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sostenibile - nei commenti

Verde infestante sui marciapiedi - 24 Luglio 2019 - 15:40

Re: Re: Re: Re: Re: Piazza Pedroni,, cosa fare?
Ciao robi concordo: ci vuole un turismo di qualità, sostenibile, non di massa ed indiscriminato.

Chiusura serale estiva sul lungolago a Pallanza - 1 Luglio 2019 - 15:28

Lungolago Pallanza
La crescita turistica avvantaggia gli esercenti,e si spera che.percentuali di tassazione incrementino il Comune.Ma la priorità deve essere la sicurezza il benessere dei residenti, l ‘incremento di strutture utili e la salvaguardia dell ambiente,quindi attenzione massima all inquinamento turistico,rumori notturni,vetri rotti e immondizie ,ubriachezza o droghe aggressive ecc.Pallanza diventi esempio di turismo sostenibile che non danneggi i residenti togliendo o danneggiando gli spazi civici

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 15 Aprile 2019 - 13:17

Re: proposte sostenibili
Ciao lupusinfabula "tutte le proposte sono sostenibili" non sono d'accordo: i tre ospedali attuali non li reputo una cosa sostenibile. e non solo per un fatto di soldi, perché l'analisi costi benefici non mi sembra adatta quando di mezzo c'è la salute delle persone. tre ospedali (quante volte devo scriverlo perché la gente lo legga? boh) significa che ognuno ha pochi utenti. troppo pochi perché i medici facciano l'esperienza dovuta e che vogliono. e troppo pochi perché la Regione sia contenta (non solo dal punto di vista economico, ma anche qualitativo). Sono contento di aver letto di Rino di Nero: non sapevo di questi miglioramenti, e onestamente nel mio piccolo non li vedo, ma di sicuro vanno considerati. Forse vanno resi più capillari e funzionali (lo dico perché non sapevo della loro esistenza), ma in effetti con una rete così un ospedale unico ha ancora più senso. Oppure l'unica alternativa che mi viene in mente (che non mi piace, ma che esiste): non fare alcun ospedale, neanche quelli attuali. Solo reti di medici, ambulatori, dea. Per tutto il resto andare altrove. Ma anche questa credo sia una alternativa (brutta) impossibile da realizzare, perché credo la Regione non sarebbe d'accordo, graveremmo tutti sugli ospedali più vicini

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 14 Aprile 2019 - 10:20

chi illude chi
dice Damiano Guerra: "Purtroppo la gente crederà invece che la tua proposta sia sostenibile",intendendo quella di rafforzamento e investimento nelle attuali tre strutture. di sicuro è più sostenibile di quella dell'ospedale unico,di cui si favoleggia da venti anni e per i quali ce ne vorrebbero altri dieci. fanno 30 anni,nei quali mentre qualcuno si culla in illusioni (queste sì) e spreca soldi in progetti con poco senso,si sarebbe potuto (e si può ancora) sviluppare al meglio l'esistente,assicurando buoni standard a tutte le strutture. piedi per terra,da bravi.

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 13 Aprile 2019 - 15:07

Re: Re: Re: Professionisti del settore
Ciao paolino la tua proposta è uguale a quella che mi detto Preioni della Lega. Quindi vorresti che a Domo ci fosse Dea, ambulatori, uffici, macchinari diagnostici + cardiologia e cardiochirurgia. A Omegna Dea, ambulatori, uffici, macchinari diagnostici + ortopedia. A Verbania Dea, ambulatori, uffici, macchinari diagnostici + oncologia. Hai idea del costo che questi tre ospedali avranno in futuro? La salute non ha prezzo, sono d'accordo, ma prima o poi la Regione protesterebbe (magari non la prossima amministrazione, ma quella dopo sì, come vuole quella attuale). Hai idea, poi, del tempo e scomodità per spostare i pazienti da un reparto all'altro? Purtroppo alcuni pazienti hanno problemi plurimi. Personalmente attendo ancora una alternativa sostenibile, questa non mi convince per niente. Purtroppo la gente crederà invece che la tua proposta sia sostenibile, perché consente al momento di tenere aperti i 3 presidi. Sempre ottiche di breve periodo, mai visioni di più ampio respiro. Come dico da tempo, dovrebbero istituire un albo di chi vuole candidarsi a politico o amministratore, con scuola ed esami obbligatori

