Delle quattro opere in mostra alla Specola, due sono paesaggi e due sono collage astratti mentre al MiGAM presentiamo un esempio potente del disegno figurativo di Nardino.
Per citare Fabrizio Parachini, autore del testo critico del catalogo che accompagnava la mostra del 2015, “Nardino Taddei ci parla sempre di esseri umani, visti sia nella loro identità corporea, il soggetto “figura”, sia attraverso le emozioni, le sensazioni e i vissuti di cui questi sono portatori. Le impressioni di fronte a un paesaggio si assommano alla percezione dei fatti e dei mali del mondo trasformati in icone visuali, alle domande sulla vita che si trasformano in fumetti, all’interrogarsi sulla propria arte e tutto questo non può che passare attraverso “l’esperienza del corpo”, proprio e altrui.”
Specola e MiGAM sono entrambe visitabili in qualsiasi momento; si guarda da fuori, premendo il pulsante per illuminare i lavori. Alla Specola i visitatori sono invitati a calpestare l’erba e girare attorno la torretta e guardare attraverso tutte e quattro le vetrine.