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Procedure elezioni di secondo grado province riformate

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato che dà notizia dell'avvio - con il decreto del presidente della provincia per l'indizione dei comizi elettorali - delle procedure per le elezioni di secondo grado dell'ente riformato.

Verbania
Procedure elezioni di secondo grado province riformate
Indetti i comizi per l’elezione provinciale di secondo grado: le scadenze da oggi al 12 ottobre.

Dopo l’approvazione del regolamento elettorale da parte del Presidente della Provincia (dallo scorso mese di giugno facente funzione del Consiglio Provinciale) nella giornata di oggi è stato sottoscritto il decreto di indizione dei comizi per le elezioni provinciali di secondo grado.

“Con il decreto in data odierna sono state anche individuate e costituite la commissione elettorale, composta da 6 dipendenti provinciali, e la commissione d’appello di 4 membri, sempre interna, e dunque a costo zero, così come nessuna spesa aggiuntiva comporterà lo svolgimento delle votazioni, che si terranno presso la sede provinciale a Fondotoce domenica 12 ottobre” fa sapere il Presidente Massimo Nobili.

Nelle prossime settimane l’ufficio di presidenza procederà con l’ottemperare a quanto disposto dalla legge Delrio e dalle successive modifiche apportate alla medesima dalla n.114/2014.

Di seguito un prospetto delle prossime scadenze che chiameranno oltre 850 Consiglieri Comunali e Sindaci del VCO a eleggere il Presidente del nuovo ente di secondo livello e il suo Consiglio Provinciale di dieci componenti scegliendoli tra le liste che verranno presentate i prossimi 21/22 settembre. I candidati – va ricordato – per questo primo mandato per la carica di Presidente, oltre ai Sindaci, possono essere i Consiglieri Provinciali uscenti; mentre per quella di Consiglieri si possono candidare i Sindaci, i Consiglieri Comunali e i Consiglieri provinciali uscenti.

Il Presidente della provincia ‘riformata’ sarà eletto senza essere collegato a nessuna lista, mentre - stando alle modifiche apportate alla legge Delrio dalla normativa successiva - i seggi di consigliere verranno in prima battuta assegnati con il voto di lista e poi distribuiti tra i candidati che hanno ricevuto il maggior consenso in base a un voto ponderato (calcolato secondo l’importanza demografica del comune di appartenenza del votante).
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11 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di lupusinfabula politici che votano altri politici
lupusinfabula
2 Settembre 2014 - 13:50
 
Politici che votano altri politivi: la casta che vota se stessa. vomito, solo vomito.
Vedi il profilo di Don Quoto in toto
Don
2 Settembre 2014 - 14:03
 
Lupus non posso che unirmi alla tua nausea, la fabbrica delle poltrone non è mai in crisi
Vedi il profilo di renato brignone Però calma
renato brignone
2 Settembre 2014 - 14:36
 
Io sono appena diventato consigliere comunale , lo sbattimento é tanto ma lo faccio con piacere e passione, non é che ora sono diventato uno di "loro". Distinguere é la chiave per capire, a mischiar tutto ci si sfoga e basta! Non serve se non a sciacquarsi la coscenza ... Ma non certo in acqua limpida....
Vedi il profilo di lady oscar la finestra
lady oscar
2 Settembre 2014 - 14:37
 
Che nausea. Usciranno i soliti noti. Escono dalla porta rientrano dalla finestra. Andate a lavorare in fabbrica a 1200 € al mese e scendete tra noi gente 'normale'. Magari capite perché non andiamo più a votare.
Vedi il profilo di lupusinfabula Caro Brignone
lupusinfabula
2 Settembre 2014 - 15:19
 
Caro brignone la vera democrazia la esercita il popolo, quel soggettoa cui si vuole sempre più togliere la parola considerato anche che c'è chi si è arrogato il potere di stare sulla cadrega per i prossimi 1000(diconsi MILLE) giorno, su mandato di chi non si sa. Allora per stare alle provincie, o le si aboliva in toto come istituto (ma bisognava pensare e stdiare bene chi poi ne avrebbe assunto e svolto i compiti e con quali fondi) o farle sopravvivere a questo modo significa solo, come ho detto, che saranno politici che voteranno loro compari in barba alle scelte del popolo.
Vedi il profilo di renato brignone una via di mezzo
renato brignone
2 Settembre 2014 - 16:01
 
le province così concepite sono una bella minkiata, ma proprio per questo io darò la mia disponibilità (il ruolo è gratuito) per essere consigliere. Vorrei controllare, limitare i danni ove possibile, magari denunciare le porcherie (vengo dall'idv quando ritenevo fosse un partito che aveva senso e che tra i primi si battè contro le province). Dico questo solo per avvisare per tempo che se malauguratamente dovessi fare il consigliere al primo che mi da del disonesto, del corrotto, del cadreghista , non farò sconti di alcun tipo... detto ciò , personalmente ho deciso di impegnarmi in politica per quanto schifo provo per l'attuale situazione, e sia chiaro che non milito in alcun partitonè intenderei più farlo... per il resto staremo a vedere.
Vedi il profilo di lupusinfabula la situazione attuale
lupusinfabula
2 Settembre 2014 - 16:59
 
