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Cota risponde a Comitato Salute VCO

Riceviamo e pubblichiamo la replica di Roberto Cota, già Presidente di Regione Piemonte, ad un comunicato del Comitato Salute VCO, inerente la sanità regionale.

Fuori Provincia
Cota risponde a Comitato Salute VCO
Leggo un comunicato stampa inviato da Comitato Salute VCO, un’ associazione che dovrebbe informare sulla situazione della sanità nel VCO e ripreso dalla Vostra testata.

In tale comunicato si afferma che tutti nodi vengono al pettine e che la attuale situazione legata al coronavirus evidenzierebbe una mala gestione della Sanità in Piemonte risalente al periodo in cui sono stato Presidente della Regione.

Per prima cosa, trovo sbagliato in un momento così delicato fare polemiche, ma ritengo davvero vergognoso dire o far intendere delle falsità strumentalizzando le emozioni legate ad una situazione di collettiva sofferenza.
Rispondo con riferimento alla mia attività di Presidente della Regione Piemonte.

*Sotto la mia gestione la Sanità in Piemonte non è mai stata commissariata, quindi è falso quanto dichiarato da questo comitato!

*Appena insediato ho sottoscritto con lo Stato un piano di rientro per debiti pregressi risalente alle giunte precedenti ed in particolare la giunta uscente targata PD . Tale piano è sempre stato rispettato ed è lo stesso che ha seguito Chiamparino.

*Sotto la mia gestione la Sanità piemontese è arrivata ad essere classificata ai primi posti della graduatoria nazionale dal punto di vista del rispetto dei costi standard . Quindi, anche per quanto riguarda la qualità dei servizi.
Dunque, nessuno può permettersi di dire basandosi su dati oggettivi che mentre ero Presidente la Sanità in Piemonte è stata gestita malamente.

* Quanto al numero dei medici attualmente in forza ed all’ età media che si è alzata, è evidente che il periodo dal 2014 al 2019 di governo Chiamparino non può non essere preso in considerazione. Questo lo dico anche in generale dal punto di vista delle considerazioni sullo stato del servizio sanitario regionale. Che è buono, ma che è a volte denigrato per pura strumentalizzazione.

*Il numero dei medici presenti in Piemonte corrisponde ai parametri dettati dal governo nazionale alle Regioni. Il Governo centrale ha spesso fatti tagli lineari mentre io avevo promosso una razionalizzazione soprattutto del personale amministrativo. La difficoltà a reperire medici deriva in larga parte dalla scarsità dei posti di specializzazione che non dipende dalle Regioni. Inoltre, è normale che una pandemia globale quale è il coronavirus sia qualcosa di non previsto e non prevedibile che richiede un approccio di tipo straordinario.

*E’ vero, invece, che grazie alle riforme da me promosse si sono creati dei posti in più di terapia intensiva, oggi utili.
Infine, a titolo di esempio per il VCO, ricordo due tra le numerose azioni intraprese negli anni di mia presidenza : 1)l’emodinamica , promessa e realizzata nel breve mandato ;2)una deroga ,in quel momento unica in Piemonte ,per l’ assunzione di 10 medici salvando la coesistenza dei due DEA in Provincia.

Questo è quanto a malincuore sono costretto a rispondere per dovere di verità in un momento in cui occorrerebbe concentrarsi su altro.



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