Il BLOG pubblico di Verbania: News, Notizie, eventi, curiosità, vco : Fuori Provincia : Eventi

Quattro appuntamenti con l'Accademia dei Folli

Metti un weekend sul Lago Maggiore tra scrittori, nobili, bambole, cavalli da corsa e bachi da seta. La compagnia teatrale Accademia dei Folli propone un percorso teatrale a tappe alla scoperta della storia, della cultura e dei paesaggi del territorio.

Fuori Provincia
Quattro appuntamenti con l'Accademia dei Folli
La compagnia teatrale Accademia dei Folli propone un percorso teatrale a tappe alla scoperta della storia, della cultura e dei paesaggi del territorio. Tra i protagonisti delle storie Manzoni, Carcano, Ribot, Barbie e i Marchesi Faraggiana.

Cosa c’entra la bambola più famosa del mondo con la piccola città di Oleggio Castello? Cosa ci facevano pappagalli, struzzi, stambecchi e antilopi sul Lago Maggiore? Lo sapevate che uno dei più forti galoppatori di tutti i tempi è stato allevato a Dormelletto?

Per chi desidera trascorrere un weekend diverso dal solito, la compagnia teatrale torinese Accademia dei Folli propone un percorso teatrale a tappe alla scoperta della storia, della cultura e del patrimonio naturalistico del territorio tra il Ticino e il Lago Maggiore.

Il progetto si chiama TOURtheater ed è un’iniziativa speciale inserita all'interno di Lakescapes, la stagione del teatro diffuso del Lago Maggiore, giunta quest’anno alla settima edizione.

TOURtheater si sviluppa in 4 date estive - domenica 4 luglio, domenica 18 luglio, sabato 7 agosto, sabato 14 agosto - in 5 comuni della zona: Castelletto Ticino, Dormelletto, Oleggio Castello, Ghevio (Meina) e Solcio (Lesa). L’orario è dalle 14.30 alle 18.30.

Il progetto ha un duplice obiettivo: offrire un’esperienza artistica inconsueta e coinvolgente e valorizzare lo straordinario patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del territorio coinvolto. La modalità del teatro itinerante favorisce infatti la valorizzazione del patrimonio artistico locale, dati i luoghi scelti per le performance teatrali en plein-air, e la sensibilizzazione verso l’idea di un patrimonio culturale diffuso. Le 5 scene sono state scritte appositamente per questo progetto, dopo una minuziosa ricerca storica e aneddotica che ha portato alla luce tante storie legate al territorio che ospita lo spettacolo.

Il Ticino e il Lago Maggiore si sono rivelati degli scrigni che custodiscono gelosamente racconti incredibili, passaggi di illustri personaggi, mestieri ormai scomparsi, tracce di un passato glorioso, piccoli segni che testimoniano che la Grande Storia è passata anche da qui.

L’Accademia dei Folli, insieme allo scrittore e drammaturgo Emiliano Poddi, ha dunque selezionato alcune di queste storie, in accordo con le amministrazioni locali. Ne è nata una drammaturgia originale capace di tessere una fitta tela di storie che si intrecciano, dialogano e restituiscono al pubblico il ricamo finissimo di un territorio ancora da scoprire.



IL TOUR

TOURtheater è un’opportunità per trascorrere un weekend non convenzionale, (ri)scoprendo le ricchezze culturali, storiche e paesaggistiche del territorio che ospita il progetto.



Prima tappa: Lesa e Sala Manzoniana

Si parte da Lesa: a Palazzo Stampa, villa in stile neoclassico in cui Alessandro Manzoni soggiornò con la seconda moglie Teresa Borri durante la riscrittura de I promessi sposi, si può visitare la Sala Manzoniana, dove sono raccolti libri, manoscritti e pergamene che riguardano la vita e le opere dello scrittore. Nel piccolo borgo di Solcio, frazione di Lesa, si può poi assistere alla prima delle cinque scene dello spettacolo, Più candido della neve: una “umil casetta” sul lago, una carriera letteraria all'ombra del grande Manzoni, un animo candido, un amore vero: dialogo tra Giulio Carcano e sua moglie Giulia. Qui si parla dunque dei due grandi scrittori che hanno avuto a che fare con questo placido e bellissimo paesino sulle sponde del Lago Maggiore, e che intrattenevano spesso insieme discussioni d’arte e filosofia in riva al lago.



Seconda tappa: Museo Meina, Villa Faraggiana

Proseguendo il percorso verso sud, la seconda tappa è a Villa Faraggiana, elegante e maestosa struttura neoclassica situata in posizione panoramica sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, tra Arona e Meina, lungo la strada Nazionale del Sempione. Fu fatta costruire nel 1855 da una nobile famiglia di origine di Sarzana, i Faraggiana, trasferitasi a Novara intorno alla metà dell'Ottocento. Qui il senatore del Regno d’Italia Raffaello Faraggiana, insieme alla moglie Caterina e ai figli Alessandro e Giuseppe trascorreva le vacanze estive. Il grande parco della Villa – oltre 70 ettari - ospitava una vasta collezione di animali esotici, frutto dei viaggi in Africa di Alessandro, ed un Museo zoologico: oggi la collezione è parte integrante del Museo di Storia Naturale "Faraggiana Ferrandi", a Novara. Il Museo Meina propone un percorso alla scoperta dell’essenza dei Faraggiana con le immagini fotografiche, i contributi multimediali e le stesse strutture del parco, tracce di un vissuto che portò benefici al territorio, come la costruzione della ferrovia che da Arona prosegue fino a Baveno, dovuta al senatore Raffaello Faraggiana. La visita al Museo Meina è una sorta di grande mostra itinerante attraverso i grandi spazi della tenuta e attraverso il racconto delle vicende storiche di cui il luogo è stato testimone. La storia dei coniugi Faraggiana e dei loro animali esotici viene raccontata nella seconda scena dello spettacolo proposto dall'Accademia dei Folli, La marchesa e lo struzzo, ospitata nella piccola frazione di Ghevio, vicino appunto a Meina.



