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Zacchera: "La battaglia delle parole"

Riportiamo dal sito di Marco Zacchera, una parte della sua newsletter "Il Punto", in cui propone una riflessione sulla politica locale e nazionale del centro-destra, e sulle difficoltà a progettare il futuro.

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Zacchera: "La battaglia delle parole"
Una delle incapacità strutturali del centro-destra a livello locale ma anche generale è di non avere un atteggiamento strategico nei rapporti con il mondo dell'informazione e di non essere mai capace di strutturassi per vincere o almeno difendersi bene in quella "guerra delle parole" che la sinistra conduce con successo da decenni imperniando il suo potere di costante mutazione genetica, salvapoltrone e salvafaccia, appunto sul controllo dell’ informazione, di buona parte del mondo della scuola, della cultura e dello spettacolo oltre che alle truppe scelte di quella parte della sua Magistratura “militante”.

Chi ha seguito le recenti vicende comunali locali ricorderà che uno dei punti fondamentali ai quali avevo condizionato il mio restare a fare il sindaco era proprio un piano comunicativo, argomento che nè prima nè dopo le mie dimissioni sembra aver purtroppo interessato a qualcuno.

Quando c’è silenzio comunicativo “positivo” ogni attenzione o replica si accentra su chi (come quando ero io sindaco) spesso non c'e la fa più a star zitto davanti a delle sciocchezze e quindi interviene direttamente a replicare trasformando in un dibattito e in una polemica diretta e personale vicende che dovrebbero invece avere una platea di attori per rappresentare un fronte di opinione che invece, timoroso, di solito resta zitto ai margini del ring.

Alla fine – vale a Verbania per il CEM – ci si dimentica la strategia di fondo per finire su questioni marginali di polemica spicciola che per mesi e anni, pur trite e ritrite, vengono perpetuate all’infinito senza che nessuno – e tanto meno i giornali – ricordino come a base di alcune scelte ci siano leggi, bandi europei, “paletti” normativi. Quante volte si dice “ Un politico vale se guarda lontano, se ha una strategia, se non lavora per l’oggi ma per il domani…” Provate a farlo, provate ad avere lungimiranza e vedrete come tutto vi sarà messo contro per ogni cosa e in ogni argomento e sempre per questioni banali che assumono al ruolo di determinanti.

L’Italia muore di mille casi in cui si gioca per l’effimero immediato e non per il futuro e d'altronde l’informazione spinge e vive sulla polemica quotidiana e non sulla riflessione. Cosa resta di mille questioni che durano un giorno, un’ora, il tempo di una dichiarazione corrosiva? Nulla, ma quella polemica spicciola sarà stata comunque capace di ritardare, rallentare, far litigare. Anche così, piano piano, la “nave-Italia” si ferma e si arena del tutto uccisa da norme che salvano la forma e non la sostanza, da gente che non si assume mai le proprie responsabilità.

Politici e imprenditori capaci alla fine alzano le mani e se ne vanno distrutti, “delocalizzando” se possono o passando a fare altre cose perché non è possibile far crescere la propria città o la propria azienda in una situazione che giorno per giorno diventa ingestibile e dove quella parte d’Italia che nel ’94 si era presentata come “l’Italia concreta” alla fine ha purtroppo perso, speriamo non per sempre, la propria battaglia, anche quella delle parole..
 Fonte di questo post



5 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di paolino cattivo gusto
paolino
17 Luglio 2013 - 13:16
 
è uno scherzo? no perchè se è uno scherzo va beh,non fa ridere nessuno ma non lascia neanche traccia. se invece questo scritto è "serio",siamo oltre il cattivo gusto,siamo di fronte al triste delirio di una persona che ha fallito per sua assoluta incapacità,ma pur di accettarlo incolpa il mondo intero.
p.s. certo che per essere più incisivi nella comunicazione l'essere un po' meno sgrammaticato potrebbe aiutare..
Vedi il profilo di renato brignone come disse Veronica...
renato brignone
17 Luglio 2013 - 14:12
 
Veronica, non è solo la protagonista di una favoletta dal finale sbagliato scritta dall'ex sindaco, ma per pura coincidenza è anche l'ex moglie del suo ex capo (Berlusconi). Citando le sue parole (di Veronica), e con un po' di ironia mi vien da dire: "non sta bene, fatelo curare!" :)

Un fallimento dotale derubricato a "carenza comunicativa???" ... Forse bisognerebbe che tutti i politici prendessero atto che comunicare non è che il 10% (forse meno) di ciò che devono fare, essi devono far partecipare i cittadini alle decisioni che li riguardano. In tutta Europa si chiama "PROGETTAZIONE PARTECIPATA". Il resto è dirigismo destroide della peggior specie.
Vedi il profilo di R&G Concordia
R&G
17 Luglio 2013 - 15:13
 
Vi invitiamo alla Concordia, nel senso: quella della Costa Crociere. Infatti parla di navi. o la nave-verbania. Rileggete tutto con freddezza: e' un testamento politico. Visto dalla parte del capitano della nave.
Vedi il profilo di parla di se stesso? parla di se stesso?
parla di se stesso?
17 Luglio 2013 - 17:09
 
da gente che non si assume mai le proprie responsabilità.
...
SI credo proprio che parli di se stesso...
Vedi il profilo di Attilio Mileto Solo due ultime domande...prima dell'ABBANDONO:
Attilio Mileto
18 Luglio 2013 - 12:51
 
1- Ma se ha sempre sostenuto di NON TENERE ASSOLUTAMENTE all'appellativo di ONOREVOLE, ora che ONOREVOLE NON E' PIÙ, perché continua a FREGIARSENE sul suo BLOG?
2- Perché scrivere un BLOG che si chiama IL PUNTO se poi la PUNTEGGIATURA è la GRANDE ASSENTE??



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