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Gallo: lettera aperta sanità VCO

Riceviamo e pubblichiamo, una lettera aperta di Bernardino Gallo, Presidente gruppo SOS Ossola Cusio Verbano già presidente USSL 56 Ossola, "a chi dovrebbe gestire la sanità al meglio nel VCO o difenderla per il ruolo che ricopre, garantendo anche il funzionamento del San Biagio e del suo punto nascite".

Ossola
Gallo: lettera aperta sanità VCO
Siamo in periodo della via crucis ma il calvario della sanità continua nel VCO da anni, come e più di prima con tentativi di colpire il San Biagio che pur svolge un ruolo fondamentale nel VCO con attività prevalentemente di area chirurgica, emodinamica compresa che vi è stata allocata oltre dieci anni fa grazie al DG di allora, (dr. Giacoletto) e al sottoscritto.

I nemici del San Biagio sono sparuti, vari, soliti, miopi funzionari che non smettono mai di tentare di colpire il San Biagio soprattutto con la chiusura del punto nascite per la quale ci si è ridotti a garantire solo l’urgenza e l’emergenza con la presenza di figure adeguate. Tale presenza poteva essere la base forte per riaprire completamente la maternità e la neatologia con uno sforzo “minimo” ma non voluto solo per pregiudizi antichi.

Tanto per cambiare l’attività in questione, nel silenzio più assoluto, sarà dimezzata dal prossimo 1 aprile giacché l’attività notturna sarà degradata da presenza a soltanto reperibilità, quindi non presenza e maggiore intasamento al DEA già super intasato di suo, oltre che perdita di tempo prezioso. Tale scelta che continua a dirottare i parti altrove nonostante che siamo in pandemia e non garantisce per niente l’urgenza e l’emergenza che nel settore ostetrico ginecologico in molti casi, come lo stacco della placenta, può essere assicurato in tempi brevissimi anche molto meno di un’ora, quindi soltanto da presenza immediata e non da personale in reperibilità. Chi ne risponde se “ci scappa il morto” ?

Questa lettera aperta, come accennato nel titolo, è indirizzata alla direttrice generale dr.ssa Chiara Serpieri, al capo gruppo regionale della Lega Alberto Preioni (che è anche commissario della Lega del VCO) e al Sindaco di Domodossola Pizzi che rammento a me stesso, pubblicò due manifesti con cui s’impegnava a difendere il San Biagio. Naturalmente al sindaco Pizzi, oltre che intervenire sulla questione, compete anche di mobilitare tutti i sindaci del VCO o almeno dell’Ossola rammentandogli che s’impegnò a far svolgere a Domodossola il ruolo di capoluogo.

Garantire la sanità nel VCO significa far funzionare bene i tre ospedali, Madonna del Popolo col pronto soccorso e Castelli e San Biagio con i DEA che per esistere devono essere forniti di medicina, chirurgia e area materno infantile. Tali strutture dovranno avere un doppio collegamento, sia “in alto” con i presidi di secondo livello sia in “basso” nel e col territorio con la medicina territoriale da riorganizzare e potenziare.

Presidente gruppo SOS Ossola Cusio Verbano già presidente USSL 56 Ossola
Bernardino Gallo



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