Zorzit risponde su San Bernardino - 3 Aprile 2019 - 10:05

Re: Re: Friday for future
Buongiorno Sign Giovanni% Non penso che il l Nostro futuro non e’ un luogo comune, e credo neanche lei: occorre consapevolezza e coraggio.Ogni iniziativa che procura reddito per la comunità’ deve essere sostenibile. Dobbiamo imparare a cambiare il Nostro modo di pensare e soprattutto guardiamoci in giro, magari copiamo da realta “virtuose” che fanno profitto con processi sostenibili e innovativi. Questo e’ per me pensare al futuro. Le povere Nostre beghe locali delle politiche di destra,sinistra sotto,sopra su cui concentriamo l’attenzione non portano valore aggiunto, fanno solo distrarre l’attenzione ed emergere i Nostri lati peggiori. Coraggio dunque anche le relativamente piccole iniziative possono avere grande rilevanza.

Zorzit risponde su San Bernardino - 2 Aprile 2019 - 11:54

futuro
Credo fermamente che la strada per avere un futuro sostenibile per i nostri figli parta dalle piccole cose, che in realta’ piccole non sono.La salvaguardia dell’ambiente parte dalla valorizzazione delle risorse che a Verbania potenzialmente abbiamo. Non posso accettare la terribile affermazione che il nostro territorio,e nello specifico il fiume San Bernardino non siano tra le priorità’.Guardando le realtà’ dei siti con vocazione turistica, risulta quasi inverosimile che una cittadina come la Nostra non possa accogliere i turisti con una pista ciclabile integrata che metta in evidenza le nostre bellezze a partire dalla palude di Fondotoce per arrivare, anche attraverso il lago ed il fiume, all’accesso al più grande wilderness Italiano, la Val Grande. Se volete bene a Verbania e siete preoccupati per il suo futuro lasciate perdere le piccole rivalità’ di parte e apprezzate l’operato e la forza con cui l’autrice di questa nota ha sempre onestamente difeso il nostro ambiente.

Zorzit risponde su San Bernardino - 2 Aprile 2019 - 11:10

Friday for future
Credo fermamente che la strada per avere un futuro sostenibile per i nostri figli parta dalle piccole cose, che in realta’ piccole non sono.La salvaguardia dell’ambiente parte dalla valorizzazione delle risorse che a Verbania potenzialmente abbiamo. Non posso accettare la terribile affermazione che il nostro territorio,e nello specifico il fiume San Bernardino non siano tra le priorità’.: vuol dire semplicemente nascondere la testa sotto la sabbia Guardando le realtà’ dei siti con vocazione turistica, risulta quasi inverosimile che una cittadina come la Nostra non possa accogliere i turisti con una pista ciclabile integrata che metta in evidenza le nostre bellezze a partire dalla palude di Fondotoce per arrivare, anche attraverso il lago ed il fiume, all’accesso al più grande wilderness Italiano, la Val Grande. Se volete bene a Verbania e siete preoccupati per il suo futuro lasciate perdere le piccole rivalità’ di parte e apprezzate l’operato e la forza con cui l’autrice di questa nota ha sempre onestamente difeso il nostro ambiente.

