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Trasporti, arriva un nuovo salasso

La Regione Piemonte ha stabilito aumenti del 15 per cento delle tariffe di bus e treni. Rincari in vigore già dal prossimo autunno. La stretta, sarà in particolar modo sui biglietti ordinari, più leggera sugli abbonamenti.

Fuori Provincia
Trasporti, arriva un nuovo salasso
“Anche se la situazione generale appare piuttosto complessa, non si può dire che il trasporto pubblico locale piemontese goda di cattiva salute”.

Con queste parole l’assessore ai Trasporti Barbara Bonino ha rassicurato l’Assemblea regionale nel corso della seduta straordinaria del 23 luglio sul tema, richiesta dall’opposizione.

“Solo la necessità di presentare al Governo il Piano di rientro entro i termini stabiliti per poter accedere al 100% dei finanziamenti del Governo ha obbligato la Giunta regionale a scegliere il percorso più celere - ha dichiarato l’assessore. Abbiamo studiato accuratamente la situazione per evitare tagli lineari e siamo in linea perfetta con quanto ci viene richiesto dal Governo”.

La strategia seguita, ha continuato Bonino, è consistita soprattutto nell’evitare il più possibile la sovrapposizione tra trasporto su ferro e su gomma per cancellare sprechi e doppioni e nel sospendere alcune linee ferroviarie temporaneamente o a tempo indeterminato. Un percorso che ha permesso di calmierare gli interventi di spesa e migliorare la qualità dei mezzi e dei servizi.

Il dibattito è stato aperto dal consigliere Davide Gariglio (Pd), primo firmatario della richiesta di seduta straordinaria e di un ordine del giorno sull’argomento, che ha accusato l’assessore di “presentare un ologramma della realtà. Le scelte della Giunta legate al trasporto pubblico locale sono ondivaghe, incerte ed omertose e l’Assessorato continua a non fornire alla II Commissione i documenti più volte richiesti”.

Per il Pd sono intervenuti anche i consiglieri Wilmer Ronzani, Gianna Pentenero, Elio Rostagno, Aldo Reschigna e Nino Boeti, che hanno sottolineato numerosi disservizi in almeno metà delle province piemontesi, nell’Alessandrino, nel Biellese, nel Cuneese e nel Novarese, la mancanza di confronto e di dialogo con i rappresentanti delle Province e degli enti locali e lo spettro dell’aumento dei prezzi dei biglietti per contribuire al piano di rientro.

Le consigliere Monica Cerutti (Sel) ed Eleonora Artesio (Fds) hanno denunciato che il previsto aumento del 15% del costo dei biglietti inciderà sulle già difficili situazioni finanziarie di molte famiglie piemontesi e hanno ricordato che l’obiettivo che dovrebbe guidare ogni scelta dell’assessore è garantire ai cittadini il diritto alla mobilità.

Il consigliere Andrea Buquicchio (Idv), che ha anche presentato un ordine del giorno, ha attribuito parte dei tagli “al ruolo poco determinante della Giunta piemontese nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni”, mentre il consigliere Davide Bono (M5S), anch’egli primo firmatario di un odg, ha chiesto di avere i dati sulle sperimentazioni annunciate tre anni fa e ha esortato a mantenere e a migliorare le linee esistenti prima di avventurarsi in nuovi progetti.
Per la maggioranza è intervenuto il consigliere Paolo Tiramani (Lega Nord) che ha accusato il Pd di essere stato responsabile di gran parte delle difficoltà che caratterizzano l’attuale Giunta e ha esortato l’Assemblea a non perdere mai di vista il benessere dei cittadini e del territorio.
I consiglieri Marco Botta e Franco Maria Botta (Fratelli d’Italia) hanno infine difeso l’operato dell’assessore Bonino che, “pur nell’attuale scarsità di risorse è riuscita a far fronte alla complessa realtà del trasporto locale piemontese e a migliorarlo sensibilmente”.
I documenti saranno votati nella prossima seduta.
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