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Incontro sul futuro delle stazioni sciistiche

In Provincia incontro con l’Assessore Regionale: alla sua attenzione dal Presidente Nobili, dai Sindaci e gestori degli impianti di risalita le principali questioni, da cui dipende la sopravvivenza delle attività economiche delle località sciistiche e montane del VCO.

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Incontro sul futuro delle stazioni sciistiche
Si sono affrontate le principali problematiche che mettono in pericolo la sussistenza di tante attività economiche montane, a partire da quelle che si sviluppano attorno alle stazioni sciistiche del comprensorio di Neve Azzurra, nell’incontro odierno dell’Assessore Regionale Gianluca Vignale con l’Amministrazione Provinciale, i gestori degli impianti sciistici del VCO e i Sindaci dei Comuni sui quali skilift, seggiovie e funivie insistono. Alla riunione hanno partecipato anche il Consigliere Regionale Roberto De Magistris e i referenti di A.R.P.I.E.T., l’Associazione Regionale Piemontese delle Imprese Esercenti Trasporto a fune in concessione.

In inizio di riunione il Presidente della Provincia Massimo Nobili ha inquadrato il contesto di riferimento, sul quale i Sindaci sono puntualmente tornati evidenziando all’Assessore Regionale all’Economia Montana le questioni maggiormente avvertite sui propri territori.

“L’Assessore Vignale ha riconosciuto il merito della Provincia nell’aver voluto lo ski pass unico provinciale, per collegare tra loro le dieci stazioni del nostro comprensorio sciistico che si dibattono tra pesanti difficoltà economiche, in questi anni alleggerite dai contributi erogati con la legge 2/2009, di cui primo promotore è stato lo stesso Vignale, il quale ha recepito le esigenze oggi raffigurategli. Tra queste la necessità di sostegno per sostituire gli impianti di risalita di proprietà pubblica scaduti o in via di scadenza della loro vita tecnica. Alla Regione chiedo di evidenziare al legislatore nazionale quanto prevede la normativa di altri paesi europei, dove gli skilift – a fronte di costanti controllo e manutenzione – hanno longevità molto più prolungate. All’Assessore Vignale abbiamo poi fatto presente come - nell’attesa che il piano di riperimetrazione delle ZPS messo a punto della Provincia, dopo l’approvazione da parte della Regione, venga acquisito a livello ministeriale ed europeo – non si possano imbalsamare, togliendo le possibilità di sopravvivenza, località che sono strette in un reticolo inammissibile di vincoli di protezione ambientale. Sempre a questo proposito, ho chiesto alla Regione di nominare titolari dei piani di gestione delle ZPS i Sindaci, supportati dal coordinamento provinciale” spiega il Presidente Nobili.

Tra i principali nodi all’attenzione dell’Assessore Vignale dunque la richiesta da parte di Stefano Corsi, Sindaco di Macugnaga di prevedere un’unica valutazione d’incidenza ambientale – pratica complessa e costosa – per le diverse attività legate allo sviluppo turistico montano. “Parliamo – ha detto – di attività con costi altissimi, dove un semplice mezzo battipista, con un paio di multinazionali che in una sorta di monopolio controllano il mercato, costa centinaia di migliaia di euro”.

Bruna Papa, Sindaco di Formazza, Comune anch’esso imbrigliato dalle ZPS, ha voluto rimarcare come per la comunità formazzina sia indispensabile, per non sopperire alla morsa burocratica, poter intervenire direttamente sul piano di gestione delle ZPS. Da Formazza anche la richiesta di sostegno alla Regione per completare la messa in sicurezza della seggiovia del Sagersboden, dopo un primo intervento di emergenza effettuato interamente a spese del Comune.

Da Canio Di Milia, Sindaco di Stresa, una sollecitazione affinché la Regione, proprietaria della Funivia del Mottarone, acceleri attraverso SCR le procedure per la definizione del bando di gara per il rinnovamento dell’impianto, ormai – dopo diverse proroghe – a fine vita il prossimo aprile. Da Franco Bonardi, presidente della società che gestisce gli impianti di risalita alla Piana di Vigezzo, la denuncia di una situazione finanziaria al collasso, con dipendenti senza stipendio da quattro mesi.

“La proprietaria degli impianti è la Comunità Montana dell’Ossola che però si dichiara indisponibile per nuovi finanziamenti, i comuni vigezzini hanno già fatto, con molto sacrificio, la loro parte; con i tagli subiti dai fondi per il trasporto pubblico locale non vi sono neppure più i 6 mila euro mensili che ci venivano assegnati per garantire quattro corse giornaliere. Abbiamo anticipato tutti i pagamenti finché abbiamo potuto, ora abbiamo un bilancio in rosso di 130.000 euro”.

Da Bonardi, così come dal collega della società di gestione degli impianti di risalita di Pian di Sole, PierAntonio Ferrari, l’urgenza di poter incassare i contributi regionali, assegnati attraverso la partecipazione ai bandi istruiti con la legge 2. Da Vignale rassicurazioni che i pagamenti, demandati a Finpiemonte, si stanno effettuando e che entro fino agosto dovrebbero essere liquidati i fondi assegnati al 31 dicembre 2012.

Il consigliere De Magistris ha durante la riunione portato all’attenzione dei presenti il contenuto di un suo emendamento alla Legge 2 per regolamentare l’utilizzo – attualmente vietato – dello motoslitte al di fuori delle aree sciabili, in percorsi stabiliti dai Comuni. L’Assessore Vignale ha ricordato come l’Amministrazione Regionale stia lavorando a un articolo aggiuntivo alla normativa regionale per disciplinare il volo alpino ai fini della tutela ambientale con relative deroghe.



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