Zorzit risponde su San Bernardino - 2 Aprile 2019 - 09:48

Friday for future
Credo fermamente che la strada per avere un futuro sostenibile per i nostri figli parta dalle piccole cose, che in realta’ piccole non sono.La salvaguardia dell’ambiente parte dalla valorizzazione delle risorse che a Verbania potenzialmente abbiamo. Non posso accettare la terribile affermazione che il nostro territorio,e nello specifico il fiume San Bernardino non siano tra le priorità’.: vuol dire semplicemente nascondere la testa sotto la sabbia Guardando le realtà’ dei siti con vocazione turistica, risulta quasi inverosimile che una cittadina come la Nostra non possa accogliere i turisti con una pista ciclabile integrata che metta in evidenza le nostre bellezze a partire dalla palude di Fondotoce per arrivare, anche attraverso il lago ed il fiume, all’accesso al più grande wilderness Italiano, la Val Grande. Se volete bene a Verbania e siete preoccupati per il suo futuro lasciate perdere le piccole rivalità’ di parte e apprezzate l’operato e la forza con cui l’autrice di questa nota a sempre onestamente difeso il nostro ambiente.

Proposte del Comitato per il San Bernardino - Video - 19 Marzo 2019 - 17:24

Re: Re: Il turismo.....questo sconosciuto
Ciao Giovanni% concordo con lupus & annes: vogliamo un turismo di massa con annesse inciviltà e cementificazione selvaggia, al solo scopo di far cassa, oppure sostenibile? Non è un caso che molti VIP in questi anni si sono spostati dal Lago di Garda verso le nostre zone, limitrofe al Lago Maggiore (Nebbiuno, Dagnente, Baveno, Luino, Laveno), perché più tranquille.

Alcuni sindaci tornano sul nuovo ospedale unico - 17 Dicembre 2018 - 13:50

La realtà dei numeri
Quale sventurato cittadino, o suo rappresentante, non tiferebbe per avere l'ospedale sotto casa, così come il lavoro, il supermercato, la lavanderia, il medico di famiglia, l'asilo, la scuola... Si badi bene però ad avere un Ospedale degno di tal nome, efficace ed efficiente, con i migliori professionisti a nostra disposizione. Rigorosamente davanti l'uscio di casa. Eppure i numeri dicono tutt'altro: senza addentrarsi nei meandri dei conti economici, dicevano quei tali che "il bilancio dello Stato è talmente grande da potersi permettere un welfare degno dei Paesi scandinavi"; quei tali che oggi giocano con lo zero-virgola perchè evidentemente i numeri sono numeri ed i loro predecessori s'impantanavano sugli stessi scogli. Così verrà il tempo che, a livello regionale, la futura giunta dx-centro-5S-4comete dovrà nuovamente sbattere contro il muro dei numeri. Uno dei due nosocomi (il terzo ha di fatto già chiuso), chiuderà e verrà relegato al Condominio della Salute, quello in cui si fanno i prelievi per poi essere ospedalizzati altrove. Qualche numero potremmo anche darlo, quelli più emblematici di una situazione che non può essere sostenibile. Correva l'anno 2017 ed i nuovi nati nel VCO si ripartivano come segue: DOMO: 128 VB: 433 http://www.ossolanews.it/salute-e-benessere/nascite-nel-vco-nel-primo-quadrimestre-dellanno-lieve-incremento-rispetto-al-2017-14163.html Due reparti ginecologico-ostetricia per un solo ospedale (almeno dal punto di vista formale): insieme superano la soglia minima, universalmente riconosciuta come quella di sicurezza, ma è solo un inganno matematico. I reparti sono differenti e, pur avendo a rotazione le stesse professionalità, non sono entrambi preparati a gestire i casi più difficili. Lo dice la OMS, non il sottoscritto. E così via dicendo per tutti gli altri rami della salute. Se, come auspicato dai tanti commentatori, si cambierà timoniere in regione ma anche in città (VB), probabile che verrà affossata l'idea del nuovo nosocomio: i nostri eroi, quelli che oggi giocano al pallottoliere perchè credevano di poter fare politica con i numeri dei conti economici, arriveranno presto al muro e prenderanno le decisioni dell'urgenza e della mancata pianificazione. Ringrazieremo quelli che oggi hanno cambiato idea solo per finalità elettorali e quelli che oggi tifano per schiantarsi contro la parete dei numeri. A chi non piacerebbe avere la clinica privata sotto casa, peccato che in pochi se la possono realmente permettere. Saluti AleB

