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"Sanità: si cerca di spingere i cittadini verso i servizi privati?"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Francesco Sirtori, Club Forza Silvio Verbania, riguardante il futuro della sanità pubblica.

Verbania
"Sanità: si cerca di spingere i cittadini verso i servizi privati?"
Di recente entrata in vigore è il cosiddetto Decreto Appropriatezza, la normativa che taglia dal ticket sanitario 203 prestazioni mediche ed esami.

Entra, quindi, in vigore una vigorosa stretta sulle prescrizioni di visite e su oltre duecento prestazioni per cui, in sostanza, è possibile fruire del ticket solo dietro specifica prescrizione medica. Contrariamente, prestazioni mediche ed esami dovranno essere pagati per intero dal cittadino.

L’elenco delle prestazioni di laboratorio (analisi del sangue e delle urine) tagliate fuori dalla tutela è piuttosto corposo. Le analisi che in questo ambito sono state ritenute dal Governo non necessarie sono 140.

Il minimo comune denominatore, al di là delle casistiche di volta in volta specifiche, è l’intenzione di rendere minime le prestazioni preventive, vigilando il paziente solo se già ammalato.

Gli effetti del rincaro sono già evidenti: diversi sono infatti i cittadini verbanesi che, sottoponendosi agli esami del sangue di routine, hanno dovuto prendere atto dei nuovi costi esorbitanti. Ma come possono essere considerati esami «non strettamente necessari» il controllo del colesterolo, dell’azotemia, della creatinina? Vene e reni non meritano un controllo periodico?

Quanto pesa sulle famiglie il costo degli esami per i quali non è più possibile fruire del ticket?

Parecchio: si tratta di rincari elevati sia per le famiglie di ceto medio, sia per quelle che sono già gravate da problemi di disoccupazione e indigenza e che prima si trovavano a poter usufruire della “ricetta rossa” per la maggior parte degli esami, mentre oggi - per un elevato numero di questi - si deve ricorrere alla “ricetta bianca”, che implica il pagamento intero della prestazione.

C’è da pensare che, nella migliore delle ipotesi, si voglia dirottare i cittadini verso le strutture private, oppure – e questo sarebbe ancora più grave – che si stia cercando di scoraggiare la prevenzione che, nella maggior parte dei casi, rimane la cura migliore.

A questo punto c’è da fare una riflessione più ampia: per i due ospedali, il Castelli di Verbania e il San Biagio di Domodossola, ci si sta già muovendo nella direzione di un dirottamento delle analisi degli esami da laboratorio presso le strutture novaresi, lasciando nella nostra provincia solamente le analisi in casi di emergenza o poco altro.

Questo dislocamento presso Novara, che coinvolgerebbe il 90% delle analisi che, fino ad oggi, sono sempre state eseguite nelle strutture del Verbano-Cusio-Ossola, sarebbe giustificato secondo un’ottica di razionalizzazione del lavoro; ma tale procedimento non porterà alcun risparmio, anzi, spingerà solamente i nostri cittadini a indirizzarsi verso le strutture private.

Il Club Forza Silvio di Verbania, nella figura del presidente Francesco Sirtori, ribadisce quindi nuovamente il proprio disappunto circa la riduzione dei servizi sanitari dei due ospedali - il Castelli di Verbania e il San Biagio di Domodossola - e il generale peggioramento in materia di sanità, cui ne faranno le spese tutti i cittadini.

Il presidente del Club Forza Silvio Verbania



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