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Un anno di Museo del Paesaggio

Un anno molto importante il 2017 per il Museo del Paesaggio di Verbania. L’apertura del piano nobile di Palazzo Viani Dugnani ha restituito quasi integralmente l’edificio alla fruizione pubblica, con una riqualificazione funzionale adeguata al grande valore del settecentesco palazzo nel centro storico di Pallanza.

Verbania
Un anno di Museo del Paesaggio
Nel corso dell’ultimo triennio sono stati fatti a Palazzo Viani, edificio di proprietà comunale, lavori per più di un milione di Euro, grazie allo sforzo congiunto e coeso del Museo, dell’Amministrazione Comunale, della Regione, di Fondazione Cariplo e di Compagnia di San Paolo.

Parallelamente si sono avviati, con un intervento finanziario congiunto di Fondazione Cariplo, Comune di Verbania e Museo Del Paesaggio, i lavori di ristrutturazione della casa di abitazione della pittrice Elide Ceretti in via Roma a Intra. Dopo più di 20 anni dalla acquisizione del lascito, finalmente si è messa la parola fine al degrado dell’edificio e la città acquisirà una struttura multifunzionale che servirà come luogo espositivo, come foresteria e residenza di artisti, laboratorio di arte contemporanea e come luogo di incontro dei residenti nella caffetteria che sarà aperta al piano terra.

Ha cominciato a prendere forma e vita la sezione staccata di Ornavasso, dove è stata trasferita la collezione archeologica di proprietà del Museo Del Paesaggio.

I VISITATORI CRESCONO
Molto positivo il bilancio della mostra I volti e il cuore, dedicata alla figura femminile da Ranzoni a Sironi e Martini, aperta il 25 Marzo e chiusa il 1 Ottobre 2017 a Palazzo Viani Dugnani e curata da Elena Pontiggia, che ha indagato la figura femminile da Ranzoni a Sironi e Martini nelle collezioni del Museo di Verbania. Durante i sei mesi di apertura la mostra ha accolto 6.973 visitatori.
Nei mesi invernali il museo è stato comunque mantenuto aperto il venerdì pomeriggio, il sabato e la domenica per la visita delle collezioni permanenti, e i visitatori sono stati 1.145. Il totale delle visite nell’arco dell’intero anno è stato di 8.118. L’incremento totale rispetto al 2017, in cui le visite erano state 5.086, è stato del 60%. Se si analizza l’andamento nel solo periodo di apertura della mostra (aprile-settembre) si registra un incremento del 14%.

UN MUSEO VIVACE E APERTO
Numerosi e diversificati gli eventi organizzati dal Museo, direttamente o in collaborazione con altri enti del territorio. Complessivamente sono state coinvolte 428 persone in cinque occasioni.
Particolarmente significativa è stata l’ospitalità offerta alla Mostra della Camelia invernale e Giardini d’inverno, alla quale il Museo ha affiancato una mostra fotografica di Giorgio Majno e Niccolò Aiazzi, che ha avuto un ottimo riscontro, tanto che la sua chiusura è stata prorogata al 11 febbraio. Si è trattato di un buon esempio di una vasta rete di collaborazioni tesa a rianimare Pallanza e a offrire anche nella stagione invernale l’occasione di apprezzare le sue bellezze.

UNA RICCA PROPOSTA AI BAMBINI E ALLE FAMIGLIE
Fedele alla sua missione di soggetto motore di una crescita culturale della comunità, il Museo ha dato vita a un ampio programma di attività didattiche rivolte ai bambini delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie. Nel corso dell’anno scolastico 2017/18 si prevede che saranno interessate 44 classi (distribuite su 14 plessi di scuola primaria e 8 plessi di scuola dell’infanzia) per un totale di 1.135 bambini. Gli interventi in classe e al Museo saranno 65, gestiti da volontari con il supporto di professionisti nella conduzione dei laboratori.
A fianco e a integrazione delle attività con le scuole, il museo ha organizzato diverse proposte per le famiglie, aprendo a offerte specifiche destinate a loro attraverso l’iniziativa “Divento artista con mamma e papà”, una serie di domeniche per le famiglie in museo con visite guidate e laboratori creativi tematici. Solo i 4 incontri organizzati a dicembre 2017 hanno visto la partecipazione di 75 bambini e 61 adulti.

CRESCE LA REPUTAZIONE
Nel corso del 2017 il Museo del Paesaggio ha prestato ad altri Musei 6 opere (altre richieste sono state respinte per sovrapposizione con le iniziative di Verbania). Le opere sono state esposte a Roma, Torino, Rovereto, Madrid, Genova, Helsinki, Essen.
Molto significativa è stata la partecipazione alla mostra “Galati vincenti” organizzata a Biella dal Museo del territorio biellese. Alla mostra sono stati inviati diversi reperti archeologici della collezione del Museo, appartenenti a 5 corredi funerari scelti tra quelli più rappresentativi della necropoli di Ornavasso.
Sono prove della reputazione che il Museo si sta costruendo nell’ambiente artistico internazionale.

