Sfide future per le Agenzie regionali servizi per l’impiego

Si è svolto martedì 9 dicembre, nella Sala Trasparenza del Grattacielo di Regione Piemonte, il seminario “Oltre GOL: la sfida organizzativa di Regioni e Agenzie regionali”, organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale della Regione Piemonte.

Fuori Provincia
Sfide future per le Agenzie regionali servizi per l’impiego
L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle prospettive future dei servizi per l’impiego e delle Agenzie regionali in vista della conclusione del programma GOL (giugno 2026) e dei Piani di potenziamento.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti di sette Regioni – Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Calabria, Puglia, Sardegna –, e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per discutere i risultati ottenuti e le sfide future, tra cui: innovazione digitale dei servizi, riduzione del tasso di disoccupazione, superamento del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, raggiungimento di target più complessi, impatto delle dinamiche demografiche e integrazione con servizi sociali e terzo settore.

Scenari e prospettive post GOL
Il seminario è iniziato con i saluti istituzionali e l’intervento della Vicepresidente della Regione Piemonte e Assessore al Lavoro, Formazione e Welfare aziendale, Elena Chiorino.
Ha aperto i lavori, e poi concluso, Gianni Bocchieri, Direttore della Direzione Istruzione, formazione e lavoro di Regione Piemonte, sottolineando come il seminario organizzato dal Piemonte abbia avuto una duplice finalità.
Da un lato, ha permesso il confronto sui differenti modelli organizzativi adottati dalle Regioni per affrontare le sfide di GOL e delineare il futuro dei servizi al lavoro, con particolare attenzione a innovazione, formazione del personale, digitalizzazione e coordinamento tra enti pubblici e privati; è stata anche occasione di confronto per ragionare sui modelli di organizzazione dei mercati territoriali del lavoro dopo GOL, in un contesto normativo risalente ormai a dieci anni fa.

Il punto di vista del Ministero del Lavoro
Massimo Temussi, Direttore Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha sottolineato come GOL sia nato in un momento di crisi profonda post-Covid. “I Centri per l’impiego sono tra i più importanti avamposti sociali in Italia e avranno un ruolo ancora più strategico grazie alla digitalizzazione in corso. La sfida riguarda la necessità di riconfigurare i rapporti tra Ministero, Regioni e Agenzie, con flessibilità, velocità e attenzione al capacity building”, ha affermato Temussi, ricordando che le strutture pubbliche non efficienti sono destinate a scomparire.

A seguire, i relatori hanno condiviso esperienze e strategie adottate dalle diverse Regioni per affrontare le sfide del programma GOL e per delineare il futuro dei servizi al lavoro.

Simone Cappelli, Dirigente del settore lavoro Regione Toscana e Coordinamento delle Regioni ha evidenziato come uno dei lasciti più importante di GOL sia l’integrazione tra lavoro e formazione, con implicazioni significative per porre le basi di una riforma strutturale dei servizi a cui adesso è importante dare continuità.

La trasformazione di Agenzia Piemonte Lavoro
Erminia Garofalo, Direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro, ha sottolineato come l’ente punti a rafforzare il matching tra domanda e offerta di lavoro, valorizzando strumenti come IOLAVORO e coordinando i Centri per l’impiego secondo modalità operative coerenti con le specificità territoriali. “Fino a che punto dobbiamo standardizzare? Il Piemonte è una regione geomorfologicamente varia, con mercati del lavoro diversi: la sfida è mantenere standard omogenei adattati alle specificità territoriali. Inoltre, i Centri per l’impiego sono anche luoghi di prossimità: erogano servizi aggiuntivi ai LEP e sono un punto di riferimento per aziende e cittadini, ha dichiarato Garofalo.


Esperienze regionali e sfide organizzative a confronto
Paolo Mora, Direttore Generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, ha evidenziato che anche grazie al piano di potenziamento e alla scommessa vinta di GOL, i servizi al lavoro sono pronti per un salto di qualità, dandosi obiettivi condivisi a livello interregionale, sviluppando nuove professionalità e alzando la qualità dei servizi senza perdere volumi. “Occorre fare sistema, standardizzare procedure, cogliere la sfida digitale e rafforzare la cooperazione pubblico-privato e raccordare di più Terzo Settore, Enti Locali e Fondi Paritetici”, ha dichiarato Mora.
Pietro Manna, Direttore Generale ARPAL Calabria, ha ricordato le difficoltà legate alla stagionalità e alla frammentazione del tessuto imprenditoriale, sottolineando la necessità di rafforzare il matching domanda-offerta in contesti territoriali complessi.
Luca Mereu, Direttore Generale Aspal Sardegna, ha ricordato che GOL ha avuto un effetto di vera e propria “scossa”, mobilitando ingenti risorse e richiedendo di massimizzare gli effetti delle politiche implementate.
Gianluca Budano (ARPAL Puglia) ha evidenziato la necessità di un “GOL 2” per fare tesoro dell’esperienza, sottolineando come la presa in carico del cittadino richieda prossimità e managerialità, e come sia importante dialogare con le imprese.
Tiziano Barone (Veneto Lavoro) ha ribadito l’importanza di costruire un sistema pubblico del lavoro efficiente e competitivo, paragonabile ai modelli dei paesi del centro e nord Europa, in cui il ruolo del pubblico è quello di “moderare il traffico” e garantire formazione e ricollocazione in aree con risorse limitate.
Roberto Tranito (Intellera part of Accenture Group) ha messo in evidenza come GOL abbia rappresentato un investimento strutturale, rafforzando personale, digitalizzazione, formazione, orientamento, analisi del mercato e infrastrutture. “Le sfide in corso hanno un duplice risvolto: interno, legato ai processi delle Agenzie (procurement, risorse umane, organizzazione) ed esterno in termini di erogazione del servizio, introducendo metodologie e strumenti (skill gap analysis, IDO, e-learning). La sfida più ampia resta il capitale umano: sviluppare competenze coerenti con i job profile necessari per erogare i servizi in qualità e stabilizzare standard di servizio sostenibili è fondamentale per la continuità e l’efficacia delle agenzie”, ha concluso Tranito.


Un’occasione di scambio tra modelli organizzativi
Il seminario ha permesso di confrontarsi sui differenti modelli organizzativi adottati dalle Regioni per affrontare le sfide di GOL e delineare il futuro dei servizi al lavoro, con particolare attenzione a innovazione, formazione del personale, digitalizzazione e coordinamento tra enti pubblici e privati.
Regione Piemonte, tramite Agenzia Piemonte Lavoro conferma così il suo impegno nel valorizzare la cooperazione tra attori pubblici e privati e aprire canali di comunicazione sul versante nazionale, per facilitare dialoghi costruttivi e generare momenti di riflessione stimolanti.



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