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Festa dei Lumineri 2023

Tutto pronto, domenica 7 gennaio 2030, per la Festa dei Lumineri, tradizionale ricorrenza che si celebra ogni anno a Cannobio con l’accensione di decine di migliaia di lumini che rischiareranno le vie creando una suggestiva atmosfera, soprattutto durante le ore notturne.

Cannobio
Festa dei Lumineri 2023
Dalle ore 17.00 Santa Messa presieduta dal Vescovo Franco Giulio Barambilla e caratteristica processione con la Sacra reliquia in un percorso illuminato esclusivamente da lumini. La processione si concluderà con la cena che prevede un menù tradizionale con pasta e fagioli, luganighe con patate e crauti. Alle 10.30 di domani Santa Messa presso il Santuario, alle 15 celebrazione dei Vespri Ambrosiani e processione di ritorno verso le collegiata di San Vittore, con risalita della reliquia della Sacra Costa e alle 18 Santa Messa in San Vittore.

Lumini sulle barche nel lago, e lungo il tragitto della tradizionale processione, che vede portare la "Sacra Costa" (il Miracolo della Santa Pietà di Cannobio) dalla basilica di San Vittore sino al Santuario della Pietà.

Difficile dire il numero esatto, ma si parla di diecimila lumini che saranno accesi nella cittadina lacustre rischiarandola con un tocco originale e suggestivo nelle ore notturne.

Secondo la leggenda devozionale all'origine della festa, a Cannobio, nei giorni dell'8, 9, 10 e 28 gennaio del 1522, nell'osteria di Tommaso Zaccheo avvennero dei fatti miracolosi.

Una cameriera, recatasi al piano superiore per recuperare dei lenzuoli per gli avventori, si accorse della perdita di sangue da un piccolo dipinto su pergamena della Pietà di Cristo, raffigurante il Cristo con ai lati San Giovanni e Maria.

Il giorno seguente venne trovata sulla tovaglia sottostante al dipinto una piccola costola sanguinante proporzionata al Cristo raffigurato.

La Sacra Costa venne raccolta in un calice e portata in processione nella Chiesa parrocchiale di San Vittore, dove ancora oggi è custodita, in un prezioso reliquiario che il cardinale Federico Borromeo ha donato nel 1605.

In seguito l'osteria venne demolita per fare spazio alla costruzione del maestoso Santuario, fortemente voluto da San Carlo Borromeo, il Santuario della Santissima Pietà, che tutt'ora custodisce il quadro e i lenzuoli intrisi di sangue in un'urna dell'altare maggiore del Santuario.



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