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Verbania Documenti: "Soli e male accompagnati"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Verbania Documenti, rispetto alle problematiche degli uffici postali montani e l'inerzia della politica e le critiche ricevute

Verbania
Verbania Documenti: "Soli e male accompagnati"
Ora che è finita vediamo come è stata giocata la partita. Sportivamente.

Governo: I dati di Poste It del primo semestre 2015 sono molto positivi. Con la modifica del Servizio Universale all’avanguardia in Europa... . Verrebbe più di un goal, ma facciamo 1-0.

Regione: Abbiamo ottenuto il massimo possibile per gli uffici postali montani. E sono 2!

Provincia: Possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti, pur essendo consapevoli che non abbiamo ottenuto tutto quello richiesto. Sulla linea (della Regione), ma sono 3!

Finisce il primo tempo e, alla ripresa, aspettiamo la riscossa.
Cossogno fa un assist ad Antrona. Hanno scoperto la clausola dei due parametri: numero degli utenti serviti e distanza kilometrica. 3-1.

Sarebbe una goleada: ci sono ancora altri 7 comuni, ma l’arbitro (Ah l’AGCOM!) trova un buco nella rete da dove far scappare le soluzioni pure previste dalla normativa. Così si resta sul 3-1 e finisce lì.

Del resto i Grandi giocano in Champions League (Ospedale unico, DEA, trasferimenti statali e regionali, unione e fusione di comuni) mica, si fa per dire, in eccellenza: scarsità di risorse in montagna, centri storici abbandonati, servizi in diminuzione per conto del risparmio (degli altri), circoli e negozi che chiudono et similia.

Ma scusate, noi credevamo...
Siete scusati. Tutti possono sbagliare!

P.S. Poste It partecipa ad Alitalia, un’azienda che ha (lautamente) cacciato l’Amministratore Delegato ed ha avuto nel primo semestre 2015, 130 milioni di deficit (saranno 203 alla fine dell’anno). Sopperisce con i ricavi dei Buoni Postali, del risparmio dei libretti, rastrellati, soprattutto, tra gli abitanti dei comuni montani. E così sia.

Verbania documenti (VB/doc), novembre 2015



6 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Giovanni% Continuo a non capire
Giovanni%
11 Novembre 2015 - 01:08
 
Non capisco perché non riescono a essere un po' intellettualmente onesti con loro stessi e non riconoscano la totale sull'inutilità della battaglia di mantenere aperti tutti i giorni i poco utilizzati uffici postali di montagna.

In montagna hanno bisogno di ben altre cose. Riescono ad aspettar eun giorno per spedire quella raccomandata all'anno e per pagare le bollette ogni due mesi.
Vedi il profilo di PSI Segreteria Provinciale 1Piccoli ... Comuni, Uff.Postali e negozietti.
PSI Segreteria Provinciale
11 Novembre 2015 - 10:44
 
L'evoluzione della società e dell'economia porta cambiamenti che possiamo combattere inutilmente o anticipare, dedicando risorse importanti per trovarci avvantaggiati - in futuro - nei confronti della concorrenza di civiltà diverse ed in espansione.
Chi pensa "Avanti", chi vede prima, è spesso visto come un pericolo e non una risorsa.
Piccoli Comuni, Piccoli Uffici Postali, Negozietti con pochi utenti, Piccole Scuole, non hanno purtroppo futuro. Rinviare la loro chiusura è purtroppo uno spreco di risorse e di possibilità alternative.
Vedi il profilo di Giovanni% Re: Piccoli ... Comuni, Uff.Postali e negozietti.
Giovanni%
11 Novembre 2015 - 11:07
 
Si capisce poco da questo giro di parole.
Io son per individuare e risolvere i VERI PROBLEMI.
C'è la problematica dello spopolamento dei comuni montani con il pericolo di lasciare soli soprattutto gli anziani. Questo è un VERO PROBLEMA, concordo.
A questo punto la comunità si deve sforzare di mantenere elementi necessari come l'apertura di negozietti e sistemi di presidio medico assistenziali oltre che elaborare dei piani di sviluppo economico.
Mantenere un ufficio postale tutti i giorni vuol dire semplificare e in qualche modo falsificare la problematica.
Si otterrà magari un ufficio postale sempre aperto ma sarò molto più difficile mantenere un negozie.tto. Battaglia più difficile e per questo con malignità affermo che non viene colta,
La vecchietta potrà andare tutti i giorni a pagare le bollette e spedire le sue centinaia di raccomandate in tutto il mono ma non potrà fare la spesa e non avrà un presidio medico assistenziale per i suoi malanni e bisogni.
CERCHIAMO DI DARE ORDINE ALLE PRIORITA' E AI PROBLEMI, bisogna solo ragionarci un pochino e mettere in moto il cervello.
Vedi il profilo di Giovanni% Domanda
Giovanni%
11 Novembre 2015 - 11:26
 
Perché per VBDoc è cosi importante tenere aperto un ufficio postale tutti giorni?
Perché è così importante per nonna Maria poter pagare la bolletta e spedire tutti i giorni una raccomandata?
Vedi il profilo di paolino Re: Domanda
paolino
11 Novembre 2015 - 14:52
 
provo a interpretare io. il discorso di % è condivisibile,ma va anche detto che le poste sono (meglio,erano) viste come l'ultimo baluardo "di civiltà",finche c'era un un ufficio postale attivo i piccoli paesini potevano ancora pensare di resistere,soprattutto ultimamente visto che la posta ha ampliato l'offerta di servizi. e non dimentichiamo che spesso in quei paesini posta=banca,il progressivo smantellamento del servizio viene visto con paura da parte soprattutto di chi in quei paesini resiste,e sono quasi solo anziani. le tesi di VBDoc e % a mio avviso sono complementari,non opposte.
Vedi il profilo di Anonimo Re: Re: Domanda
Anonimo
11 Novembre 2015 - 16:19
 
Condivido. Ottimo punto da dove iniziare a riflettere su aspetti concreti senza i vari "Avanti" o le generiche difese della montagna.
Ecco io che che a nonna Maria di Cossogno o Aurano bisogna garantire:
1) punto di acquisto generi per la vita quotidiana;
2) poter reperire comodamente farmaci;
3) avere un medico di base in paese con garanzia di assistenza domiciliare e di emergenza;
4) mezzi pubblici per raggiungere il capoluogo;
5) accesso ai servizi postali allargati. Questo servizio può essere attuato nelle modalità da Poste Italiane con l'apertura a giorni alterni degli sportelli.



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