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Dipendenti Parco Nazionale Val Grande in agitazione

L'assemblea dei lavoratori dell'Ente Parco Nazionale "Val Grande" riunitisi il 15 Ottobre 2012 ha dichiarato, all’unanimità, lo “Stato di agitazione” dei lavoratori dipendenti dell’Ente Parco.

Verbania
Dipendenti Parco Nazionale Val Grande in agitazione
Comunicato RSU dei dipendenti del Parco Nazionale Val Grande:

Lo stato di agitazione è stato dichiarato, per sottolineare la propria opposizione alla riduzione del 10% delle dotazioni organiche prevista con l’applicazione dell’art. 2 del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 convertito in legge il 7 agosto 2012 n. 135 (Spending Review).

Per gli Enti Parco Nazionali, questi tagli determinerebbero un danno immediato, effettivo ed irreversibile alla gestione del patrimonio naturale delle aree protette, senza determinare una significativa ricaduta in termini di risparmio economico per lo Stato.
Il comparto delle Aree Protette Nazionali ha già subito in due anni una riduzione complessiva del 35% del personale dipendente in pianta organica, determinando, in particolar modo per gli Enti di piccole dimensioni un’oggettiva difficoltà nel garantire lo svolgimento dei compiti istituzionali e nel mantenere standard di qualità ed efficienza dei servizi resi.
La riduzione prevista dalla “Spendig review” determinerà un ulteriore riduzione del 10% delle spese di personale portando in tre anni ad un complessivo taglio del 45% dei posti in pianta organica, determinando per gli Enti Parco una situazione drammatica e per l’Ente Parco Nazionale Val grande una probabile riduzione di 1 unità in assenza di compensazione tra comparti (cosiddetta compensazione verticale)
In altre parole, in assenza di disposizioni che possano compensare tale taglio, l’Ente sarà costretto a dichiarare 1 esubero, quindi 1 dipendente di troppo che dovrà essere messo in mobilità per due anni e, nella peggiore delle ipotesi, successivamente licenziato.
Le Aree Protette in Italia rappresentano il 12% del territorio nazionale; tra queste, i Parchi nazionali sono 23 e nel complesso occupano circa 700 dipendenti.

Il Parco Nazionale Val Grande sopravvive con 10 dipendenti che devono garantire la funzionalità della sentieristica, della ricettività, dell’educazione ambientale, delle manutenzioni, dei centri visita, della promozione culturale e turistica di un territorio (oltre che garantire la correttezza amministrativa e contabile di un Ente a carattere nazionale) che per ora si estende nei 15.000 ettari e coinvolge ben 13 Comuni, con la prospettiva di un ingresso di ulteriori Comuni del VCO tra cui Verbania e probabilmente Domodossola e rispettivi territori.
Questa ulteriore riduzione delle piante organiche e addirittura dell’organico in servizio determinerebbe una reale riduzione della capacità operativa dell’Ente se non l’impossibilità a poter garantire le funzioni minime essenziali di un Ente in fase di espansione.

In generale, ridurre risorse umane ed economiche ad un comparto chiamato ad occuparsi di tutela del territorio, delle proprie risorse naturali, dell’ambiente, del paesaggio, della biodiversità…del futuro del nostro paese e del proprio ecosistema, significa minare lo stesso sviluppo di una nazione che al contrario dovrebbe curare e valorizzare il proprio patrimonio naturale, unica ricchezza in grado di produrre davvero reddito futuro.

Il Parco Nazionale Val Grande parteciperà al presidio dei Parchi Nazionali che si terrà a Roma il 25 ottobre 2012 davanti al Ministero dell’Ambiente, con l’obiettivo di stralciare, dalle disposizioni finanziarie, l’ulteriore riduzione degli organici degli Enti Parco.



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