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Gente di Lago e di Fiume 2022 - 27 Settembre 2022 - 15:03

Enogastronomia, divulgazione scientifica, tradizione, animazione e intrattenimento per coinvolgere e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di valorizzare e salvaguardare il mondo dell’acqua dolce e la sua inestimabile biodiversità.

"Partire dal luccio per monitorare la salute dell'ecosistema lacustre" - 8 Agosto 2021 - 18:06

Proseguono con successo gli incontri di Gente di lago e di fiume, l'associazione capitanata da chef Marco Sacco per difendere e tutelare l’ecosistema delle acque interne.

Nuova motovedetta sul lago d'Orta - 17 Gennaio 2018 - 13:01

Dal mese di gennaio è stato potenziato il servizio di vigilanza lacuale presso il Lago d’Orta mediante l’impiego di una nuova imbarcazione (motovedetta cc 272) messa a disposizione dal servizio aereo e navale del comando generale, che a differenza del battello stagionale cc 75/85, trasferito presso l’isola del giglio, avrà invece un impiego annuale.

"Letti di notte" 2016 - 17 Giugno 2016 - 15:03

Sabato 18 giugno alle 21.00, torna "Letti di notte", la notte bianca del libro e dei lettori, due gli eventi presso la libreria Alberti a Verbania intra.

Doppio week end con Sapori di Lago - 20 Agosto 2015 - 09:41

Ancora due weekend ad alta intensità di piaceri gastronomici, nel giusto rapporto tra tradizione e innovazione, quelli proposti da ‘Sapori di Lago’

Verbano Yacht Club - Verbano incontra 2015 - 30 Aprile 2015 - 17:02

Il Verbano Yacht Club di Stresa organizza un ciclo di incontri con scrittori, musicisti, naviganti e campioni dello sport che anche per questa stagione il circolo ha l’onore di ospitare.

Al via il bando per l’assegnazione dei posti d’ormeggio nei porti del comune di Verbania - 2 Aprile 2015 - 18:04

Il bando fa riferimento ai posti d'ormeggio presenti nel Porto di intra (con n. 19 ormeggi di cui 5 a terra e 14 in acqua), a Pallanza (con n. 4 ormeggi in acqua) e al porto di Suna (con n 1 ormeggio in acqua) ed il periodo di concessione partirà dal 1 gennaio 2016 e avrà durata di tre anni.

Torna "Sapori di Lago" - 20 Agosto 2014 - 09:01

Ancora due weekend di buona tavola, nel giusto rapporto tra tradizione e innovazione, quelli proposti con ‘Sapori di Lago’, la rassegna gastronomica che torna nell’area Feste delle Fonti di Baveno.

"Pesce dolce pesce" tra laghi e monti - 11 Aprile 2014 - 11:24

Nove giorni di incontri, lezioni, laboratori, mostre, degustazioni, spettacoli sotto il segno dei ‘pesci’, naturalmente quelli d’acqua dolce, patrimonio di biodiversità e cultura del Verbano Cusio Ossola.

"Sapori di Lago" - 29 Agosto 2013 - 15:02

Sono due weekend ad alta intensità di piaceri gastronomici, nel giusto rapporto tra tradizione e innovazione, quelli proposti da ‘Sapori di Lago’.

insulae harmonicae 2012 - 4 Ottobre 2012 - 18:00

Otto concerti tra Cannero, Verbania e Stresa per tenere viva l’offerta culturale del lago da ottobre a dicembre.
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Il VCO promuove il pesce di lago - 12 Maggio 2021 - 08:25

Sta di fatto
Sta di fatto che pescatori sportivi da riva (...e quanti ragazzi c'erano!) o in barca con tirlindana e cavedanera non se ne vedono più e ciò per un solo motivo : i pesci che erano le loro prede preferite sono praticamente scomparsi: La riprova sta nel fatto che anchi i pescatori semi/professionisti ( quelli che pur esercitando un altro lavoro avevano la licenza per le reti ed affittavano annualmente dai Borromeo tratti di riva per la posa delle legnaie e a seguire dei tremagli)) la cui preda pricnipale erano i persici, sono scomparsi. Che poi coregoni e bondelle siano aumentai non lo nego, ma di questi pesci a chi pesca da riva con la canna o lungo la riva con la barca interessa poco. insomma meglio per la pesca "industriale" molto meno per qualla tradizionale sportiva che ambiva a catture di altro tipo.

