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NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36Cosa ha buttato via il VCOPer guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità". |
Comunità.vb: Le risposte che ci attendiamo - 7 Novembre 2014 - 01:23Incredibile!Dopo la denuncia di Tradigo, è strano che il PD non abbia levato gli scudi contro il sindaco ed i suoi metodi da despota. Peraltro non ho sentito neppure la difesa del sindaco da parte dei suoi sudditi. Ho letto solo le sue laconiche controdifese, ove cerca di responsabilizzare l'assessore, incapace, a suo dire, di eseguire il mandato. Ma lei si ritiene all'altezza del suo ruolo? Un pizzico di umiltà e di analisi introspettiva non guasterebbe... Magari, invece di tacciare quali incapaci le persone che le capitano a tiro, potrebbe rivolgere tali considerazioni nei confronti di se stessa! |
Job Act: l'ordine del giorno approvato - 3 Novembre 2014 - 10:33signor Robilungi da me farle cambiare idea ,questa mia solo per sottolineare che ho profondi dubbi che le cause per licenziamenti illegittimi durino anni . A quanto mi risulta si fanno sempre con urgenza Comunque questo è quello che succede negli altri paesi facenti parte della UE e non dell'ex patto di Varsavia : Francia L'ordine di reintegro è ammesso ma non può essere imposto. La somma del risarcimento per il lavoratore va da un minimo di 6 mensilità a oltre 24. In alcuni casi è prevista anche un’indennità che varia in base al danno subito. Regno Unito Nessun diritto di reintegro. Il risarcimento prevede un rimborso base pari a 6600 sterline, un importo compensatorio di 12mila sterline ed eventualmente degli importi speciali. L'unico caso in cui è ammessa il reintegro del lavoratore è quella di licenziamento per "motivo illecito", come la discriminazione per motivi politici o razziali. Spagna Per l'attuale legge spagnola l'ordine di reintegro è facoltativo. Il datore di lavoro può optare per il risarcimento al lavoratore tramite un'indennità pari a 33 giornate lavorative per ogni anno di anzianità, più gli arretrati. Nel corso dei primi 12 mesi di lavoro entrambe le parti possono recedere liberamente il contratto. Portogallo Reintegrare il lavoratore licenziato ingiustamente è obbligatorio per il datore di lavoro. La decisione del giudice è basata su un'analisi dei costi connessi con la (prevista) riorganizzazione aziendale e dei benefici economici che l’azienda trae dal licenziamento. Il dipendente può scegliere tra il reintegro e il pagamento delle mensilità arretrate, o un'indennità pari a una mensilità per ogni anno di servizio. Grecia Anche in questo paese è ammesso l'ordine di reintegro. Il risarcimento per il lavoratore, inoltre, è un’indennità per il periodo tra la data del licenziamento e la decisione del giudice. Il giudice deve valutare la legittimità del licenziamento in base al giudizio sul bilanciamento tra esigenze dell'impresa e del lavoratore. Olanda Il datore di lavoro può scegliere se reintegrare il lavoratore o in alternativa versargli un'indennità. Qui il datore di lavoro che intende licenziare deve però sottoporsi preventivamente a un’autorizzazione amministrativa finalizzata a vagliare la "ragionevolezza" del recesso. Austria Quando una persona è licenziata ingiustamente, il datore di lavoro è obbligato a reintegrarla e a pagare un risarcimento, comprensivo della liquidazione e di una somma uguale allo stipendio che avrebbe dovuto essere percepito nel periodo tra il licenziamento e la conclusione legale del caso. Il giudice è però tenuto a valutare la legittimità del licenziamento in base ad un giudizio di 'bilanciamento' tra le esigenze dell’impresa e l'interesse del lavoratore a mantenere il posto di lavoro. Belgio In questo Paese non esiste per il lavoratore il diritto al reintegro, pur essendo quest'ultimo possibile, ma al risarcimento, che comprende il periodo di