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Valori, aspirazioni, identità dei giovani del VCO

"Identità e riconoscimento culturale: un’indagine sui giovani" è una delle azioni propedeutiche alla definizione di un piano strategico per la valorizzazione culturale del VCO.

Verbania
Valori, aspirazioni, identità dei giovani del VCO
Questo il progetto al quale sta lavorando il Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza, vincitore della gara per il progetto denominato ‘Paesaggio a Colori’.

Il progetto provinciale, sostenuto dalla Fondazione CARIPLO e attuato in collaborazione con Camera di Commercio e Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli, si vuole porre come un sistema strutturato per l’ottimizzazione di risorse e idee nella creazione di eventi e messa in rete dei beni culturali in un orizzonte che abbracci la dimensione della ‘Regio Insubrica’.

“Tutto questo in una visione composita, costruita a stretto contatto con gli operatori locali per evitare sovrapposizioni e dare vita a una nuova imprenditorialità del terziario avanzato che si leghi all’identità territoriale. L’indagine svolta dai ricercatori dell’ateneo lombardo si è posta come obiettivo proprio la rilevazione del senso di appartenenza territoriale e del livello di conoscenza e fruizione dell’offerta culturale locale nelle sue diverse forme.

E’ stata inoltre occasione - spiega l’Assessore Claudio Cottini - per analizzare le attese dei giovani nei confronti dello sviluppo del territorio, i valori e la fiducia nelle istituzioni, le prospettive e le preferenze lavorative dei nostri ‘quasi ventenni’. La ricerca, funzionale alla costruzione di un piano organico e condiviso per dare avvio su scala provinciale a un’economia della cultura sinergica al settore turistico che resta basilare per il presente e futuro del VCO, risulta infatti utile anche per meglio calibrare percorsi di orientamento e di formazione alle reali opportunità offerte dal sistema economico locale e superare attraverso l’analisi delle aspirazioni professionali dei nostri ragazzi eventuali scollamenti con la domanda di lavoro esistente nell’area.

Ma non solo: viene chiaramente indicato dove i ragazzi vorrebbero si investisse con riferimento al tempo libero, consumo culturale, bisogno di socializzazione per una loro crescita a tutto tondo. Ma su tutto, in accordo con le fasce più ‘mature’ della popolazione, vi è una priorità assoluta: lavoro e sviluppo economico”.

Lo strumento adottato è stato un questionario distribuito agli studenti delle classi quarte e quinte dei vari istituti scolastici superiori – per un totale di 1484 intervistati - nel periodo maggio-giugno del 2012. Le rilevazioni sono comparate con i dati di analoghe indagine realizzate sulle stesse fasce di età giovanile nell’Appennino Reggiano e sui giovani della provincia di Cremona.

“Ne emerge un quadro che per lo più ricalca la fotografia che dei diciottenni-diciannovenni si ha livello nazionale, e quasi del tutto sovrapponibile ai risultati rilevati tra i coetanei emiliani e cremonesi.

Certamente ciò che si apprende è spunto di riflessione, e un richiamo alla responsabilità di ruolo, per tutti coloro che in senso ampio sono chiamati a intervenire nelle politiche sociali e di sviluppo del territorio.

L’allontanamento che si avverte dalla vita comunitaria, da un diretto impegno civile e – per converso la ricerca di sicurezza nella sfera famigliare e degli affetti – è speculare alla caduta di fiducia nei confronti delle istituzioni politiche. Riescono a resistere a un clima diffuso e comprensibile di antipolitica gli amministratori locali, quelli con cui i cittadini possono interagire e avere un rapporto diretto, soprattutto in realtà amministrative a misura d’uomo come le nostre. In una situazione come l’attuale, volta al riordino degli enti provinciali, incoraggia notare come i giovani del VCO – tendenzialmente cosmopoliti perché pronti e desiderosi di lasciare un angolo di Piemonte che non offre le opportunità che cercano – siano più di altri legati alla loro Provincia.

L’imperativo resta così quello di rendere questo territorio un luogo in cui non manchino occasioni per crescere personalmente e professionalmente, se il desiderio è quello di restare cercando qui una propria strada” fa notare il Presidente Massimo Nobili che evidenzia come ancor prima di acquisire i risultati di quest’indagine l’Amministrazione Provinciale si sia mossa in sintonia con le necessità che questa evidenzia.

“L’obiettivo primario resta quello dell’occupazione e sviluppo, ma valgono anche iniziative come quelle per la ricostruzione e valorizzazione di Villa Taranto; il sostegno alle attività degli oratori, convinti che possano davvero aiutare i ragazzi a rompere il guscio dell’individualismo e mettersi in gioco in favore degli altri, della comunità”.
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