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Comitato Salute VCO: "Al servizio del cittadino"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, riguardante la gestione della sanità locale.

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Comitato Salute VCO: "Al servizio del cittadino"
"Al servizio del cittadino"

Questo è il motto che campeggia sulla pagina che apre il sito Internet della ASL VCO; c’è da chiedersi a quale cittadino ci si riferisce, perché noi ci sentiamo esclusi. EPPURE questa è una frase molto impegnativa; negli intendimenti di chi l’ha pensata e scritta presume azioni coerenti che, senza l’ascolto del territorio nelle sue molteplici espressioni e quindi di quelli che si chiamano normalmente “portatori di interessi”, non potrebbe realizzarsi. EPPURE non succede, anzi; nonostante gli inviti a discutere dei problemi aperti e le pressanti richieste di incontri la Direzione generale tace.Tace con noi, ma non con i giornali, perché scopriamo un’intervista proprio dedicata a illustrare gli investimenti previsti per la sanità territoriale.

Questa Direzione generale non si è ritenuta in dovere di informare i cittadini, ma nemmeno si è confrontata con i Sindaci. EPPURE sono soldi nostri, che dovrebbero essere destinati in modo oculato e su progetti condivisi, per non sprecare risorse.

Con l’ospedale nuovo, votato per l’ennesima volta a maggioranza dell’Assemblea dei Sindaci, le strutture di Verbania e Domodossola potrebbero essere riutilizzate per realizzare una “sanità territoriale” all’altezza dei bisogni di questa “Provincia montana” per garantire a tutti una sanità decente.

Invece si annunciano Case di comunità a Omegna e Domodossola (tramite ristrutturazioni dell’esistente) e a Verbania (tramite nuova costruzione!!) più un Ospedale di comunità a Gravellona … EPPURE non risulta esserci un documento che spieghi come saranno organizzate e gestite né che cosa si intenda fare per presidiare le valli, i cui abitanti hanno gli stessi diritti di tutti gli altri.

A Verbania poi siamo all’assurdo, per non dire al ridicolo!!!

Con grande, grandissima fatica si era aperto un embrione di “Casa della salute” presso la struttura dell’ASL di via S. Anna, ma SOLO per 5 ore al giorno e per 5 giorni alla settimana (quindi chiaramente insufficiente), con la promessa di ampliare al più presto gli orari e i servizi. E, per fare questo, si era detto “spostiamo altrove alcuni uffici dell’ASL in modo da realizzare a S. Anna gli spazi necessari per allargare la Casa della salute”. Niente di tutto questo abbiamo visto….. DI PIU’: nel 2019 l’allora Direttore generale dott. Penna aveva pubblicamente dichiarato che, con i fondi già stanziati, la Casa della salute di S. Anna sarebbe stata spostata ENTRO L’ANNO all’Ospedale Castelli. MA… arriva la nuova Giunta regionale e… non se ne fa più nulla. Perché? EPPURE i problemi della sanità territoriale ci sono e si sono aggravati non solo per la pandemia, ma soprattutto per la raffica di dimissioni dei Medici di famiglia. Anziché contrastare si è preferito subire questo degrado.

ORA ci si racconta – sui giornali – che verranno abbattuti alcuni stabili fatiscenti al S. Rocco di Intra per costruire lì la nuova Casa della salute. Come, quando, con quali costi, in quanto tempo, con quali servizi, con quale personale? NEBBIA IN VAL PADANA!!! Annunci, sempre e solo annunci, mai nulla di chiaro.

MA E’ DAVVERO POSSIBILE CREDERCI ED E’ DAVVERO POSSIBILE CONTINUARE CON QUESTA SITUAZIONE IBRIDA PER TANTO TEMPO ANCORA??? CERTAMENTE UTILE NON È
La riforma della “governance in sanità”aveva introdotto la figura monocratica del Direttore generale allo scopo di superare la lentezza decisionale del Comitato di gestione (espressione degli Amministratori locali),ma…. il Direttore generale (nominato dall’Assessore regionale alla sanità) può essere pesantemente condizionato nella sua azione proprio da chi lo ha nominato ed è quello che sta succedendo non solo qui.

LA SANITÀ SENZA COLORE POLITICO È SOLO UN MIRAGGIO!
Contemporaneamente manca ancora un Piano socio sanitario regionale triennale, che a buonsenso dovrebbe guidare ogni decisione, e che la Regione - per legge - ha l’obbligo elaborare e pubblicare secondo le regole stabilite. EPPURE si continua a navigare a vista; pare che ciascuno possa fare quello che vuole senza limiti.Con un minimo di programmazione si eviterebbe di commettere errori.Invece, ci si permette persino di ignorare le regole, anche quelle del buonsenso.



2 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di robi a rieccoli...
robi
1 Settembre 2022 - 13:31
 
Ci mancava il solito sermone marxista del fantomatico comitato... Non se se può più...
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: a rieccoli...
SINISTRO
1 Settembre 2022 - 16:51
 
Ciao robi

Ma dai, in fondo cosa fanno di male? Ognuno dice la sua....



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