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Cristina sul patto di stabilità - 30 Marzo 2014 - 10:05

Paolino x la par-condicio. Pantheon della sinistra
Per la par-condicio un elenco dei degni di sinistra. Mi scuso con tutti coloro erroneamente NON inseriti nell'elenco per errore. Per non infierire non sono inseriti tutti i protagonisti dell'affaire MPS (dove risultano volatilizzati alcuni miliardi di euro e poi fanno le pulci sulle cravatte di Cota...) Vittorio «Alvaro» Antonini. Già responsabile della colonna romana Br, coinvolto sequestro Dozier, arrestato nel 1985, è in semilibertà dal 2000. Ogni giorno entra ed esce di prigione per lavorare all'esterno. Presiede l'associazione culturale Papillon-Rebibbia promotrice della protesta che nel 2004 si è allargata a tutte le carceri Ha avuto l'onore di essere convocato a Montecitorio dalla commissione-giustizia per discutere dei problemi delle galere. Silvia Baraldini. Condannata dalla giustizia americana a 43 anni di galera per associazione sovversiva, è uscita per motivi di salute ottenendo, il 27 dicembre 2002, una collaborazione con la giunta Veltroni. A caldeggiare il rinnovo del contratto di consulenza sul lavoro femminile, nel 2003, fu l'assessore Luigi Nieri di Rifondazione comunista. L'associazione delle vittime ha presentato denuncia in procura, ma temo che non abbia molte speranze di essere accolta. Bernardini Rita (dep Pd): condannata nel 2008 a quattro mesi per cessione gratuita di marijuana, pena estinta per indulto. Ovidio Bompressi, condannato a 22 anni di reclusione per l'assassinio del commissario Calabresi, graziato dal presidente della repubblica su richiesta di personaggi della sinistra, ma anche di due "moderati" come Clemente Mastella dell'UDEUR e Rutelli della Margherita, può già godersi la definitiva libertà. Castagnetti Pierluigi (dep Pd): rinviato a giudizio per corruzione, prescritto. Anna Cotone. Ex bierre del feroce Partito Guerriglia, coinvolta nel sequestro dell'ex assessore dc Ciro Cirillo, arrestata nel 1982, in semilibertà da anni, lavora dal 2002 nella segreteria politica dell'europarlamentare di Rifondazione comunista, Luisa Morgantini. Crisafulli Vladimiro (sen Pd): sotto inchiesta per abuso d’ufficio. D’Alema Massimo (dep Pd): finanziamento illecito accertato, prescritto. Nonché una serie di voli avuti aggratise. Roberto Del Bello. Ex brigatista della colonna veneta, condannato a 4 anni e 7 mesi per banda armata, oggi lavora al Viminale come segretario particolare di Francesco Bonato, sottosegretario agli Interni per Rifondazione comunista. Sergio D'Elia. Dirigente di prima linea, sconta 12 anni di carcere. Liberato e ottenuta la riabilitazione, entra nel partito radicale. Nel 2006 viene eletto alla Camera nella lista della Rosa nel Pugno e diventa segretario d'aula di Montecitorio. Fra polemiche e proteste, ovviamente inascoltate. Alessandra De Luca. Anche lei brigatista nel processo Moro, è in semilibertà da tempo. È stata candidata col partito di Bertinotti alle regionali del Lazio, ma non ce l'ha fatta. Genovese Fracantonio (dep Pd): indagato per abuso d’ufficio. Idem Josefa: ministro governo Letta. Dimissionaria per furbate sull’IMU Laganà Maria Grazia (dep Pd): imputata per truffa ai danni dello Stato. Lolli Giovanni (dep Pd): rinviato a giudizio per favoreggiamento , prescritto. Lumia Giuseppe (dep Pd): indagato per diffamazione. Querelato dal suo ex addetto stampa. Luongo Antonio (dep Pd): rinviato a giudizio per corruzione. Lusetti Renzo (dep Pd): condannato a risarcimento per consulenze ingiustificate. Lusi Luigi (Misto-eletto Pd): indagato per appropriazione indebita e calunnia, è attualmente in carcerazione preventiva e resta senatore. Maurizio Jannelli. Già capocolonna romano delle Br, ergastolo per vari crimini (tra cui la strage di via Fani) ha lavorato alla Rai come autore a partire dal 1999. Per il Tg3 ha seguito «Il mestiere di vivere», «Diario Italiano», «Residence Bastogi», fa parte dello staff della trasmissione sportiva «Sfide». Ha scritto «Princesa», libro su un transessuale suicida. Dal 2003 è in condizionale. Filippo Penati: braccio destro di Bersani. Membro di quello che la magistratura def

La vignetta della domenica - Sette nani - 18 Marzo 2014 - 08:30

Per Michele Giovine
Io non ciarlo. Scrivo di fatti, concreti, tangibili, documentabili, incontrovertibili. Di una vicenda passata in giudicato con una condanna definitiva a 2 anni e 8 mesi di reclusione che ha comportato la sua decadenza prima da consigliere comunale di Gurro e, ieri, pure da consigliere regionale. Fatti, non chiacchiere. Lei è liberissimo di criticare le sentenze, ci mancherebbe altro. Viviamo in una nazione nella quale la libertà di espressione è tutelata e garantita dall'articolo 21 della Costituzione. Così come è garantita la libertà di cronaca. E infatti le ricordo, ma penso che non lo abbia dimenticato, che lei già nel 2005, lista "Consumatori per Ghigo" alle regionali, fu coinvolto in un procedimento penale per firme farlocche, culminato con una oblazione a seguito della depenalizzazione del reato. Parimenti per le elezioni del comune di Porte, anno 2004, ci fu un procedimento penale a suo carico concluso con l'estinzione del reato a seguito di oblazione. Come dice quel proverbio? Il lupo perde il pelo ma non il vizio! Mi spiace, ma la sua recidività specifica è ingiustificabile ed inqualificabile. Quanto al caso Rimborsopoli, le ricordo che nei suoi confronti la Procura della repubblica di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato, mentre per Aldo Reschigna i magistrati hanno chiesto il proscioglimento. C'è una bella differenza! Chi di dovere - e che conosce nel merito l'intera questione - ha già espresso le proprie valutazioni finali.

M5S su Scienze Umane e Sociali - 18 Gennaio 2014 - 15:06

Naturale e logico trasferimento
Il trasferimento del coso al Cavalieri appare del tutto logico per le tematiche del piano di studi e per lo sfruttamento di edifici e impianti. Risibili appaiono le rgomentazioni su una presunta "esperienza" che si perde. Rgazzi stiamo parlando di tradizionali e classici studi umanistici con programmi definiti e non di un laboratorio di ricerca scientifica di nuove tecnologie e di un pool di chirurghi. Alla fine, davanti agli alunni, resta sempre e solo il docente con la propria cultura, attitudine e voglia di lavorare. Basta! P.S. del comunicato dei M5S si capisce ben poco. Politichese puro stile prima repubblica.