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E' morto Franco Nicolazzi - 23 Gennaio 2015 - 22:11

Etica e Morale
Fuor di dubbio il Ministro Nicolazzi amava il territorio in cui è nato è vissuto , ma ciò non toglie che il primo dovere di chi si occupa della cosa pubblica è la sua integerrima moralità . Lei cita il discorso di Bettino Craxi alla Camera, ,, tutti rubano nessuno ruba, questa era la sintesi del suo discorso ...io invece le cito Enrico Berlinguer : I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c'è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente, ma noi impediremo che un grande organo di stampa come il Corriere faccia una così brutta fine. Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti. Franco Nicolazzi ha partecipato a questo sistema ? Da parte mia può aver premuto per aver fatto costruire tutte le autostrade o le superstrade d'Italia ,ma ciò non toglie è che chi gestisce la cosa pubblica ha una responsabilità etica e morale che va al di là di ogni cosa. In Germania un ministro poco tempo fa si è dimesso perché ai tempi universitari aveva copiato un pezzo della tesi di laurea . Ora Lei dice che sono schierato? sicuramente lo sono schierato , dalla parte di chi fa politica solo per la passione ,che sia di sinistra o che sia di destra. Non scendo da una cattedra sulla quale non sono mai salito , ma non rimpiago colui o coloro hanno massacrato l'Italia con il loro modo di gestire lo Stato (con la S maiuscola)

Replica di Marco Zacchera al PD Verbanese - 9 Gennaio 2015 - 08:42

Greta e Vanessa
Certamente ci auguriamo che le due ragazze tornino a casa.Ma Zacchera non sbaglia quando scrive che i rapitori delle due ragazze sono gli stessi che sono con loro in una famosa foto che le ritraggono abbracciate davanti a una bandiera Siriana dei cosiddetti "ribelli" vicini ad Al Qaeda . All’indomani del loro rapimento, avvenuto il 31 luglio scorso in un villaggio nei pressi della città di Aleppo, i media avevano fatto circolare numerose immagini delle due ragazze, da anni impegnate come attiviste al fianco dell’opposizione anti Assad. Tra le tante foto, una in particolare aveva suscitato molti dubbi sulla reale attività svolta dalle due ragazze, descritte sempre come due volontarie impegnate in progetti di cooperazione in Siria. In una immagine si vedono Ramelli e Marzullo, nel corso di una manifestazione contro Assad, mentre tengono in mano un cartello che recita: “Agli eroi di Liwa Shuhada grazie per l’ospitalità e se Dio vuole vediamo la città di Idlib libera quando ritorneremo”. Liwa Shuhada al-Islam è un gruppo ribelle islamista il cui nome significa “La Brigata dell’Islam”. La Brigata inneggiata dalle due ragazze lombarde è considerata dagli esperti di terrorismo internazionale una sigla vicina al Fronte al Nusra, braccio di al Qaeda in Siria, di chiara matrice jihadista. Questa brigata ha rivendicato inoltre l’attentato che nel luglio del 2012 ha ucciso a Damasco dei funzionari governativi. Secondo altri, il gruppo a cui le due ragazze facevano riferimento era Liwa Shuhada Badr (Unione dei battaglioni dei martiri di Badr). Di male in peggio. Il suo capo è Qalid bin Ahmad Siraj Ali (alias Qalid Hayani). Il gruppo è dedito a saccheggi e altri crimini contro i civili nella provincia di Aleppo. La liwa Shuhada Badr “controlla due centri di tortura soprannominati “Guantanamo” e “Abu Ghraib”, dove detengono avversari politici, militanti baathisti e civili rapiti nei quartieri settentrionali di Aleppo. La liwa Shuhada Badr è attivamente impegnata nella lotta contro la locale popolazione di origine curda, ed è nota per l’uso dei famigerati “cannoni inferno”, armi che lanciano grosse bombole di gas caricate di TNT, utilizzate contro i quartieri filo-Baath di Aleppo”. Una coalizione di attivisti siriani per i diritti civili di Aleppo aveva definito Hayani un “macellaio” avendo bombardato i civili, incoraggiato i suoi uomini a violentare le donne e i prigionieri, per aver saccheggiato e distrutto le industrie, laboratori e negozi di Aleppo per venderne il materiale alle imprese turche. La notizia del rapimento era stata data per prima dal quotidiano libanese Al-Akhbar, che raccontava come le due giovani fossero state attirate con l’inganno nella ”casa del capo del Consiglio rivoluzionario di Alabsmo” con il giornalista de Il Foglio Daniele Ranieri, che era riuscito a scappare. Una ricostruzione, però, quella del rapimento e della fuga solitaria del giornalista che da anni intrattiene rapporti con l’opposizione armata in Siria, che non ha mai convinto fino in fondo. Secondo altre versioni, le due ragazze erano ospiti del capo del Consiglio Rivoluzionario, in un villaggio controllato dall’Esercito Libero di Siria, l’alleanza di cui fa parte proprio Liwa Shuhada, fazione islamista con cui le due erano in contatto. Nella zona da tempo è presente anche Jabat Al Nusra, che ha rivendicato, dopo mesi di silenzio, il rapimento delle due ragazze. Potrebbe essere stato il gruppo Liwa Shuhada a cedere Ramelli e Marzullo al braccio siriano di al Qaeda. Il quotidiano italiano La Repubblica parla invece di una “gestione collettiva” del rapimento, che vedrebbe i miliziani dell’Esercito Siriano Libero (che l’Occidente considera “moderati”) ricoprire il ruolo di carcerieri delle due italiane. E proprio la vicinanza tra alcune fazioni dell’ELS (come Liwa Shuhada) e al Nusra avrebbe reso possibile questo tipo di rapimento, rendendo particolarmente complicato il percorso per la liberazione di Ramelli e Marzullo.