Il VCO promuove il pesce di lago - 10 Maggio 2021 - 10:45

Pesci di lago
Concordo a pieno con il commento di lupus ,io sono di Mergozzo ed ho gli stessi suoi ricordi ,Io però devo dire che io con altri abbiamo combattuto per il lago di Mergozzo che ha ancora del pesce, certo i bei tempi sono finiti anche da noi ,ma diciamo che se si sa pescare il pesce a casa lo si porta certo meglio se in barca. Ironia della sorte quando lo scarico fognario finiva nel lago, vi era una moltitudine di vita già in porto tra le barche, persici ,cavedani, taccole ,botatrici ,insomma di tutto, non parliamo poi di trote e lucci, e i banchi di alborelle, oggi vi sono ancora ma molto ridimensionati,(non voglio dire che la fogna facesse bene ma certo nutrimento ne dava alla catena alimentare) Io il lago Maggiore non lo conosco sotto l'aspetto della pesca, però avevo sentito voci di come gli stessi pescatori professionisti allettati da un guadagno facile, hanno ripulito il lago dalle alborelle, per darle alle fabbriche per alimenti per animali domestici .Però forse è solo una leggenda metropolitana. Anche in un noto ristorante mergozzese è apparso un bel manifesto, con dei bei disegni di pesci di lago, e fa passare il messaggio che in quel posto si mangia pesce del lago di Mergozzo, bisognerebbe capire meglio ,per chi ha orecchie per intendere in tenda gli altri in camper.

Maratona della Valle Intrasca annullata - 17 Aprile 2020 - 14:41

Sport
Mi sembra evidente che si dovrebbe intendere, con buon senso, l'estensione a tutte le attività svolte riservatamente. barca e pesca comprese, certamente! Ciò che importa è che non lo si faccia in compagnia di chi non vive nel nucleo famigliare, e sempre con le precauzioni di non riunirsi se s'incontra qualcuno. Sarà i ltempo dell'individualismo, ma sano. . Sull'attendere, io dico che sono scaduti i quaranta giorni.Storicamente, dopo la quarantena, chi ha passato la malattia o non ha mai avuto sintomi, è sempre stato libero di riprendere. Arriviamo ai due mesi, ma poi basta veramente! Ogni territorio abbia i propri svincoli, almeno fra comuni viciniori.

La carpa come protagonista assoluta del secondo appuntamento del Movimento Gente di lago - 7 Luglio 2017 - 12:26

Tutto interessante ma!!!!!!!
Adesso tutti ambiente pesci e natura, ma non tanti anni fa proprio adiacente al ristorante Piccolo Lago sorgeva la base dello sci nautico ,e non ricordo di avere mai visto i titolari del ristorante partecipare alle lotte fatte da giovani ambientalisti come me e pescatori contro l'inquinamento da carburante e moto ondoso che danneggiava l'ecosistema lacustre. Ma evidentemente tutti possono cambiare e questa è una cosa positiva ,ricordo anche un giovane ragazzo che con la canoa passava sul filo da pesca dei pescatori facendosene beffa , indovinate chi era?? Poi per dirla tutta la carpa non è certo il massimo, però contenti loro ,dubito anche che le carpe per la serata siano state pescate nel lago di Mergozzo. Mi sarebbe piaciuto aver letto di come ci si stia anche interessando della schiuma che appare copiosa sul lago di Mergozzo, che è frutto dei cianobatteri che prolificano in maniera abnorme grazie alla presenza di inquinanti. Bella anche la barca elettrica spero che il proprietario paghi il dovuto al demanio per la boa a cui è legata sul lago.

Convegno Pesca sul Verbano - 7 Giugno 2017 - 17:52

A Lupus
Ciao lupus mentre raccontavi avevo davanti agli occhi quello che dicevi e che ho vissuto anch'io ,devo dire che essendo di Mergozzo il pesce lo vedo ancora anche se nel lago è arrivato dentro di tutto ,la famosa piotta dalla coda rossa non l'ho più vista , anche le taccole in paese scarseggiano ma ve ne sono sotto il Montorfano, come te sin da bambino avevo la barchetta non di proprietà, ma era di un milanese che me la faceva usare in cambio del controllo e della pulizia della barca, dopo qualche hanno ho coronato il mio sogno e ho comperato una lancia in legno che possiedo ancora oggi ,e con la quale sono andato a pesca e a fare il bagno con le mie figlie per anni, bei ricordi e bei tempi. Ma per tornare alla pesca sul lago Maggiore è vero che tra gli anni 70 e 80 i pescatori professionisti distrussero il pesce nel maggiore, praticamente regalandolo alle ditte che facevano alimenti per cani e gatti?= o è una leggenda metropolitana? Un saluto Giovanni