Da VCO al corteo NO TAV - 10 Dicembre 2018 - 14:33

Infrastrutture, logistica e trasporto sostenibile
Proporremo in Consiglio Comunale una Ordine del Giorno a favore della TAV, infrastruttura strategica per il Nord Italia e non solo. Come da noi sottolineato in occasione del Convegno “Passaggio a Nord-Ovest” tenutosi a Verbania lo scorso 27 ottobre 2018, da noi organizzato e promosso, Piemonte, Liguria e Lombardia hanno bisogno di corridoi di collegamento infrastrutturali con l'Europa, in primis la TAV, alta velocità ferroviaria per il trasporto sostenibile su rotaia, senza dimenticare il terzo Valico dei Giovi, altra priorità nell'ambito del collegamento con l'Europa centrale per il trasporto delle di merci che transitano giornalmente dal porto di Genova. Il traffico di merci va spostato il più possibile su ferro, per decongestionare dal traffico le grandi arterie stradali, ridurre l'impatto su di una rete stradale e autostradale in parte obsoleta e non più in grado di sopportarne il transito massiccio e diminuire drasticamente le emissioni nocive del trasporto su gomma. Come abbiamo sottolineato in più occasioni e in sede di convegno, se un tempo ci si poteva permettere di sacrificare l’ambiente in nome dello sviluppo oggi lo sviluppo deve tutelare i territori: deve necessariamente affermarsi il connubio Sviluppo-Ambiente. La TAV è frutto di accordi internazionali che vanno rispettati, pena il risarcimento milionario alle imprese vincitrici dell’appalto e la restituzione all’UE dei finanziamenti ottenuti*. La lista civica Con Silvia per Verbania, in accordo con il coordinamento delle liste civiche del Nord Ovest, si schiera fortemente a favore della TAV ed esprime soddisfazione per l’esito della manifestazione tenutosi a Torino lo scorso 10 novembre, nella convinzione che questo tema non riguardi però solo la città di Torino ma sia il “core business” che tiene letteralmente in vita l’intero Nord, dal Friuli al Monviso, che ha fondato il suo sviluppo sulle esportazioni nazionali a tutta la Europa passando dal Nord Ovest Italia. Bisogna guardare al futuro, portare a termine le opere iniziate, salvaguardare i posti di lavoro di chi sta lavorando e condividere con tutte le forze politiche cittadine favorevoli una mozione in appoggio alla realizzazione della linea di alta velocità ferroviaria Torino Lione. *https://mobile.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-12-06/tav-l8217-europa-avverte-se-l8217-italia-ritarda-i-lavori-dovra-restituire-i-soldi-ricevuti/AEvSoHuG

Da VCO al corteo NO TAV - 10 Dicembre 2018 - 10:01

Lavoratori Pendolari da Verbania
La mia preoccupazione e' che senza TAV i lavoratori pendolari da Verbania diminuiranno perche' non prevedendo uno sviluppo logistico sostenibile regrediremo in termine di attivita' industriali. Ci vi ha raccontato che la TAV e' inutile e' un po' miope. Il risultato certo sara' di sostenere nel breve il trasporto su gomma; nel medio, lungo periodo sara' pero' una scelta penalizzante , essendo una modalita' evidentemente altamente inquinante e quindi destinata ad essere ridotta.