Carabinieri: alla guida senza patente - 6 Gennaio 2015 - 15:44

il supponente robi...
...vi invita a leggere i rapporti sulla criminalità. Meglio razzista che buonista.

Ambulanza del Vergante corso per volontari - 31 Dicembre 2014 - 15:32

Corso per volontari....
bellissima iniziativa che può' portare a una sicura professione e passione futura.Una cosa che molti giovani potrebbero fare,anziche' stare al bar a bere birra e spinellarsi dalla mattina alle 7 fino alle 24.Bellissima attività',che permette di salvare la vita a molta gente,e al contempo avere tanti amici ovunque.Il sottoscritto lavoro' per circa 43 anni come para medico presso l'ALS 14,che,pur con tutte le sue manchevolezze(di chi sia la colpa non ha importanza),mi diede enormi soddisfazioni per il particolare modo di vivere la' dentro.Vivendo quotidianamente la sofferenza altrui,si matura mag giormente e si apprezza quello che succede al di fuori,e anche un lupo solitario come me,dopo circa 14 anni fuori da quel posto,ancora oggi incontra gente che lo saluta,e a volte si inchina.Inchini a parte,ti fa' capire che hai fatto bene il tuo mestiere che,oltre allo stipendio generoso,ti ha appassionato,e hai fatto di più di quello che ti venne richiesto.Oggi la sanità' non è piu'quella egli anni(1978-2014)fa'un po'schifo,fra gestione delle ASL e incapacita'dei tanti manager(politi cizzati),ma nel nostro piccolo,nei tanti rapporti interpersonali fra sanitario e paziente o utente,si trova semper il modo di fare una carezza in più'a qualcuno.E spesso,quel gesto è più' importante di tutte le balle che sentiamo raccontare. Aggiungo che,la maggior parte dei volontari,del 118 soprattutto,ma anche di altre ambulanze sono molto piu'preparati delle equipe paramediche delle varie ASL,perche' fanno solo quello,e si sono specialzzati nelle manovre di emergenza.Il malato ha si bisogno di cure e affetto,ma soprattutto RISPETTO,cosa quest'ultima da tempo,dimenticata.Dicevo,cocco le si,ma dopo,a letto,quando il peggio è passato e ritorna la normalità'.Ma nel momento della emergenza le coccole non servono a niente;occorre personale preparato,che non lacrimi quando vede un uomo terra ferito,ecc,ecc,ecc..Auguri anche a loro.. Personalmente,nonostante la freddezza acquisita in circa 50 anni di quella attività',non sarei in grado di essere utile in quei frangenti...dovrebbero soccorrere me.Infatti,quando accadono incidenti e sono nei pressi,se posso mi prodigo in tutto,ma poi mi lascio prendere dallo sconforto,e fuggo.Ovviamente senza volere onori e gloria.L'importan te è sapere che il traumatizzato è arrivato in un letto d'ospedale nelle mani di chi "dovrebbe "( e ripeto"dovrebbe") capi re che cosa ha.Auguri

Brizio: "Canile: perchè il Comune non risponde?" - 6 Dicembre 2014 - 10:54

Situazione allarmante!
Riporto questa notizia presa dal sito Facebook di Stefania Minore (Consigliere comunale 5 stelle) Canile di Verbania capito V: il Sindaco revoca la Delibera, il segretario dispone di chiudere i rapporti con Adigest, l'incarico del canile passa ad un altro dirigente, tutto sembra tornare alla normalità ma.... Colpo di scena spunta un 'ordinanza del Dirigente spodestato che vieta a chiunque di entrare al rifugio tranne alla Ditta Adigest , assente da mesi. Chi porterà a spasso i poveri pelosi reclusi?

