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Provincia: Costa risponde alle critiche di Pizzi

Riceviamo un comunicato, del Presidente della Provincia Stefano Costa, in risposta alle critiche del consigliere Lucio Pizzi, in cui accusa la neo Amministrazione di "improvvisazione".

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Provincia: Costa risponde alle critiche di Pizzi
“Davvero ha del surreale la presa di posizione del già assessore provinciale, ora consigliere di minoranza, Lucio Pizzi, tanto che mi chiedo se si tratti di un alias o della stessa persona: quella che all’indomani del primo consiglio provinciale dell’ente riformato si affretta a far avere proprie note agli organi di informazione con cui esaltare la propria azione di controllo sul corso amministrativo appena avviato, indubbiamente già in affanno per le purtroppo note gravi difficoltà passateci di mano dall’esecutivo politico di cui Pizzi era componente.

Una presenza, la sua,– da quanto ci risulta – non delle più assidue e puntuali, se non su progetti specifici come ad esempio quello inerente alll’aviosuperficie di Masera. Nell’assumere le redini della Provincia il primo obiettivo che mi sono imposto è evitare che al territorio venga a mancare un coordinamento amministrativo (del quale in queste ore di nuova emergenza idrogeologica si capisce il reale bisogno). Per farlo serve una collaborazione estesa e trasversale, nella consapevolezza che il VCO sta vivendo uno snodo cruciale in termini di mantenimento di servizi essenziali, e invece da parte di qualcuno assistiamo al deprimente spettacolo della vuota e personale ricerca di ribalta”.

Così il Presidente della Provincia Stefano Costa ribatte agli attacchi, ripresi da alcuni media locali, del consigliere della lista ‘La Provincia per il Territorio’ Pizzi, che accusa la nuova amministrazione provinciale di voler giocare sul filo della legittimità nell’assegnare, bruciando i tempi, deleghe ai consiglieri di maggioranza solo per consentire loro di godere di permessi di lavoro retribuiti.

“Mi spiace – rimarca Costa – ma non c’è proprio nulla da smascherare: dei 6 consiglieri 5 sono liberi professionisti, pensionati e studenti e la sola che potrebbe rientrare nella fattispecie è Rosa Rita Varallo, la quale da capogruppo ne ha comunque diritto in forza dell’art 79 del Testo Unico Enti Locali.

L’eventuale mia accelerazione verso una completa operatività dell’ente riformato dalla Legge Delrio era proprio per poter, senza perdite di tempo, affrontare nel pieno delle nostre forze le varie partite aperte sul fronte amministrativo, a cui quotidianamente la Provincia deve rispondere, seppure in un quadro di urgenza finanziaria, che a un’attenta analisi risulta ben più pesante di quanto alla vigilia del cambio amministrativo ci era stata raffigurata. In più, mi sembra sia sotto gli occhi di tutti che cosa in questi primi giorni di mandato sia al centro del nostra attività, che per fortuna – qui sì va dato atto a Pizzi – può avvalersi del lavoro e della competenza dei dipendenti provinciali”.

“Pizzi dunque non si allarmi sulle questioni che più gli premono, ma che purtroppo non coincidono con quelle che rappresentano priorità per il territorio e la sua comunità: in questo periodo di definizione e perfezionamento di strumenti normativi di riferimento, quale il nuovo Statuto provinciale, continueremo ad amministrare in via transitoria rifacendoci ai regolamenti precedenti. Per giungere dunque al più presto alla redazione condivisa e partecipata dello Statuto – fa sapere il Presidente della Provincia – ho deliberato la costituzione di un gruppo tecnico-politico, aperto anche a un rappresentante dell’opposizione. Per dare in questo senso il suo fattivo contributo, Pizzi non ha che da chiedere agli altri tre colleghi consiglieri di ‘La Provincia per il Territorio’, che venga indicato il suo nome per questo compito”.



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