Montani contrario al progetto ex Acetati - 25 Novembre 2018 - 16:52

ci sono anche io
Non posso esimermi dal commentare anche io, considerando che stanno commentando tutti i pezzi da novanta del blog e per l'occasione è risorto un grande calibro che s'era messo spontaneamente in quiescenza. Partiamo dalla matematica che è poco opinabile, dai 16 e/mq che è un dato che non ha alcun senso. Se si deve fare qualche conto, il costo della bonifica deve essere riferito esclusivamente alla superficie costruibile e non sull'intera area. Se 2,5M euro sono una montagna di soldi (che poi li ha comunicati acetati che aveva tutto l'interesse a spararla grossa) sarebbero pochi soldi se poi si potesse edificare 250.000 mq. In pratica avrebbe un'incidenza di 10e/mq e quindi sarebbe insignificante. Se invece si potesse edificare 25.000 mq allora ci sarebbe un'incidenza di 100e/mq che inizia già a cubare ma sempre sostenibile. Se invece si potesse edificare 2.500 mq allora il costo di bonifica sarebbe insostenibile per qualsiasi speculatore. Ciò premesso, facciamo 2 ragionamenti. Cosa porta ricchezza: il commercio o l'industria? Rispolveriamo i ricordi degli studi di 2a media e capiamo che il commercio dovrebbe rientrare nel cosiddetto "terziario" ovverosia "servizi" a "servizio" dell'"industria" "primaria" (fabbriche o turismo). Il turismo genera ricchezza se permette di far entrare capitali dall'estero. Il turismo di italiani possiamo semplificarlo come una "partita di giro" tra italiani come lo è il commercio verso italiani. Soldi che escono da una tasca italiana ed entrano in un'altra tasca italiana. Un’industria crea ricchezza perché dà valore aggiunto alle produzioni e se queste produzioni vengono esportate allora è vera ricchezza per la nazione. Normalmente l’industria dà paghe buone e regolarmente pagate negli straordinari, nel commercio ultimamente è il contrario. Già buono se arriva la paga base, straordinari e festivi neanche a parlarle. Ad ogni modo l’Italia è un Paese a fortissima deindustrializzazione e quindi le aree industriali hanno poco valore, addirittura pochissimo se andassero all’asta e allora visto in prezzo di saldo potrebbe essere appetibile per qualche INDUSTRIALE che grazie al poco prezzo potrebbe investire e ritenere un fattore secondario la brutta localizzazione dell’area. Sono ormai pochissime le industrie collocate all’interno di una città e ciò può essere un ostacolo nel caso ci si dovesse “scontrare” con gli abitanti. Idem lo è il commercio. L’economia ci ha sempre insegnato che ciò che accade negli USA poi accadrà da noi. Negli USA il commercio tradizionale dei grandi mall (perdonami Lupus) è in profonda crisi. Tecnicamente è il cosiddetto effetto Amazon. E di conseguenza è crisi anche per gli immobili commerciali. Ci sono tantissimi locali commerciali vuoti coi cartelli affittasi-vendesi e nuovi insediamenti commerciali non avrebbero premesse favorevoli. Sopravvive il commercio che si basa sull’esperienza e sul servizio. Al turista tipico interessa fare il giro nel centro storico e comprate nei negozi lì operanti. I negozi, senza storia, senza “ambientazione” sono poco interessanti. Ci sono ovunque, in centri commerciali più grandi, magari a prezzi più bassi, più vicini a casa loro senza incunearsi a Verbania. Questa amministrazione vorrebbe rilanciare il commercio a Trobaso e in via Tacchini. Creare una nuova zona commerciale non è assolutamente compatibile con gli intenti dichiarati. Se fallisse acetati poco male, il tutto andrebbe all’asta e magari botta di ci e potrebbe essere rilevata per quattro soldi da qualche industriale vero. Al limite potrà acquisirla il comune e poi convertirla in area commerciale e poi lottizzarla facendoci anche un discreto affare. Affare che oggi è nelle mani di acetati grazie al benestare dall’AC. Favore che spesso è negato al comune cittadino. Stupisce come questa amministrazione abbia fatto i ponti d’oro a grandi gruppi (vedasi affare Lidl) o ora si stia prodigando per favorire gli affari speculativi immobiliari di una società che ha dismesso la fabbrica italiana per delocalizzarla i

