"Separazione delle carriere: a chi giova?"

La Sezione circoscrizionale di Verbania dell’Associazione Nazionale dei Magistrati invitai a partecipare all’incontro di riflessione sul tema della separazione delle carriere, oggetto della proposta di riforma costituzionale all’attenzione delle Camere.

Verbania
"Separazione delle carriere: a chi giova?"
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Vedi il profilo di Alberto 1Ai cittadini
Alberto
13 Maggio 2025 - 19:47
 
La separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante pone in essere i principi costituzionali di imparzialità, terzieta' del giudice e giusto processo. Non giova ad un potere dello stato che non vuole rinunciare ai propri privilegi.
Vedi il profilo di lupusinfabula Io penso...
lupusinfabula
16 Maggio 2025 - 11:36
 
Io penso che il problema più grave non è tanto la separazione delle carriere ma quello di alcuni giudici sicuramente orientati mentalmente a sinistra che, come del resto possono fare, interpretano le leggi n modo estensivo distorcendo le decisioni governative e creando intralcio alle decisioni prese. Il problema mi pare quindi quello dei giudici che vogliono fare i politici mentre il loro compito dovrebbe essere unicamente quello di applicare le norme così come il governo le ha fatte senza entrare nel merito di esse.
Vedi il profilo di ghiffa Re: Io penso...
ghiffa
18 Maggio 2025 - 20:46
 
Ciao lupusinfabula
io penso che i giudici siano all'altezza di applicare la legge per come scritta. Le leggi non si "interpretano" ma si applicano. Il problema italiano sono i politici che pensano di introdurre leggi inadeguate, tese ad affermare le proprie idee ma in contrasto con la nostra Costituzione solo per fare campagna elettorale, si chiama "populismo". Purtroppo avere politici inadeguati è la nostra principale colpa, il fatto di continuare a votarli non è umano ma diabolico....... pensare che in tutto ciò il regista sia la sinistra non è diabolico ma stupido......
Vedi il profilo di lupusinfabula Applicazione delle leggi
lupusinfabula
19 Maggio 2025 - 09:50
 
IO, stupido come vengo ritenuto, sono convinto che la magistratura, le forze dell'ordine e/o chiunque sia pagato per far rispettare norme e regole debba farlo senza farsi influenzare dalle proprie convinzioni politiche e/o religiose; non spetta agli esecutori sindacare se una norma è giusta o sbagliata, eventuali risultati negativi di quelle applicazioni dovranno essere imputate a chi quelle norme ha scritto e non a chi le ha applicate. Ergo, i giudici non dovrebbero sindacare se una legge a loro piace o no, se la condividono o meno, se un paese è sicuro oppure no, cosa eventualmente succede a chi viene reimmigrato. Ai giudici in generale viene lasciato troppo spazio per interpretazioni personali. In questo senso sono d'accordo sul fatto che molte norme sono scritte male, proprio perchè non sono stringenti e lasciano largo spazio all' interpretazione dei singoli. Lo vediamo in molti campi: è di questi giorni il funesto risultato delle scelte di alcuni magistrati che hanno rimesso in condizioni di maggior libertà dalla detenzioni un individuo già condannato per omicidio e lasciato semi libero dopo pochi anni con tanti saluti alla precedente vittima ed a quelle che ha attualmente fatto. Se i soldati ( i magistrati) mettono in discussione le scelte dei generali ( i politici) quegli esercirti non potranno mai vincere le loro battaglie. Se poi le battaglie verranno comunque perse, ne dovranno rispondere i generali: ergo, i politici facciano le leggi e ne rispondano e magistrati si limitino strettamente alla loro applicazione senza stare a sindacare su di esse. ma è un discorso molto lungo che non può essere condensato qui.



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