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Sblocco assunzioni Polizie Municipali - 4 Marzo 2016 - 15:35

rettifico Giovanni
"Una nazione I CUI RAPPRESENTANTI POLITICI IN europa non sanno difenderne gli interessi ". Altri, molto più decisi, hanno saputo dire a Merkel &C che a casa loro comandano loro (vedi quote profughi)

Sblocco assunzioni Polizie Municipali - 4 Marzo 2016 - 15:09

Re: Pachino
Ciao lupusinfabula. Si tanto i pachino in sicilia li fanno marcire sulle piante....grazie all europa.

Forza Italia Berlusconi su parcheggio Castelli - 21 Febbraio 2016 - 23:00

Re: Mah
Ciao gennaro scognamiglio Ancora con le etichette politiche? Non si potrebbe ragionare sui contenuti? Il pianeta terra ha un limite e non si può crescere all'infinito, forse sarebbe saggio rivedere le nostre scelte quotidiane, se il suo problema sono i lavoratori delle case automobilistiche, la vorrei far riflettere, se aumentiamo le biciclette o i mezzi pubblici in circolazione, avremmo comunque un aumento in quei settori, ammodernare e migliorare il traffico ferroviario locale permetterebbe a molti di rinunciare all' automobile, stando al suo ragionamento non si dovevano chiudere le fabbriche di eternit, tutti gli incentivi dati alle case automobilistiche se li avessimo usati nella ricerca di mezzi di trasporto meno inquinanti, avremmo potuto evitare i blocchi di quest'autunno in molte città, e ridurremmo l'inquinamento, per non parlare dei mestieri che stiamo perdendo con il consumismo sfrenato dell'usa e getta, la società attuale mi sembra evidente abbia molti problemi dovuti principalmente al crescere all'infinito, ricerca sfrenata di materie prime, pesca industriale che esaurisce i mari, guerre mascherate da esportazione della democrazia per depredare i combustibili fossili, profughi che ci ritroviamo in europa, crisi finanziarie del sistema bancario che deve sempre crescere, così come cresce l'avidità umana, forse la decrescita felice descritta da Serge Lautoche potrebbe essere la soluzione, mi rendo conto di aver allargato di molto il ragionamento partendo da un parcheggio Ma sognare non costa nulla .....per ora https://it.m.wikipedia.org/wiki/Decrescita

Parte l'azione collettiva contro Veneto Banca - 20 Febbraio 2016 - 16:05

...sono io che non dovrei...
Ha ragione ...sibilla cumana quando, dice che sarebbe meglio che io sta zitto, la forma non è questa, ma lasosotanza si. Molto probabilmente non leggo e non sono preparato abbastanza, però mi sfugge qualche cosa. Qui abbiamo alcune banche in profonda crisi, dall'MPS all'Etruria e C, passando per Venetobanca e Pop Vicenza e qualche altra. La crisi ha radici profonde, dei problemi di Venetobanca, la più vicina a noi, sene parla da circa 4 anni, ben prima che il BRRD e il "bail - in" fossero neanche pensati, infatti il regolamento europeo che li introduce è del 2013. Questo, mi ha fatto pensare, la crisi non dipendesse dal "bail - in", mi sbaglio? Il Piazzista di Rignano, che ha un sacco di colpe e poche attenuanti, è in carica dal febbraio 2014...fate voi... Il "Il fuggi,fuggi dalla piccole e/o chiacchierate banche", se c'è veramente stato, è comunque cosa recente, ha contribuito a rendere ancora più grave una crisi pre-esisitente . "Le guerre attuali sono finanziarie e noi passivamente ci comportiamo da perdenti .", l'ho sempre pensato, infatti, negli ultimi 20 anni, in europa contiamo sempre meno, chi ha eletto chi ci ha governato? In questi anni, più o meno abbiamo visto sempre le stesse facce nei posti chiave, qualche colpa condivisa ci sarà? "...tra il 2008 e il 2014, circa 800 miliardi di soldi pubblici sono stati utilizzati... per salvare le banche." infatti andavano spesi meglio visto che 2016 questi problemi non sono risolti! Quanti ne ha spesi il Piazzista di Rignano? Che ripeto e ribadisco, ha un sacco di colpe e poche attenuanti, però come tutti quelli che lo hanno preceduto dal 1994 in poi! Un'ultima cosa, non facciamo di tutta un'erba un fascio. Perchè un conto sono i correntisti, un contro gli azionisti. Ai primi (i correntisti) per ora non è cambiato molto, al massimo hanno chiuso la filiale di riferimento. Potenzialmente, con il "bail - in", se hai depositi superiori ai 100.000€ potresti rimetterci qualche cosa, ma non è ancora successo e siamo ancora lontani da questa possibilità. Per i secondi (gli azionisti), ovviamente le cose sono diverse, infatti si parla di "intentare un'azione collettiva", che riguarda solo gli azionisti, a tutela dei propri interessi. Si potrebbe scrivere pagine e pagine su questo tema, non ho nessun titolo per farlo, ma resta che di fondo, quando compri un'azione di una qualsiasi azienda, i destini dei soldi che hai investito, sono legati a quelli dell'azienda, questo lo dovresti sapere di principio. Chi non lo sapeva si è fidato, ha fatto male, valuti se ci sono gli estremi per agire per vie legali. "Piove, governo ladro!" vale anche quando sono uscito senza ombrello quando sapevo che le previsioni davano brutto? Ci sarebbe da discutere Saluti Maurilio

