la costituzione

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la costituzione - nei commenti

Referendum: incontro per il SI - 28 Ottobre 2016 - 13:06

Re: Re: Fine
Ciao Maurilio Premesso che Anonimo lo sei anche tu, il fatto che a te non interessi non vuol dire valga anche per altri, e comunque non è vero non ti interessa, perchè subito dopo dici "A parte aver scopiazzato qua e là un po' di idee, te ne sei fatta una tua precisa?" commentare in un blog vuol dire essere liberi di esprimersi come più ci aggrada, la provocazione nei lunghi post è un piccolissimo tentativo di contrapporsi alla propaganda Renziana cercando sempre di non insultare direttamente gli utenti,comunque dato che non ti interessa, la mia idea sul referendum, è di votare NO.....si era capito? Cerco di argomentare per quanto è nelle mie limitate capacità. Quando un Partito (con una maggioranza incostituzionale in parlamento) millanta valori di questo tipo "metter fine alla stagione delle riforme costituzionali imposte a colpi di maggioranza" e si contraddice nei fatti non è credibile, e se non è credibile non mi fido delle sue azioni e promesse,quindi e NO, piccola nota la carta dei valori per il PD l'ha scritta un certo "Mattarella" e tra le sue prerogative di Presidente della Repubblica all'art 68 si legge il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale è il garante dell'indipendenza e dell'integrità della nazione ""vigila sul rispetto della costituzione"" Scrive i valori etici e morali per un partito dove si evince la retta via (a parole), ma poi avvalla (nei fatti) queste riforme,e sbugiarda il suo pensiero, a me sembra non vigili e nemmeno tuteli l'integrità della Nazione. Se si voleva risparmiare senza stravolgere la costituzione bastava ad esempio dimezzare i Senatori ed i Deputati, ed in coerenza con il fine di risparmiare, perchè non si è votato Martedì la riduzione degli stipendi dei parlamentari tutti, proposta dal M5S? Quanti di Voi sono a conoscenza di questo gesto di solidarietà ? E' tutto scritto nel cosiddetto "comma Napolitano". All'articolo 40 comma 5 . Grazie al quale "lo stato le prerogative dei senatori di diritto e a vita restano regolati secondo le disposizioni già vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge". Salvati in questo modo i 579 mila 643 euro l'anno riservati agli ex inquilini del Quirinale. Che vengono così addirittura blindati all'interno nella costituzione. Insieme al cospicuo staff composto tra l'altro di un capo ufficio, tre funzionari, due addetti ai lavori esecutivi e altri due addetti ai lavori ausiliari. Oltre un consigliere diplomatico o militare A noi le pensioni con l' APE (quanti sanno cosa sia?) ed a loro i privilegi di una Monarchia? i diritti acquisiti delle persone comuni calpestati quotidianamente, e loro se li blindano in costituzione? è una riforma costituzionale o cosa? vi rendete conto modificare questi privilegi cosa comporta? Si vuole velocizzare perchè troppo lento l'iter, perchè non si è votato SI o NO per la riduzione degli stipendi ai parlamentari Martedì, e si scelto di rinviare in commissione? Quando la politica ha interessi diretti o deve ricambiare con favori le lobby finanziarie/ bancarie o delle multinazionali è veloce la manovra Salva-Italia di Monti e Fornero ha impiegato 16 giorni. Il lodo Alfano 20 giorni. A proposito di costi e casta per la legge Boccadutri (Maurilio sai di cosa parla?) ci hanno messo 20 giorni tra Camera e Senato Quando vogliono il parlamento funziona. Una curiosità il calendario per il Senato questa settimana prevedeva i lavori Martedì dalle 11,00 alle 13,00 Mercoledì 9.30-13,00 16.30-20.00 Giovedì 9.30-14.00 interpellanze dalle 14.00 quante ce ne saranno? e poi liberi tutti fino a Mercoledì 2 Novembre alle 16.30 Avrei molto altro da dire,in particolare sulla perdita di sovranità che inseriremo in questa riforma, magari in un altro post

