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Cristina: Castelli, è il momento di unire

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato dell'on. Mirella Cristina sul nuovo sit-in in difesa dell'ospedale di Verbania.

Verbania
Cristina: Castelli, è il momento di unire
"Ribadisco che è il momento di unire il territorio a vantaggio di tutti i cittadini e per una sanità di eccellenza, non di dividerlo". Così l'onorevole di Forza Italia Mirella Cristina commenta il nuovo presidio a difesa dell'ospedale Castelli di Verbania organizzato per il pomeriggio di sabato 22 maggio.

L'on. Cristina invita al dialogo costruttivo e al di là del colore politico per sgomberare il campo da preconcetti e bugie e per anteporre l'interesse dell'intera collettività del Verbano Cusio Ossola a quella dei singoli e delle fazioni.

"Il Piano Ires è un punto di partenza neutro e tecnico dal quale avviare il confronto con tutte le parti" rimarca la deputata e prosegue: "Sostenere che lo studio preveda il ridimensionamento dell'ospedale di Verbania è una falsità, si tratta di illazioni che aprono però una nuova ferita in un territorio che invece ha bisogno di unità per guardare al futuro. Quelli che oggi invitano le persone in piazza tra l'altro sono gli stessi che solo qualche tempo fa avevano condannato alla chiusura il nosocomio verbanese a favore dell'ospedale unico di Ornavasso".

La deputata azzurra ricorda il sostegno incassato dal Piano Ires da parte di tanti amministratori del Verbano e conclude invitando tutti al confronto su dati e contenuti reali, senza mistificazioni, per dare risposte tempestive e certe ad un obiettivo comune: la migliore sanità possibile per i cittadini del Vco in ospedale, sul territorio e nell'emergenza-urgenza.



4 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Rino Di Nero 2Unire?
Rino Di Nero
22 Maggio 2021 - 09:20
 
Ma mi scusi signora nonché onorevole eletta proprio a Verbania, ci spieghi meglio il suo concetto di unità, perché quando la sera del 26 ottobre 2019 il Presidente Cirio ha fatto esplodere il territorio con la sua inusuale ma preveggente delega affidata al Sindaco di Domodossola di scegliere il luogo ove collocare un ospedale che guarda caso proprio il "Documento IRES" conferma nella sua collocazione, è difficile considerare questo documento "solo una proposta". Non trova?
Vedi il profilo di lupusinfabula Inutile girare in tondo
lupusinfabula
22 Maggio 2021 - 12:34
 
Se io fossi il sindaco di Domodossola cercherei di difendere anche con i denti il mio ospedale; se io fossi l sindaco di Verbania cercherei di difendere anche con i denti il mio ospedale; idem se fossi il sindaco di Oemgna; inutile girare intorno all'argomento: i tre ospedali devono rimanere, essere implementati ( ovvio che a Domo potranno esserci certi reparti specialistici, così come altri a Verbani onde non fare sovrapposizioni), anche se ,ad esempio i reparti maternità dovrebbero rimanere in tutti i tre poli perchè per ragioni anche affettive ognuno vuole far nascere i propri figli dove meglio crede, mantenere i due DEA ed il pronto soccorso H24 ad Omegna. Chi cerca altre soluzioni è perchè non conosce il territorio, le sue particolarità logistiche e geografiche e le sue genti.
Vedi il profilo di lupusinfabula Reparti maternità
lupusinfabula
22 Maggio 2021 - 12:46
 
Vorrei tornare un attimo sul discorso reparti maternità raccontando un'esperienza famigliare diretta: pur abitando altrove, mia madre ha voluro far nascere sia il sottoscritto che mia sorella a Cannobio (allora c'era un piccolo ospedale con uno specifico reparto "maternità", almeno fino agli '70)); una sorella di mia mamma,mia zia, abitava a Livorno, ma al momento di partorire ha voluto che due sue figlie nascessero a Cannobio; idem l'altra sorella /zia che abitava a Genova ha voluto far nascere suo figlio a Cannobio; ora, non è che a Genova o Livorno non ci fossero ospedali e reparti maternità, certamente più vicini, anche più grandi e più funzionale dell'ospedale di Cannobio, ma la nascita di un figlio è un momento così particolare, personale ed importante che, a mio modo di vedere, deve essere assecondato quanto più possibile; ciò, ovvamente senza pretendere un reparto maternità in ogni paese, ma se valutiamo i punti nascita ospedalieri solo da un punto di vista statistico ( tot nascite/anno) ed economico non mi sembra una strada giusta.
Vedi il profilo di SINISTRO 1concordo in toto...
SINISTRO
24 Maggio 2021 - 08:15
 
nulla da eccepire ai commenti do cui sopra.



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