Convegno Pesca sul Verbano - 6 Giugno 2017 - 14:03

pescare? Non ce ne sono èpiù di pesci nel lago!
I pesci nel lago non si vedono più, sotto riva qualche pigro cavedano: lasciatelo dire ad un che dai 12 ai 50 anni è stato un pescatore sia da riva che dalla barca ( la mia prima barca me la sono comprata a 16 anni, quando ancora andavo al ginnasio, frutto di un estate di lavoro) con tirlindane, cavedanere, macchine, posa di lignola (una volta gli isolani rilasciavano un permessino per posa di lignola max 30 ami) che ricorda i bei tempi in cui i persici li prendevi a decine con le moschette fatte con piume colorate, tubetti di plastica, ritagli di guanti da chirurgo, le alborelle con la lanzettiera a migliaia, tinche ed anguille di notte, trote di lagoda metà dicembre a metà marzo, (da febbraio apriva la pesca alla trota nelle valli ed anche lì era un bel divertimentio) e, da bocia con canna fissa regolarmente di bambù nostrano, soprattutto nei porti, taccole, trolli,piotte, piotte con la coda rossa, persici trota,cavezzali.....Molti forse neppure sanno di cosa sto parlando.Nulla, non c'è più nulla per i pescatori sportivi: forse qualcosa ancora per i professionisti che lavorano con le reti, ma nepure loro mi pare mettano più i tremagli lungo la riva....

Da Nessie a Maggie, il mostro del Lago Maggiore - 21 Marzo 2016 - 07:33

Odio le gare
Odio le gare, soprattuto quelle di pesca: la pesca è un piacere da assoporarsi in solitudine, al massimo in due, sia in barca che in valle. Nel lago ormai sono rimasti solo pochi cavedani e per quelli proprio non mi scomodo.

Sei di Verbania se .... - 5 Settembre 2015 - 16:30

Amarcord Suna
Ho dei bellissimi ricordi di Suna avendo vissuto i miei primi otto anni e mezzo di vita,ed esattamente dal settembre 1948 al febbraio del 1957.I miei primi ricordi sono quelli dell'asilo infantile : Suor Luisa, suor Maria e la superiora di cui non ricordo il nome.Di suor Maria ricordo la sua dolcezza e comprensione nonostante io ed altri miei compagni fossimo un po' troppo vivaci ,ma soprattutto il suo viso molto carino e materno che ci rassicurava.Abitando in via dei Partigiani , allora molto frequentata,non c'era da annoiarsi. Molti erano i bambini coi quali giocavo:Adriano,Renato,Pierangelo,Flavio e Nives che mi graffiava regolarmente in quanto sosteneva che le facessi un po' di dispetti. La zona del Monterosso andando verso Cavandone era una delle nostre mete preferite per giocare e se devo dire la verità utilizzando a volte fionde e archi costruiti con i telai di vecchi ombrelli,col rischio di farsi seriamente male.Poi c'erano i ragazzi più grandi di noi che cercavamo di imitare osservandoli nei loro comportamenti non sempre positivi. C'era Ettore un amico di mio fratello Cesare,un ragazzo di 17 o 18 anni che era un po' turbolento ma buono d'animo; Roberto che gli piaceva fare i dispetti a Don Rino col beneplacito di mio fratello e col vizietto di tracannare un po' di vino;Giuliano che si divertiva ad usare i famosi sandolini abbandonati dall'esercito americano sulle spiagge di Suna, che erano delle piccole imbarcazioni che assomigliavano vagamente alle nostre canoe jole ; poi c'era Pollini un fanatico della pesca in quanto proveniva da famiglia di pescatori famosa in tutta Suna che portava mio fratello in barca. Altri personaggi a volte caratteristici che ricordo: Remigio,un uomo già abbastanza anziano e sordomuto che abitava di fronte a casa mia e che viveva in un locale di una vecchia casa fatiscente,come tante altre case di quel tempo, assieme alle sue capre.Vivacchiava vendendo un po' di frutta e verdura e qualche bottiglia di vino ed ogni tanto chiedeva a mio padre se la guerra fosse finita in quanto non potendo socializzare molto ed essendo analfabeta viveva in un mondo tutto suo.Poi c'era Mentina,una signora di mezza età che gridava spesso,ma forse era il suo modo di esprimersi, nervosa e bizzarra che ogni tanto veniva ricoverata a Novara al centro neuro psichiatrico.Ricordo anche Mazzola un commerciante di generi alimentari che aveva un figlio col quale ogni tanto giocavo;Lomazzi un capomastro edile ,un uomo sempre indaffarato padre di tre figli;Benvegnù un commerciante di frutta e verdura col figlio Claudio,morti entrambi in un incidente stradale negli anni settanta;il Dott.Garzoli con la sua vecchia balilla che rigava regolarmente contro il muro quando imboccava la via in cui abitavo.C'era poi Elena una ragazzotta robusta col viso bianco e rosso che abitava in via Brofferio che tuttti i giorni andava a riempire due secchi d'acqua in una delle fontane di via Partigiani;Giannina di origine veneta che andò a farsi suora che era ancora ragazza; Il postino con il viso sempre allegro e paonazzo; il farmacista che con la sua aria seriosa mi metteva soggezione e Adriana che commerciava in maglie di lana e cotone che diventò anni dopo suocera di Alberto ,un mio carissimo amico che abitava nei pressi del cimitero di Suna e che suo padre faceva il carrettiere in tutta Verbania, un mestiere allora abbastanza diffuso.Non posso poi dimenticare il famoso colonnello Galli ,un ufficiale in pensione di circa 75-80 anni,un vero e proprio signore che faceva il galante con tutte le donne del paese.Termino ricordando le mie prime maestre delle scuole elementari che sono: Flora Ciambellini allora molto giovane e carina della quale forse mi ero per così dire innamorato e la maestra di 2° elementare Maria Farina che ebbi sino in terza in quanto poi mi traserii a Pallanza con la famiglia.