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 18:58

Scusate
L'eccesso ma qualche spunto per chi questa sera và alla serata c'è, forse anche per chi andrà a votare, a proposito tutti quelli che erano contro i referendum e che erano inutili dove sono? Uno spunto in particolare mi ha colpito più degli altri quando parla del manifesto dei valori del PD approvato nel 2008 uno stralcio dall'articolo 3 ed il link la sicurezza dei diritti e delle libertà di ognuno risiede nella stabilità della costituzione, nella certezza che essa non è alla mercè della maggioranza del momento, e resta la fonte di legittimazione e di limitazione di tutti i poteri. Il Partito Democratico si impegna perciò a ristabilire la supremazia della costituzione e a difenderne la stabilità, a metter fine alla stagione delle riforme costituzionali imposte a colpi di maggioranza, anche promuovendo le necessarie modifiche al procedimento di revisione costituzionale. la costituzione può e deve essere aggiornata, nel solco dell’esperienza delle grandi democrazie europee, con riforme condivise, coerenti con i princìpi e i valori della Carta del 1948 Quando si dice coeRENZIa http://www.partitodemocratico.it/gCloud-dispatcher/d2fd1f91-96df-4808-8f89-600f3148f3e2

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 18:30

Fine
Voto no perché a conti fatti il risparmio è di un caffè a testa per ogni italiano. Troppo poco per venderci il diritto di voto. Voto no perché ho letto l’articolo 70 e ho capito solo una cosa: diventa tutto più complicato. Voto no perché il cambiamento non è un bene in sé, infatti si può sempre peggiorare: come in questo caso. Voto no perché non voglio lasciare ai miei nipoti una repubblica riformata seguendo la traccia della banca d'affari JP Morgan. Voto no perché le banche d'affari e le società finanziarie che hanno truffato i risparmiatori sono tutte per il Sì. Voto no perché la costituzione si può modificare, ma per estendere i diritti, non per restringerli. Per allargare la partecipazione, non per limitarla. Voto no perché la costituzione si può modificare, ma con un altro metodo, in un altro contesto, da parte di un altro parlamento legittimato dal voto popolare. Voto no perché non si può tener fermo un Paese sulla riforma della costituzione con 11 milioni d italiani che non si possono più curare. Voto no perché non si può bloccare il parlamento per mesi di fronte a una crisi economica che il governo non riesce ad affrontare. Voto no perché non tutti i modi per superare il bicameralismo sono ugualmente validi. Quello scelto è pessimo. Voto no perché ci saranno molti più conflitti di attribuzione fra camera e senato e quindi l'iter delle leggi sarà più lento, costoso e complicato. Voto no perché se camera e senato avranno maggioranze politiche diverse - come può capitare - si bloccherà tutto. Voto no perché lo statuto per le garanzie delle minoranze lo farà la maggioranza dopo aver vinto le elezioni. Voto no perché il pd avendo la maggioranza in 17 regioni su 20 calcola di avere al primo giro di giostra la maggioranza assoluta dei senatori. Voto no perché hanno riempito la costituzione di annunci e di enigmi, per esempio nessuno sa di preciso come davvero verrà eletto il senato. Voto no perché invitano in tv De Mita, D'Alema e Cirino Pomicino a fare i testimoni del No per farci credere che la partita è fra vecchio e nuovo. Voto no perché se vince il no non vince Salvini o Grillo. Vince la costituzione. Voto no perché vogliono metterci paura con la storia della Brexit. Voto no perché non c'è nessuna relazione fra vittoria del sì e ripresa economica. Voto no perché se vince il no non ci sarà nessuna apocalisse, come vogliono farci credere per indurci a votare sì. Voto no perché il referendum riguarda la costituzione, non le convenienze politiche di questo o quel partito, di questo o quel politico. Voto no perché non si può imputare alla costituzione colpe che sono tutte e sole di una classe politica corrotta e incapace. Voto no perché è evidente che ci stanno fregando anche stavolta. Sempre dal profilo FB di Piero Ricca