Parte l'azione collettiva contro Veneto Banca - 20 Febbraio 2016 - 11:20

Re: Eccome c'entra il Bail-in
Ciao cesare Concordo sulle implicazioni del bail in, e per quanto riguarda piove governo ladro purtroppo è così, o è ladro od incapace. Secondo la Banca Centrale Europea, tra il 2008 e il 2014, circa 800 miliardi di soldi pubblici sono stati utilizzati, in un modo o nell’altro, per salvare le banche. Con tutti questi soldi gli stati potevano si salvare le banche, ma nazionalizzandole, ma come il tanto osannato mercato libero, la finanza si regola da se facendo soldi a palate, spesso con vere e proprie truffe, quando le cose vanno male vogliono gli aiuti di stato, con 800 Miliardi sarebbero nostre tutte le banche europee https://it.m.wikipedia.org/wiki/Classifica_dei_gruppi_bancari_della_zona_euro_per_capitalizzazione la tanto osannato fino a pochi giorni addietro, Deutsche Bank, dei precisi ed onesti tedeschi ci riserverà gran brutte sorprese. Ha accumulato derivati e titoli tossici per il valore di circa 4 volte il PIL europeo, e se con la soluzione cercata dal governo ladro od incapace, di condividere le nostre sofferenze bancarie con il resto dell'europa, ci troveremo noi con il nostro risparmio privato, che fa gola a tutti, salvare i tedeschi e non viceversa

Parte l'azione collettiva contro Veneto Banca - 19 Febbraio 2016 - 21:58

Re: sig. Maurilio
Cara sibilla cumana mi spiace, ma hai toppato ancora, lungi da me difendere il Piazzista di Rignano, ma dici: "...per sottolineare certe decisioni del suo Governo (bail-in) ecc. ecc.", ma sai esattamente che cos'è il "bail - in"? Prima di tutto, non è il Piazzista di Rignano che ha voluto il "bail - in", ma l'europa! Se in europa l'Italia conta come il "2 picche quando briscola è fiori", non è certamente SOLO colpa dell'ultimo arrivato, ma di tutti quelli che hanno governato negli ultimi 20 anni. Poi, il il "bail - in" è uno strumento che compone il BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive) regolamento per la gestione delle crisi finanziarie dell banche. Gli altri strumenti sono - vendere una parte dell’attivo; - trasferire temporaneamente le attività e passività a una bridge bank (ossia a un veicolo costituito per proseguire le funzioni più importanti in vista di una successiva cessione sul mercato); - trasferire le attività deteriorate a una bad bank (che ne gestisca la liquidazione). Il "bail - in", che si può tradurre in “salvataggio interno”, è uno strumento, che in questo contesto, permette la svalutazione di azioni e crediti e la loro conversione in azioni per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in difficoltà secondo una gerarchia la cui logica prevede che chi investe in strumenti finanziari più rischiosi sostenga prima degli altri le eventuali perdite o la conversione in azioni. Solo dopo aver esaurito tutte le risorse della categoria più rischiosa si passa alla categoria successiva. Di per sè, il "bail - in" non è il male assoluto, è solo uno strumento, forse potevano essercene altri, o forse no. Ma soprattutto, non è questo strumento che ha causato le crisi finanziare delle banche, ma altri fattori, immagino in primis la cattiva gestione. Darle tutte le colpe, è bersi un'altra delle tante bufale che girano! Saluti Maurilio P.S. Le informazioni sul BRRD e sul "bail - in" le ho prese dal sito http://www.soldionline.it/guide/diritti-investitore/bail-in-e-crisi-bancarie-tutto-quello-che-c-e-da-sapere