Incontro sulla nuova Provincia alla Lucciola - 27 Settembre 2014 - 18:22

Io ospiterei i politici tedeschi....
....così almeno ci insegnano qualcosa su come si governa un paese. Con tutto il rispetto per Reschigna e Borghi, che oramai hanno fatto il loro tempo, farei davvero una bella iniziativa almeno europea, con politici locali di varie nazioni. Sapere come funzionano le municipalità in Germania, in Svizzera o in Svezia, come i cittadini controllano l'operato dei politici, come vengono prese le decisioni, com'è la tassazione, quali sono i rapporti tra enti locali e stato centrale. Queste sono le cose che interessano, non i soliti convegli fumosi come "la riforma degli enti locali tra problemi ed opportunità" E che vuol dire? Quale riforma? Sveglia!

M5S: no alle elezioni provinciali - 27 Settembre 2014 - 18:12

Bloccati dalle corporazioni
Non è un problema di grillini o meno, con tutto il rispetto. E neppure di numero di livelli di governo. Troppo facile dire che i politici depredano e aiutano amici degli amici, a qualsiasi livello di governo siano. Cosa proponiamo di concreto? Io ho proposto un federalismo con macroregioni stile laender tedeschi con province e comuni terminali dei rapporti con il cittadino, con competenze certe e non trasversali, onde evitare altri pasticci e la sostanziale ingovernabilità. Per fare questo la costituzione va ribaltata come un calzino. Ma con tutti i difensori della "costituzione più bella del mondo" sarà dura.....E che ce ne facciamo se ci si appiglia sempre ad essa per fermare qualsiasi cambiamento, mettendoci dentro pure le ferie dei magistrati? per chi ha un minimo di conoscenza delle forme di stato e di governo, come credo l'attuale esecutivo, non dovrebbe continuamente abassare i pantaloni con questo e quello, ma andare per la propria strada. Chi non ha voluto abolire il senato? Chi ha deciso di trasformare le province in un ameba senza senso? Chi ha deciso di non affrontare una riforma dello stato organica? te lo dico io, Don. I soliti poteri corporativi di cui il paese è prigioniero. Ci metto tutti, dai sindacati, a confindustria, alla grande finanza, agli ordini professionali, alla magistratura, alla politica trasformista. Un gattopardo di cui mai e poi mai ci libereremo. Non sono le buone idee il problema dell'Italia, è l'impossibilità di metterle in opera.

Sondaggio: Quali priorità a Verbania? - 12 Settembre 2014 - 09:13

fare un pò di politica
la priorità secondo me è attivare rapporti costruttivi tra le forze presenti in consiglio, tra queste e i movimenti tra questi e i cittadini. La situazione della comunità verbanese e dintorni è difficile.Lo stato degli ospedali, la difficoltà nel farsi curare, l'assenza di lavoro, la mancanza di soldi , la paura di perdere tutto sono cose vere e riguardano molti di noi. I vandalismi, l'incuria, la sporcizia, l'ira, sono alcune delle espressioni di disagio. Sapere di poter contare su persone che ,avendo ottenuto la nostra fiducia, si impegnano per dare a tutti maggiore "-ben-essere" e garanzie darebbe conforto e fiducia. Occorre uno sforzo per mettere a fuoco obiettivi comuni, aree di confronto operative. Abbiamo bisogno di sapere che qualcuno c'è. Invece la mia impressione è che si stanno definendo i rapporti di forza, tracciando confini, piantando bandierine ,prepararsi a combattere , Il blocco di cemento che incombe ormai visibile a tutti è la prova più difficile ,partirei proprio da lì , chiamerei a raccolta tutti un bel mattino davanti al cantiere e insieme guardare e vedere e poi avanti a decidere il possibile e l'impossibile ma ostinatamente tutti perchè solo così ci si può salvare .Facendo politica. In consiglio, nella città, sono presenti intelligenze, competenze, esperienze, visioni, di grande valore, un patrimonio che non deve essere sciupato o mortificato . Il rischio è di restare nel canile o sul gradone della beata intanto che tutto si sfascia.