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:42

Segue
Voto no perché i nuovi senatori avrebbero l’immunità parlamentare anche se non eletti dal popolo. Potrebbero approfittarne i politici locali più compromessi. Voto no perché i nuovi senatori sarebbero dei dopolavoristi, chiamati a fare i sindaci e i consiglieri regionali, ma anche a partecipare alle complesse funzioni legislative del Senato. Voto no perché il partito di governo potrebbe votarsi da solo il prossimo presidente della repubblica. Al settimo scrutinio infatti bastano i tre quinti dei partecipanti al voto in assemblea comune fra camera e senato. Voto no perché il prossimo presidente della repubblica sarebbe in ostaggio del capo del governo, che con i numeri della sola maggioranza alla camera potrebbe metterlo in stato d'accusa. Voto no perché il partito unico di governo con i suoi soli numeri alla camera potrebbe portarci in guerra, naturalmente chiamandola missione di pace. Voto no perché il governo potrebbe decidere al posto delle regioni su tutte le questioni più importanti che riguardano i territori, dove girano i loro affari e i nostri diritti, senza un rapporto diretto con la popolazione locale Voto no perché i poteri della finanza vogliono al governo un amministratore delegato con pieni poteri esecutivi che spiani la strada a ulteriori privatizzazioni e smantellamento dello stato sociale: ecco perché sono tutti per il sì. Voto no perché la deforma moltiplica il numero dei possibili procedimenti legislativi e dunque complica ancora di più l’iter delle leggi. Altro che semplificazione! Voto no perché noi non abbiamo bisogno di più leggi da approvare in minor tempo, ma di leggi migliori. E la qualità delle leggi non dipende dal sistema del bicameralismo perfetto. Voto no perché la legge contro la corruzione è ferma da quasi tre anni, mentre la legge Fornero è stata approvata in pochi giorni. Non c'entra il bicameralismo perfetto, ma la volontà politica. Voto no perché una costituzione non comprensibile dal popolo è contro il popolo. Voto no perché sono contro la democrazia in mano a un Capo e al suo cerchio magico. Voto no perché una costituzione scritta male è una costituzione pensata male. Voto no perché è una schiforma pensata solo per gli interessi immediati di chi l'ha imposta al paese. Voto no perché è una deforma imposta al paese da Napolitano e dai suoi referenti internazionali. Voto no perchè nel Manifesto dei Valori del Pd c'è scritto che non si deve cambiare la costituzione a colpi di maggioranza. L'ha scritto Mattarella. Voto no perché la suggestione del Nuovo contro il vecchio è falsa. Voto no perché pure Napolitano nel 2006, contro la deforma di Berlusconi, diceva che non si deve cambiare la costituzione a colpi di maggioranza. Voto no perché in tutta questa operazione di potere si percepisce un nauseabondo odore di massoneria. Voto no perché mi spaventa questo diabolico mix di malafede e incompetenza. Voto no perché "basta un si" lo dicono sempre i truffatori, gli addetti al telemarketing e i venditori petulanti e disonesti. Voto no perché Renzi e Napolitano hanno fatto una legge elettorale su misura per il pd. E ora vogliono cambiarla per paura di perdere al ballottaggio. Voto no perché hanno forzato l'art. 138 della costituzione con tante modifiche diverse che ci chiedono di approvare in blocco, come se il referendum fosse un plebiscito o un voto di fiducia. Voto no perché Renzi prima ha promesso che in caso di vittoria del no avrebbe chiuso con la politica e ora, per paura di perdere il referendum, s'è rimangiata la parola. Voto no perché hanno trasformato perfino la scheda elettorale in un volantino di pubblicità ingannevole. Voto no perché è insopportabile la malafede di chi dice: basta un sì "per ridurre il numero di politici". Voto no perché mentono sempre, pure sui costi. All'inizio dicevano che si risparmiava un miliardo, poi mezzo miliardo, infine la Ragioneria dello Stato ci ha detto che il risparmio è di 58 milioni lordi. Voto no perché a conti fatti il risparmio è di un c

