro patto sociale. È un autore capace di far ridere a differenti livelli, di nascondere il senso per tutto lo spettacolo per mostrarlo solo al momento opportuno, occultandolo tra significati provvisori, che poi in scena vengono continuamente smentiti” - dalle note di regia.

Il terzo appuntamento è per venerdì 18 marzo (ore 21.00) con ALMENO TU NELL’UNIVERSO: OMAGGIO A MIA MARTINI. Domenica Rita Adriana Berté, in arte Mia Martini, è una delle voci femminili più belle ed espressive della musica italiana caratterizzata da una fortissima intensità espressiva: “Una voce con il sangue, con la carne”. Tre attrici cantanti (Matilde Facheris, Virginia Zini, Sandra Zoccolan) cercano di restituirne la grandezza e la fragilità con un racconto variegato che spazia dalle sue splendide canzoni (dalle più conosciute ai gioielli più nascosti), fino a ricordi personali, racconti e testimonianze dei suoi tanti amici artisti, fra cui la amata e odiata sorella Loredana Berté e naturalmente Ivano Fossati, autore di molte sue canzoni, compagno fondamentale di bellissimi progetti artistici e di una travagliata e profonda storia d’amore. Un racconto in musica e parole, con il pianoforte e gli arrangiamenti di Mell Morcone, di una delle voci più intense della musica italiana.

Segue, venerdì 1 aprile (ore 21.00) FESTEN - Il gioco della verità: questo spettacolo rappresenta una grande sfida con un testo che in Europa è considerato ormai un classico e che in Italia viene messo in scena per la prima volta.

Festen, sceneggiatura del film danese diretto nel 1998 da Thomas Vinterberg (appena insignito del Premio Oscar) e sceneggiato da Mogens Rukov, racconta di una grande famiglia dell’alta borghesia danese “i Klingenfeld” che si riunisce per festeggiare il sessantesimo compleanno del patriarca Helge. Alla festa sono presenti anche i tre figli: Christian, Michael e Helene. Il momento di svolta sarà il discorso di auguri del figlio maggiore Christian che una volta pronunciato cambierà per sempre gli equilibri della famiglia…L’opera scava all’interno dei tabù più scomodi, affrontando la nostra relazione con la figura paterna, la verità, il rapporto con il potere e l’autorità imposta. Impossibile non pensare ad Amleto, alla tragedia greca, ma anche all’universo favolistico dei Fratelli Grimm. Chi potrebbe mai tentare di rovesciare il mondo dei nostri padri?

Di Thomas VINTERBERG, Mogens Rukov & BO Hr. Hansen

Con Danilo Nigrelli, Irene Ivaldi e (in ordine alfabetico) Roberta Calia,

Yuri D’Agostino, Elio D’Alessandro, Roberta Lanave, Barbara Mazzi,

Raffaele Musella, Angelo Tronca

Regia Marco Lorenzi

Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Teatro Stabile Del Friuli Venezia Giulia, Solares Fondazione Delle Arti

In collaborazione con Il Mulino di Amleto


L’ultimo appuntamento della stagione è STAY HUNGRY, previsto per sabato 9 aprile (ore 21.00), spettacolo vincitore del premio INBOX 2020, Vincitore del Nolo Fringe Festival 2019.

Da Messina a Milano passando per l’Africa. La compilazione di un ennesimo bando a tema sociale diventa il pretesto per raccontare al pubblico l’avventura di Angelo, attore e regista messinese, impegnato in un percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza in riva allo stretto. Senza pietismo, retorica o prese di posizione precostituite, lo spettacolo è un racconto su un’esperienza reale e sul modo in cui il teatro riesce ancora oggi a diventare un’arma inaspettata per affrontare la vita. Il monito di Steve Jobs, “Stay Hungry”, risuona in chiave beffarda nel caleidoscopio di storie umane, da Nord a Sud, che attraversano i ricordi di questa sorta di autobiografia, in cui vittime e carnefici si confondono, segnati, ciascuno a suo modo, da una “fame” di vita, amore e conoscenza, in un tempo di vuoti che diventano voragini.

Di e con Angelo Campolo

Produzione compagnia DAF



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