Bilancio scambi Eurodesk VCO - 11 Settembre 2014 - 12:21

villaggio vacanze
Sostanzialmente questi scambi culturali oltre che portare a conoscere posti nuovi, che sicuramente arricchiscono, portano anche a relazionarsi con persone di altri paesi.Bene....Bene... Praticamente un villaggio turistico.....bene...bene.. Allora mi chiedo:"come mai non riesco a interlacciare rapporti culturali e conoscitivi col mio vicino di casa straniero?"

Marchionini: "Responsabilità: senza fretta, senza sosta" - 27 Agosto 2014 - 15:10

è invece importante.....
È invece importante scoprire le responsabilità e le mancanze di chi non ha vigilato o, peggio ancora, ha omesso. Inutile dire che si tratta di un ennesimo colpo di spugna....di in condono..... di cui potremmo fare a meno e che guasta i rapporti tra cittadini e PA. Mediocrità e approssimazione che, almeno in questo caso, potrebbe avere un nome e cognome.

Zacchera: una riflessione sull'arresto di Don Stefano - 29 Luglio 2014 - 11:35

gossip?
Il gossip è quando si raccontano pettegolezzi non provati su una persona, la truffa, l'uso disinvolto di fondi di cui non nega l'esistenza, titoli e conoscenze millantate sono tutti fatti concreti - salvo che non si vuole credere che i rapporti della polizia e del tribunale sia "pettegolezzi".

Una Verbania Possibile: trasporti, pace e resoconti - 27 Luglio 2014 - 07:15

X gm
Perché è ufficiale che l'Italia vende armi a Israele, non è dato aspersi se ci siano rapporti ufficiali di vendita con la Palestina , cosa di cui dubito fortemente e che eventualmente andrebbe vietata, ovvio. Ps buona riunione di condominio ;)

Mirella Cristina il Programma - 8 Maggio 2014 - 16:41

Lo Stato, la Giustizia e la sanzione reputazionale
Ancor prima della Giustizia, che ha i suoi tempi determinati innanzitutto da tre gradi di giudizio, esiste una sanzione reputazionale. E' una pena non codificata ma che, nell'immaginario collettivo, colpisce chi, al di là di ogni ragionevole dubbio, si è reso responsabile di condotte - magari neppure sanzionabili penalmente - ma di certo moralmente incompatibili con un incarico pubblico. E allora: è amorale intrattenere rapporti con mafiosi del calibro di Bontate, Cinà o Mangano, ben sapendo chi erano questi personaggi; così come è indegno chi frequenta prostitute minorenni facendo oltretutto sotterfugi per cercare di coprire le sue (grosse) marachelle; e allo stesso tempo è da censurare chi difende un colluso con la mafia ritenuto tale in via definitiva dopo tre gradi di giudizio concordanti.

Mirella Cristina il Programma - 5 Maggio 2014 - 14:34

In tema di mafia
Leggo che c'è chi non si capacita dei motivi per i quali si prendono le distanze dall'ex senatore Dell'Utri, ultimamente noto come il malato di Beirut. La spiegazione è abbastanza semplice, elementare : personalmente, ed indipendentemente dalla fede politica, non vorrei avere nulla a che fare con chi ha intrattenuto rapporti con criminali del calibro di Vittorio Mangano, Stefano Bontate o Gaetano Cinà. Come recita il vecchio adagio: chi si somiglia, si piglia. Per il semplice motivo che i mafiosi, ed i loro fiancheggiatori, debbono essere emarginati, tenuti alla larga, denunciati, banditi. Perché è vero che la lotta al crimine è competenza in primis di magistratura e forze dell'ordine. Ma è altrettanto palese che se questa lotta non ha riscontro, appoggio e sostegno da parte della società civile a tutti i livelli, essa risulterà perdente o non risolutiva.