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:39

O forse è per il NO
Voto no perché per cambiare l’Italia dobbiamo attuare la costituzione, non modificarla. Voto no perché la modifica della costituzione non è una priorità del popolo italiano. Voto no perché non voglio che ci governi un partito di minoranza, come accadrebbe se andassero in porto riforma elettorale e modifica della costituzione. Voto no perché la nuova costituzione rafforza la cessione di sovranità all'Unione Europea. Voto no perché un parlamento eletto con una legge elettorale incostituzionale non può riformare la costituzione. Voto no perché attraverso un senato eletto dai partiti attraverso i consigli regionali passeranno le ratifiche delle decisioni imposte dalla Ue. Voto no perché un Senato non eletto dal popolo potrà modificare la costituzione. Voto no perché legge elettorale e deforma costituzionale sono da respingere in blocco. Il no fa fuori anche l'Italicum, pensato solo per la Camera. Voto no perché il loro progetto complessivo prevede che tutti i senatori e la maggioranza dei deputati siano nominati dai partiti. Voto no perché questa riforma non affronta i nostri veri problemi. Voto no perché per risparmiare potevano prima di tutto ridursi lo stipendio. Voto no perché non deve essere il governo a cambiare la costituzione. Voto no perché la deforma mi toglie il diritto di eleggere direttamente il Senato. Voto no perché il governo Renzi è sostenuto da una maggioranza non eletta dai cittadini e da partiti che si sono presentati alle elezioni come avversari. Voto no perché è una deforma che divide il popolo. Voto no perché niente genera più instabilità che abituare il popolo a una costituzione di parte, nelle mani di chi ha un numero in più in parlamento. Voto no perché se vinceranno loro, temo che poi daranno una nuova aggiustata alla costituzione con i numeri della sola maggioranza. Voto no perché nessuno alle elezioni ha dato il mandato a Napolitano e Renzi di cambiare la costituzione. Voto no perché un solo partito potrà condizionare la nomina dei giudici della corte costituzionale e dei membri del csm, allungando le mani sulle autorità di garanzia. Voto no perché la sovranità appartiene al popolo e questa deforma ce ne toglie un altro pezzo. Voto no perché nel programma del Pd non c'era questa modifica della costituzione. Voto no perché il referendum costituzionale non prevede il quorum. Chi non sta al loro gioco deve andare a votare e votare no. Voto no perché in questo parlamento siedono 260 voltagabbana, molti dei quali hanno cambiato prima il loro partito e poi la nostra costituzione. Voto no perché il risultato di Italicum e deforma sarà soltanto la concentrazione del potere nelle mani del governo. Voto no perché il risultato di Italicum e deforma sarà la concentrazione del potere di governo nelle mani del capo del partito di minoranza vincente. Il partito che potrà avere il 54 per cento dei seggi alla camera anche solo con il 25 per cento dei voti del corpo elettorale. Voto no perché legge elettorale e deforma costituzionale sono due parti di un unico disegno di potere che prevede la gestione di modiche quantità di popolo. Voto no perché è una tragica illusione pensare di governare il paese in un contesto di grave crisi economica con il consenso di una minoranza del popolo. Voto no perché non riesco a dire sì a uno come Verdini! Voto no perché a suggerirmi il si sono le banche di affari e le agenzie di rating. Voto no perché non è tecnicamente vero, come dicono, che il nuovo senato sarà rappresentativo delle autonomie locali sul modello tedesco. Voto no perché un senato rappresentativo delle autonomie locali non dovrebbe eleggere due giudici della corte costituzionale. Voto no perché aumentano da 50 mila 150 mila le firme necessarie per le proposte di legge di iniziativa popolare. Voto no perché non è vero che questa è l’ultima occasione per cambiare l’Italia. Voto no perché la riforma è piena di errori e contraddizioni. Che c''entrano cinque senatori di nomina presidenziale in