M5S su Bando periferie - 16 Settembre 2018 - 04:46

Parte 1
Se dobbiamo fare chiarezza facciamola. Usando però la necessaria onestà politica e intellettuale, fornendo quindi ai cittadini tutte le informazioni necessarie per comprendere e non solo parte di esse, come molto furbescamente si usa fare a proprio uso e consumo. Il nostro sarà necessariamente un intervemto lungo e articolato. Innanzitutto, non corrisponde al vero che il bando periferie riguardi solo la riqualificazione e sicurezza delle aeree periferiche più degradate ma anche la riqualificazione urbana ed il welfare metropolitano e cittadino. In particolare l'art. 1, comma 974, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ha istituito per l'anno 2016 il "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle citta' metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualita' del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacita' di resilienza urbana, al potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilita' sostenibile, allo sviluppo di pratiche, come quelle del terzo settore e del servizio civile, per l'inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, anche con riferimento all'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonche' alle attivita' culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati". Potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilità sostenibile, leggasi PISTA CICLABILE per il collegameto della oeriferia con il centro di Verbania; nuovi modelli di welfare metropolitano, anche con riferimento all'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonche' alle attivita' culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati: leggasi riqualificazione delle SPIAGGIE di Verbania, ampliamento della CASA DELLA RESISTENZA di Verbania e un'app di PROMOZIONE TURISTICA per Verbania.. Poi, non corrisponde al vero che con il bando periferie si finanzino i progetti di soli 120 comuni bensì 120 progetti che, tra comuni e città metropolitane, significa 326 comuni, quasi il triplo. Vengono così sottratti a 96 progetti, per circa 300 comuni e quasi 20 milioni di cittadini, 1 miliardo e 600 milioni che, di fatto, vengono riversati nelle casse dei comuni virtuosi. Ancora, non corrisponde al vero che non ci sia copertura per il miliardo e 600 milioni destinati ai 96 progetti del bando periferie. Ottocento milioni sono stati stanziati con delibere Cipe, gli altri ottocento milioni attraverso l'art. 1 comma 140 della legge di bilancio del 2016, oggetto della sentenza della Corte Costituzionale e dell'emendamento del governo al decreto Milleproroghe: infatti tutte quelle convenzioni avevano avuto la verifica e la registrazione della Corte dei Conti. il massimo organismo di validazione contabile, non un organo politico.

Con Silvia per Verbania, Bando periferie: una vergogna - 12 Settembre 2018 - 07:27

Parte 1
Se si usa la parola onestà bisogna necessariamente essere i primi ad essere onesti, non solo politicamente ma anche intellettualmente. Per quanto riguarda l'informazione non solo sappiamo bene come stanno le cose ma, come sempre, forniamo ai cittadini tutte le informazioni necessarie, tutte e non solo parte di esse, come qualcuno molto furbescamente usa fare a proprio uso e consumo. Il nostro sarà necessariamente un intervemto lungo e articolato. Innanzitutto, non corrisponde al ver7o che il bando periferie riguardi solo la riqualificazione e sicurezza delle aeree periferiche più degradate ma anche la riqualificazione urbana ed il welfare metropolitano e cittadino. In particolare l'art. 1, comma 974, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ha istituito per l'anno 2016 il "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle citta' metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualita' del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacita' di resilienza urbana, al potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilita' sostenibile, allo sviluppo di pratiche, come quelle del terzo settore e del servizio civile, per l'inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, anche con riferimento all'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonche' alle attivita' culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati". Potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilità sostenibile, leggasi PISTA CICLABILE per il collegameto della oeriferia con il centro di Verbania; nuovi modelli di welfare metropolitano, anche con riferimento all'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonche' alle attivita' culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati: leggasi riqualificazione delle SPIAGGIE di Verbania, ampliamento della CASA DELLA RESISTENZA di Verbania e un'app di PROMOZIONE TURISTICA per Verbania.. Poi, non corrisponde al vero che con il bando periferie si finanzino i progetti di soli 120 comuni bensì120 progetti che, tra comuni e città metropolitane, significa 326 comuni, quasi il triplo. Vengono così sottratti a 96 progetti, per circa 300 comuni e quasi 20 milioni di cittadini, 1 miliardo e 600 milioni che, di fatto, vengono riversati nelle casse dei comuni virtuosi. Ancora, non corrisponde al vero che non ci sia copertura per il miliardo e 600 milioni destinati ai 96 progetti del bando periferie. Ottocento milioni sono stati stanziati con delibere Cipe, gli altri ottocento milioni attraverso l'art. 1 comma 140 della legge di bilancio del 2016, oggetto della sentenza della Corte Costituzionale e dell'emendamento del governo al decreto Milleproroghe: infatti tutte quelle convenzioni avevano avuto la verifica e la registrazione della Corte dei Conti. il massimo organismo di validazione contabile, non un organo politico.

