Adeguando la normativa sulla pesca a quanto già avvenuto in altri laghi perialpini, il commissario italiano dott. Marco Zacchera ha emesso una ordinanza con la quale, recependo le indicazioni tecniche della apposita Commissione italo-svizzera, ha vietato a partire dal 26 settembre 2025 e fino al 31/12/2028 l’utilizzo sulla parte italiana del Lago Maggiore (contestualmente, analogo provvedimento è stato preso dal collega Commissario svizzero) di ecoscandagli muniti di tecnologia “live-sonar” ovvero del dispositivo con il quale è possibile individuare a distanza i pesci, identificandone il genere e pescandoli troppo più facilmente.
“Una decisione sollecitata dal buon senso e da molti pescatori – sostiene Zacchera - perché non vi è nulla di “sportivo” nel pescare grazie ad uno strumento che ti guida direttamente sulla preda, anche perché - così facendo - si catturano soprattutto pesci di grandi dimensioni preziosi per il ripopolamento naturale, spesso poi rilasciandoli comunque feriti e sanguinanti e quindi portandoli comunque a morte”.
“Non si tratta di una guerra contro la tecnologia – ha insistito Zacchera – ma per privilegiare l’espetto sportivo della pesca con invito comunque al rilascio, ma in modo adeguato, dei pesci catturati.”
La moratoria triennale decorrerà dai prossimi giorni, in concomitanza con il divieto autunnale di pesca alla trota nelle acque italo svizzere.
Divieto "live sonar" sul lago Maggiore
Pesca o tecnologia? Dopo ampio dibattito, sul lago Maggiore vietati gli ecoscandagli "live". Di seguito il comunicato del Commissariato Pesca.
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Meno male che in questo momento di sbandamento generale c'è ancora qualcuno che prende decisioni sensate
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