Maria Cristina Mariani Dameno (1924-2020), chiamata affettuosamente e per tutta la vita “Cini”, è stata un’architetta e designer ma anche una staffetta partigiana, una madre, una nonna: una donna indipendente, curiosa e ironica, e sensibile. Attraverso i materiali del suo archivio privato e i racconti delle persone che hanno vissuto Cini nella sua complessità, si riscoprono gli aspetti della sua figura e il suo pensiero, che hanno trovato espressione nel suo modo di progettare, su grande e piccola scala.
Il libro Con assoluta autonomia. Cini Boeri è parte della collana Oilà, curata da Chiara Alessi per Electa con progetto grafico di Leonardo Sonnoli. La collana raccoglie una serie di brevi biografie 'antieroiche' di donne e professioniste del secolo scorso.
L’incontro porta avanti il progetto di valorizzazione della figura di Cini, curato dall’Archivio Cini Boeri. Diretto dai nipoti Giulia e Antonio e curato da Cristina Moro, l’Archivio nasce nel 2023 con l’intento di raccogliere, riordinare, studiare e divulgare il lavoro dell’architetta e designer milanese, per continuare ad animarlo con il suo spirito, libero, socialmente impegnato e proiettato verso il futuro (Instagram page: @archiviociniboeri).
Cini Boeri (Milano, 1924 - 2020)
Maria Cristina Mariani Dameno, chiamata "Cini", nasce a Milano il 19 giugno 1924. Durante la Seconda Guerra Mondiale sfolla a Gignese, dove diventa partigiana e conosce Renato Boeri, con cui si sposerà e avrà tre figli. Dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1951, lavora con Gio Ponti, che le trasmette un approccio "mentale e fisico" all'architettura, e con Marco Zanuso, dove sviluppa un forte interesse per l'industria e il design. Nel 1963, apre il suo studio indipendente, occupandosi di architettura privata, pubblica e design industriale, sempre attenta alle esigenze fisiche e psicologiche degli utenti. Un esempio del suo pensiero è la "Casa Bunker", costruita nel 1967 in Sardegna, progettata come uno spazio che favorisce autonomia e condivisione. A partire dagli anni '70, sperimenta con nuovi materiali e forme innovative, come nella serie Strips per Arflex, vincitrice del Compasso d’Oro nel 1979. Cini partecipa a mostre internazionali, tra cui la mostra al MoMA di New York nel 1972, con il divano Serpentone, un progetto che esplora soluzioni produttive innovative. Nel 1986, presenta alla Triennale di Milano il progetto di una casa per giovani coppie, in cui coesistono spazi condivisi e per l'autonomia individuale. Ha progettato numerose abitazioni e allestimenti, lavorando con grandi aziende del design come Arflex, Knoll e Venini, creando elementi che sono oggi considerati icone del design italiano, esposti in musei internazionali. Premi e riconoscimenti: nel 1979 la serie Strips per Arflex vince il Compasso d’Oro ADI; nel 2008 vince il Good Design Award di Chicago; nel 2011 vince il Compasso d’Oro ADI alla Carriera ed è nominata Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana; nel 2022 la poltrona Ghost in vetro curvato, disegnata per FIAM con Tomu Katayanagi, vince il Compasso d’Oro ADI alla Carriera.
Cristina Moro
Curatrice e giornalista. Laureata in storia e critica dell’arte a Milano, si occupa della valorizzazione degli archivi di design. Ha lavorato nell’archivio della rivista “Domus”, oggi è curatrice dell’archivio di Michele De Lucchi e dell’Archivio Cini Boeri. Scrive per testate di settore, dove si occupa di design e intervista personaggi legati al mondo del progetto. Trai i progetti editoriali ed espositivi, la mostra e il catalogo Aldo Rossi Design (2022) e la mostra Cini Boeri alla Biblioteca del Parco (2024), un progetto dell’Archivio Cini Boeri e Triennale Milano. Ha scritto il libro Con Assoluta Autonomia. Cini Boeri per Electa (2024) e Michele De Lucchi e AMDL Circle per la collana del Corriere della Sera (2025).
Enea Brigatti
Enea Brigatti è nato a Monza. Ha lavorato per anni in musei, archivi e biblioteche collaborando anche con festival letterari e cinematografici. Oggi lavora con dieci04 per cose di internet e CTRL Magazine per cose di carta.