Terza tappa: da Angera a Oleggio Castello, alla scoperta delle bambole

Non molti sanno che sul Lago Maggiore un distretto industriale del giocattolo il cui punto di forza era la straordinaria creatività artistica dei suoi artigiani, al punto da attirare l’attenzione di un colosso internazionale come la statunitense Mattel Inc., produttrice della bambola più famosa del pianeta: la Barbie. Per scoprire la storia di queste magnifiche bambole si può sconfinare in Lombardia, dove sull'altra sponda del lago c’è il meraviglioso borgo medievale di Angera. Imperdibile è la Rocca di Angera, scrigno d'arte e di storia di rara bellezza, che racchiude tra le sue sale Il Museo della bambola e del giocattolo. Oltre ad una ricchissima esposizione di bambole d’epoca e contemporanee (oltre mille esemplari dal XVIII secolo fino a oggi) grazie alla quale il Museo si colloca tra i più importanti d’Europa nel settore, è possibile visitare una sezione dedicata ai giocattoli provenienti da culture extraeuropee e una collezione di automi francesi e tedeschi del XIX secolo. Per ascoltare la suggestiva storia di Barbie e del suo legame con questo territorio si torna sul lato piemontese, precisamente a Oleggio Castello, dove il pubblico può assistere alla scena Che bambola! life in plastic (it’s fantastic).



Quarta tappa: Dormelletto e la storia di Ribot.

Nel 1898 Federico Tesio decise di stabilire le proprie scuderie in queste terre, caratterizzate da un ambiente umido ma con il terreno asciutto. Qui nacque la famigerata razza "Dormello-Olgiata", da cui videro la luce cavalli come Nearco, Bellini, Donatello II e, soprattutto, Ribot, "il cavallo del secolo", dominatore assoluto dell'ippica mondiale negli anni '50. Villa Tesio e le sue scuderie sono annunciate da un lungo viale costeggiato da un doppio filare di cipressi, mentre intorno si possono ammirare gli ampi tappeti verdi che ospitano i cavalli purosangue. Per rendersi conto di qual era l’estensione degli allevamenti della prestigiosa scuderia si possono raggiungere alcune delle cascine dove ancora oggi viene mantenuta viva la tradizione introdotta da Tesio. Nel 2018, inoltre, sulla rotonda lungo la statale del Sempione, è stata posta una statua a grandezza naturale di Ribot, realizzata con materiale arboreo e circondata da pietre e fiori che ricordano i colori della razza Dormello-Olgiata. Il parco Ribot di Dormelletto ospita dunque The wonder horse, la scena teatrale dedicata al campionissimo che vinse tutte le gare disputate, tra cui quelle a Longchamp e ad Ascot.



Quinta tappa: Castelletto Ticino e i bachi da seta.

Il viaggio prosegue spostandosi a sud-est fino a Castelletto sopra Ticino: da queste parti, dal Cinquecento in poi, si visse un crescendo di attività legate alla seta: allevamento di bachi, filatura dei bozzoli, torcitura e tessitura. All'inizio del secolo scorso sorse il setificio Filatoio Strazza (1908), per la produzione di fibre seriche, ottenute dai bozzoli dei bachi. L’edificio è una costruzione a tre piani pavimentati in legno, sui quali erano inserite le rotaie che permettevano lo scorrimento dei carrelli per le casse di lavoro. I diversi livelli erano collegati da robusti montacarichi, utilizzati per trasportare i manufatti ed i semilavorati. Ancor oggi la struttura, utilizzata come laboratorio di restauro, appare, nel complesso, fedelmente conservata. Il Parco Sibilia ospita l’ultima delle cinque scene di TOURtheater, Coprimi di gelsi - vita da baco, in cui un baco esce dal bozzolo e racconta storie e aneddoti legate a questo territorio.



Il tour prosegue

Finito il percorso teatrale, il tour può proseguire alla scoperta di altre ricchezze culturali del territorio. Da Stresa partono i battelli per raggiungere le isole Borromee, meta turistica per eccellenza del Lago Maggiore, dove, oltre alla già citata Angera, si possono visitare i bellissimi giardini e i palazzi di Isola Bella e Isola Madre e il borgo sull'isola dei Pescatori. L’Isola Madre ospita anche Palazzo Borromeo, costruito nel 1500, ricco di magnifiche stanze e arredi nobili.

Tra Belgirate e Stresa si trova invece Villa Pallavicino, proprio di fronte al lago. Una villa neo-classica con un giardino di 18 ettari che ospita oltre 50 specie di animali esotici tra mammiferi e volatili, tra cui lama, wallaby australiani, uccelli tropicali, zebre, fenicotteri e la gru antigone.

Tra Meina e Oleggio Castello si può fare una tappa ad Arona per visitare il colosso di San Carlo Borromeo, una delle statue più alte del mondo (23,5 metri), sul Sacro Monte nella frazione di San Carlo. La statua fu edificata in onore della grandezza dell’arcivescovo milanese dopo la sua canonizzazione. Ad Arona si trovano inoltre altri luoghi legati alla figura del santo: la Rocca dove nacque, oggi suggestivo parco panoramico con i resti della perduta fortezza; la Collegiata di Santa Maria Nascente dove fu battezzato, ricca di preziosi capolavori; la Chiesa dei Santi Martiri, dove celebrò la sua ultima messa.



0 commenti  Aggiungi il tuo



Per commentare occorre essere un utente iscritto
×
Ricevi gratuitamente i nostri aggiornamenti