Maurizio De Giovanni è napoletano e la “napoletanità” trasuda nei suoi romanzi, trasuda nell’amore per la sua città, per la sua squadra di calcio (il Napoli, ovviamente), per le sue tradizioni e superstizioni, che fanno parte indubbiamente della koiné locale.
Ma Napoli, poi, nel suo stretto localismo esprime, paradossalmente, dei valori universali. Non a caso, uno dei suoi personaggi (il commissario Ricciardi), risolve casi misteriosi parlando con i morti, perpetrando quella tradizione, da De Giovanni stesso raccontata in modo semplicemente esilarante, delle capuzzelle, i teschi dei defunti sepolti extra-moenia venerati come reliquie; sono le stesse capuzzelle che adottano il loro padrone, qualcuna si fa riconoscere subito, altre possono venire a trovarti in sogno.
La Napoli di De Giovanni vive appunto tra il sogno e la dura realtà, quella di un luogo unico, permeato di musica sublime che fa da contraltare nobile ai suoni caotici della città, creando una sorta di sinfonia tra presente e passato, così come racconterà lo stesso scrittore in un colloquio con Carmelo Di Gennaro.
L’incontro è alle ore 18.00.
Ingresso libero dalle 17.30 fino a esaurimento posti.
Info su www.stresafestival.eu, scrivendo a boxoffice@stresafestival.eu o telefonando al numero 0323 31095.
Incontro con Maurizio De Giovanni
Maurizio De Giovanni: il protagonista del primo incontro letterario lunedì 28 agosto. Il padre de I bastardi di Pizzofalcone e del Commissario Ricciardi a Villa Ponti di Arona