La situazione attuale delle provincie è figlia di quella fretta di voler riformare tutto e tutti senza porsi la domanda:- E poi cosa succederà? Potevano certo essere abolite, ma con tempi e modi diversi. la soluzione scelta non è solo una mimkiata ma anche la prova di una sprovvedutezza assoluta.
Vedi il profilo di renato brignone certo
renato brignone
2 Settembre 2014 - 17:09
 
non posso che concordare. e se ci riesco potrò anche controllare. non è questione di destra o sinistra, visto che la cosa fa letteralmente schifo, è il caso che si sia tutti più attenti e non solo a "digitare" critiche. io provo a fare la mia parte , nulla di più, vorrei non essere confuso con ciò che contrasto da sempre.
Vedi il profilo di robi Delrio o delirio?
robi
2 Settembre 2014 - 23:21
 
Mah. Masticando un po' di istituzioni politiche, mi pare purtroppo che siamo al delirio...di Delrio. Secondo me è la riforma più inutile che potessero fare. E lo dico pur apprezzando Renzi. Invece di mettere mano all'architettura complesiva dello Stato, hanno fatto una minuscola operazione di marketing politico. la cosa da fare era rivedere le competenze dei vari livelli di governo. La Costituzione, di cui tutti si riempiono la bocca ma nessuno conosce realmente, dice una delle poche cose giuste all'art. 114: La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. Ciò significa che, sulla base del principio di sussidiarietà, spetta ai comuni governare, e a scalare province, regioni e stato centrale. Basterebbe solo questa riga per costruire una vera riforma. Ma niente. Competenze mischiate, sovrapposizioni, confusione, enti inutili ed inutilizzati. Sono le province che non funzionano, o l'assurda riforma del titolo 5 che ha reso questi enti addirittura dannosi? E le regioni a statuto speciale, che senso hanno? Non sarebbe meglio fare uno stato federale alla tedesca? tutte domande che rimarranno senza riposta. Intanto becchiamoci sui denti la ehm...riforma di Delrio-delirio, in attesa di qualche miracolo, che come sappiamo di solito non avvengono.
Vedi il profilo di antonio cosa avrebbero dovuto fare .
antonio
3 Settembre 2014 - 10:59
 
Le opinioni che ho letto , seppur discutibili , hanno il sapore di una rabbia legittima , ormai non ci fidiamo più , con giusta ragione ,dei politici , detto questo condivido il fatto che siano i cittadini ad eleggere il Presidente e ilConsiglio Provinciale ,mi pare di poter dire che i componentI del Consiglio Provinciale NON SONO PAGATI , quindi la rincorsa NON è per la " cadrega " , ma credo per la presunzione del comando .
Da sempre scrivo che sarebbero dovute essere eliminate le REGIONI , quelle sì che avrebbero fatto risparmiare moltissimi soldi e delegare i loro compiti alle Provincie ,che proprio per la loro vicinanza , hanno sotto mano le reali esigenze dei comuni di loro competenza .Ma come è possibile che i parlamentari non abbiano valutato che in un capoluogo di Regione ( Torino , Milano Roma ecc )ci sono " Consiglio Regionale ,Provinciale , Comunale e da 7 a 10 Circoscrizioni , che fanno tutti lo stesso lavoro e hanno stipendi similari ai parlamentari , mentre la Provincia del VCO , per fare un'esempio , costa circa 350000 euro all'anno ( il costo di 2 consiglieri Regionali ) Ora non voglio dilungarmi ma queste sono le cose da considerare e non altro , buona giornata a tutti .
Vedi il profilo di lupusinfabula azzeccato!
lupusinfabula
3 Settembre 2014 - 15:04
 
Condivido in pieno e da sempre anch' io sostengo che se si fosse voluto risparmiare si sarebbero dovute eliminare le regioni e non le provinceie, enti a più diretto contatto con le realtà locali. Non per nulla gli scnadli e le ruberie maggiori sono avvenute a livello regionale e non provinciale: ma forse è proprio per questo che i nostri politici hanno voluto salvare le regioni ed affossare le provincie: perchè là possono meglio e di più mettere le dita nella marmellata.



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