Il titolo di stamane primo giugno apre l’intervista dell’Assessore alla sanità del Piemonte come apparso sul quotidiano locale; si legge testualmente: “I Sindaci partecipino alla scelta sugli ospedali”.
Siamo stupiti. I casi sono due: o lui ha la memoria corta o non sa cosa sia successo dal 1995. Cosa vogliono i Sindaci del VCO è chiaro da 10 anni. Gli riassumiamo noi quanto successo negli ultimi dieci anni.
2014 – la DGR 1-600 del 19/11/2014, stabilisce che il VCO può avere un solo DEA. Dove collocarlo? L’Assessore affida la decisione al “territorio”, pur sapendo che non si arriverà mai da nessuna parte.
2015 – il Presidente della Regione in un incontro con i Sindaci della Conferenza propone di dotare il VCO di un nuovo ospedale da costruire a Ornavasso, ma chiede che siano i singoli Consigli comunali ad esprimersi. La proposta viene approvata a maggioranza e il 14 novembre 2015 con questa autorizzazione i Sindaci della Rappresentanza, firmano il “Protocollo d’intesa”.
2019 – il progetto è pronto, approvato dal Ministero, finanziato e appaltato. I lavori potrebbero iniziare. Il risultato delle elezioni regionali esprime però una maggioranza diversa dalla precedente. Il progetto viene bloccato nella sua esecuzione, proprio per volere del rappresentante del nostro territorio che da sempre lo ha avversato, senza mai proporre una alternativa. Il 26 ottobre 2019 il Presidente della Regione, presente con l’Assessore alla Sanità, asseconda questa tesi comunicando pubblicamente la morte del progetto. Ai primi di novembre del 2019, l’Assemblea dei Sindaci vota di nuovo a maggioranza per Ornavasso.
2020 – naufraga malamente e nel ridicolo anche il tentativo di dimostrare che la Regione Siberia di Domodossola può ospitare un ospedale.
2021 – in aprile viene pubblicato il documento commissionato a IRES Piemonte da questa Giunta. Fra le quattro ipotesi di soluzione presentate, e che dovrebbero orientare gli Amministratori a scegliere la migliore per l’assetto ospedaliero per il VCO, IRES stessa esclude quella che prevede la ristrutturazione dei nosocomi esistenti, perché non porterebbe a nessun miglioramento delle criticità oggi presenti. Soldi buttati. IRES suggerisce, come soluzione ottimale, un solo nosocomio. Qui cala una cappa di silenzio.
2022 – 23 maggio 2022 Cirio, incontrando i Sindaci del VCO, comunica loro la decisione di ristrutturare i due ospedali, destinando per questo lavoro 100 milioni di euro ciascuno.
2023 – Il primo luglio 2023 la conferenza dei Sindaci del VCO: sono presenti 70 Sindaci su 81; in 52 bocciano la proposta, che peggiora addirittura quella sconsigliata da IRES del 2021, perché prevede la demolizione e la ricostruzione a nuovo dei due ospedali. Una evidente follia. Nella seduta del 22 giugno 2023, il Consiglio regionale, ignorando il parere negativo espresso nel 2022 dall’Assemblea dei Sindaci, approva questo piano. Lo rende così definitivo per essere inviato al Ministero.
2024 – le elezioni regionali confermano questa Amministrazione. Cambia però l’Assessore alla Sanità.
2024 – il 19 settembre il Direttore Generale pubblica la delibera 677, che rende operativa la decisione del Consiglio regionale del 22 giugno 2023.
Ciò che è accaduto nell’ultimo trimestre del 2024 e all’inizio del 2025 l’Assessore lo conosce bene; ma ricordiamolo ugualmente.
Un documento firmato da 170 medici, ai quali si sono aggiunte quelle di 46 Sindaci (quindi la maggioranza di quelli del VCO), ha chiesto per la nostra Provincia un solo ospedale. Ma questo non è bastato.
Uno studio, commissionato prima delle elezioni regionali e mai reso noto, e quello pubblicato recentemente, richiesto all’Università Bocconi, non suggeriscono soluzioni diverse.
L’Assessore oggi confessa di aver tenuto nel cassetto per tre mesi la lettera del Ministero favorevole alla proposta votata il 22 giugno 2023 e sapete perché?
Il Dea deve essere uno solo, come prevede la DGR 1-600 del 2014, che non è mai stata modificata né si sarebbe potuta modificare. Dopo averci preso per i fondelli per anni (compreso l’attuale Sindaco di Verbania), dando per certa ancora oggi la presenza di due DEA, adesso l’Assessore chiede l’aiuto dei Sindaci?
Ma per fare cosa? Vuole dei complici non collaboratori. Forse capirà anche lui che l’unico DEA non può che essere collocato in un solo ospedale, dove possono essere presenti tutte le specialità mediche che la legge prescrive e questo ospedale non può che essere unico per razionalizzare i costi e baricentrico per ottimizzare i servizi ….. e non perdere altri pazienti. Perché i costi non sono un dettaglio marginale e dai dati pubblicati di recente sul pesante deficit che grava sulla Sanità piemontese la nostra ASL non ne è immune. Fanno sorridere quindi le incertezze del nostro Assessore sul destino del buco nero rappresentato dal Punto nascite del San Biagio. L’Assessore aiuti noi cittadini, invece di aiutare il Sottosegretario che non se lo merita.
Comitato Salute VCO: "Siamo allo scaricabarile"
Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato Salute VCO, riguardante la sanità locale.
1 commento Aggiungi il tuo
Volutamente dimenticato il pezzo degli anni precedenti in cui l'ospedale poteva essere costruito a piedimulera ma il pd lo ha bocciato con un referendum. Questo pezzo se lo dimenticano sempre. Chissà perché....
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