Lago di Como: circa 5,9 milioni di passeggeri, quasi la metà del totale, confermando la supremazia del Lario come brand turistico internazionale.
Lago Maggiore: circa 2,8 milioni di passeggeri, in calo rispetto ai 3,2 milioni del 2024, nonostante la flotta più numerosa (35 battelli).
Trasporto veicoli: previsto a 691.276 unità (+2,3%).
Come indicato dal grafico, il dato più critico riguarda proprio il Lago Maggiore: i flussi turistici restano sostanzialmente uguali a quelli dell’anno 2024 e che tra l’altro sono eccellenze private – Isole Borromee, Rocca di Angera – mentre le altre aree faticano a emergere. La capacità infrastrutturale c’è, ma l’attrattività e la strategia integrata mancano.
Di fronte a questa situazione, serve un intervento politico chiaro e strutturale, non solo eventi temporanei o iniziative spot come può essere il passaggio della fiaccola olimpica tra gennaio e febbraio.
Secondo noi è quindi necessario:
1. Rafforzare l’Ente Distretto Turistico dei Laghi, rendendolo motore di coordinamento tra istituzioni, operatori turistici e grandi attrattori trans regionali (Piemonte e Lombardi e Trans frontalieri (Italia Svizzera);
2. Promuovere una strategia integrata di mobilità e offerta turistica che faccia sistema, valorizzando tutto il territorio lacustre e montano, distribuendo i flussi lungo tutto l’anno;
3. Costruire una “Alleanza del Lago”, capace di elaborare progeƫ condivisi con la Regione, la Provincia, i Comuni e i principali stakeholder privato.
I dati del 2025 parlano chiaro: senza un Distretto Turistico forte e una politica capace di assumersi responsabilità concrete, il nostro territorio continuerà a perdere competitività. È indispensabile dare seguito al “Progetto di fusione di Quadrante”, che punta a unire le realtà delle province di Novara, Biella, Vercelli e del VCO in un’unica visione strategica, replicando il modello virtuoso già affermato del Distretto Turistico dei Laghi.
Solo facendo sistema come un’unica Agenzia Turistica Locale (ATL), riconosciuta dalla Regione Piemonte, e superando definitivamente ogni campanilismo, sarà possibile valorizzare appieno il potenziale del nostro territorio lacustre e montano.
In assenza di questa scelta politica, la flotta del Lago Maggiore continuerà a viaggiare ben al di sotto delle sue reali capacità, mentre altri territori, come il Lario, rafforzeranno ulteriormente il loro vantaggio.
Verbania e il Lago Maggiore hanno l’opportunità di trasformare la navigazione da servizio pubblico a destinazione turistica di livello internazionale.
Il momento di agire è ora perché da soli non si va lontano.
Imerio Frattini
Gruppo Territoriale Movimento 5 Stelle del V.C.O.