preavviso e un rimborso danni pari a sei mensilità. Danimarca La legge danese ammette l’ordine di reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente e stabilisce un risarcimento pari a un anno di retribuzione. Svezia Il licenziamento può avvenire solo per grave disobbedienza o per ristrutturazione dell'azienda. Il giudice può imporre il reintegro o il risarcimento dei danni più le retribuzioni maturate dal momento del licenziamento fino al termine della sentenza. Se il datore di lavoro nega il reintegro deve corrispondere un'indennità che va da 16 a 48 mensilità. Il lavoratore licenziato ha la priorità nelle nuove assunzioni. bisogna ricordare che le nazioni appartenenti all’Ue rispondeno all’articolo 30 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, che è stata resa fonte giuridicamente vincolante in seguito all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. In particolare l’articolo 30 stabilisce che: “Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto comunitario e a |
Riportiamo l'intero testo della lettera di dimissioni di Damiano Tradigo - 31 Ottobre 2014 - 06:32Il nuovo che avanza!Ma x carità toglieteci "il nuovo che avanza". Condivido l'analisi di Cesare. Se il PD non fa nulla e tollera questa situazione, lasciando il comune in balia del despota, alle prossime elezioni il sindaco sarà di un altro schieramento, che nel frattempo si sta organizzando. È giocoforza, perché i verbanesi sono davvero stufi di avere a che fare con amministratori che non mantengono le promesse elettorali. |
Riorganizzazione Arpa: lettera dei lavoratori Vco - 10 Ottobre 2014 - 08:57Qualche settimana in miniera...Sono tra i firmatari della lettera che avete pubblicato. E' vero, non tutti i dipendenti hanno sottoscritto questo appello e le ragioni, interne sono molteplici. La questione, però, non è, Signor Paolo, mandare a lavorare in miniera i dipendenti della P.A., la questione è che un ennesimo SERVIZIO PUBBLICO viene negato ai cittadini del VCO che ne hanno diritto utilizzando la scusa del risparmio. Questo servizio alla fine di tutti i giri previsti dalla nuova riorganizzazione del sistema Arpa del Piemonte verrà a costare molto di più alla comunità, e verrà garantito con tempi più lunghi. Se riusciamo per un attimo a scostare il nostro pensiero dal desiderio brunettiano di vedere i lavoratori al rogo o quando va bene in miniera, semplicemente per il fatto di dipendere dalla pubblica amministrazione, magari potremo renderci conto che se un cittadino, con un click al portale di Arpa, può sapere in tempo reale se le acque dei nostri laghi sono balneabili,(con la conseguente ricaduta positiva sul turismo) se il suo diritto di respirare aria pulita o vivere su un suolo non contaminato viene garantito, se le analisi condotte per conto dell'ASL e non solo, sono garantite da un sistema di qualità è perchè quell'Ente che si chiama ARPA, signor Paolo, esiste e fa anche il suo interesse. |
Carabinieri: interventi per droga e guida in stato d'ebrezza - 6 Ottobre 2014 - 18:58problema giusto,soluzione deliranteper metà intervento ero d'accordo con Robi,l'analisi era sostanzialmente esatta. quando iniziavo a preoccuparmi,è arrivata la classica chiusa nel suo stile:una soluzione evidentemente impossibile e un tantinello delirante. a mio parere il problema più grosso non è tanto quello della criminalità straniera (che c'è e va affrontato,ci mancherebbe) ma la perdita di identità delle nostre città,soprattutto quelle grosse ( e a cascata viavia su tutto il territorio). Firenze ormai è una gigantesca chinatown,a Bologna sentire parlare italiano sta diventando faticoso,ecc. un conto è la multiculturalità,che io trovo una ricchezza enorme,e un conto però è venire completamente sfrattati dalle città fino a spersonalizzarle completamente,compromettendo una storia e una cultura universalmente riconosciute. negli Usa funziona ed è quello che ha fatto la loro fortuna,ma loro non avevano una storia e una cultura da "difendere". l'Italia E' la storia ed E' la cultura. non possiamo perderle. |