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:20

Uno che vota si?
Oggi giovedì 27 ottobre sarò a Isola della Scala (Verona) per un incontro pubblico a favore del No. Presso la Sala civica in via Cavour 1. Dalle ore 20,45. Però stavolta sosterrò le ragioni del Sì. Confesserò il mio timore per il crollo delle borse, l'impennata dello spread, l'isolamento dell'Italia, la rinascita di De Mita e il ritorno della peste bubbonica. Spiegherò che godo al pensiero di togliere un po' di magnoni dal senato e di potermi finalmente gustare un caffè all'anno con il loro immondo stipendio. Chi ce l'ha mai permesso? Ma è solo un primo passo. Poi arriverà il turno anche dei deputati. lasciamo che si eleggano tra loro nei consigli di zona se ne hanno voglia! Chiederò a tutti di sostenere il Nuovo, per cui lavora fin dal 1953 Giorgio Napolitano, perché altrimenti non si cambia più nulla, come dice Benigni. E la palude ci sommergerà, come insegna Cacciari. Troverò le parole per far capire a tutti che il bicameralismo perfetto è la radice di ogni corruzione, come sappiamo da settantasette anni. E che per essere davvero liberi ci serve un uomo forte al comando. Giovane, dinamico, uno che piace a Obama ma prima di tutto a Verdini. Farò l'elogio del nuovo Senato, che è cosi meraviglioso che non esiste l'uguale in nessuna parte del mondo. Si riunirà tre volte l'anno per non farci spendere nulla. Si rinnoverà da solo per non dare disturbo a nessuno. Dirò che abbiamo intrappolato l'Unione europea, costringendola a entrare in costituzione per poterla cambiare dall'interno. E difenderò la JP Morgan e le altre banche d'affari. Che colpa hanno loro se propongono di abolire il Cnel come vogliamo tutti? Convincerò i presenti che con questa costituzione nuova di zecca che ci viene donata da una eroica minoranza l'Italia sarà più semplice, più veloce, funzionerà tutto così bene che non ci sarà nemmeno più bisogno di votare. Avremo ancor più tempo per l'aperitivo, sarà tutto bellissimo (dal profilo FB di Piero Ricca )

PsicoNews: Chi non lavora non fa l’amore - 5 Ottobre 2016 - 17:09

Quando saremo inumati
"Qui giace il lavoro", quando saremo inumati non comparirà il nostro nome ma l'ossessione che permea il mondo. L'ossessione del lavoro, quella che ci ha portati all'attuale situazione che sperimentiamo sulla nostra pelle... Non ho le conoscenze per stabilire quali siano le prime cause ma come è stato fatto notare Marx con la sua paranoica visione dall'unico punto di vista, l'economico dal quale tutto il resto discende, è l'altra faccia di una stessa medaglia girando la quale si vede l'altro delirio, il capitalismo. Ed è pure nella costituzione... Il dio unico è il lavoro, tutti gli strumenti di informazione ti inculcano questa idea e da li si deve sviluppare invariabilmente ogni discorso, chi mette in dubbio questo dogma è tagliato fuori. Il lavoro grazie alla meccanizzazione si sta riducendo con velocità sempre maggiore, ed il fatto che ciò venga sistematicamente ignorato indica la precisa volontà di ridurre alla fame una moltitudine di umani; la prova più evidente di ciò è la totale indifferenza dei nostri rappresentanti politici per questi dati http://www.ilpost.it/2016/01/18/rapporto-oxfam-1-per-cento-piu-ricco/ la cosiddetta democrazia non prevede un dignitoso minimo sostentamento degli esseri umani? Basta lo si dichiari apertamente, magari in tal modo si potrebbero aprire più occhi.

"Viaggio nella Somalia Italiana" - 24 Settembre 2016 - 10:02

disgustoso
Sono disgustato che si dia spazio a questa iniziativa di carattere fortemente fascista. Il Comitato 10 Febbraio è un covo di nostalgici del regime di Mussolini, e come tale - secondo la costituzione della Repubblica Italiana - neppure dovrebbe esistere. Figuriamoci se deve poter avere spazio sulla stampa.

VCO: Costa soddisfatto dei fondi regionali - 11 Settembre 2016 - 21:09

Smania di cambiare
Tutta questa smania di cambiamento io proprio non la capisco, quasi che chi è venuto prima di noi e fatto certe scelte sia stato uno sprovveduto, uno che voleva sprecare, uno che non aveva a cuore sta povera Italia. Molte altre nazioni europee sono organizzate come noi: stato centrale, regioni e province, chiamte ovviamente con altri termini. Ma in Italia con la scua del tutto effimera di un risparmio si decide di stravolgere anche la costituzione, quando anche i sassi sanno benissimo dove e come si dovrebbe tagliare effettuando davvero grossi risprami e nello steso tempo rilanciando l'economia ed il lavoro, ma non lo si vuol fare perchè ciò anndrebbe ad intaccare gl interessi degli amici degli amici e si scontenterebbe frau Merkel, perchè ci si ostina a voler difendere un' Europa che è solo un colossale bluff, un fallimento, una palla al piede per il rilancio dell'economia nostra e di altri stati. Sarà ma sta combriccola di toscani e soci, più il tempo passa e più mi sembrano dei dilettanti allo sbaraglio. Una vecchia storiella racconta di uno che disprezzò un sacco di fichi secchi perchè secondo lui c'era di meglio e per disprezzo pisciò pure sopra al sacco: peccato che poco dopo dovette ricorrere a quei fichi per non morire di fame.

