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Maltempo: agricoltura a rischio

La troppa pioggia rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura delle due province e di compromettere un’intera annata. A lanciare l’allarme è Coldiretti Novara-Vco.

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Maltempo: agricoltura a rischio
Coldiretti Novara-Vco sottolinea come "gli esiti dell’ennesima perturbazione, che da lunedì ha colpito il territorio, stanno aggravando una situazione già precaria per molte colture”.

Gli esiti pesanti si vedono già dall’impossibilità di completare i raccolti dei cereali autunno-vernini come frumento, triticale, segale. Ma anche le prospettive di maturazione di uva, riso e mais (che pure necessita di molta acqua per lo sviluppo) sono fosche: pur presentando un’imponente vegetazione, le varietà di granturco a ciclo medio-tardivo registrano infatti uno sviluppo contenuto quanto a lunghezza della pannocchia.

Come detto, la pioggia ed i temporali che non abbandonano il settentrione della penisola in un’estate da record per piovosità  fanno quindi prevedere un taglio dei raccolti, che non risparmierà nemmeno il riso, la cui fioritura è in ritardo e stenta a prendere quota e che si trova anch’esso a fronteggiare gli attacchi fungini, in particolare del brusone.

Nelle vigne l’uva stenta a maturare e, con le colture ortive, si trova alle prese con forti attacchi fungini (in particolare, botrite, oidio e peronospora), che la pioggia e il freddo non fanno altro che incrementare.

Inoltre, sono da mettere ‘in lista’ i danni alle ortive e le ripetute trombe d’aria che, nelle ultime settimane, hanno provocato gravi danni alle strutture aziendali, mentre la pioggia ha più riprese allagato stalle e ricoveri di attrezzature agricole.

“Le imprese agricole vivono una fase difficile, di emergenza vera” evidenzia Coldiretti. “La nostra struttura è al lavoro ormai da settimane per monitorare i danni del maltempo ma contro le bizze di Giove Pluvio, purtroppo, c’è ben poco da fare. Coldiretti ricorda ai produttori agricoli assicurati che, nell’eventuale stipula per la polizza grandine - che per legge contempla anche altri eventi - se è stata scelta la copertura per eccesso di pioggia, vi è la possibilità di aprire le denunce di sinistro presso i Consorzi di Difesa”.

Non va meglio in montagna. Nei prati d’alpeggio l’erba c’è ma la pioggia e il freddo creano grosse difficoltà agli alpigiani saliti in quota, in un momento molto importante per l’attività zootecnica e lattiero casearia: in particolare sulle alte cime ossolane, si ha in questo periodo una fase di produzione molto importante per i più prelibati e richiesti formaggi d’alpeggio.

Ma ad essere colpito è pure il settore apistico, anch’esso molto importante per il territorio. Le api – sottolinea la Coldiretti - non volano per la troppa pioggia e non riescono a raggiungere il nettare dei fiori indispensabile per la produzione di miele nel Novarese e Vco, il cui raccolto rischia di essere ridimensionato. Parimenti, gli stessi apicoltori si trovano a nutrire artificialmente i loro alveari.

“La difesa di vite ed alberi da frutto dalle malattie fungine sta comportando, peraltro, un aggravio di costi che le imprese agricole si trovano a dover sostenere. E ai danni diretti sulle coltivazioni si sommano quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura a causa delle condizioni climatiche non favorevoli”.



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