Carabinieri: interventi per droga e guida in stato d'ebrezza - 6 Ottobre 2014 - 10:04Perfette!Perfetta l'analisi di Robi e perfetta la soluzione proposta; ricordo che, quando vedeva in TV certe situazioni, mio padre, vecchio alpino del glorioso battaglione Intra, diceva chesarebbe bastato mandare là un battaglioni di alpini con piena libertà di agire ed in breve tempo avrebbero ripulito la zona; aveva ragione. |
Brignone sull'assenza della maggioranza in commissione - 3 Ottobre 2014 - 12:03io mi chiedo non chi, ma come...Gentile Sig. Vincenzo, questo era l'ODG : 1- analisi con l'aiuto di professionisti, ASL e Consorzio Servizi , del disagio nelle fasce di età adolescenziale e pre-adolescenziale con l'intento di progettare e/o proporre progetti di prevenzione. 2- varie ed eventuali. in che modo trattare questi argomenti potrebbe essere considerato "dettare l'agenda"/"mettere in difficoltà"? le commissioni hanno compiti consultivi e propositivi, nello specifico l'intento era propositivo. |
Maggioranza assente alla commissione sui servizi alla persona - 3 Ottobre 2014 - 12:00in che modo?Gentile Sig. Vincenzo, questo era l'ODG : 1- analisi con l'aiuto di professionisti, ASL e Consorzio Servizi , del disagio nelle fasce di età adolescenziale e pre-adolescenziale con l'intento di progettare e/o proporre progetti di prevenzione. 2- varie ed eventuali. in che modo trattare questi argomenti potrebbe essere considerato "dettare l'agenda"/"mettere in difficoltà"? le commissioni hanno compiti consultivi e propositivi, nello specifico l'intento era propositivo. |
Una Verbania Possibile sulle pratiche SUAP - 30 Settembre 2014 - 09:37comportamento arrogante!Ho assistito al consiglio comunale di Verbania ieri sera. Sono rimasto sconvolto dal comportamento arrogante del sindaco. La giunta è praticamente inesistente. nonostante Di Gregorio e gli altri della minoranza, soprattutto in tema del canile, abbiamo fatto una analisi accurata circa la illegittimità della determina, la maggioranza ha votato compatta, forse senza neppure capire che stanno difendendo l'indifendibile. Ma in che mani siamo? |
Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16La sanità del futuroEppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità. |
Parco giochi ancora raid notturni - 21 Settembre 2014 - 14:01Volontari ?Personalmente sono contrario al volontariato, perchè questo ha abituato le istituzioni pubbliche a non intervenire in moltissimi casi. Noi cittadini paghiamo tasse comunali anche perchè siano tutelati i luoghi pubblici, di giorno e di notte. Poi, in ultima analisi, il volontariato è gratuito, per cui pochi sono disponibili ad ofrire il proprio tempo per la comunità. Sinceramente voi fareste di notte il volontariato per i parchi giochì ? |
Renco: uccide il padre a forbiciate durante una lite - 10 Settembre 2014 - 20:33Disamina perfetta!ottimo Alberto, un 'analisi migliore non poteva essere fatta! Ma questo sono tutti c...o camicia con al Merkel, vero capo del governo anche in italia! |
12 nuovi migranti in città - 7 Settembre 2014 - 11:35Lady Oscar e ElioLady Oscar fra tutti devo dire che i tuoi post sono quelli che apprezzo maggiormente li trovo equilibrati e appropriati...senza troppe discussioni sguaiate e inutili tra di noi, l'unica soluzione è aver ben chiaro COSA e QUANTO pretendere dagli altri membri della comunità europea E' fuori discussione che si debbano salvare le persone che in mare stanno morendo, non per buonismo o x quei discorsi perditempo, semplice umanità! Il Perchè partono è un discorso che bisognava affrontare "decenni" fa,con una politica estera completamente diversa...ormai qst è il dramma!!! E' altrettanto chiaro che NON POSSIAMO da soli arginare un esodo epocale nè con aiuti umanitari nè con le armi!! Così torno a ricordarlo cerchiamo di avere le idee più chiare su cosa vogliamo dallEuropa!!! E per Elio condivido la tua analisi...mi viene in mente quella vignetta in cui il riccone si mangia le 9 fette della torta e x l'ultima rimasta dice al povero operaio bianco : ATTENTO CHE L'AFFAMATO NEGRO (perchè lui è razzista) TE LA VUOLE FREGARE !!! E spesso su qsti post mi sembra che il ricco politico mafioso sia riuscito nel suo progetto!!! |