Ferragosto rumoroso finisce in Procura - 2 Marzo 2014 - 11:21

Comunità
Verbania non è proprio una fucina di buoni sentimenti e vicinanza umana. Molto sorprendentemente noto che l'atteggiamento scostante, egoistico e intollerante è molto presente soprattutto tra la gente più semplice e modesta. Quest'affermazione è il frutto di riflessione e tanta osservazione sul comportamento della gente. Non è il frutto della perdita dei cosiddetti Valori con la "V" maiuscola instillata dalle grandi istituzioni religiose o secolari. Queste funzionano come leggi imposte da''lato e non cambiano le persone ma generano al contrario tanta fastidiosa ipocrisia. SI è persa invece la volontà di guardare in faccia l'ALTRO come persona singola e non ci si considera più come membro di una COMUNITA' generatrici di rapporti umani, sentimenti, pietà, gioia, sorriso, dolore ecc. Il VICINO DI CASA non è una persona spazialmente limitrofa con il quale instaurare con più agevolezza rapporti sociale ma è diventato quella persona fastidiosa che limità e utilizza ingiustamente i nostri spazi e che ci sta pure sulle balle. Questa forse è provincia italiana dove il benesse economico raggiunto a tolto quel poco di socialità imposto dal bisogno. Spero proprio che i futuri sindaci di Verbania vogliano rispolverare il senso di COMUNITA'. Un giorno diventeremeo tutti anziani, molti di noi reseteranno SOLI e sempre più gente verserà uno stato di bisogno a causa della caduta economica nazionale. Saranno sempre poveri ma sarebbe meglio non essere poveri e soli. Buona vita Elvira.

Il Comitato “In Comune con Diego” va a scuola - 22 Dicembre 2013 - 19:24

Eventuale trasferimento?
Un corso di una scuola (tanto più un corso come Scienze Umane, il più longevo degli indirizzi nati con la sperimentazione del 1974) non può essere "trasferito". Può essere chiuso o restare. Coloro che ipocritamente parlano di "trasferimento" intendono la chiusura del corso - e della esperienza - del Cobianchi e la apertura di un corso analogo (con lo stesso nome e la stessa griglia oraria) in altra scuola, ma non con gli stessi docenti. Questi infatti sono di ruolo al Cobianchi. Tutta l'esperienza pertanto non potrà essere "trasferita" e tanto meno i rapporti che questo indirizzo scientifico (le scienze sociali) ha instaurato con gli altri indirizzi , le loro competenze e le loro attrezzature. Per non parlare di tutta la documentazione di 40 anni e la ricca biblioteca che è parte integrante della scuola. A mio modesto parere va trovata una soluzione provvisoria di reperimento di nuovi spazi e impostata un efficace orientamento per tutti gli indirizzi della scuola superando l'attuale assurda situazione "piramidale" di molti gli indirizzi del Cobianchi. Ovvero molti studenti in prima e pochi in quinta; tre classi di un indirizzo in prima per arrivare a una in quinta (Barbiana a rovescio, con buona pace di don Milani). E una didattica compensativa in grado di recuperare le competenze per gli studenti in difficoltà come da tempo si tenta di fare nei corsi nati dalla sperimentazione e a Scienze Umane. Va chiarito nell’orientamento che una scuola tecnica è diversa da un professionale e richiede attitudini e abitudini allo studio. Riempire il biennio tecnico di studenti che poi si sà in anticipo (la cosiddetta e vantata scuola piramidale) verranno espulsi crea caos nella scuola e frustrazioni nelle famiglie e negli allievi. Il diritto allo studio si realizza anche con un buon orientamento. Il problema semmai è lì e non nell'indirizzo di Scienze Umane. Le risposte burocratiche non risolvono i problemi ma li aggravano.

"Il Punto" di Marco Zacchera N.470 - 9 Dicembre 2013 - 11:15

Prato
Ancora una volta si mischiano le carte: cosa c'entrino i NAS in tutto sto discorso non si sa; i Nas si occupano di igiene e sicurezza degli alimenti non di norme sulla prevenzione nei luoghi di lavoro. Diciamo piuttosto che in Italia gli addetti alle ispezioni ed alla verifica del rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro sono un decimo di quelli che operano in Germania: questa è la realtà. E sempre a proposito di NAS ancora una volta non si precisa che questi operatori si limitano ad applicare norme non pensate e non scritte da loro, ma leggi promulgate dal parlamento organo al quale spetta di cambiarle se si rivelano inutili, inadeguate o superflue. Troppo spesso ci si dimentica che le leggi non le fa chi opera, e chi opera è spesso costretto ad applicarle anche se conscio della idiozia di chi le ha pensate e scritte. Certo, poi il discorso su Prato potrebbe continuare anche sulle norme colabrodo dell'immigrazione che abbiamo nel nostro paese e su chi sostiene che gli immigrati siano una risorsa per il paese: ma si sa, la Cina è un paese economicamente emergente con il quale non è opportuno esasperare i rapporti; puro pragmatismo politico, pecunia non olet.