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Comitato Salute VCO: "Non ci siamo sbagliati, purtroppo"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, riguardante la sanità locale.

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Comitato Salute VCO: "Non ci siamo sbagliati, purtroppo"
Eravamo sembrati a tutti esagerati noi, che avevamo liquidato come irrealizzabile la “boutade” del Presidente Cirio, quando il 26 ottobre 2019 aveva annunciato la costruzione di un nuovo ospedale. Non quello di Ornavasso, che aveva il progetto approvato e pronti i finanziamenti per costruirlo, bensì affidando verbalmente, quella sera, l’incarico per trovare la collocazione più idonea al Sindaco di Domodossola. Un mese dopo l’Assessore alla sanità (a proposito, dov’è finito?) rincarava la dose, accusando chi lo aveva preceduto di negligenza e assicurando che sarebbe stato lui a sistemare le cose;come poi si è visto e constatiamo oggi. In questi quattro anni ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori e non solo nel VCO.

Sono stati promessi ospedali in diversi luoghi del sud del Piemonte senza lo straccio di una delibera di Giunta, millantando finanziamenti disponibili solo nella testa di chi li dava per certi. Per il VCO hanno fatto di tutto per vendersi come esperti di sanità. Il “Documento” IRES”, commissionato nel 2020 per dare sostegno alle loro strampalate tesi, si è risolto in un clamoroso “boomerang”, perché suggerisce una soluzione assai diversa da ciò che loro si aspettavano. E non l’hanno nemmeno capito! Per non parlare della balorda idea del Presidente Cirio di ristrutturare i due nosocomi, ricreando l’attuale identica situazione del bipolarismo ospedaliero, che tanti danni ha fatto e sta facendo tutt’ora e che l’Assemblea dei Sindaci ha bocciato il 4 luglio del 2022, chiedendo che si proceda alla costruzione di un nuovo ospedale. E la Giunta che fa? Si nasconde pavidamente ad ogni assunzione di responsabilità.

E adesso tutto tace; solo il Presidente continua a sproloquiare su tutti i temi, sanità compresa. Ambizioni politiche? Dio ce ne scampi e liberi! L’Assessore? Un oggetto misterioso scomparso dai “radar”, come del resto la sua “rappresentante” sul territorio. A chi dobbiamo addebitare questa situazione, che in fine legislatura possiamo definire solo fallimentare (sembra un complimento)?

C’è purtroppo un altro buco clamoroso, ovvero i fondi del PNRR a cui questa Giunta non ha dedicato l’interesse che meritavano. Infatti, nessuno dei progetti a questa affidati, registra stati di avanzamento. La cosa non è indolore, perché il pericolo concreto è quello di perdere i finanziamenti grazie alle loro inadempienze, lasciando la nostra sanità in condizioni peggiori di come l’hanno trovata nel 2019.

Infine, non possiamo non parlare degli anziani ai quali ci si gloria di aver concesso loro un contributo di 600 euro mensili per tre anni, a risarcimento di servizi non erogati, usando fondi europei, ma dopo? Intanto, restano vuoti i posti nelle RSA, nonostante le lunghe liste di attesa oppure le si chiude, come è successo recentemente ad Asti. Bravi!!

C’è qualcuno disposto a giustificare positivamente le decisioni di questa Amministrazione regionale? Avessero un piano per gestirla al meglio! No, la stanno colpevolmente solo distruggendo.

Una visione “ideologica” della sanità può solo far danni come purtroppo vediamo. Sono le necessità di salute del cittadino a comandare, perché quando la malattia colpisce, non è il tuo credo politico che fa la differenza, questa la fa una organizzazione sanitaria degna di questo nome che si richiama all’articolo 32 della Costituzione italiana. Ma quelli che ci governano l’hanno mai letta e meditata? A voi la risposta.



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