Risultati referendum per Cossogno - 14 Maggio 2018 - 14:54

Abbiamo perso tutti
Difficilmente mi trovo d'accordo con Brignone ma quoto in parte il suo pensiero. Ci abbiamo perso tutti e non capisco questa strana esultanza, figlia evidentemente di una politicizzazione del tema referendario. Tra l'altro, se il risultato fosse stato politico, si sarebbe raggiunto il quorum con la vittoria dei NO anche a VB. In realtà, se a VB e dintorni poco frega di annettere un comune da 600 e rotte anime - salvo perdere finanziamenti aggiuntivi che si potevano tradurre in maggiori servizi, a Cossogno il risultato è palesemente politico: oltre all'ospedale sotto casa, la gente vuole anche il Municipio nella piazza principale. Poco importa se una macchina comunale, con tutti i suoi costi, sia sostenibile o meno per 600 cittadini. Le stesse, insieme ai politicanti che oggi sono tronfi, subiranno dall'alto la fusione tra poco tempo, magari senza gli incentivi odierni: stiamo grattando il fondo del barile e da qualche parte dovranno pur cominciare a razionalizzare i servizi. Questo è un esempio di un tentativo durante l'ultima legislatura: http://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0037180.pdf Si badi bene che si inizia a parlare di comuni con almeno 5000abitanti, altro che 600! Oggi si aveva la possibilità di anticipare quel processo, ormai scontato, a fronte di incentivi economici (e su che base ci si dovrebbe razionalizzare se non su quella dei costi?!): domani lo faranno e basta. Quando si dice "Lungimiranza"! Saluti AleB

Paolo Ravaioli nuovo segretario provinciale PD - 1 Marzo 2017 - 17:10

Re: Minoranze
Ciao Giovanni% Devo proprio dissentire, a mio avviso in una cittadina delle dimensioni di Verbania e forse anche a livelli più alti, sarebbe lungimirante vedere le varie forze politiche progettare un futuro condiviso, a parole tutti sono per il bene comune, per la giustizia sociale e per i servizi essenziali fruibili da tutti. Ora io non vedo così tante persone competenti, disinteressate e con un senso civico elevato, disposte a darsi per il bene comune, ne a Verbania e neppure in altri luoghi istituzionali. La maggior parte dei politici è mosso da interessi personali e di carriera nelle istituzioni e nei partiti, si pensa più al ritorno economico ed al cadreghino, qualcuno anche solo per vanità. Il risultato di questo modo di far politica è sotto gli occhi di tutti. Un Bertinotti che da presidente della camera, in un servizio delle jene dichiara pubblicamente di essere a conoscenza del pagamento in nero ai collaboratori dei parlamentari, e con il suo compare Marino ci dicono che faranno una leggina ad hoc per sanare, lascia veramente basiti. Se poi ci aggiungiamo che nascono come sindacalisti privilegiati, si ritirano da super privilegiati, e pochi giorni fa altro servizio televisivo, dove gli chiedono conto a Bertinotti se siano normali i suoi privilegi pensionistici, ed in particolare che abbia diritto alla scorta ancora oggi fino ad almeno il 2022 o 24 non ricordo, lui dice di non voler rinunciare, perché decidono le forze dell'ordine. Questi personaggi frutto di una politica tradizionale come possono far del bene ai cittadini? Tornando al ruolo delle minoranze io direi che forse il distinguo non dovrebbe essere tra minoranze e forze di governo, ma tra chi disposto a darsi per un periodo anche limitato, senza tornaconti personali, e chi fa politica per soldi, carriera ed intrallazzi vari. Io credo che a Verbania vi siano un discreto numero dei primi e forse sarebbe il caso collaborassero ad un progetto comune, e dare una continuità ai progetti per un futuro condiviso e sostenibile

