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"L'armonia del colore"

Presso la Casa degli Archi “Martino Poletti” di Bureglio di Vignone, dal 15 luglio 2023 sarà visitabile la mostra con opere di Mauro Maulini.

Vignone
"L'armonia del colore"
TITOLO MOSTRA: “L’ARMONIA DEL COLORE”
OPERE DI: MAURO MAULINI
LUOGO: Casa degli Archi “Martino Poletti” Bureglio di Vignone (VB) In collaborazione con “La Degagna” “Lakeside art gallery” – Biganzolo (VB)
PERIODO: 15-07-2023 / 30-07-2023
INAUGURAZIONE: 15 luglio 2023 ore 17.00 - “Casa degli Archi” - Bureglio di Vignone 16 luglio 2023 ore 17.00 – “Lakeside art Gallery” - Biganzolo Con partenza alle ore 16.00 da Via Baiettini, 43 – Intra
TESTO DI PRESENTAZIONE Emiliana Mongiat
ORARI APERTURA Casa degli Archi da venerdì a domenica dalle 16.00 alle 19.00 Lakeside Art Gallery da venerdì a domenica dalle 16.00 alle 18.30

Mauro Maulini: l’armonia del colore

Forme colorate che si compongono in scenari muti per ospitare un vaso pieno di fiori, una banderuola mossa dal vento, una farfalla oppure un piatto colmo di frutta, evocazioni di una quotidianità ferma nel tempo e nella luce. Nessuna figura, nessun personaggio: solo colore, memoria, silenzio per narrare quelle emozioni universali vissute da Mauro Maulini negli ultimi vent’anni, periodo a cui si riferiscono i dipinti esposti. Li ha realizzati a partire dal 1994 quando, lasciata Milano, è ritornato nelle terre del Lago d’Orta, a Crabbia, per dedicarsi completamente alla pittura. Per la verità anche per la pittura era un ‘ritorno’, in quanto l’aveva già affrontata negli anni Sessanta partecipando a numerose collettive (dal 1966) e personali (dal 1973). A Milano Maulini aveva studiato figura all’Accademia Cimabue e a Brera e svolto la propria attività avorativa, iniziata come grafico per Olivetti e come ideatore di scenografie e personaggi per il Teatro di marionette di Gianni e Cosetta Colla. Ma quella a cui l’artista cusiano ha atteso nei suoi ultimi vent’anni è una pittura particolare, diversa dalla precedente per tecnica e soggetti. Costituita dapprima da composizioni in bilico tra realtà e astrazione (La bottega del pesce, La bottega della frutta databili ai primi anni Novanta) si è in seguito modificata nella tecnica divenuta più personale grazie ad un impasto di colla e sabbia marina finissima steso sopra la tela, in grado di frantumare i colori acrilici in lievissime variazioni luminose. É per questo che i dipinti di Maulini sembrano raffigurare luoghi magici fatti di atmosfere sospese, ironia, sogno, nostalgia, quiete, trovando espressione in quelle raffinate scenografie dove protagonisti non sono gli uomini ma il respiro del lago, la luce del mare, i sussurri degli alberi, la brezza del vento. Soggetti che, alla fine degli anni Novanta, prendono vita nelle geometrie di Castelletto al mare, Nel porto, Cantiere nautico, e nei rosa antichi, bianchi avorio, rossi cupi di Restauri, Barocco, Giardino rosa, Cattedrale, Agave, Cabine: cromie mitigate dall’incredibile azzurro di quel mare che gli era entrato dentro durante il soggiorno spagnolo a Teulada e il cui ricordo non lo aveva più lasciato. Il percorso espositivo sottolinea come colori e geometrie ritornino nei fiori e negli oggetti - da Vaso rosso datato 1996 a Vaso giallo della fine anni Novanta, a Vaso verde e Vaso cinese degli anni 2000 - e,
soprattutto, nei paesaggi collinari. Ne sono esempi Banchetto con farfalla, dipinto tutto giocato sul contrasto del verde intenso del prato con il giallo perlato degli oggetti e La collina del fiorista, dove l’artista ha accostato al verde infinite sfumature di rosa. Ed è proprio la delicata vivacità di questo colore a definire la percezione spaziale dell’insieme, guidando lo sguardo dell’osservatore verso il cielo, ora annullandosi nelle tonalità dell’avorio ora squillando festoso in quelle del lilla e del ciclamino. Poi la svolta. Dopo tanti paesaggi vuoti, nel 2012 ecco comparire nella mostra “Tanto di cappello”, allestita presso la Galleria Borgoarte, i volti di Ofelia, Pamela, Lodoletta, Sofia, Morgana (qui esposta) che svelano quella capacità posseduta da Maulini di raccontare sorridendo frammenti di storie umane, tenuta segreta fino alla fine.
Emiliana Mongiat

Biografia
Mauro Maulini, pittore, grafico, incisore e scenografo, è nato nel 1927 a Pettenasco, cittadina sulla riva al lago d’Orta. Si è formato presso l’accademia Cimabue e a Brera a Milano, città dove ha vissuto fino al 1994. Ha esposto in Italia e all’estero in numerose mostre personali (circa cento) la prima delle quali data al 1973. Dal 1972 si è dedicato all’arte grafica incidendo all’acquaforte più di duecento lastre e componendo cartelle di grafica d’arte, alcune ispirate a poeti come Montale, Giudici, Sinigaglia. Le sue incisioni sono segnalate nei cataloghi nazionali del settore, da Bolaffi a Mondadori, nel Repertorio degli incisori italiani di Bagnocavallo (RA), nel Repertorio xilografico italiano di Firenze e nel Catalogo della grafica Prandi di Reggio Emilia. Maulini ha collaborato anche con la televisione della Svizzera italiana, con il Teatro delle marionette di Gianni e Cosetta Colla e con le Edizioni Interlinea, per le quali ha illustrato opere di Turoldo, Rebora, Claudel e eseguito le tavole per i volumi “Il ragioniere-pesce del Cusio” e “Un giocattolo per Natale” di Gianni Rodari della collana “Le rane”. Per la città di Omegna ha realizzato le installazioni girevoli nella piazza degli Arcobaleni e le grandi statue metalliche collocate all’ingresso sud rappresentanti personaggi rodariani. Ha curato il video “Il lago di Rodari” con Lino Cerutti e Roberto Cicala e, alla vigilia della scomparsa avvenuta nell’estate del 2012, Interlinea ha pubblicato “Sculture dipinte”, volume dedicato all’ambone
dell’isola di San Giulio con testi di vari autori, da considerarsi il suo testamento artistico.

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