VCO: Costa soddisfatto dei fondi regionali - 11 Settembre 2016 - 16:59

Re: per Giovanni%
Ciao caro lupusinfabula, non è questione di maggioranza. Entra di mezzo l'iter aggravato previsto dall'art. 138 per la modifica della costituzione. Il PD è riuscito a racimolare una maggioranza per le varie modifiche. Lo stesso art. 138 però prevede che un quinto degli appartenenti di una camera può chiedere un "referendum confermativo". Tra novembre e dicembre di quest'anno si voterà appunto per questo referendum confermativo.

PD: "Grazie a Massimo Forni. No alle strumentalizzazioni" - 27 Agosto 2016 - 14:33

Re: Re: "poraccio sarà lei"
Ciao Hans Axel Von Fersen Puo darsi che mi ricordi male, negli anni 2000/2010 lavoravo per una società di Roma ed ero fuori città più di ora, come può darsi che non sia l’esempio corretto, ma non è il teatro l’oggetto, della mia risposta, ma come un sia giusto che un sindaco prenda le sue decisioni, che posso piacere o meno. Comunque sia andata con il teatro, Zanotti, Zacchera e molti loro sodali, non sono stati più rieletti (alcuni non si sono neanche ripresentati) a dimostrazione che i cittadini sono molto meno cretini di quello che si pensi. Non è neanche in discussione il lavoro del sindaco, saranno i verbanesi a decidere tra pochi anni! Penso, ma è solo un pensiero personale, che non si può mettere in discussione un progetto, con la “supercazzola” della “democrazia partecipata " e cose simili, senza ” fare esempi concreti e reali, ma usando etichette e citazioni vaghe! la funzione elettiva è una delega a decidere e a controllare! Soprattutto sia scorretto dare del “poraccio” a chi non la pensa come te, dimostrando capacità di analisi e discussione. Potremmo non essere d’accordo, ma non puoi avere un atteggiamento da “io so io e voi non siete un caz*o!”. Lo sta usando il sindaco? Può darsi, torniamo al punto di prima, tra pochi anni i verbanesi decideranno! Questa è l’unica e sola democrazia nata dalla nostra costituzione! Non ci piace? Bene, promoviamo un cambiamento legislativo! Siamo così sicuri che la “democrazia partecipata" garantisca risultati migliori? Ma cosa significa in concreto “democrazia partecipata"? Che deve piacere a tutti? Ad una maggioranza qualificata? Ad una maggioranza relativa? Ma la maggioranza di cosa? Consiglieri comunali? Dovrebbe già essere così! Cittadini? Allora è un referendum, proponetelo, se la città risponde bene! Ma dobbiamo essere d’accordo con il progetto di massima o di dettaglio? Ma se a qualcuno non piace come è messa una panchina cosa fa? Blocca il progetto? Ma se qualcuno pensa che si dovrebbe estendere il progetto, per esempio all’ex palazzo SIP, cosa fa? Blocca tutto e si riparte da capo? Ma a tutto questo non avevano già pensato i costituenti? Credo che si eleggano propri rappresentati proprio per dare concretezza e soluzione a queste e molte altre domande! Come vedi, sache se sono un “poraccio”, ho idee molto precise, ma soprattutto, non dettate da partigianeria o appartenenza a quello o questo movimento. Ultimo, ma non ultimo, non penso che chi non la pensa come me sia un “poraccio”!!! Saluti Maurilio