Lega Nord sulla rivolta migranti - 22 Novembre 2016 - 20:14

la spesa deve basarsi sull'entrata
Ciao Giovanni. Ovviamente contraccambio il piacere. Per quanto riguarda la flat tax ritengo i tuoi argomenti un po' deboli. Innanzitutto un'aliquota più bassa può notevolmente innalzare la base imponibile. Io sarei più per tre aliquote con la max al 35. Ma la flat può funzionare. Parallelamente deve attuarsi una riforma del fisco che semplifica le procedure e innalza i controlli. Meno tasse ma pagate da più persone. Lavorando per un comune ti posso assicurare che la spesa pubblica deve basarsi su entrate certe e non il contrario. Se ti entra tot spendi tot. Non puoi far entrare tot per coprire tot di spesa. Credo di essermi spiegato. Inseguire la spesa con sempre più tasse è assurdo e anche vessatorio. È quello che si faceva prima....e visti i risultati. .. Tu parli di un sistema di welfare che non è più sostenibile. Un po' socialista reale....senza offesa. In quanto al reddito ridistribuire come? Massacrando di ulteriori tasse il ceto medio e dare assistenzialismo a chi non lo merita? Non sarebbe meglio creare le condizioni per aumentare produttività e crescita senza attingere dalle casse statali ma facendo politiche serie che non siano bonus giovani o 80 euro? Ciao

Porto Palatucci? tranquilli, paga il cittadino! - 11 Novembre 2016 - 20:44

Peccato originale
Premesso che il sig AleB cerca maldestramente di mascherare un dato non da poco, le spese accessorie sono ben più alte della franchigia , parliamo di ben 23.000 euro solo su questa prima sentenza. Inoltre il comune dovrà anticipare i risarcimenti e chiederne in seguito il rimborso.Ma non vorrei entrare troppo nei dettagli, in cui farei molta fatica a districarmi, inoltre non ne avrei le competenze giuridiche. Vorrei invece spostare l'attenzione su di una questione più Generale. L'attuale amministrazione giustamente si lamenta di aver ereditato la situazione, ecco il punto ereditare è cruciale, questo continuo affannarsi, questa bramosia per spendere a tutti i costi, fondi regionali, statali od Europei, come se piovessero dal cielo. Il mantra non possiamo perdere questa opportunità, sarebbe ora finisse, primo perché quei soldi provengono da tassazioni spesso ingiuste e vessatorie, le quali fanno regredire la qualità della vita delle persone, secondo perché andrebbe ben pianificato come spenderli, con progetti ampiamente condivisi e con una visione temporale di almeno 30/40 anni. Si avrebbe la possibilità di commettere meno errori, anche progettuali oltreché urbanistici. Eredità come il Maggiore od il porto Palatucci sono opere mal progettate e ponderate, poco condivise, non inserite in uno piano regolatore generale e non contestualizzare in un progetto futuristico e sostenibile della città. Basta sperperare soldi pubblici, l'italia è in concordato preventivo ed i creditori ci dettano Leggi e Costituzione
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