Decisa la data del referendum sul forno crematorio - 16 Febbraio 2016 - 11:11

Re: Re: quorum?
Ciao Giovanni% Non andate a votare fate di tutto per non coinvolgere i cittadini mi raccomando, poi però non lamentiamoci della scarsa partecipazione e del rifiuto verso la politica, questi pochi strumenti democratici che ancora abbiamo dove un cittadino può ancora dire la sua, rischiamo di perderli, persone oneste e disinteressate saranno sempre più lontane dall'amministrare un bene pubblico, lasciando campo libero ai soliti professionisti della politica, più o meno onesti più o meno arrivisti più o meno cacciatori di poltrone e privilegi, e come risultato abbiamo la classe politica più corrotta ed incapace d'europa, con le conseguenti ricadute nefaste sulla società è sul nostro vivere quotidiano, dove abbiamo la finanza malata sempre più onnivora e le lobby delle multinazionali che dettano le leggi ai governi. Si non andate a votare e come dice Cetto La Qualunque più pilu per tutti

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 12:03

Re: Re: Che piega..,
Ciao Giovanni% non parlo di prodotti scadenti, ma di prodotti a basso valore aggiunto. Il telefono della mela, senza il sistema operativo e senza le app non vale niente, o comunque poco. La casa madre non guadagna sulla vendita del telefono, ma sull'utilizzo del telefono, ogni volta che io scarico un'app, anche gratuita, chi la produce paga un ticket a Cupertino. Per questo, purtroppo, non ha più senso produrre alcuni prodotti in europa. Sembrerà banale, ma un Barolo non lo puoi produrre in Cina, e chi lo compra. lo compra proprio perchè è un prodotto "esclusivo", una caffettiera o una padella no! Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 11:43

Re: sara^'
Ciao Max Lavecchia infatti,i n Italia, non ci sono molte più aziende che producono tazze dei cessi!!!! Resta il fatto che: - Renato Bialetti ha fatto grande quella che era la piccola azienda del padre! - E' stato un innovatore, perchè è stato uno primi ad applicare il principio del bello e del valore della marca ad oggetti semplici e di uso quotidiano unito ad un grande impegno nella comunicazione d'impresa. - Se ne è andato in pensione, ad una giusta età, è morto a 93 anni, ha venduto 30 anni fa, credo giusto che uno a 63 anni si ritiri dal lavoro, indipendentemente dal fatto che possieda una Rolls o solo un'utilitaria. Immagino anche che la famiglia non fosse particolarmente interessata a proseguire l'attività in un mercato difficile. - quelli che sono venuti dopo, avevano altri interessi o altre capacità, trovo, purtroppo, naturale che un imprenditore di Brescia non sia troppo interessato al Cusio. - il fatto che si producessero 6.000.000 di caffettiere non significa nulla, se il mercato non è disposto a riconoscerti margini maggiori (per esempio quello che accade all'Alessi, ma anche al Crodino). Se ipotizzo, ma so di essere molto largo, un margine industriale unitario medio di 2€ a caffettiera, parliamo di 12.000.000€, e sono stato largo! Se penso a cosa costa un minuto di spot in TV o una pagina di pubbllicità in una rivista di tendenza, vediamo che 12Mln, non sono granchè... Il problema, caro Max, non è tenere le fabbriche nel VCO, ma far si che chi produce nel VCO, ma questo vale in generale per tutta l'europa, sappia produrre beni e servizi di valore, beni e servizi che i mercati emergenti comprimo proprio perchè italiani, o europei in genere. Purtroppo le caffettiere e padelle non sono tra questi prodotti! Saluti Maurilio

Colombo su nomina direttore artistico "Il Maggiore" - 10 Febbraio 2016 - 15:31

l'invidia
ecco, appunto, sull'"invidia" di mezza europa ci sarebbe da discutere parecchio... o anche pochissimo, dipende :-)

Colombo su nomina direttore artistico "Il Maggiore" - 10 Febbraio 2016 - 15:29

Invidia???
il consigliere Colombo ci poteva elencare chi è la mezza europa che ci invidia il teatro... così per curiosità... e come fa a saperlo .. ha contattato lui personalmente i capi di stato , tutti i direttori artistici oppure ha avuto notizie da in alto alto????

