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Provincia Vco: azzerata la Giunta

Si è consumata oggi una crisi di maggioranza. Domani il Presidente Nobili incontrerà i capigruppo delle forze presenti in consiglio intenzionate a collaborare a un nuovo percorso amministrativo per i 6 mesi di mandato che restano.

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Provincia Vco: azzerata la Giunta
Una riformulazione delle forze a sostegno del governo provinciale (per scongiurare la consegna della guida dell'ente a un commissario esterno) che su richiesta del PD è partito dalla rimessa delle deleghe dei 7 assessori provinciali nelle mani del Presidente.

Il consiglio ha aggiornato la seduta al prossimo venerdì 29 alle 18: all'ordine del giorno sempre l'approvazione del bilancio di previsione (con due milioni di disavanzo) e la contestuale adesione alla procedura di riequilibrio.
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In consiglio provinciale numero legale nuovamente assicurato dalla minoranza. Il voto del bilancio di previsione e adesione alla procedura di riequilibrio slitta a venerdì 29. Si palesa la crisi di maggioranza con l’assenza di 6 consiglieri. Il Presidente Nobili fa appello al senso di responsabilità delle minoranze. Il PD chiede una verifica amministrativa e l’azzeramento della giunta. Domani incontro tra Presidente e i gruppi intenzionati a condividere un percorso amministrativo fino alla scadenza di mandato. Nuova seduta consigliare venerdì 29 alle 18.00

Sospesa e riaggiornata al prossimo venerdì 29 alle 18.00 la seduta consigliare di oggi (una seconda convocazione per l’approvazione del bilancio di previsione e contestuale proposta per l’adesione alla procedura di riequilibrio).

Presenti 7 consiglieri di centro-destra, il Presidente del Consiglio Porini e il Presidente Nobili, (assenti Gallina, Lapidari, Bravi, Ferruggiara, Lillo e Pella), il numero legale è stato nuovamente assicurato dalle minoranze (presenti tutti i 10 consiglieri). Dopo l’intervento del Presidente Nobili - che ha ripercorso gli eventi che hanno prodotto il disequilibrio del bilancio provinciale (i drastici tagli decisi dal Governo così come quelli regionali al fondo per le funzioni delegate) – il capogruppo PD Ravaioli ha chiesto una sospensione della seduta.

Nel suo intervento il Presidente Nobili ha ribadito come si siano nelle ultime due sedute di Giunta deliberate le linee guida per il piano di riequilibrio, nelle quali rientrano nuove razionalizzazione della spesa provinciale, tra cui la rinuncia a tutte le indennità di assessori, Presidente e Presidente del Consiglio. Nelle parole di Nobili l’amarezza e la delusione per la delegittimazione subita in questi mesi dall’Ente Provincia, per la sua spogliazione di risorse ma anche per l’assenza di consiglieri che decretano un’evidente crisi di maggioranza. Dal Presidente dunque un appello al senso di responsabilità delle forze di minoranza per evitare di consegnare gli ultimi 6 mesi di mandato provinciale alla guida di un commissario esterno con il conseguente blocco, rallentarsi o vanificarsi di progetti in itinere: come gli Interreg, le opere complementari alla bonifica del sito ex Enichem e il Piano Territoriale Integrato.

Nel suo intervento il vice capogruppo dell’ex Pdl Matteo Marcovicchio ha portato all’attenzione del consiglio la sua interpretazione delle defezioni riscontrate tra i banchi di quella ormai definita ‘ex-maggioranza’: “siamo chiamati a votare un bilancio che di preventivo non ha nulla e non certamente per colpa di questa amministrazione. Quello che più dispiace è che non si possa approvare con il voto di una maggioranza che oggi manca. Qualcuno può essere giustificato, altri no: non sono qui perché sull’Aventino – e tra questi alcuni che hanno più di altro beneficiato di incarichi - in attesa di assistere all’evoluzione della situazione, altri perché prestano ascolto a cattivi consiglieri esterni all’amministrazione provinciale. Mi rivolgo a loro e dico che sarebbe meglio si dimettessero, perché non hanno coraggio e senso di responsabilità”.

Al rientro da una lunga pausa, il capogruppo PD Paolo Ravaioli ha comunicato la decisione assunta dai 7 consiglieri del Partito Democrativo: la contrarietà ad affidare la guida della Provincia, che dovrà prepararsi al passaggio di consegne con l’ente che le subentrerà, al commissario ma anche la richiesta di ripartire con una verifica amministrativa da effettuare nell’immediato con un incontro tra Presidente e capigruppo e l’azzeramento dell’attuale giunta. “Nessuna pregiudiziale nei confronti degli attuali assessori ma va reso evidente negli atti che non esiste più la maggioranza di centro-destra. Ciò non significa che come PD rivendichiamo posti nell’esecutivo, vogliamo soltanto approfondire la situazione che si è venuta a creare” ha detto Ravaioli.

Dopo un’ulteriore sospensione del dibattito – e con il giungere in consiglio della notizia dell’approvazione da parte della Commissione Affari Costituzionali della Camera dell’emendamento per il riconoscimento della specificità montana al Verbano Cusio ossola – il Presidente Nobili ha comunicato di voler condividere un nuovo percorso amministrativo con la remissione nelle sue mani delle deleghe dei 7 assessori provinciali.

Domani mattina il Presidente Nobili incontrerà i capigruppo delle forze politiche intenzionate a collaborare a questa ‘missione’ amministrativa. Con i loro interventi Ezio Barbetta (per il VCO con Ramaioli) e Roberto Inzaghi (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) si sono da subito chiamati fuori.



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