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Distretto dei Laghi su chiusura biglietteria stazione di Stresa

Distretto dei Laghi: “Biglietteria di Stresa, chiusura è incomprensibile. Bene, invece, le strategie condivise di rilancio per il turismo”.

Stresa
Distretto dei Laghi su chiusura biglietteria stazione di Stresa
“La decisione di chiudere la biglietteria della stazione ferroviaria di Stresa è assolutamente incomprensibile. Non si tratta solo di un luogo dove acquistare un titolo di viaggio, bensì è l’autentico primo “biglietto da visita” della città, un punto di contatto e di presidio che è sempre stato un importante presidio a servizio della collettività, intesa come cittadini e visitatori”.

Lo rimarca il Distretto Turistico dei Laghi, evidenziando come si tratti di un provvedimento “ancor più inopportuno nel momento attuale, in cui gli sforzi di un intero territorio si stanno concentrando nella preparazione della ripartenza turistica. Siamo peraltro consapevoli che , anche nei prossimi mesi, il cosiddetto “turismo di prossimità” avrà un ruolo di particolare importanza per i territori del distretto: Stresa ne è il fulcro e molte persone scelgono il treno per muoversi. Lasciamo all’interpretazione di ognuno ogni considerazione in merito. Va aggiunto che molto si è fatto, in termini di promozione, a Milano e Torino, ovvero le due città da dove parte alla volta di Stresa una quota importante di turisti, anche per una vacanza breve o un lungo fine settimana. La biglietteria va riaperta e mantenuta attiva, almeno nel periodo di alta stagione”.

Nell’ottica di un “fronte comune” per sostenere la ripartenza turistica, il Distretto Turistico dei Laghi vede con particolare favore la recente costituzione della Consulta dei Comuni del Lago d’Orta, “un passo avanti importante affinchè possano crearsi strategie condivise. Siamo certi che si potrà lavorare insieme, con un supporto reciproco e il coinvolgimento dell’Unione Turistica presieduta dal vicepresidente del Distretto Oreste Primatesta, che riunisce una quota importante degli operatori cusiani. E’ un laboratorio di idee interessante e importante, che può rappresentare un esempio interessante da seguire e ripetere su altri territori, magari in forme diverse”.

Secondo il presidente Francesco Gaiardelli, “il Distretto dovrà sempre più farsi interprete delle voci dei diversi territori che lo compongono, perché la loro eterogeneità è, nei fatti, il forte valore aggiunto del nostro ambito: in poche decine di chilometri, possiamo contare sui tre laghi Maggiore, d’Orta e di Mergozzo, così come sulle Alpi e sulle loro valli dove si intersecano culture e tradizioni di memoria più che secolare. Sono identità interconnesse che vanno preservate ma che, allo stesso tempo, possono giocare insieme una partita decisiva sul piano del rilancio turistico: partendo proprio – e subito – dal turismo di prossimità: la prima sfida è portare, nel 2021, i nostri connazionali a conoscere e visitare anche le valli e i luoghi più remoti, ma bellissimi. E, tornando al tema iniziale, è davvero un “treno” che non possiamo perdere”.



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