Rovi in via Michelangelo Buonarroti - 21 Agosto 2016 - 15:35

A furia di tagliare....i risultati
Può sembrare un gioco di parole ma così non è: i mancati tagli (di vegetazione) sono il risultato dei tagli effettuati : si tagliano i fondi all' ANAS, alle regioni, alle provincie, ai comuni, si taglia sul personale abolendo il turno over e quello che resta in servizio è sempre più vecchio, stanco, acciaccacto e demotivato, si taglia comunque e dovunque, in ogni settore e questo, quello che non si tagliano più le piante e la vegetazione che invadono le strade è uno dei tanti risultati di una politica eco nomica disastrosa e sempre più succube di quell'obrobrio chiamato Europa. Peccato non si tagli mai dove si dovrebbe.........già, l'importante (...per loro perchp al popolo non può fregargliene di meno) è la riforma della costituzione, la riforma del Senato e c....ate simili.

Sorso di Corsa - FOTO e VIDEO - 27 Giugno 2016 - 16:15

Al dilà del codice
Al dilà del codice e della costituzione ritengo doveroso il rispetto per il riposo delle persone, magari anche sofferenti per motivi di salute, di chi deve alzare di buon' ora per andare a lavorare, di chi magari rientra dopo aver lavorato fino a tarda ora, degli anziani ed anche dei piccoli che hanno il diritto di dormire così come altri hanno il diritto di divertirsi....ma non come e quando vogliono loro se creano disagio al resto della popolazione. Il principio dell'andarsene a vivere altrove se si desidera quiete può anche anche essere ribaltato. se si vuole il rumore, il caos, la bagarre con musica tutto spiano si vada pure a Rimini e nelle realtà simili.In altre realtà del lago ove comunaue la vita serale è brillante e vivace, comunque dopo le 24 o le 0.30 max la musica all'aperto viene fatta cessare: in tal modo si accontenta tutti.

Sorso di Corsa - FOTO e VIDEO - 27 Giugno 2016 - 15:40

Re: proteste
Ciao Stefania Lei fa bene a citare la costituzione, ma dovrebbe citare anche l'articolo 844 del codice civile che regola l'emissione dei decibel in ore notturne e diurne .. se i vigili non intervengono in caso di chiamata a rilevare l'eventuale infrazione al codice civile si configura il reato riportato nell'articolo 328 del codice penale con il quale si punisce il pubblico ufficiale da 6 mesi a 2 anni

Sorso di Corsa - FOTO e VIDEO - 27 Giugno 2016 - 14:10

proteste
In riferimento alle solite proteste di pochi cittadini (che mi costringo a non offendere) Suna, le proteste spengono la musica dell’Imbarcadero Cafè Dopo due diffide dei vigili i gestori interrompono gli eventi notturni ma bastaaaaaa, qui di assordante e intollerabile ci solo solo le proteste di cittadini noiosi e petulanti, che vadano a vivere in mezzo a un bosco. Vogliono abitare in centro avere tutte le comodità e poi? Il comune dovrebbe dare a loro il foglio di via dalla civiltà, perchè deturpano gli affari delle persone che cercano di guadagnare anche lo stipendio per loro figli. Avete voluto la città turistica ma l'avete ridotta ad un ricovero per anziani. si protestiamo!!! ma per l'allontanamento di certi cittadini insofferenti, diamogli quello che vogliono traquillità altrove... Un'ultima parola per il Comune vigliacco, concedi dei permessi per i quali percepisci dei compensi, ebbene falli rispettare anche da chi chiama per schiamazzi, basta rispondere " hanno il permesso, hanno pagato, hanno il diritto di cantare, suonare e ballare" Vergogna Verbania. sapete cosa dovremmo fare? Far valere i nostri fottuti diritti, come prevede la costituzione. Articolo 17 I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica. Il diritto di riunione rappresenta il presupposto di altri diritti come ad esempio il diritto della libera manifestazione del pensiero,libera manifestazione di culto etc... la condizione esclusiva del diritto di riunione è che le riunioni si svolgano in maniera pacifica e senza l'uso di armi.la ratio della costituzione è quella di tutelare l'ordine pubblico materiale,ovvero la sicurezza e l'incolumità di persone e cose. la riunione perde il carattere pacifico quando degenera scaturendo violenza contro persone e cose. In questo caso la riunione potrà essere legittimamente sciolta dalla forza pubblica. Abbiamo il diritto di giocare in casa nostra.... la nostra città deve difendere il nostri diritti nel rispetto dei nostri doveri ovviamente... ci hanno tolto tutto, se vogliamo divertirci dobbiamo andare altrove, con tutti i rischi annessi, questa è istigazione a delinquere da parte delle istituzioni che scelgono di appoggiare persone che professano rispetto per la civiltà ma che sono i primi non rispettarla. E allora..... Svegliamo la città Una manifestazione pacifica un concerto itinerante da un bar all'altro da Intra a suna, tutti insieme dimostrando il nostro desiderio nonche diritto allo svago. Pensiamoci... e svegliamoci