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 19 Luglio 2015 - 01:10

ecco guardi........
lo scrivere: " i pescatori professionisti che peraltro catturano di solito coregoni, pesci che sono solo minimamente pescabili con la canna." si commenta da solo. Dimostra quanto di pesca lei ne sappia, si informi, prima di scrivere bisogna informarsi, la pesca del coregone con la canna dalla barca è una pesca affascinante che ha tutto un mondo dietro, in certi laghi del Trentino si è costruito un sistema turistico importante, nei grandi laghi Svizzeri è la pesca più praticata, ma dal commissario per la pesca cosa si può pretendere? Ha mai sentito parlare delle persichiere, dopo il loro passaggio il nulla, ne mettono fino a che il buco è svuotato, ma una volta si mettevano le fascine, mi dirà, bene ora ci vuole il permesso per metterle, lo sa il perchè? Provi ad immagimare il perchè? C' è sempre di mezzo il professionista, si acculturi, mi pare che di pesca ne capisca poco, " esistono gli obblighi ittiogenici regolamente stabiliti e depositati in provincia per i pescatori professionisti", bene, il problema non è se ci sono o non ci sono obblighi, il problema come anche lei ammette, è farli rispettare.

Nuove regole di pesca sul Lago Maggiore - 16 Dicembre 2014 - 15:05

Quante verità!
Quante verità nelle parole di Livio! Mi ricordo quando da ragazzo c'erano trolli, taccole, alborelle che quando erano in frega annerivano i bassi fondali, persici trota, tinche (...quante in frega si rincorrevano nelle alghe dei porti!), persici a volontà; solo venticinque anni fa si andava in barca fino ai castelli di Cannero e con la trilindana e le moschette fatte in casa d'inverno si prendevano persici a volontà; da ragazzo avevo una specie di licenza rilasciata dagli isolani per una lignola limitata a30 ami, e vai con anguille e botrise. E vi ricordate i pescatori di alborelle con le lanzettiere sul lungolago di intra? E le piotte gigantesche pescate col pane? E i cavedani pescati " a vista" con il gorgonzola, l' uva o le palline della canfora? E le belle serate/ nottate con le canne a fondo ed i campanellini sul cimino per le anguille intanto che si giocava a carte? E i tanti ragazzi cui la pesca occupava le vacanze estive distogliendoli da altre insane passioni? Certo, ora le acque saranno più limpide e pulite grazie ai depuratori, ma per chi amava la pesca solo tristi ricordi!
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