IL CATALOGO TROUBETZKOY
In occasione dell’ottantesimo anniversario della donazione del patrimonio (che cade nel 2018), il Museo ha realizzato per la prima volta il catalogo generale della collezione Troubetzkoy, curato da Federica Rabai e da Roberto Troubetzkoy Hahn e con il corredo delle foto scattate da Gianbattista Bertolazzi e da Francesco Lillo. Si tratta di un’opera di grande valore scientifico che colma una lacuna e risponde a un bisogno più volte espresso dalla comunità scientifica e dagli appassionati. L’opera è stata finanziata dalla Fondazione Banca Popolare di Novara.

IL FONDO FOTOGRAFICO
Lo staff del museo (con la collaborazione di: stagisti universitari, ragazzi del liceo in tirocinio a villa Giulia, volontari del Museo, 2 ragazzi alternanza Scuola lavoro) ha continuato nel grande lavoro di inventariazione e scansione del cospicuo fondo fotografico di proprietà del Museo del Paesaggio. Si tratta di un lungo lavoro, oggi al 40% del suo completamento.

IL CENTRO STUDI DEL PAESAGGIO
Fedele alla originaria missione indicata dal fondatore Antonio Massara, il Museo del Paesaggio ha ricostituito il Centro Studi del Paesaggio, sulla base di una convenzione con la Regione Piemonte.
E’ stato realizzato un ciclo di incontri, dal titolo ‘Nuovo Mondo’, realizzato con l’Ordine degli Architetti e curato da Elisabetta Bianchessi, che ha coinvolto 287 presenze.
Il workshop “Paesaggi futuri - per una politica del progetto territoriale nel Verbano Cusio Ossola e oltre”, organizzato sulla base di un progetto scientifico di Michael Jakob ha coinvolto docenti del Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Milano, con la partecipazione di Regione Piemonte, Comune di Verbania, Camera di Commercio del VCO, Ordine degli Architetti e dei Geologi. Sono state due giornate di confronto finalizzate all’individuazione di un percorso di lavoro per il Centro Studi del Paesaggio in collaborazione con le principali Università, quale strumento per la progettazione paesaggistica sul territorio.

IL MUSEO AL SERVIZIO DEL TERRITORIO
Il Museo del Paesaggio, come tutti i moderni musei, è una struttura aperta al dialogo con il territorio e le sue istanze più vive e propositive. Per tutto il 2017 il Museo ha continuato a ospitare i corsi di Arte terapia presso la sala tattile della sede di Palazzo Biumi in collaborazione con AVAP (Associazione Volontari Ammalati Psichici) che ha progettato e coordinato le attività rivolte a utenti fragili di numerosi enti e associazioni (Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL, Associazione Affdown Verbania, ANGSA Verbania, Gruppo Abele Verbania, Istituto Sacra Famiglia e Associazione Centri VCO di Gravellona Toce).

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E TIROCINI
Il Museo del Paesaggio ha firmato diverse convenzioni con gli istituti Superiori cittadini ospitando, durante il periodo estivo, 4 ragazzi in alternanza scuola-lavoro e 10 ragazzi in tirocinio.
Tutti i ragazzi hanno seguito dei momenti formativi sulle collezioni, sulla vita e le regole del museo arrivando preparati al “debutto” con il pubblico, con risultati molto positivi. Ai ragazzi sono stati affidati compiti di accoglienza, gestione delle visite guidate e altre attività integrative.

NUOVO STATUTO E ORGANIZZAZIONE PIU’ SOLIDA
A novembre 2017 il Museo si è dotato di un nuovo statuto, coerente con il codice del terzo settore entrato in vigore ad Agosto, e più efficace nel dotare il Museo di una struttura stabile nel tempo, e capace di dare continuità all’attività al di là della composizione del Consiglio di Amministrazione. In questo contesto sono stati rafforzati i ruoli della dottoressa Federica Rabai, che assume il ruolo di Direttore Artistico del Museo e della dottoressa Paola Bertinotti, incaricata della Direzione Organizzativa.

I VOLONTARI, RISORSA PREZIOSA E INDISPENSABILE
Il Museo conta sull’indispensabile sostegno di numerosi volontari (circa 50 attivi nell’anno 2017) che aiutano il museo in varie attività: dall’accoglienza al pubblico in museo, alla catalogazione dei libri e del fondo fotografico.
Il Museo riserva ai volontari diversi momenti formativi in occasione delle aperture delle nuove mostre e di approfondimento delle collezioni esposte. In particolare, nell’anno 2017, i volontari hanno avuto la possibilità di incontrare anche storici locali che hanno spiegato la storia e le vicende di Palazzo Viani Dugnani, sede storica del museo; dei cicli di affreschi strappati e custoditi presso il museo, imparando anche le tecniche di strappo con dei restauratori esperti, e alcuni approfondimenti sugli artisti più importanti del museo a cura del Conservatore.

Per ringraziare tutti i volontari per l’attività fondamentale che svolgono, il museo ha organizzato anche delle gite culturali e formative con visite guidate alla Fondazione Calderara a Vacciago e alla Venaria Reale di Torino in occasione della mostra su Giovanni Boldini alla quale il museo ha prestato il busto di Boldini realizzato da Paolo Troubetzkoy.

SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’
Le attività espositive, culturali, di formazione e didattiche del Museo sono state realizzate nel 2017 grazie al sostegno e alla collaborazione di: Comune di Verbania, Regione Piemonte, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Banca Popolare di Novara, Ente Giardini Botanici di Villa Taranto, Lions Club Verbania, e dei numerosi soci privati del Museo.

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