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Umanizzazione degli ospedali di Domodossola e Verbania

Nel corso del 2015 si è svolta la valutazione partecipata del grado di umanizzazione degli ospedali San Biagio di Domodossola e Castelli di Verbania, procedura svolta in sinergia con i volontari di Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato di Domodossola e di Verbania seguendo le indicazioni della Regione Piemonte e dell’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali).

Verbania
Umanizzazione degli ospedali di Domodossola e Verbania
Il lavoro si è sviluppato in una prima fase con la consultazione e la verifica degli atti e dei regolamenti adottati dall’ASLVCO e in una seconda fase attraverso percorsi di osservazione presso gli stessi presidi.

Gli items sviluppati sono stati 144, inerenti all’aspetto di accessibilità fisica, vivibilità e confort dei luoghi di cura, ai processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona, all’accesso alle informazioni, alla semplificazione e alla trasparenza, alla cura della relazione con il paziente/cittadino.

Va sottolineato che il gruppo di lavoro ha lavorato in stretta collaborazione e con unità d’intenti, e ha consegnato oggi ufficialmente al Direttore Generale, alla presenza del Dott. Romano Malavasi e del Dott. Roberto Munizza in rappresentanza di Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato, il resoconto della rilevazione svolta, e già inviata alla Regione Piemonte e all’AGENAS nel dicembre scorso. Sono state presentate inoltre le proposte di azioni di miglioramento, in totale otto, che in accordo con la Direzione Generale verranno sviluppate nel corso del 2016.

Azioni di miglioramento che riguardano:
- la possibilità per gli utenti di avere una migliore e più ampia offerta per prenotare le prestazioni e le visite attraverso una rete di Medici di Medicina Generale, farmacie, Comuni collegati in rete, e un miglioramento anche delle modalità di pagamento ticket attraverso i più moderni sistemi telematici;
- assicurare la continuità delle cure con passaggio della presa in carico del paziente da ospedale a territorio;
- migliorare la segnaletica interna all’ospedale Castelli razionalizzando e migliorando quella attuale;
- ampliare l’orario di visita ai ricoverati sia nei giorni feriali che festivi, tenendo presente comunque la particolare specificità di alcuni reparti;
- realizzare all’interno delle strutture ospedaliere o nelle immediate vicinanze “parcheggi rosa” riservati alle donne in gravidanza;
- tradurre la modulistica di maggiore diffusione in più lingue, tenuto conto della composizione multietnica della nostra comunità e delle presenza, in alcuni periodi dell’anno, di un numero significativo di turisti;
- promuovere forme di informazione ai pazienti presso i DEA per l’aggiornamento in tempo reale del tempo di attesa, in relazione al codice di gravità assegnato dal triage;
- ampliare l’attività del personale psicologo, che attualmente offre sostegno a pazienti oncologici, anche nei confronti delle donne in gravidanza e delle puerpere, migliorando inoltre le procedure per garantire il diritto delle donne a partorire in anonimato.

Il Dott. Caruso, condividendo le proposte di azioni di miglioramento, ha ringraziato il gruppo di lavoro per l’attività svolta con particolare sottolineatura alla collaborazione prestata dai volontari di Cittdinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato, ha sottolineato inoltre che le azioni di miglioramento saranno tenute in considerazione nell’elaborazione degli obiettivi da assegnare ai Direttori di Struttura Complessa e Dipartimentale per il 2016.

Il gruppo di lavoro proseguirà il proprio impegno in sinergia e a supporto dell’ASL a sostegno della realizzazione delle azioni di miglioramento.



1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Kiryienka .....mah....
Kiryienka
23 Febbraio 2016 - 00:40
 
.....mah.....



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