Frontalieri con le ali - 6 Settembre 2014 - 15:09MmmmmmDeve esse per questo che un referendum (pur promesso dalla destra quando vinse le elezioni) non c'é mai stato, perché la maggioranza silenziosa c'é... Bravo Robi , ottima analisi , fatta a destra per difendere questo sindaco... Qualcosa vorrà dire :-) |
Frontalieri con le ali - 6 Settembre 2014 - 11:18Aliscafo per frontalieriHo letto con attenzione quanto proposto circa l'utilizzo dell'aliscafo per i frontalieri. Niente da eccepire,chiedo però' al proponente di completare il tutto con una analisi di fattibilità. Per quanto riguarda quanto scritto dal sig.Tartari vorrei ricordare che in democrazia tutti hanno il diritto di esprimersi liberamente. Purtroppo la maggior parte dei cittadini dimentica di far sentire la propria voce. A proposito del risparmio del carburante,quando sarà' completata la via Fabbio Filzi? Io abito in via Intra Premeno e posso testimoniare che un numero elevato di automobilisti sono costretti a percorrere la litoranea di Intra anche solo per andare a fare la spesa alla COOP,Bennet,Esselunga ecc. |
Adigest: sul canile "continue maldicenze e calunnie" - 30 Agosto 2014 - 09:33Canile di VerbaniaDopo aver letto la comunicazione di Adigest non posso non intervenire in prima persona. Ho sempre cercato di non intervenire nelle polemiche, nella speranza che il comune accettasse la richiesta formulata in autotutela circa la revoca della determina dirigenziale illegittima e dannosa dal punto di vista erariale x la città. Ora non posso esimermi dall'affermare che quanto dichiarato da Adigest è assolutamente falso e fortunatamente di prove c'è ne sono a iosa. Chissà quando il comune se ne renderà conto? Dipendenti: assunti il 1.7.14 ed il primo "stipendio" senza busta paga e spiegazioni di sorta ricevuto il 29.8.14 (importi tutti uguali, anche se almeno due hanno carichi di famiglia) dopo svariate mie comunicazioni dai primi di agosto in poi. Mi pare che l'inadempienza vi sia stata x quasi un mese!!! E se non facevo i solleciti??? Manutenzioni: abbiamo foto (con data certa) In merito ai topi che circolavano e all'erba crescente, prima che qualche volontario si prendesse la briga di provvedere al taglio, pensando principalmente al benessere dei cani. Le serrature si sono rotte più volte ed ovviamente vi hanno provveduto i volontari, stante l'assenza di Adigest, che neppure si sono accorti. Alimentazione: il secco è stato portato soltanto il 5.7 e l'umido il 29.7.14. Nei giorni in cui non c'era l'alimentazione chi ha provveduto e chi provvede ancora? È stata chiesta una analisi dei mangimi in quanto i cani non gradiscono quanto consegnato, per cui deve essere integrato con gli alimenti forniti dalla associazione e ciò esclusivamente x la salute ed il benessere dei cani, ripeto! La questione auto è davvero comica. Ha dovuto intervenire l'Asl VCO per far sostituire la Fiat Punto che era assolutamente inidonea, priva di tutti i requisiti. Ora in canIle vi è un furgoncino, inizialmente privo di aerazione, ma destinato a trasporto c/proprio, per cui ugualmente inadatto perché i cani non sono di proprietà. Medicinali: è vero che non ci sono nella convenzione, ma non ci sono neppure in quella stipulata coll'associazione. Eppure quest'ultima vi ha sempre provveduto. Evidentemente chi persegue una logica lucrativa non puo' aver interesse x la salute e x il benessere dei cani! Io ho