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Supermercati: donate gli alimenti invenduti

Riceviamo un lettera, inviata ai dirigenti delle sedi centrali dei supermercati della zona di Verbania, da parte del Gruppo di Volontariato Vincenziano, sull'impossibilità di recuperare l’invenduto in scadenza.

Verbania
Supermercati: donate gli alimenti invenduti
Buongiorno,
sono la responsabile del Gruppo di Volontariato Vincenziano di Trobaso Verbania. Vi scrivo per portare alla Vostra conoscenza una riflessione nata nel nostro gruppo.

Ci siamo chiesti, ripetutamente, perché non sia possibile recuperare l’invenduto in scadenza. Il nostro Comune mette a disposizione i mezzi per il ritiro e la consegna in giornata alle famiglie in difficoltà o ai Centri d’ascolto.

Ad oggi sono ancora troppo pochi i Supermercati che aderiscono a questa iniziativa.
Facciamo presente che abbiamo, nella nostra zona, famiglie che con fatica riescono a consumare un solo pasto al giorno: ci domandiamo quindi in base a quale assurdo criterio Voi inviate all’inceneritore quintali di cibo ancora commestibile, tenendo conto che lo smaltimento di tutto questo ha un costo e che siamo noi cittadini a dovere sostenere tale spesa.

A coloro che hanno fede ci permettiamo di dare un consiglio: per la notte di Natale, evitate di andare davanti al Presepe a recitare la preghierina di rito, rischiereste di vedere uscire dalla Grotta il Bambino, affamato, con le mani tese.

A coloro che non credono chiediamo di riflettere con serietà sui concetti di spreco e di riciclo. A tutti, comunque, chiediamo di muovere la propria coscienza personale e civile, ripensando a quale significato e quale importanza possano avere oggi valori come la solidarietà, la cooperazione e l'attenzione per chi vive momenti di difficoltà e di seguire l'esempio dei piccoli negozi sopravvissuti che non gettano via l'invenduto.

Rimanendo in attesa di una Vostra positiva risposta, porgo cordiali saluti.

Per il Gruppo di Vol. Vincenziano
Ramoni Piera



5 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di renato delle carte Supermercati
renato delle carte
29 Novembre 2013 - 20:01
 
Spero che questo appello non rimanga inascoltato.Troppo poco si parla dei nostri poveri della zona,gente che ha lavorato una vita per arrivare a mettere le mani nei rifiuti per mangiare o per altri motivi che comunque nessuno puó permettersi di giudicare.Mi auguro di leggere novitâ positive e provvedimenti non occasionali meramente natalizi.
Vedi il profilo di Laura alimenti non donati
Laura
30 Novembre 2013 - 18:07
 
Credo ci sia molta indifferenza oltre che molta poca voglia di informarsi. Tempo fa ho accompagnato una donna, madre di famiglia, che stentava veramente ad andare avanti, a un supermercato di Torino. Erano le 19 e abbiamo visto il gestore, mentre cecavamo dei formaggi, che sceglieva quelli scaduti e li metteva da parte. Ho osato chiedere cosa ne avrebbe fatto. Mi rispose: li porto a casa e li consumiamo, perché in negozio non posso tenerli ma sono ancora buonissimi. Ho osato chiedere: mi ha detto di servirci e mettere direttamente in borsa. Quella sera credo che la famiglia di quella donna si sia saziata di formaggio e anche almeno il giorno dopo. Alla mia domanda al gestore del perché non si rivolgesse al banco alimentare o alle mense dei poveri, mi ha candidamente risposto di non conoscerne l'esistenza. Esempio emblematico.
Vedi il profilo di Piera Ramoni Per Laura
Piera Ramoni
1 Dicembre 2013 - 02:30
 
I nostri supermercati sanno benissimo che abbiamo bisogno
di cibo. Personalmente ho portato lettere di richiesta per
l'invenduto in scadenza per conto delle nostre Politiche Sociali. Sono tornata più volte senza ottenere risultati.
Ho poche speranze che questa mia lettera arrivi a chi di dovere.
Vedi il profilo di renato delle carte boicottare
renato delle carte
1 Dicembre 2013 - 13:26
 
Sul sito ilfattoalimentare.com si legge bene chi collabora anche solo parzialmente con il banco alimentare e chi evita totalmente questa collaborazione.A parte le regolamentazioni delle varie asl i supermercato Coop o Auchan destinano parte dell invenduto ai banchi,così Esselunga etc..a parte Bennett che "butta via" totalmente l'invenduto.La Lidl ribassa i prezzi del 30% sui prodotti vicini alla scadenza ma non fornisce dati sull'invenduto.Purtroppo queste collaborazioni avvengono solo nelle grandi cittá,nelle piccole i supermercati non hanno interesse a regalare cibo anche perchè non ricevono le debite pressioni.É vero anche che l'invenduto torna nuovamente a guadagno dei supermercati perchè parte del reso rientra nella produzione alimentare dei mangimi destinati agli animali. In parlamento europeo si parla di una sorta di 'legge del buon samaritano' giâ da un pò,proprio per regolare questo problema. Unica cosa da fare per noi cittadini è quella di boicottare queste politiche manifestando con l'informazione fuori dai supermercati,e raccogliendo alimenti da privati a privati.Purtroppo.
Vedi il profilo di antonio imparate a far del bene
antonio
2 Dicembre 2013 - 15:45
 
purtroppo c'è ancora tanto egoismo, i prodotti scaduti piuttosto che donarli alle famiglie bisognose vengono mandate all'incerenitore, non si è ancora abituati a far del bene agli altri, ma poi si va in chiesa per mettersi a posto la coscienza.....
date un pò pure agli altri, donate ciò che dovreste buttarvi via, fate del bene, proverete un senso di bace e di benessere, e mettendo la testa sul cuscino la sera, potrete dire a voi stessi oggi è stato un giorno importante ho aiutato un mio simile meno fortunato di me....
niente moralismi ma solo praticità...........



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