Antenna telefonica Santo Stefano: nei limiti - 29 Gennaio 2016 - 12:21

che ipocriti
infatti, ipocrisia all'infinito, e poi magari quelli che protestano sono i primi che fumano o peggio ....ma si sa in italia si è contro il progresso e la scienza ... non a caso siamo i peggiori d'europa ...

Ticino: “Prima i nostri” - 28 Gennaio 2016 - 11:12

Re: x zeffiroblu
X Kiryienka il sano "nazionalismo" nell'europa odierna è una contraddizione. Nazionalismo è il contrario di una europa unità che pur con tante contraddizioni si porta avanti...a meno che gli svizzeri non siano in europa...magari altri 10991 chiederanno di portare il Ticino in un altro continente

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 18 Gennaio 2016 - 17:46

Re: 380 mila
Ciao renato brignone così per mia curiosità sono andato a controllare il costo del forno di Frosinone ... 890.000 € per un forno autorizzato per 4 cremazioni al giorno per 250 giorni. si supera il milione di euro con autorizzazioni.. verifiche e controlli ... ma se lo dicono i 5 stelle .. sicuramente mi sbaglio io .. io a Campana chiederei della privatizzazione degli asili nido a Parma da parte del loro sindaco ...e se è necessario che un comune gestisca un forno crematorio o gli asili nido...la domanda vera è : quali servizi deve gestire un comune e quali no ? altra domanda ma come mai il forno di cui parlate (quello di Frosinone ) ha impatto inquinante quasi uguale a zero e invece qualcuno parla di quasi disastro ambientale ? così per correttezza sono andato a vedere le emissioni di un forno crematorio moderno e non vetusto come quello di Verbania (quindi da sistemare e modernizzare ) e ho trovato questa dichiarazione di un esperto :La legge 152 del 2006, e che vale per tutta europa, pone un limite per le diossine da 1 a 10 milionesimi di grammi al metro cubo. Ecco, chi fa i forni dà addirittura un limite di un decimo di miliardesimo di grammo al metro cubo. Questo per dirvi che non sono strutture inquinanti. Per fare un esempio ‘genovese’, città in cui lavoro, posso dire che inquina più la strada lungo il Bisagno che il forno crematorio di Staglieno... sicuro di una tua risposta... o del ragazzo che ha scritto sopra... .. PS non mi confondere con nessuno

Sgominata a Verbania banda dedita a rapine e furti in villa - 17 Gennaio 2016 - 16:08

Austria
Anche l'Austria ha dunque deciso di sospendere gli accordi di Schengen e ripristinare i controlli alle frontiere per rispedire immediatamente al mittente chi non ha diritto agli ingressi: e il governo italiano, terra di confine esterno dell' intera europa, che fa? Stiamo ancora ad aspettare cosa? Va bene essere masochisti, ma ora si sta davvero esagerando.

Di Gregorio: "Tutti che guardano la pagliuzza..." - 12 Gennaio 2016 - 21:19

Lady , che tristezza!
Ok, tutti osannano la banalità , ma almeno tu autoregolati. I parcheggi si progettano non per un teatro , ma per una città . A verbania manca totalmente pianificazione e condivisione. I lungolago sono tutto un parcheggio e i nuovi parcheggi (7 milioni ) sono progettati in centro. Mai sentito parlare di navette? Di europa ? Girate di più e banalizzate meno.

M5S: fioriere, porto e forno crematorio - 10 Gennaio 2016 - 16:25

Maurilio, non metterci anche tu...
Il supposto problema di sicurezza ( che come ho scritto in mille post con immagini fotografiche esiste in tutta europa , non essendo un problema di sicurezza) era ovviabile con griglie o altri sistemi, invece sono stati spesi 30'000 euro e ignorata la commissione del paesaggio che diceva le stesse cose che ha detto al bar in oggetto. Ora la domanda é: ma a VB il sindaco fa quello che vuole e i privati seguono una legislazione acriticamente ottusa?

Pd: "Il 2015: l'anno della Città dei Laghi" - 31 Dicembre 2015 - 19:18

città d'europa
perchè limitarsi così? ambizione,io propongo la città unica d'europa,grande semplificazione. ovviamente tutto a guida PD,ci mancherebbe.

