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La Zucca tra Halloween e la Cucina italiana

Sabato 18 a Omegna si parla di storia e cibo con il gastronomo Jacopo Fontaneto, ospite del convegno alla Sagra della Zucca

Omegna
La Zucca tra Halloween e la Cucina italiana
“La Zucca tra Halloween e la Cucina italiana” è il tema del convegno che, all’interno dell’11a Zucca, vedrà l’intervento di Jacopo Fontaneto, giornalista gastronomico novarese. L’appuntamento è per le ore 17 nella chiesa di Santa Marta a Omegna, con chiusura dei lavori entro un’ora.

Introdotto dalla presidente della Pro Loco Rosalma Tuissi e dal collega gastronomo Riccardo Milan (che, in qualità di esperto dei vini, farà un intervento sugli abbinamenti tra vino e zucca), Fontaneto racconterà il ruolo della zucca a partire dalle origini celtiche e irlandesi della leggenda di Halloween.

Senza dimenticare l’origine americana della zucca (per lo meno delle varietà turchesche ‘cucurbita’), infatti, le radici del suo legame con la notte del 31 ottobre sono più ancestrali e remote, e rimandano all’antico capodanno celtico di Samhain: una ricorrenza che celebravano anche i Celti che abitavano le nostre terre in tempi remoti: scadenza che segue il ciclo agricolo e che, con la fine dei raccolti e il ritorno delle ultime greggi dall’alpeggio, marcava l’inizio della “buia” stagione invernale.

I prodotti della terra, di più o meno antica introduzione, tornano così protagonisti di ricette e serate a tema, lasciando sì spazio alla tradizione, ma anche alla fantasia.

E non solo la zucca (giunta piuttosto tardivamente sulle mense europee), ma anche le minestre di cereali, latte e castagne, i piatti di carne, i funghi, i formaggi e il miele.

Non mancheranno, tuttavia, aneddoti storici su più antiche ‘zucche’ conosciute e già presenti sui banchetti dell’età romana, nonché sul diverso approccio ed utilizzo che di essa fa la cucina italiana, che l’ha accolta a pieno titolo e, con essa, nelle ricette de ‘La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene’ del grande gastronomo Pellegrino Artusi.

La zucca in Italia ha incontrato, negli ultimi anni, un successo clamoroso: per quanto consumistica, la tradizione di Halloween ha aperto un autentico ‘mercato’ delle zucche ornamentali intagliate, ma ben un chilo di zucca a testa viene consumato dagli italiani anche per preparare piatti di tradizione.

E’ dunque interessante la riscoperta di tradizioni, storie, ricette dimenticate con l’ortaggio più grande del mondo, che regala – a livello gastronomico – interessanti declinazioni nella cucina regionale: le specialità alimentari con la zucca o con la sua farina sono svariate, tra le tante l'utilizzazione più "nobile" è quella dei celebri tortelli di zucca (nelle diverse versioni, con mostarda, marmellata, amaretti o mandorle) per i quali è necessaria una zucca dolce, compatta, non granulosa ed un po' farinosa.

Ma gettonatissimi sono il risotto alla zucca (un tocco di raffinatezza? unire verso fine cottura un buon formaggio delle valli ossolane...), gli gnocchi e il pane di zucca (altra preparazione delle nostre terre), i tortelli di zucca, la zucca fritta, al forno o ridotta in purè, la crostata di zucca, ecc.



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