Precisazioni dal PSI Verbania - 9 Giugno 2016 - 13:33

Socialisti
la scomparsa dei partiti della prima Repubblica, tra i quali il glorioso PSI verbanese, non concede sopravvivenze postume. I mutamenti sociali richiedono la costituzione di partiti che assumano, al centro sinistra, moderni connotati popolari e laburisti. Il PD ha la demografia elettorale necessaria (30-40%) ma l'incertezza delle scelte è determinata dalla sua composizione politica: ex DC ed ex PCI. Perseguire gli obiettivi della sua ricomposizione politica attengono a Verbania anche a chi rivendica la non dimenticanza del proprio passato, senza indulgere a ricostruzioni impossibili della propria presenza che si è conclusa nei primi anni '90. la differenza con Andrea Giordano Ferrari è segnata da queste considerazioni. Non si costruisce un partito riformista perseguendo posizioni radicali lontane dal riformismo gradualista di Filippo Turati (il Circolo socialista Luigi Zappelli ha annunciato che lo ricorderà ospite nel 1898 nelle carceri di Pallanza), mentre sembrano piuttosto accarezzare le scelte popolari e populiste, talora demagogiche, di Sandro Pertini, anche per questo, il Presidente più amato dagli italiani. Si tratta di differenze di opinioni con le quali si può contribuire o no, alla formazione di un partito riformatore in Italia e a Verbania

Incontro per il No al referendum costituzionale - 21 Maggio 2016 - 08:43

c'entra..
L'ANPI c'entra eccome, siccome strumentalmente è stata tirata in ballo dai giornaloni a libro paga che sostenevano la contrarietà di molti esponenti Anpi schierati per il si,l'Anpi nazionale invece si è schierata per il NO..ed infine constatare che un Verdini plurindagato in compagnia di una rappresentante delle banche e un non eletto si accingono a modificare la costituzione più bella del mondo beh i partigiani si "rabbuiano"

Incontro per il No al referendum costituzionale - 21 Maggio 2016 - 03:47

Re: Re: Scusate....
Ciao paolino In pratica mi stai dicendo che prima di modificare la costituzione serve una specie di nulla osta dell'anpi?

Incontro per il No al referendum costituzionale - 20 Maggio 2016 - 19:38

Re: Scusate....
Ciao Hans Axel Von Fersen ci azzecca parecchio. se ti fosse sfuggito,molti di quelli che hanno scritto la costituzione erano stati partigiani. e quando tre politicanti cercano di stravolgere la costituzione,se permetti,i partigiani si risentono.

Costituito Comitato NO TRIV del VCO - 16 Aprile 2016 - 18:30

Astenersi
"Se i Padri Costituenti hanno previsto uno sbarramento solo per i referendum, una ragione ci sarà. Qualora alle elezioni politiche andasse a votare lo 0,1% degli aventi diritto (di questo passo succederà davvero), il verdetto delle urne sarebbe comunque valido. Ecco perché in quel caso si dice che l’astensione è un comportamento da masochisti: chi non vota crede di manifestare la propria protesta, ma in realtà finisce per delegare ad altri la scelta di coloro che governeranno anche lui. Invece in materia di referendum abrogativi la costituzione ha previsto esplicitamente un quorum (del 50 per cento più uno). E lo ha fatto per difendere lo Stato dallo strapotere delle minoranze motivate, cautelandosi dal rischio che venga cancellata una legge di cui non importa un fico secco ad almeno la metà degli elettori." Gramellini