Sgominata banda autori furti sportelli bancomat - 12 Dicembre 2015 - 11:42

Grazie, CEE
Questo grazie all'europa unita, con l'abbattimento dei confini e l'accettazione di leggi a favore di immigrati di ogni nazione del nostro continente. Da noi arrivano stranieri onesti, ma anche molti pronti a tutto, che non hanno nulla da perdre e tutto da guadagnare alle nostre spalle.

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 15:16

Una lettura realistica?
A due giorni dall'assemblea della vergogna di Montebelluna, le proteste di 88 mila azionisti di Veneto Banca non accennano a calmarsi. Il Consiglio d'amministrazione ha tagliato il valore delle azioni da 30 a 7,3 euro, mandando in fumo i risparmi di una vita di famiglie e piccoli imprenditori. “Un colpo pesante per l'economia veneta” dice uno degli azionisti, “tantissima gente, famiglie, imprenditori, non sapeva di giocare in Borsa, altrimenti avrebbero diversificato gli investimenti” non mettendo tutti i risparmi solo su questa banca. Ma come è stata possibile una cosa del genere? E' il sistema bancario veneto. La storia di come i grandi colossi bancari riescono a metter mano sui nostri risparmi, mandandoli in fumo per i loro interessi.Le banche popolari spolpate dagli speculatoriIniziamo dal principio. Nel Nordest italiano, dopo la guerra, imprese e artigiani sono riusciti ad uscire dalla crisi grazie ad un sistema bancario formato da piccoli istituti vicini al territorio e ai cittadini. Sono le banche popolari, cooperative, di credito artigiano e così via. In queste banche non finivano i soldi dei magnati internazionali, ma i risparmi di una vita, il Tfr e le pensioni dei lavoratori veneti ed italiani. Oggi, cosa resta di queste banche popolari? Gli speculatori internazionali affamati di denaro hanno deciso, in combutta coi vertici delle stesse banche, che è arrivata la loro ora. Nel loro mondo in cui il profitto viene prima del bene comune e in cui i soldi sono uno strumento di potere, non un mezzo per comprare il necessario, hanno messo in piedi il meccanismo che ieri ha portato gli azionisti di Veneto Banca, esattamente come quelli di Banca popolare di Vicenza, a veder bruciati i loro risparmi di una vita.Come VenetoBanca ha bruciato i risparmi dei suoi azionisti. In che modo? La banca aveva mentito agli azionisti proponendo azioni ad un prezzo alto e fuori da ogni canone realistico. Gli azionisti non potevano sapere, si sono semplicemente fidati di quelli che si sono rivelati poi dei pirati in giacca e cravatta. Il prezzo iniziale delle azioni era stato gonfiato in base a valutazioni personali di un tecnico esterno di Veneto Banca. Calcoli dei quali non ci è concesso approfondire il metodo perché “riservati”, nonostante le nostre richieste. Ma ieri, dato che la banca sta per diventare Spa, il Consiglio d'amministrazione è stato costretto a rivelare il reale valore di mercato delle azioni. Una confessione obbligata (data la trasformazione imminente della banca) e sudata, che è arrivata dopo una riunione durata 11 ore! 81% di perdita per i piccoli sociEcco l'annuncio: ai fini del recesso le azioni sono state valutate 7,3 euro contro i 30,50 euro fissati dall’assemblea di aprile, vale a dire il 76% in meno. Tenendo conto del fatto che il prezzo di 30,50 euro rappresentava già un taglio di oltre il 22% rispetto ai 39,50 euro degli anni precedenti, la perdita per i soci si aggira intorno all’81,5%. Un’enormità, ma non è detto che sia finita perché bisognerà vedere come la Borsa valuterà l’istituto di Montebelluna, che peraltro deve varare una nuova ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Avete capito bene, l'81% dei risparmi di una vita andati in fumo per quella che potrebbe essere una truffa colossale da parte di una banca ai suoi risparmiatori.menzogne, i favoritismi e la volontà di andare in borsa ne sono la prova. Le uniche vittime sono gli azionisti ingannati. Lo conferma oggi Confedercontribuenti: "E' una rapina. Rimangono impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori".I banchieri complici vanno puniti Ecco svelato dunque il disegno dei grandi speculatori internazionali: le mega banche, con la complicità dell'europa e del premier Pd vogliono distruggere e azzerare le banche del territorio per fare posto ai grandi gruppi internazionali. Una volta affondate queste piccole banche infatti, come accaduto per Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, i grandi istituti finanziari potranno comprare per pochi spicci i l