sempre invitato Sindaco, Assessore e cittadini comuni a visitare il canile x verificare se quanto denunciato corrispondesse al vero! Ebbene parecchie persone sono venute ed hanno constatato, ma del Sindaco neppure l'ombra! I sigg. di Adigest, che hanno brillato x assenza in questi due mesi, come possono pretendere di collaborare con l'associazione se non ci sono mai, non si interessano del canile e non rispettano alcun impegno. Certo, il loro impegno è minimo in quanto non hanno stipulato il contratto con il comune. A mio avviso, il contratto non potranno certo stipularlo alle loro condizioni (euro 7.50 al giorno x il mantenimento di ogni cane) perché ciò non era previsto nel bando di gara ed il dirigente non era stato autorizzato da alcuno: sarebbe un grave danno erariale x la città . Detto questo, mi chiedo: perché il dirigente vuole a tutti i costi difendere una decisione contestata e difendere l'operato di una ditta che chiaramente non ha ancora fornito la documentazione, che non aveva i requisiti x ottenere l'assegnazione? L'associazione onlus ha sempre gestito il canile con un modesto costo x la collettività,ha eliminato il randagismo ed incentivato le adozioni, mediante più un ottimo rapporto con la città, anche con varie manifestazioni. Altri canili comunali della zona (Omegna, Domodossola) sono gestiti da onlus, perché Verbania ha voluto così frettolosamente modificare il tutto? Credo debba essere chiaro a tutti che qui non si parla solo di animali, ma si tratta di questioni economiche, visto che il compenso che si dovrebbe dare al privato escono dalle tasche dei cittadini e..Permettetemelo anche di civiltà. Ritengo che la civiltà di una città si capisca anche da come tratta gli animali ed il suo contesto.Non per niente sono state emanate tutta una serie di norme a tutela degli animali...che sp |
M5S: su Movicentro e Variante SS34 - 22 Agosto 2014 - 18:06Ottima analisiUn plauso ai consiglieri comunali del M5S (che non ho votato e anzi criticato). Ottime analisi. Concordo pure stranamente con Brignone. Servirebbe veramente più un economico parcheggio per una stazione di pendolari. |
M5S: su Movicentro e Variante SS34 - 22 Agosto 2014 - 15:12Una piccola aggiuntaBisogna riconoscere che il contributo all'analisi di quanto discusso del consigliere Parachini è stato molto utile ed efficace, ed anche alcuni commissari "esperti" hanno contribuito costruttivamente . Diciamo che la volontà politica della maggioranza di finire l'eco mostro "movicentro" sarebbe il secondo grande errore dopo il cem ... Positivo l'aver messo la maggioranza nelle condizioni di pensare con più cognizione di causa sul da farsi. Sicuramente un plauso alla gestione 5 Stelle della commissione. Questo é l'esempio di come un opposizione attenta e non pregiudiziale possa essere un bene per la città . |
Comunità.vb: la nostra proposta per il campo di Fondotoce - 21 Agosto 2014 - 02:40Commissione UrbanisticaIn qualità di Presidente della Commissione Urbanistica sono tenuto a riportare a dover di cronaca quanto proposto dal Sindaco per l'area edificata del campo di Fondotoce ed inaccessibile dal 2012: testualmente il Sindaco ha rimarcato che non si propone una sanatoria o condono edilizio assolutamente irricevibile. La proposta della giunta, sentito una primo analisi dell'ufficio Tecnico comunale riguarda invece la valutazione degli interventi necessari alla messa a norma ed il ripristino della legalità per le strutture esistenti, sentito il parere di tutti gli organi istituzionali competenti. Tema che sarà riproposto in una successiva Commissione in seguito alle ulteriori verifiche tecniche per valutare la messa a norma. Oltre alla proposta sostenta da Sindaco e maggioranza, altri commissari hanno invece proposto l'abbattimento, altri la ricostruzione. Cordiali saluti. Marco Tartari Presidente Commissione Urbanistica e Patrimonio Comune di Verbania |
